00:00 10 Settembre 2011

Che inverno sarà? Il nostro forum fa qualche ipotesi…(per esperti)

Un ottimo intervento del nostro forumista "Tifone", con alcune analisi e alcune ipotesi sull'inverno che verrà.

A mio giudizio la prima fase stagionale risentira’ di un deficit artico ormai prossimo al minimo storico, con le anomalie fortissime in area polare e sub-polare ad alimentare, complice forte calore latente intrappolato alle alte latitudini, una struttura vorticosa polare destrutturata e disturbata sin dagli albori non assiale rispetto al polo geografico .

Tale assetto sembra un leit-motiv ormai consono alle partenze invernali delle ultime stagioni, con la PDO- e l’AMO positiva in accoppiata al prolungatissimo minimo solare(AP INDEX) a modulare una difficile penetrazione ovest-est con quasi assenza del ciclone islandese per le sorti euro-atlantiche, favorendo situazioni di blocco specie nel settore NATL ove permangono forti ssta + seppure piu’ stemperate della scorsa stagione, sempre in una situazione di debolezza del vortice islandese e difficile penetrazione a levante per il forte snow-cover.

Ovviamente sarebbe lecito pensare che nell’avvio invernale il perno principale del vortice polare stratosferico sia ancora dislocato sul comparto russo europeo, con una riproposizione del tripolo atlantico.

Ovviamente la forzante Enso- in accoppiata con una QBO tendente al negativo sono un’accoppiata differente rispetto alla scorsa stagione,e potrebbero tenere in piedi anche nella seconda fase dell’inverno, che lo scorso anno si rivelò un fallimento, a causa della tremenda accoppiata NINA strong/QBO+.

Ovvio che, col passare della stagione dopo una partenza azzoppata, complice raffreddamento radiativo stagionale il vortice polare potrebbe ripartire e forse la QBO (da vedere la tempistica di cambio di segno) ed una NINA piu’ debole rispetto all’evento storico della scorsa stagione, potrebbero tener vivo l’inverno, anche grazie ad un asse anticiclonico Azzorre-Russia, da fine gennaio a tutto febbraio, con ssta che nel frattempo avrebbero visto l’attenuazione parziale del tripolo, e condizioni piu’ favorevoli a blocchi azzorriani solidi, senza dimenticare che in episodi di ENSO- rispetto a quelli di ENSO+ abbiamo un JS meno teso e piu’ ondulato (maggiore penetrazione meridiana),

Insomma un inverno inizialmente dinamico, con qualche episodio di freddo e neve sino a tutto dicembre, ma con alcune varianti che terrebbero in piedi anche la seconda parte invernale. Pero’ da qui ad allora molti rischi e molte forze in gioco da seguire ovviamente passo passo.

E’ infine possibile che una stagione degli uragani particolarmente movimentata possa avere una influenza piu’ o meno diretta sul trimestre invernale a livello predittivo e circolatorio, in quanto vi sono delle situazioni scatenanti che potrebbero sfociare in determinate condizioni configurative. In particolare annate con frequenti e intense attivita’ cicloniche sul comparto atlantico ”stile Irene”, potrebbero determinare frequenti situazioni di blocco atlantico, con incursioni fredde in ambito europeo e mediterraneo, mentre una scarsa attivita’ coinciderebbe con hp schiacciati alle basse latitudini seguendo il pattern NAO+.

Comparando infine le anomalie oceaniche in anni di NINA e NINO (comparazione di media), appare evidente che:

-in anni di NINO le ssta lungo la dorsale atlantica mantengano aree di prevalente negativita’,con minore combustibile per le tempeste tropicali

-mentre in anni di NINA come questa stagione,le anomalie positive possano coincidere con maggiore energia alla formazione di tali mostri depressionari

In definitiva inverno in forma nella fase iniziale e sufficientemente attivo anche da metà gennaio in poi, almeno a tratti? Forse, chissà, seguite gli aggiornamenti: https://www.meteolive.it/meteoforum/ao-e-il-prossimo-inverno-t36998.html

Autore : Utente