00:00 2 Marzo 2023

La FORTE NEVICATA del 3-4 marzo 2005 su Valpadana e Liguria!

Una straordinaria giornata di neve sulla Valpadana e su alcune aree della costa ligure.

Dopo il notevole afflusso di aria gelida da est riscontratosi tra il 28 febbraio ed il primo marzo, ecco il fronte da sud ovest che porterà una super nevicata il giorno 3.

Tre città a confronto…
GENOVA: prime ore del mattino di giovedì 3 marzo. Una bufera imperversa sulla città, il vento è tale da non cosentire quasi di camminare a piedi perchè la neve entra dappertutto, anche in bocca. Fiocchi cadono anche su Sanremo, Savona, Imperia, nel pomeriggio anche a La Spezia, forti bufere colpiscono l’Appennino sino alle 14, traffico quasi paralizzato.



MILANO:
fino alle 6 non si vede neanche un fiocco, la gente, che ha sempre scarsa fiducia nelle previsioni o le prende sotto gamba, va al lavoro regolarmente, anche in moto. Di colpo, alle 6.35 i primi fiocchi che attecchiscono subito su un asfalto gelato, nei prati, sui tetti, ovunque. Intensifica e per tutta la mattina la neve si accumula, tenace, aiutata da una temperatura costantemente sotto lo zero. Fino a 15 cm. E prosegue anche nel pomeriggio, sia pure attenuata, l’ultimo fiocco cade alle 22.40. Le strade restano bianche per tutta la notte, tranne nel centro città.

UDINE: dopo una mattinata soleggiata, il cielo si è coperto a Udine nel primo pomeriggio e verso le 17 sono incominciati a cadere i primi fiocchi. La nevicata ha interessato tutta la Regione ad esclusione della città di Trieste, dove ha nevicato sono nelle frazioni carsiche. Ad Udine in nottata si sono toccati i 17 cm sul colle del castello. Ancora maggiore l’accumulo nella zona collinare. In città i disagi sono stati contenuti grazie a 17 mezzi tra spargisale e spazzaneve. Un copione già visto una decina di giorni prima e che è seguito alle temperature particolarmente rigide (fino a -10.4° a Udine) registrate i primi di marzo.

AL RISVEGLIO il 4 marzo: ghiaccio stile alpino con macchine che sgommano, signore che si schiantano sul marciapiede, mamme preoccupate per i loro bambini manco camminassero su un campo minato, è il principio di precauzione si dice, vero ma non drammatizziamo, riecco poi il popolo degli spalatori, giù quintali di sale, tutti con la voglia matta di toglierla dai piedi, non sanno che il sole di marzo farà tutto il lavoro senza sforzo in poche ore, eppure eccoli a violentare la neve, a ridurla in poltiglia. Solite parolacce contro il Comune che dovrebbe pulire tutto come speedy-gonzales, nessuno fa più specie alle macchine parcheggiate sui marciapiedi e sugli scivoli per disabili, va tutto bene, tranne la neve, da togliere subito, quasi portasse la peste. Quanto materialismo…
 

Autore : Alessio Grosso