Stiamo "freschi" se dobbiamo contare su movimenti utopistici e dannosi come il Friday for Future.cammach ha scritto:ovviamente anche gli Stati Uniti, comunque l'elenco era esemplificativo e certo non esaustivo. L'unica speranza per quanto mi riguarda è che il movimento dei Friday for Future non si perda come i 5 stelle e i nostri giovani riescano a fare quella rivoluzione che non è riuscita ai nostri padri nel 68. Aggiungici il fatto che nemmeno la pandemia e la guerra riescono a far cambiare certe abitudini, a me vien da ridere quando invece di fare un serio embargo totale su petrolio e gas si cercano altri fornitori alternativi di GN e GNLTein80 ha scritto: Mi sa che ti sei dimenticato gli USA in questo elenco; ma l'Australia con 25 milioni di abitanti non la vedo sinceramente come una delle maggiori fonti di inquinamento
Il cambiamento non può che venire dalla tecnologia e dall'industria, quando renderà le energie alternative ancora più redditizie ed appetibili.
A lmomento sostituire rapidamente le attuali energie è pura utopia, si dovrà continuare passo, passo, salvo avvenimenti come la guerra in Ucraina, che fa riaprire le centrali a carbone anche in Germania, dove al governo ci sono anche i verdi.
Forse solo con l'avvento di motori e macchine ad idrogeno ci potrà essere un rapido cambiamento, non certo con le macchine elettriche, che costano molto ed inquinano parecchio, non per l'utilizzo ma per la produzione e lo smaltimento delle batterie, che quando saranno decine/centinaia di milioni rappresenteranno un vero problema.