00:00 8 Febbraio 2012

NEVE: chi troppo e chi niente, è l’inverno degli scontenti

A un clima praticamente secco su buona parte del Triveneto fanno da contraltare regioni come quelle adriatiche, entroterra toscano, Romagnolo e Basilicata letteralmente sommerse dalla coltre bianca.

 Blocchi atmosferici e regimi di persistenza: ecco in estrema sintesi i motivi che stanno facendo dell’inverno 2011-12 una stagione dai connotati davvero singolari. La nostra Penisola divisa tra nevicate abbondantissime e situazioni quasi siccitose. Prima la grande neve lungo la cresta delle Alpi, ora la grandissima neve lungo le regioni appenniniche, specie del versante adriatico.

Intanto i versanti sud-alpini, ma soprattutto le regioni del Triveneto, soffrono non solo per la mancanza anomala della neve ma addirittura per una reiterata tendenza alla mancanza di precipitazioni, anche piovose, in altre parole si può parlare di siccità. Anche il resto del nord, Emilia Romagna esclusa, si trova a fronteggiare una situazione invernale decisamente fuori dai canoni. Basti pensare al Cuneese e al Torinese, settori del Piemonte che hanno visto la prima neve della stagione solo a inizio febbraio. Le Prealpi lombarde neanche dopo.

Nelle immagini vi proponiamo tre spaccati differenti di questo strano ma comunque interessante trend climatico dell’inverno italiano che dimostra in tutta la sua importanza l’effetto determinante dell’orografia sulle vicende atmosferiche del nostro Paese: la prima immagine ci mostra la panoramica di Belluno così come si presenta il giorno 8 febbraio 2012: completamente a secco e con solo una spolverata sui monti oltre i 2000 metri.

La seconda ci testimonia invece la situazione opposta, con l’alto Mugello in Toscana, letteralmente sommerso da 1 metro e mezzo di neve. E ci sono regioni come la Romagna, le Marche, l’Abruzzo, il Molise e la Basilicata che sono messe anche peggio.

Terzo emblema di questo stupefacente febbraio 2012: la nevicata della notte di martedì 7 febbraio sulle pianure pugliesi tra Barese e Foggiano. Qui siamo nel centro di Barletta (lo scatto è di Nicola Dellaquila). Anche Gargano e le Murge si ritrovano abbondantemente imbiancati, a dispetto delle Dolomiti venete che paradossalmente stanno sopportando le conseguenze nefaste di una stagione sciistica assolutamente fallimentare.

 

Autore : Luca Angelini