00:00 7 Settembre 2012

Polo a pezzi, Africa invadente: che fine faranno le stagioni?

L'emisfero settentrionale sta vivendo una fase di sensibile riscaldamento che coinvolge sia gli oceani, sia i Continenti e soprattutto la calotta polare.

 L’estate 2012 continua a stupire. Dopo aver snocciolato un bel +0,34°C al di sopra delle temperature medie a livello globale nel mese di agosto, seguita a proporre l’evidente anomalia di una banda anticiclonica subtropicale ancora invadente e sbilanciata verso nord. Le rilevazioni lungo tutto l’emisfero settentrionale ci mostrano così un’impennata delle anomalie, sia a livello delle temperature superficiali degli oceani che di quelle continentali.

Pensate che l’Atlantico centro-occidentale, il Baltico, il mare del Nord e il Mediterraneo mostrano picchi sopra media fino a +3,5°C. Dell’estate che abbiamo appena vissuto, e che è assimilabile a quanto avvenuto un po’ su tutti i Paesi mediterranei e balcanici ben sappiamo, della situazione disastrosa della banchisa polare abbiamo ampiamente descritto in un apposito articolo https://www.meteolive.it/news/Sotto-la-lente/9/Ghiacci-artici-la-disfatta/38637/ ; insomma, che fine faranno le stagioni?

Il mutamento della situazione climatica a livello globale si ripercuote con una modifica al normale andamento delle stagioni, le quali perdono le caratteristiche peculiari cui eravamo abituati e ne assumono di nuove. Pur mantenendosi comunque tutte e quattro (le stagioni quindi esistono ancora !) si notano degli slittamenti e in particolare: l’inverno che climaticamente tende ad anticipare la sua comparsa nella prima metà di dicembre, salvo poi mollare sul più bello smorzando i toni dopo metà gennaio.

La primavera che parte anch’essa in anticipo, seguita da uno start anticipato anche dell’estate, le cui prime avvisaglie già compaiono dopo la metà di maggio. Ecco poi il grande cambiamento. L’autunno, al contrario delle altre stagioni, non anticipa ma dà spazio ad un prosieguo dell’estate che quindi si prende quattro mesi. E’ la stagione più lunga dell’anno e, per di più, con un nocciolo duro che per mano del nord Africa arroventa la parte centrale tra luglio e agosto.

Questa è dunque la nuova scaletta dell’anno climatico in Italia, situazione sicuramente sovrapponibile anche agli altri Paesi dell’area mediterranea. Oltre all’estremizzazione dei fenomeni https://www.meteolive.it/news/Sotto-la-lente/9/Il-maltempo-che-arriva-dalla-Scandinavia-casualita-o-nuova-tendenza-/38578/, ecco dunque un’altra caratteristica di questo periodo di forti cambiamenti climatici.

Autore : Luca Angelini