00:00 21 Giugno 2002

Effetto serra: le inesorabili evidenze scientifiche e le ingannevoli sensazioni umane

Molto spesso i catastrofismi in campo meteo sono dettati da emozioni e sensazioni mutevoli e contraddittorie più che da seri ragionamenti scientifici

Quante volte abbiamo sentito, magari dai telegiornali, legare una particolare e locale situazione meteorologica anomala (caldo o freddo eccezionale, alluvioni, siccità) con le tendenze climatiche a livello globale? Eppure tutto questo non dipende solo dal sensazionalismo giornalistico (che ha comunque grosse colpe).

Dipende principalmente dalla natura umana, che spesso si lascia condizionare dalle emozioni e dalle sensazioni.
Non che le reazioni emotive siano una cosa negativa, ma soprattutto nel campo meteorologico e climatico esse possono risultare sicuramente fuorvianti e dannose.
Ma come si fa ad associare una ondata fredda in Italia con una clamorosa smentita dell’effetto serra?!?
E come si fa a legare il caldo anomalo di questi giorni in Italia con la conferma dell’effetto serra stesso?
L’effetto serra è un meccanismo semplice ma complicato al tempo stesso. Complicato perchè è complicata la dinamica dell’atmosfera.

Per quanto si possa aumentare la potenza degli elaboratori elettronici, molti meccanismi resteranno comunque sempre di difficile lettura.
Che l’effetto serra sia effettivamente in atto ci sono pochi dubbi (vedere il grafico della NOAA). Si parla però di innalzamenti apparentemente poco percepibili, dell’ordine dei 0.5 gradi in alcuni decenni.
Poco percepibili sulla pelle: infatti, se non ci fosse l’effetto serra, con la situazione barica di questi giorni, nelle nostre città magari la temperatura sarebbe, ad esempio, comunque di 34.5 gradi anzichè di 35!!
Chi se ne accorgerebbe?

Ma sono fenomeni invece molto percepibili… dal povero pianeta!!!
Infatti se ragioniamo ad esempio in termini di zero termico (quota oltre la quale la temperatura media è sotto zero), 0.5 gradi (non percettibili dall’uomo sulla pelle) sono circa 100 metri di innalzamento dello zero termico.
100 metri di innalzamento del limite dei nevai e dei ghiacciai. 100 metri si vedono? Ma certo, purtroppo si vedono, si sentono, e si toccano…. (piste da sci e riserve idriche!!!).
Ecco allora: ciò che non appariva percepibile “a pelle” (mezzo grado in più) diviene quantificabile anche a vista (innalzamento del limite delle nevi, scarsità di acqua), e probabilmente dal portafoglio (operatori turistici invernali).
Molto è ancora da studiare circa tale fenomeno. Ma gli elementi finora raccolti bastano già per decidere: smettere immediatamente con tutte le attività dannose, che causano o favoriscono l’effetto serra. Perchè si potrebbe arrivare ad un punto oltre il quale fare marcia indietro sarebbe impossibile.

E tutto sommato tale inversione di rotta sarebbe perfettamente in accordo con un salto di qualità delle moderne tecnologie (efficienza energetica, motori puliti e silenziosi, città respirabili). Quindi non un impedimento, ma un’opportunità.
Autore : Marco Scozzafava