00:00 8 Ottobre 2003

News dall’Italia e dalla Svizzera

La cronaca di martedì 7 settembre.

LAZIO
Alla splendida giornata di ieri l’altro, primo lunedi del mese, ha fatto séguito un martedi decisamente grigio e noioso. Il Lazio si è trovato infatti ostaggio di due azioni distinte che hanno portato tanta nuvolosità, un lieve rialzo termico, ma in sostanza poche precipitazioni e al massimo qualche timido raggio di sole.
Già dal primo mattino il cielo è andato coprendosi per via di un richiamo di aria relativamente calda ed umida proveniente da WSW. Tale corrente ha portato un notevole incremento di nuvolosità che ha permesso ai valori minimi della temperatura di riprendersi dopo la gran frescura del giorno prima. A Roma si sono registrati valori compresi tra 13 e 14°C, comunque inferiori (seppur di poco) alla media del periodo. Le massime, ancora una volta, non hanno toccato i 20°C. Le precipitazioni, deboli ed occasionali, sono cadute invece solo laddove la morfologia del territorio ha fornito quella spinta in più necessaria al verificarsi del fenomeno. Pertanto, brevi piovaschi si sono avuti nelle sole zone interne preappenniniche; ma si è trattato di episodi. Infine, nel tardo pomeriggio è arrivata la seconda azione: quella fornita dal fronte di irruzione fredda in piena azione nell’Europa Centrale. Origine diversa, ma stesso risultato dal punto di vista fenomenologico: cielo molto nuvoloso senza precipitazioni. Giornata insomma anonima.
Report di Emanuele Latini e Francesco Leone

SARDEGNA
Giornata all’insegna della variabilità quella di martedi 7 ottobre in Sardegna. Nella mattinata, il corpo nuvoloso proveniente dall’Algeria ha portato cieli molto nuvolosi che facevano sperare nell’arrivo della pioggia che però non si è verificata. La nuvolosità veniva infatti progressivamente spazzata via dalle fresche correnti da nord ovest che hanno permesso alle temperature di mantenersi su livelli che non hanno superato nei valori massimi i 22-23 gradi. Nel corso del pomeriggio i cieli risultavano quasi completamente sgombri da nuvole mentre si rafforzavano i venti di maestrale che sono continuati per tutta la notte.
Report di Luca Sulcis

PIEMONTE
Su tutto il Piemonte si è avuta una nuova mattinata fredda con temperatura minima scesa intorno ai 3-4°C .Per buona parte della mattinata il fronte addossato sui versanti esteri delle alpi ha dato origine a una leggera ma innocua velatura del cielo, tale fenomeno si è esaurito nel pomeriggio e la temperatura massima è salita fino a toccare i 18-19°C. Un dato da evidenziare è stato il netto calo della pressione che in poche ora è calata di oltre 10 mb per toccare in serata un valore di 998. Solo alcune zone del Piemonte sono state interessate dal foehn che su Torino si è presentato solo con qualche debole folata di vento.
Report di Mario Adinolfi

CANTON TICINO
Giornata contrassegnata da crescente nuvolosità del fronte che si è addossato alle Alpi, di cui i venti tempestosi in quota sono riusciti a farne oltrepassare una parte. Fino alla tarda mattinata, sulla parte centro-meridionale del cantone, il cielo si presentava sereno, con al più qualche altocumulo e qualche cirro, ma dal pomeriggio, come già sulla parte settentrionale,
addensamenti sempre più diffusi, prima di genere altostratiforme, seguiti poi da stratocumuli e cumuli hanno coperto il cielo. A ridosso delle Alpi, come detto, il cielo è sempre stato piuttosto nuvoloso con qualche goccia di pioggia o fiocco di neve sopra i 1600-1800m, a causa degli sconfinamenti del fronte. Ma la vera sorpresa si è presentata in serata quando, a causa dei fortissimi venti nord-occidentali in quota, un nucleo precipitativo del fronte è riuscito ad oltrepassare le Alpi andando ad interessare, da nord a sud, tutto il Ticino, portando precipitazioni a tratti intense accompagnate da forti raffiche di vento, ma di breve durata, tant’è che gli accumuli si sono limitati ai 2-3mm, qualcosa di più sui crinali di confine.
Le temperature, grazie alla fine del favonio la notte scorsa sono scese parecchio sotto i 10°, data la mancanza di ventilazione: si sono raggiunti valori fino a soli 3-4° sopra zero nelle zone pianeggianti e 5-8° in collina. Le massime del pomeriggio, influenzate dalla nuvolosità stratiforme, sono salite fino a 15-18° nel Sottoceneri e un paio di gradi in meno per il Sopraceneri.
Lo zero termico si è situato sui 2000m in mattinata per poi ridiscendere fino a 1500m col passaggio del fronte. La ventilazione è stata scarsa fino a sera, fino a quando è entrato il favonio, con maggiore impeto rispetto alle ultime occasioni, toccando velocità superiori ai 50 km/h.
Report di Steve Sosio
Autore : Redazione