00:00 8 Maggio 2019

ESTATE anomala? Meno caldo del solito al…

Le proiezioni del modello americano per l'estate segnalano temperature inferiori alla media al centro e al sud.

L’estate.
Molti la stanno aspettando con ansia, altri la temono per il grande caldo, altri ancora la adorano e sperano proprio sia hot, ma ogni stagione fa storia a sé e anche l’estate, pur non tradendo i suoi appassionati, qualche volta ha fatto i capricci e ci siamo poi ritrovati in spiaggia tra sole e rovesci:

Le prime proiezioni del modello americano vedono un inizio di stagione con una pressione più alta del normale tra il nord Italia ed il centro Europa e le regioni adriatiche e meridionali leggermente esposte ad un flusso di correnti più fresche ed instabili.

Qui l’anomalia pressoria prevista a 5500m per il mese di GIUGNO: nelle aree marroni si attende una pressione più alta del normale, in quelle azzurre più bassa della norma:

Rispetto all’anomalia di temperatura prevista a 1500m sempre per GIUGNO questi sono i risvolti, che rispecchiano proprio la posizione un po’ sbilanciata dell’alta pressione:

Per LUGLIO la situazione dovrebbe mostrare ancora una volta un anticiclone ben poco propenso a difenderci in modo assoluto. Una coperta troppo corta che esporrebbe le regioni centrali e meridionali a correnti fresche ed instabili, in grado non solo di innescare temporali ma di mantenere mediamente la temperatura al di sotto delle medie del periodo, guarda la mappa delle anomalie termiche previste a 1500m:


 

Ad AGOSTO ancora una volta le temperature risulterebbero leggermente inferiori alle medie su diverse zone del Mediterraneo, a testimoniare che l’alta pressione non rimarrà stabile alle nostre latitudini, ma seguiterà a vagare per il Continente, ecco le anomalie termiche previste ad agosto a 1500m:

NOTA di REDAZIONE
Ricordiamo ai nostri lettori che si tratta di tendenze generali, elaborate da un complesso modello sperimentale che utilizza milioni di dati provenienti da tutto il mondo e a differenza delle previsioni fino a 15 giorni basa i suoi algoritmi fondamentalmente sull’importante interazione tra oceani, terra emerse ed atmosfera. L’affidabilità del modello e delle relative proiezioni stagionali è simile alle previsioni a 10-12 giorni ma sta crescendo progressivamente grazie agli investimenti in questo settore, tanto che le linee di tendenza sino a 2 mesi possono spesso risultare discrete: si consiglia tuttavia molta cautela nel loro utilizzo per scopi importanti. 

 

Autore : Alessio Grosso