Qualche carta simile è comparsa nel gennaio del 2017 in termini di picchi di freddo (non certo di estensione), ma per ritrovare almeno sulle mappe valori così rigidi a 1500m bisogna risalire al febbraio del 2012, per il resto nelle ultime annate si è visto ben poco.
Con un episodio di strat-warming che sta per dilagare in modo così netto in troposfera, i risvolti gelidi invece possono risultare impressionanti con lo spostamento del core del vortice polare addirittura sull'Europa e la comparsa di valori ormai quasi inusuali persino per l'est europeo: stiamo parlando di picchi di -24°C a 1500m, presenti in diverse corse perturbatrici per gli ultimi giorni di febbraio e nei primi giorni di marzo.
Bastava solo che tale riscaldamento fosse avvenuto solo 10-15 giorni prima per registrare picchi anche inferiori a tali valori, di per sé già ragguardevoli.
E non importa che arrivino o meno sino in Italia, non è questo quello che conta quando si commenta con passione un evento del genere sul nostro Continente.
Il vortice polare che va in pezzi e l'Europa che ne riceve una buona parte è un evento che non passerà inosservato, specialmente tra fine febbraio ed inizio marzo.
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Ecco le possibili conseguenze (per ora sulle mappe) di un riscaldamento stratosferico marcato!
Compaiono isoterme che negli ultimi anni si sono affacciate raramente sull'Europa.
Brevissime - 13 Febbraio 2018, ore 13.45
Autore : Alessio Grosso
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Alta pressione da domenica ormai certa, ma quanto durerà?
