00:00 10 Ottobre 2011

Milano e i blocchi del traffico

Provvedimento quanto mai discusso ha visto nell'attuazione di domenica 9 l'apice dell'inutilità.

 Dopo tre giorni di vento tirato che ha fatto Milano e quella striscia di pianura Padana ventosa come le Bocche di Bonifacio, hanno bloccato il traffico veicolare. Motivo? Le soglie di inquinamento sono state superate per diversi giorni di fila. La mappa dell’ARPA allegata sotto mostra che, grazie al vento, già sabato tutte le centraline lombarde segnalavano PM10 (e tutti gli altri inquinanti) decisamente sotto i livelli di soglia (pallini verdi). 

Hanno fatto bene penserà qualcuno, ora l’aria è perfettamente pulita. Merito del blocco? No, merito del vento e non un vento qualsiasi: il vento di Foehn, rabbioso, turbolento, pulsante, che ha portato d’improvviso tra le grigie vie della città perfino il profumo dei boschi alpini, distanti d’altronde in linea d’aria solo 40 chilometri. E partito con raffiche fino a 70 chilometri orari venerdì mattina, poi si è ripresentato ancora sabato, continuando a soffiare con alti e bassi per tutta domenica.

Si, proprio quella domenica, quando tutti (tranne i soliti furbi) sono stati costretti a rimanere appiedati in una splendida domenica di sole. Un sole irreale, il cielo un tetto blu come lo si trova solo in alta montagna per una Milano che è rimasta soffocata per settimane dal traffico e dallo smog alle stelle a causa dell’anticiclone .

Tutto perfettamente previsto, dato che il Foehn non ha alcun mistero per i previsori, si proprio noi che forniamo il frutto del nostro lavoro anche alle amministrazioni pubbliche. E allora ci si chiede: perchè nessuno ha bloccato l’inquinamento selvaggio in quei giorni, quando camminare per strada significava inalare il lasciapassare per l’ospedale? Ti risponderanno che per legge andavano superati tot giorni sopra le soglie di inquinamento prima di attuare il blocco.

Ecco così una normativa che dovrebbe essere fatta per l’uomo e che invece fa a pezzi il buon senso mettenedo l’uomo stesso sotto il giogo ridicolo di un provvedimento studiato chissà, forse per altri scopi. Quali? Non sappiamo ma vogliamo credere che sia fatto tutto in buona fede. E intanto la stagione fredda si avvicina e così anche il prossimo blocco del traffico il cui appuntamento, non dubitiamo, scatterà puntuale alla prossima domenica di vento.

Autore : Luca Angelini