00:00 24 Luglio 2002

Come saranno l’autunno e l’inverno?

Considerazioni sulle stagioni che verranno.

Non preoccupatevi: non tireremo fuori la storia dell’uccello che canta prima del tempo o qualche altro detto popolare per tracciare un quadro della stagione autunnale e di quella invernale.
Innanzitutto una premessa indispensabile: nessun meteorologo, climatologo o ornitologo è in grado di dirvi oggi che tempo farà non solo tra due mesi ma anche oltre i 7 giorni.

Non sapremo dunque con certezza, ma nemmeno per sommi capi che tempo farà ad ottobre sia oggi che a settembre. Si ipotizza, ecco quello che si fa, si ipotizza su base statistica.

Negli ultimi anni si sono osservate con particolare attenzione le oscillazioni stagionali, in particolare gli anticipi e i ritardi, oltre ad attribuire una sempre maggiore valenza alla “pigrizia” delle configurazioni bariche.

In altre parole un freddo anticipato e costante a dicembre, potrebbe (ma non una verità apodittica) essere il segnale di una fine anticipata dell’inverno, un mese di giugno molto caldo può far intendere che luglio e agosto non saranno altrettanto caldi, ma che magari settembre si farà notare per una grande stabilità.

Insomma un grande ciclo caldo o freddo non esiste più, ammesso che sia mai esistito in passato, invece è andata allungandosi la vita media degli anticicloni, specie quelli del periodo invernale, che da 2-3 settimane hanno prolungato la loro sopravvivenza addirittura sino a 5. In questo modo sono aumentate le fasi siccitose e le perturbazioni atlantiche faticano ad aprirsi un varco sotto il 44° parallelo.

Queste oscillazioni e questi immobilismi barici come possono influenzare il tempo del prossimo autunno-inverno?
Il tempo di agosto spesso fa storia a sè, ma una riflessione è d’obbligo se prendiamo in esame quanto è accaduto l’estate scorsa.
Ebbene: una vasta figura anticiclonica influenzò il tempo del mese su tutta la Penisola, ma non svanì con l’estate. Sia pure con qualche pausa influenzò anche tutti i mesi successivi determinando gravi problemi siccitosi, in particolare al nord.

In inverno la situazione continuò ad essere dominata dalle alte pressioni sino alla fine del mese di gennaio.

In questi giorni si prospetta un’anomala disposizione dell’anticiclone che per diversi giorni lascerà scoperta la Penisola, da qui temperature fresche ed instabilità.

Cosa pensare? Nel passato stagioni estive “ballerine” lasciarono poi il posto a fasi stabili nella prima parte dell’autunno, ma le carte si mischiano per l’inverno dove si riscontra una casistica irregolare in tutti i casi come questo.

Dunque un lungo periodo fresco in estate non necessariamente significa autunno secco o tantomeno freddo e neve in inverno.

La verità è che lo scopriremo solo vivendo…
Autore : Alessio Grosso