Da giorni ormai stiamo seguendo la potenziale, profonda modifica dell'assetto barico prevista sull'Europa da sabato 25 novembre, di cui si è fatto paladino da giorni il modello americano e che gli altri modelli stanno gradualmente seguendo in questa avventura dal sapore invernale.
Si tratta di una frenata delle correnti zonali, che spingerebbe verso sud una colata d'aria artica in grado di raggiungere in parte anche l'Italia, catturando nella sua azione anche vortici depressionari in arrivo da ovest e favorendo così l'arrivo di precipitazioni che, stante le temperature, potrebbero risultare anche nevose a quote basse, come vediamo qui per martedì 28 novembre:
Le conseguenze nevose in Valpadana sarebbero palesi, ma stante la distanza temporale (il modello sottostima sempre le temperature reali) e la grande incertezza che caratterizza comunque il quadro barico previsto, mostriamo questa mappa a puro titolo di curiosità perchè l'attendibilità è decisamente molto, molto bassa:
E' comunque la prima volta che i modelli abbozzano un vero quadro invernale e lo si vede in molte altre mappe, che aldilà dell'area precisa in cui l'aria fredda scenderà verso sud, che ancora non riusciamo bene a cogliere, ci dice che forse è arrivato il momento di indossare il cappotto. Questo proposto dal modello canadese è un quadro simil invernale al nord, di chiaro stampo autunnale al centro-sud con annesse precipitazioni, sempre per lo stesso intervallo temporale (25-28 novembre):
La grande colata fredda resta protagonista anche in questa emissione alternativa che vede i centri depressionari molto più ad est ma l'aria fredda colpirci in pieno, mentre maltempo e neve a quote basse riuscirebbero comunque ad interessare il nostro meridione e parte del medio Adriatico:
La sfida è affascinante per i previsori, stimolante per gli appassionati, forse un po' preoccupante per chi proprio non sopporta i rigori dell'inverno e spera ancora in un nulla di fatto, ma ogni stagione ha i suoi comandamenti.
COMMENTO
L'affondo da nord per il 25-27 novembre sta mettendo "sul chi vive" tutti i modelli ma non supera il 55% di probabilità, resiste infatti ancora molto bene anche l'opzione che la vedrebbe relegata molto più ad est, senza avere conseguenze per l'Italia. E' assolutamente certo però che se dovesse sfondare potrebbe stravolgere per giorni tutto il quadro barico traghettandoci in inverno. Seguite gli aggiornamenti!