00:00 23 Aprile 2013

Quel pezzetto di Antartide che ha caldo…(seconda parte)

Nella prima parte abbiamo analizzato i fattori circolatori che caratterizzano la climatologia della penisola Antartica. Ora approfondiamo ulteriormente il discorso aggiungendo altri elementi di notevole interesse.

La tormentatissima zona oceanica intorno al continente antartico, oltre alle vicissitudini cui abbiamo accennato nella prima parte del nostro discorso meteolive.leonardo.it/news/Climatologia/
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, è interessata anche da movimenti tettonici di un certo rilievo.

La zona di faglia ivi presente nella crosta terrestre si allunga dalla catena vulcanica delle Ande. Quest’ultima si inabissa al largo della Terra del Fuoco (Argentina) e si collega proprio alla penisola Antartica della quale ne è il naturale prolungamento geografico e morfologico. Il tratto di oceano circostante tale penisola viene così sottoposto a un’altra importante iniezione di acque calde dovute al rilascio di calore geotermico dovuto all’attività vulcanica sottomarina indubbiamente piuttosto attiva. Ciò è testimoniato anche dal ritrovamento di sedimenti cinerei intrappolati nelle masse glaciali.

I dati sono stati raccolti dalla British Antartic Survey e supportano la doppia tesi del riscaldamento locale che vi abbiamo proposto, quella relativa alla modificata circolazione oceanica circumpolare e quella inerente la morfologia tettonica della zona. Naturalmente, in ultima istanza, è da non sottovalutare anche la notevole spinta dinamica, verso questo oceano non proprio gelido, dei ghiacci che premono dal Continente e dalle stesse montagne dislocate lungo la Penisola, alte fino a 4200 metri.

Ecco subito che questi iceberg sgretolati in realtà seguono il normale ciclo glaciale di accumulo-ablazione che li porta alla deriva, mentre altro ghiacco si forma nella zona di accumulo appianando in tal modo i bilanci di massa globali del continente antartico, attualmente al di sopra della media trentennale. Il fenomeno dello fusione pertanto assume invero una dimensione ben diversa, più reale e verosimile rispetto ad alcune visioni apocalittiche degli eventi che avvengono in quell’angolo così remoto del nostro Pianeta.

Autore : Luca Angelini