00:00 9 Marzo 2001

Primavera, tempo di “contrasti”

La Primavera si riconosce soprattutto dall'elevato contrasto fenomenologico in termini meteo e gli ultimi 15 giorni ne sono un inequivocabile esempio.

Anche se in realtà gran parte dell’inverno astronomico si è manifestata come una macedonia di piovose giornate autunnali e turbolenti intervalli primaverili, la nuova stagione è tutt’altro che irriconoscibile.
Non si può ridurre all’arco di una sola giornata l’inizio di una stagione, sarebbe un po’ come prevedere il giorno che sboccerà un fiore; ma riconoscere senza ombra di dubbio di aver varcato una soglia di non ritorno, quanto meno dal punto di vista agro-meteorologico, ebbene tutto ciò non può passare inosservato.

Al di là del tipico sensazionalismo giornalistico, sempre a caccia di rivelazioni, anche scientifiche, e mi riferisco all’inizio anticipato della Primavera al 21 febbraio sul quale si è depositato un pietoso, ma altrettanto spesso, velo di neve; è indubbio che l’anno 2001 ci sta propinando, almeno in Italia, un insolito quanto anticipato risveglio primaverile.

Ma veniamo alla fenomenologia osservata; tralasciamo per ovvii motivi l’elenco delle “fioriture anticipate” del mese precedente, ricordando nel contempo che le stesse sono influenzate oltre che dalla temperatura media, soprattutto dalla durata del giorno, dagli estremi termici notturni, e dalle particolari condizioni ambientali locali, quali umidità, esposizione, e da una serie di altri fattori biologici individuali di inopportuna trattazione in questa sede.

Per quanto concerne i più interessanti fenomeni meteorologici, in primo luogo non si può non parlare dell’escursione termica, che in questo ultimo periodo ha conosciuto veri e propri sbalzi da brivido: a titolo di esempio riporto le temperature registrate in alcuni momenti e giorni particolari a Potenza, 819 m.s.l., (da -5°C del 27 feb a +14 del 3 mar, per quanto concerne le minime; da -3 del 26 feb a +17 del 5 mar, per le massime).

Altri dati termici assoluti, sempre riferiti alla città di Potenza, di quest’ultima settimana, se paragonati a quelli del primo bimestre del 2001, risultano ancora più indicativi dell’ingresso della nuova stagione:

1) I tre valori più alti delle temperature minime sono: 14°C (3 mar), 11°C (5 mar), 10°C (8 gen);
2) I tre valori più alti delle temperature massime sono: 18°C (5 mar), 18°C (7 gen), 16°C (8 feb);
3) I tre valori più alti delle temperature medie giornaliere sono: 14°C (5 mar), 13°C (3 mar), 12°C (8 gen).
Un ulteriore indicatore chiamato in causa potrebbe essere il periodo più lungo con temperature minime superiori a 10°C (ovvero la temperatura minima richiesta per una normale attività vegetativa a parità di altri fattori):
1) 6 giorni, tra il 3 e l’8 marzo;
2) 4 giorni, tra il 6 e il 9 febbraio;
3) 4 giorni, tra il 5 e l’8 gennaio.
Altri indicatori di tipo qualitativo potrebbero essere i seguenti:
a) Incremento dell’attività cumuliforme;
b) incremento degli episodi temporaleschi;
c) 2 episodi grandiniferi in pochi giorni;
d) primo episodio di pioggia mista a sabbia di origine sahariana.

La sommatoria termica presentata qua e là nei giornali di due settimane fa, tutt’al più dà un’idea dell’anomalia termica dell’inverno ormai trascorso; ma di certo non rende l’idea, né il momento, anche se non limitato ad un singolo giorno, del passaggio alla Primavera.

Per concludere, alla luce di questi pochi dati, si potrebbe affermare che l’inverno è davvero finito e che gli occasionali eventi di freddo che ci saranno in futuro verrebbero considerati come semplici episodi intercalari. Prepariamoci invece ad eventi sempre più energici, estremi e turbolenti, (inclusi improvvisi rovesci nevosi) tipici della Primavera, ma con l’aggravante che l’energia del sistema quest’anno, almeno così sembra, è decisamente al di sopra della media; il risultato è tutt’altro che scontato, ma ne vedremo delle belle.
Autore : Giuseppe Tito