00:00 30 Marzo 2020

L’arrivo dell’anticiclone: gli effetti sul CORONAVIRUS e sulla gente…

Come un alleato dal cielo, ecco l'anticiclone in soccorso della popolazione contro il covid-19.

Un anticiclone ad aprile. Che novità. Vediamo ormai anticicloni per quasi tutto l’anno. Eppure questo ha un significato speciale.

Pur senza determinare un caldo estivo, potrebbe far salire le temperature oltre i 20°C, soprattutto nelle zone interne, lontane dal mare, attenuando gli effetti del covid-19, che predilige temperature comprese tra 2 e 10°C per diffondersi, cosi come suggeriscono alcuni studi internazionali.

L’anticiclone potrebbe imporsi in modo deciso soprattutto al nord e al centro, lasciando invece scoperto il meridione, dove potrebbe inserirsi ancora per 48 ore dell’aria più fresca da nord-est, generando un po’ di instabilità pomeridiana e facendo segnare qualche grado in meno rispetto al resto del Paese.

Il supporto dell’anticiclone contro il CORONAVIRUS sarà effettivo, concreto? Se da una parte la risposta potrebbe essere affermativa soprattutto a livello psicologico (più sole, più luce che per molti significa ottimismo, voglia di vivere, meno ansia), c’è da considerare l’aspetto negativo: proprio la presenza di un generoso soleggiamento, delle temperature elevate, potrebbe portare la gente ad uscire eludendo la sorveglianza e a far uscire i propri figli.
 
Tutto questo già avviene senza anticiclone: nel week-end la polizia è dovuta intervenire persino nei giardini dei palazzi condominiali dove si stavano concentrando troppe famiglie sulle panchine e a ridosso delle altalene, mentre erano ancora in giro in bicicletta con i figli in barba ai divieti.

Si invoca l’ora d’aria per i bambini come se fossero carcerati, ma nessuno ha mai impedito alle famiglie di tenerli sui balconi o sui terrazzi e di lasciare aperte ad intervalli le finestre. Si tratta in fondo di un sacrificio modesto rispetto a quello delle popolazioni in zone di guerra, che hanno tenuto i figli in casa per stagioni intere per evitare che venissero colpiti da scariche di mitra, granate, bombe.
 
Meglio un bambino annoiato, che un bambino ammalato di covid-19 o potenziale untore di coetanei o adulti. Invece qualcuno pensa che il pericolo, siccome non si vede, non sia reale: "a noi non accadrà", salvo poi piangere parenti ed amici per imprudenza, superficialità e scarso senso civico.

Dunque l’anticiclone porterà con sé l’idea che l’estate sia dietro l’angolo e in estate cosa si fa? Si esce, si sta all’aria aperta, la norma coercitiva di contenimento si rilassa, si pensa che il peggio sia passato e si trasgredisce.

Sarebbe un errore imperdonabile in un momento in cui il Paese comincia a veder premiati i suoi sforzi, pur pagando un tributo di vittime ancora altissimo.

 

Autore : Alessio Grosso