All'inizio dell'autunno, ma in realtà già sotto l'ombrellone in spiaggia durante il mese di agosto, tutti si chiedono se sarà un inverno con la neve. Non gli importa nemmeno che sia freddo, basta che ogni tanto nevichi.
Allora: pensare di vivere un inverno freddo ormai è molto difficile, anche se potrebbe esserci pur sempre un'eccezione che conferma la regola.
Per vivere un inverno con la neve, o meglio con episodi di maltempo frequenti, che siano in grado di portare nevicate anche a quote basse, occorre innanzitutto un vortice polare piuttosto disturbato, un anticiclone non troppo sdraiato o accampato stabilmente sul Mediterraneo ma che, proprio con le sue puntate verso nord, renda meno compatto il vortice polare.
Di conseguenza se dovessimo vivere una stagione caratterizzata da un vortice polare così come lo vediamo nella mappa qui sotto, ci sono ben poche speranze di assistere a nevicate in pianura:
Se invece il vortice polare risultasse abbastanza disturbato, allora qualche probabilità in più di assistere ad irruzioni di aria artica marittima dirette verso il Mediterraneo aumenterebbero.
Nella mappa qui sotto ecco come appare il vortice polare in questi giorni, decisamente disunito, ma siamo a settembre, e dunque purtroppo non fa molto testo:
E' possibile che la forzante de "El Nino" (ciclico ed anomalo riscaldamento delle acque del Pacifico) possa in qualche modo influenzare l'attività del vortice polare? E' possibile, soprattutto nel nord America, ma qualche riflesso, in caso di Nino strong potrebbe riscontrarsi anche in Italia, soprattutto nel campo termico (alzando complessivamente le temperature medie).
Gli affondi gelidi su Canada e States comunque statisticamente non mancano mai, sono puntuali come un orologio svizzero ad ogni inverno, almeno 1/2 vigorose e severe irruzioni fredde sono da mettere in calendario, come quella che vediamo qui sotto:
In Europa sono sempre meno frequenti le irruzioni fredde da est, determinate dalla presenza dell'anticlone russo-siberiano, prettamente termico (e dunque in un mondo che si scalda sempre meno possente), ma soprattutto da Natale si instaura spesso un regime anticiclonico che dura sino a febbraio inoltrato, concedendo ben poco spazio alle irruzioni fredde, che semmai privilegiano il medio Adriatico e il meridione, come vediamo qui sotto:
C'è però da dire che, sempre più spesso negli ultimi anni, abbiamo assistito ad un tentativo di invernata nevosa prima di Natale, cioè prima che il vortice polare diventasse compatto ed impedisse gli scambi di calore lungo i meridiani.
Dunque, alla domanda se potrà nevicare in pianura prima di Natale, la risposta non potrà essere negativa, perchè in effetti qualche spiraglio (almeno statistico) c'è e soprattutto al nord.
Del resto non serve un miracolo per una nevicata padana a dicembre, basta solo una modesta irruzione di aria più fredda e secca o un breve episodio di foehn e il successivo passaggio di una perturbazione per alimentare le speranze di qualche ora bianca.
Si tratta però di una sorta di preview invernale prima di una lunga pausa anticiclonica, che dura generalmente anche sino ad oltre metà gennaio, poi cominciano i tentativi del freddo, cioè arriva il secondo tempo della stagione, con irruzioni fredde anche tardive che, negli ultimi anni, hanno impegnato anche il mese di marzo.
Resta il fatto che l'inverno sta faticando sempre di più e il momento in cui si arresta l'ablazione estiva dei ghiacciai spesso termina nel cuore di ottobre, mentre la stagione dura pochissimo e, solo grazie alla nebbia su alcune regioni, si avverte ancora un freddo di stampo invernale.