Erano le 8.07 del 17 Dicembre 1997 quando il colonnello Giuliacci annunciava una giornata nevosa su tutto il nord Italia, grazie alla concomitanza di due eventi: l'aria fredda affluita sull'Italia dalla Russia e l'arrivo di un flusso sud-occidentale umido che gli scorreva sopra.
A Mosca il giorno precedente si erano registrati -28°C sotto zero, il valore più basso registrato negli ultimi 110 anni, sentenzia il Colonnello. E prosegue con la cronaca: "in questo momento nevica a Torino, Milano, Bergamo, Brescia, Piacenza e Verona, ma nelle prossime ore le nevicate si estenderanno a tutto il nord Italia".
Fu così veramente anche se i fiocchi si presentarono molto bagnati. A Milano la neve toccò il suo apice alle 18 quando ormai tetti, prati e localmente anche le strade divennero bianche, andò meglio nel varesotto con spessori tra i 10 e i 15 cm.
Dalla serata però triste sorpresa, il cuscino freddo si esaurì rapidamente e la pioggia prese il posto della neve in molte località, anche se fino alle 12 del giorno successivo, sulla bassa Lombardia e su alcune zone del Piemonte cadde ancora del nevischio.
Fu un episodio transitorio, che restò isolato, l'illusione di un bianco Natale, rapidamente svanita.