Dopo la strana tintarella di inizio ottobre è bastato il tocco non proprio vellutato di una massa d'aria venutasi a formare sull'Artico per voltare immediatamente la carta. Il fine settimana appena concluso ha segnato la svolta decisiva ma, come ci si aspettava, si è passati dall'estate al quasi inverno.
Il blocco freddo si è abbattuto contro l'arco alpino, dove ha dato una bella mano di bianco soprattutto lungo i crinali di confine, ma anche con ampi sconfinamenti sul settore italiano. In Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia e Alto Adige sono addirittura stati chiusi diversi passi, come il Piccolo San Bernardo, il Sempione (solo per i Camion) e lo Stelvio. La neve ha imbiancato località come Livigno, Madesimo, Riva di Tures, quasi volesse riprendersi quanto perso in quest'ultimo periodo di stanca.
Saltate le zone padane e quelle dell'alto Tirreno per motivi orografici, l'ondata di maltempo, suddivisa in due impulsi successivi, ha portato poi di gran carriera le nubi cariche di fenomeni verso l'Adriatico e al sud. A farne le spese sono state soprattutto le Marche, L'Abruzzo, il Molise, la Puglia e la Sicilia.
Una intensa grandinata si è abbattuta a Pescara (immagine in alto) e sul Brindisino, dove in località San Vito dei Normanni (immagine qui a fianco) i suoli si sono imbiancati come dopo una nevicata. Ancor più incredibile è stato l'episodio verificatosi sul Gargano, dove le campagne sono state imbiancate a neve. Il video sopra ritrae l'episodio.
A proposito di neve, è comparsa lungo l'Appennino a quote anche modeste per la stagione ma ancor più sorprendente è stata la nevicata che ha imperversato sui Nebrodi in Sicilia (ulima immagine in basso). Gli abitanti dei luoghi interessati dicono che situazioni del genere ma si sono verificate prima del mese di dicembre.