00:00 15 Settembre 2008

Maltempo: sfuriata dell’autunno sull’Italia, ora parte la conta dei danni

Pesanti le conseguenze della forte ondata di maltempo, prevista oltre 10 giorni prima da Meteolive e puntualmente verificatasi. Come sovente accade in questi frangenti il nostro territorio risulta delicato e soggetto a dissesti ma in vari altri casi il cielo ha davvero esagerato

Esordio con il botto. L’autunno, a una settimana esatta dal suo ufficiale ingresso sulla pagina settembrina dei nostri calendari, fa sapere forte e chiaro che quest’anno farà sul serio. Come d’altronde indicato da alcune proiezioni stagionali, il cambio di stagione sta mettendo a nudo forti contrasti termodinamici i quali si traducono poi in un surplus di energia che la Natura deve in qualche modo dissipare. Ecco dunque la costruzione dei temporali, il vento l’abbassamento delle temperature e quant’altro.

E’ un vero e proprio bollettino di guerra il quadro offertoci dalle notizie pervenuteci da un capo all’altro della Penisola durante il weekend. Un primo boccone lo hanno assaggiato nella mattinata di venerdì alcune località poste tra le province di Novara, Como, Lecco e Milano a causa di un violento temporale. Sul capoluogo lombardo durante l’evento sono caduti pi di 500 fulmini accompagnati dai primi 43 millimetri di pioggia torrenziale.

Nel frattempo anche il veronese, il ferrarese e il mantovano venivano investiti da nubifragi che provocavano numerosi allagamenti. In quest’ultima zona sono caduti ben 180 millimetri di pioggia. Sotto pressione i Vigili del Fuoco, impegnati su diversi fronti. Nel tardo pomeriggio toccava alla Toscana: una eccezionale grandinata si è abbattuta su alcune zone a sud del capoluogo causando gravissimi danni a tetti, automobili e vegetazione.

Nella serata di venerdì andava poi sotto torchio anche la Sardegna, investita da un imponente ammasso temporalesco noto tecnicamente come MCC (complesso convettivo a mesoscala) trasferitosi poi in nottata verso le regioni centrali. Morale: danni ingenti nella zona di Alghero, il cui aeroporto di Fertilia è rimasto chiuso fino alla mattinata di sabato. Gravi danni anche nel viterbese colpito in pieno dai venti di deflusso caduti delle nubi temporalesche (tecnicamente noti come downburnst) e da violentissime precipitazioni, anche grandinigene.

Alberi abbattuti e allagamenti anche in varie zone di Roma. A Terni, un albero si è schiantato su un’automobile in sosta, mentre ad Urbino un fulmine si è abbattuto su una vecchia abitazione colonica di Pieve di Cagna, dove alloggiava un’anziana, rimasta illesa.

Sabato la furia dei temporali si concentrava ancora al centro ma ha puntato poi verso il meridione. Investite da una serie di violenti temporali in particolare il nord della Sicilia, la Campania, la Calabria e la Puglia. Danni in particolare nel salernitano e nel napoletano. Allagamenti registrati in vaste zone nei comuni di Melito, Giugliano, Afragola e Casalnuovo. In crisi anche l’incontro di calcio Napoli-Fiorentina.

Nell’Agro Nocerino-Sarnese, il torrente Solofrana è straripato in più punti. A sud del capoluogo, a Picciola di Pontecagnano, una tromba d’aria ha scoperchiato un capannone industriale e due persone sono rimaste lievemente ferite.

Dopo cinque mesi è arrivata l’acqua anche in Calabria, regione che portava ancora i segni dei recenti incendi che l’hanno ferita a causa anche della prolungata siccità. Colpito in particolare il vibonese dove tuttavia i terreni hanno tenuto bene permettendo il regolare deflusso delle acque senza causare frane o smottamenti.

Anche il Piemonte è finito sott’acqua, interessato nella notte su domenica da una serie di nubifragi. Colpita in modo particolare il torinese, con accumuli che in 24 ore hanno abbondantemente superato i 200 millimetri. Almeno 150 automobilisti sono rimasti in panne e hanno dovuto essere soccorsi dai Vigili del Fuoco. I disagi si sono avuti nella parte settentrionale della provincia, soprattutto nella zona compresa tra la periferia del capoluogo e il Canavese.

Grave la situazione nella zona del lago Maggiore, già pesantemente interessata dai parossismi della scorsa settimana. In particolare quasi duemila persone, abitanti in alcuni piccoli centri della Valstrona, nel comprensorio Verbano-Cusio-Ossola, sono isolate in seguito a una serie di frane e smottamenti che hanno interessato il territorio a partire da venerdì notte, in seguito a un violento nubifragio. Le strade sono state bloccate da almeno 11 frane, la più grave dei quali in località Prelo (VB). La circolazione dovrebbe essere ripristinata regolarmente lunedì mattina.

Il maltempo non ha risparmiato il Veneto. A Chioggia e Pellestrina scantinati, strade e piani terra di abitazioni sott’acqua anche per 20 centimetri. A Venezia la pioggia ha fatto finire sott’acqua i piani inferiori di alcuni fabbricati, molti dei quali ospitano negozi, mentre il forte vento al Lido ha causato la caduta di alcune impalcature nella zona occupata dalla Mostra del Cinema

Intanto in Trentino e in Alto Adige (ma anche in alcune zone del Piemonte e dell’alta Lombardia) è arrivata la prima neve tra i 1700 e i 2000 metri. Le temperature sono scese anche di 10-13°C su tutto il Paese, calo particolarmente avvertito nelle zone di montagna ove maglioni e giacche a vento sono uscite in fretta e furia dalla naftalina.
Autore : Report di Luca Angelini