00:00 5 Novembre 2007

Cometa 17P/Holmes, “La perla del nord”!

La cometa 17P/Holmes, balzata agli onori della cronaca negli ultimi giorni in seguito ad un repentino aumento di luminosità, non ha deluso le aspettative collocandosi tra le comete più luminose degli ultimi 100 anni.

L’oggetto, scoperto casualmente dall’astronomo Edwin Holmes, il 6 Novembre 1892 durante un picco di luminosità, è balzato ai primi posti, tra gli oggetti più luminosi del cielo nella notte tra il 23 ed il 24 Ottobre 2007. Tale incremento luminoso chiamato in gergo
astronomico “outburst” è dovuto a imponenti eruzioni di gas e materiale solido dalla superficie cometaria. La sua magnitudine è quindi balzata in poche ore da una magnitudine di +16 a valori prossimi alla 3°, rendendosi perfettamente visibile ad occhio nudo.

MeteoLive ha seguito e documentato l’evento astronomico dalle Prealpi Lombarde!

Ore 19:00, è tutto pronto: attrezzatura fotografica al completo, telescopio, raccordi, cavi, cavetti, batterie e indumenti termici.

E’ ora di caricare l’auto, ma prima di partire diamo un’occhiata alle immagini provenienti dal satellite. Le carte danno bel tempo, tuttavia il cielo è parzialmente nuvoloso. L’immagine satellitare all’infrarosso evidenzia corpi nuvolosi provenienti da NE, sospinti
da una circolazione anticiclonica con i massimi sull’Europa centro-occidentale. Nulla di preoccupante, le nubi sembrano dissolversi
rapidamente; partiamo!

Ci dirigiamo verso Lecco, per poi procedere in direzione di Calolziocorte. Dopo circa un’ora di strada e diversi tornanti giungiamo alla meta, in località Valcava, località montana nel comune di Torre dè Busi, a 1200m di altitudine sul crinale prealpino orobico tra il Monte Tesoro e il Monte Linzone.

Prima di raggiungere il punto di osservazione, giunti sulla colma, il panorama della pianura padana immersa nella fitta nebbia merita un paio di scatti fotografici. Giunti a destinazione e indossati gli indumenti termici montiamo la strumentazione.

Il cielo è terso, ma l’inquinamento luminoso è deprimente. Le luci della pianura raggiungono quasi lo zenit, da est ad ovest; a sud il cielo è praticamente invisibile! Fortunatamente la nostra cometa risulta in una posizione più favorevole, a nord, molto alta nel cielo. Un’occhiata al telescopio e l’entusiasmo è alle “stelle”. L’oggetto sembra una perla incastonata nell’oscurità dello spazio
profondo, un gioiello del cosmo!

La serata è ottimale con una temperatura compresa tra 2 e 3°C; si parte subito con scatti al fuoco diretto del telescopio, per poi
riprendere la cometa con teleobiettivi ed inquadrature diverse. Tra uno scatto e pause di contemplazione, passa la mezzanotte e a scoccare dell’una un bagliore ci colpisce in viso; è la luna che sorge all’orizzonte. Tutto si illumina e prende forma, ma inesorabilmente il cielo perde il suo splendore affogando in un chiarore diffuso; è giunta l’ora di smontare.

Inutile cercare di descrivere l’emozione che abbiamo provato nell’osservare quell’oggetto tanto lontano quanto affascinante. Un agglomerato di ghiaccio di pochi chilometri di diametro che sprigiona una luminosità visibile sino a centinaia di milioni di chilometri. Un’esperienza unica, irripetibile, come solo la natura può offrire!
Autore : Reportage di Luca Savorani