Forzanti esterne o interne ma il clima è cambiato

Discussioni meteorologiche sul tempo previsto nei prossimi giorni ma anche climatologia e discussioni sui run dei vari modelli: è la stanza principale, quella più affollata e seguita.

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Valex
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Forzanti esterne o interne ma il clima è cambiato

Messaggio da Valex »

I risultati di Raghuraman et al. (2021) e gli elementi critici ad essi relativi -

Conclusioni
Se i modelli GCM sono scarsamente sensibili alla variabilità interna al sistema climatico terrestre non dovrebbero ad avviso di chi scrive essere utilizzati a cuor leggero per affermare che la variabilità interna al sistema climatico non ha un peso significativo e che dunque tutto dipende dall’effetto antropico. Ciò anche in virtù del fatto che l’analisi visuale delle serie di CERES 2001-2020 mostra con evidenza che durante il decennio 2001-2010 prevalgono le anomalie negative mentre nel decennio 2011-2020 quelle positive, il che dovrebbe portare a domandarsi cosa determini il cambio di fase, un aspetto su cui gli autori si guardano bene dall’interrogarsi, accontentandosi dell’analisi del trend lineare. Un’altra domanda che bisognerebbe porsi è a mio avviso se 20 anni di dati, peraltro affetti da grande variabilità interannuale, siano sufficienti a descrivere i trend dell’EEI. Ad un atteggiamento prudenziale dovrebbe anche spingere l’incertezza insita nei dati da satellite CERES.
L’impressione complessiva è che l’approccio di Raghuraman et al. (2021) risponda a un atteggiamento culturale che mira ad attribuire all’effetto antropico qualunque cosa accada in ambito meteo-climatico. Al riguardo mi pare utile proporre ai lettori una riflessione sulla variabilità interna basata sui due esempi seguenti:
la glaciazione di Wurm si caratterizzò per un’enorme variabilità delle temperature globali e in particolare ebbero luogo circa 24 eventi di riscaldamento abrupto noti come eventi di Daansgard-Oeschger (o e preferite eventi D-O). Nel corso di tali eventi il regime delle temperature e delle precipitazioni a livello globale fu sconvolto e gli effetti si manifestarono in tempi molto rapidi, compatibili con la vita di un essere umano.
4200 anni fa ebbe luogo una “mega-siccità” che interessò l’intero areale circum-mediterraneo provocando ripercussioni enormi sulla civiltà (ad esempio in Mesopotamia cadde l’impero accadico). Di tale siccità vi sono tracce anche in altre parti del mondo, ad esempio in Australia.

La causa di tali eventi critici globali di enorme portata per la nostra specie (es: Homo sapiens arrivò in Europa durante un interstadiale della glaciazione di Wurm) è a tutt’oggi ignota e fa probabilmente parte di quella variabilità interna a cui Raghuraman et al. (2021), grazie ai GCM, attribuiscono un peso del tutto marginale.

Voi che ne pensate ?
Valex
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Messaggio da Valex »

.Abbiamo quindi da una parte una chiara evidenza scientifica, il riscaldamento globale, di cui conosciamo esattamente nome e cognome e dall’altra il forte sospetto che una serie di cause in particolare (attività antropiche), tenda a prevalere quantitativamente sulle altre, che contrariamente a quanto si crede e senza alcun mistero, sono costantemente studiate e indagate. Nessuno mette in discussione per esempio l’importanza che hanno sul clima le fluttuazioni naturali del sistema accoppiato atmosfera-oceani e che sono descrivibili mediante i principali indici climatici o l’impatto a breve termine sulle temperature globali che hanno fenomeni come il Nino, la Nina o le eruzioni vulcaniche.Molti però continuano ancora a dubitare (a volte giustamente) anche dei dati di temperatura, chiamando in causa eventuali errori grossolani derivanti dai fenomeni delle isole di calore urbane o riferendosi ad una rete di misurazione ancora troppo eterogenea.E’ bene ricordare allora che oltre ai dati strumentali delle temperature, che non sono soltanto quelle superficiali, ma anche quelle satellitari troposferiche e le SST, esistono anche molti altri dati osservativi, perlopiù legati a fenomeni che fungono da indicatori climatici, come per esempio l’aumento del livello medio del mare, lo scioglimento dei ghiacciai montani e continentali della Groenlandia e dell’Antartide occidentale, la diminuzione della copertura nevosa, la significativa riduzione della calotta artica, i quali portano tutti alle stesse conclusioni: il riscaldamento globale esiste ed è ampiamente documentato.Il clima però, è sempre cambiato anche in assenza della forzante antropogenica. Vero, ma il problema è che nonostante tutti quei bei grafici tematici che poi sono soltanto delle ricostruzioni a grandi linee e che potremmo definire utilizzando l’ossimoro “approssimativamente precisi”, nessuno in realtà ha la più pallida idea dell’esatta collocazione spazio-temporale di questi fenomeni, certamente avvenuti, ma che ancora i precari dati paleoclimatici e storici non riescono purtroppo a definire con precisione. In altre parole nessuno sa se nel passato si sia mai verificato un aumento di temperatura globale di circa 0,7°-0,8°C in soli quarant’anni, come quello attuale, questo perché il grado di definizione dei dati paleoclimatici o storici, non è minimamente confrontabile con quello attuale. In ogni caso, anche se si conoscessero esattamente le cause di questi cambiamenti climatici avvenuti nel passato, ciò non escluderebbe comunque che il riscaldamento attuale possa percorrere effettivamente dinamiche diverse, atipiche o peculiari.
robert
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Messaggio da robert »

Certamente le attivita Antropiche hanno contribuito ad alterare i cicli biochimici e biofisici della Terra , basterebbe osservare delle immagini satellitari notturne ,
https://pbs.twimg.com/media/DelNVsDWAAA ... name=large
grandi citta - megalopoli , tante fonti di calore urbano che contribuiscono anche in parte a riscaldare il clima

Grandi citta' e megalopoli che oltre 70/80 anni fa erano centri piu piccoli e meno influenti sul ambiente, come minore era anche la concentrazione di gas serra in atmosfera
I gas serra derivano anche dalla combustione delle fonti fossili , e' anche l effetto collaterale della civilta' industrializzata .
Ultima modifica di robert il sab ago 28, 2021 6:21 pm, modificato 1 volta in totale.
robert
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Messaggio da robert »

Molte le variabili che condizionano un andamento climatico , ma ad iniziare dalla seconda meta' dello scorso secolo dal 1950/1960 con il progresso tecnologico , industriale , urbanistico , sono anche forzanti endogeni a prevalere
come il rilevante cambiamento dell uso del suolo , la deforestazione ,
rilevante incremento delle emissioni gas serra in atmosfera , fattori che possono influire sul trend climatico
Valex
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Tra le variabili viceversa invece externe , tu che ne pensi robert l'inclinazione dell'asse terrestre che molta scienza dice sensibile anche ai terremoti piu' forti sul nostro pianeta e negli ultimi tempi (leggasi anni) ve ne sono stati molteplici non ultimo in termini di magnitudo uno in Alaska ma anche quello ad Haiti ed altri di questi ultimi due mesi davvero potenti, ecco v'è da chiedersi hanno una bassa influenza o gli scienziati monitorano apposta quest'aspetto perche' tuttavia una certa importanza sullo spostamento effettivo e sull'azione climatica puo' esservi?
Di certo questo è un fattore aggiuntivo da non sottostimare credo.
robert
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Messaggio da robert »

Valex ha scritto:Tra le variabili viceversa invece externe , tu che ne pensi robert l'inclinazione dell'asse terrestre che molta scienza dice sensibile anche ai terremoti piu' forti sul nostro pianeta e negli ultimi tempi (leggasi anni) ve ne sono stati molteplici non ultimo in termini di magnitudo uno in Alaska ma anche quello ad Haiti ed altri di questi ultimi due mesi davvero potenti, ecco v'è da chiedersi hanno una bassa influenza o gli scienziati monitorano apposta quest'aspetto perche' tuttavia una certa importanza sullo spostamento effettivo e sull'azione climatica puo' esservi?
Di certo questo è un fattore aggiuntivo da non sottostimare credo.
si , certo , sono molte le variabili da non sottostimare e tra queste anche il lento cambiamento dell inclinazione dell asse terrestre rispetto al esposizione della Terra durante la sua orbita intorno al Sole

Anche violenti terremoti possono leggermente o in minima parte modificare l' obliquita' dell asse terrestre ,
ma i cambiamenti climatici piu rilevanti sono su variazioni dell inclinazione asse su periodi di migliaia di anni
esempio potrebbe essere una delle variabili ad aver comportato ' l Era Glaciale ' di oltre 10/12 mila anni fa

Invece la ' Piccola Era Glaciale ' fra il 1400 e 1850 altre variabili , attribuibili alla altissima attivita Vulcanica e bassissima attivita Solare .
Valex
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Inoltre mi par d'aver capito che i "campi" scientifici sono ampi e non possono racchiudersi solo in forzanti esterne o interne. Raccolgono fisica, astronomia, geologia , biologia e perfino chimica e molti aspetti sono correlati tra loro ineluttabilmente, per cui il lavoro diviene molto complesso e quindi una semplice asserzione come sostenere che la variabilita' e o ciclicita' sia d'un solo fattore mi pare un affermazione molto arrampicata. In generale nello studio d'un change climatico la prima cosa che va' accertata è prorpio l'avvenuto mutamento climatico.
Ora , questo è accertato al 100 %? Molti dicono si', specificando le cause .. forzante antropica. Ma altri dicono addirittura no.. . .cicli, sostengono. Allora mi chiedo: ma le serie storiche sono valide , cioe' facendo riferimento alle statistiche oppure vi sono delle evidenze cosi sperimentate da poter dare un attribuzione al clima attuale all'AGW? Mi pare d'aver capito che in base a qanto appena detto, s'evidenzierebbe una certa ciclicita' naturale fino alla meta' del secolo scorso. Poi, non piu'.. ..si dice che la comunita' scientifica ritenga il surplus e l'intensita' aumentata a causa umana.
Io ho capito una cosa pero', che è quasi una regoletta seppur non scritta: cioe', quando i mutamenti sono su larga scala , temporale intendo, allora si puo' parlare di CHANGE NATURALI ma quand'essi avvengono in una fascia ristretta di tempo , allora v'è in atto una forzante interna e non del tutto del sistema climatico stesso.
Valex
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L'aumento della temperatura sulla terraferma è circa il doppio dell'aumento medio globale, portando all'espansione del deserto e a ondate di calore e incendi più comuni . [6] L' aumento della temperatura è amplificato anche nell'Artico , dove ha contribuito allo scioglimento del permafrost , al ritiro dei ghiacciai e alla perdita di ghiaccio marino. [7] Le temperature più calde stanno aumentando i tassi di evaporazione, causando tempeste più intense e condizioni meteorologiche estreme . [8] Gli impatti sugli ecosistemi includono il trasferimento o l' estinzione di molte specie quando il loro ambiente cambia, più immediatamente nelle barriere coralline, montagne e l'Artico . [9] Il cambiamento climatico minaccia le persone con insicurezza alimentare , scarsità d'acqua , inondazioni, malattie infettive, caldo estremo, perdite economiche e sfollamento. Questi impatti umani hanno portato l' Organizzazione Mondiale della Sanità a definire il cambiamento climatico la più grande minaccia per la salute globale nel 21° secolo. [10] Anche se gli sforzi per ridurre al minimo il riscaldamento futuro avranno successo, alcuni effetti continueranno per secoli, tra cui l' innalzamento del livello del mare , l'aumento delle temperature oceaniche e l'acidificazione degli oceani . [11]


L'energia scorre tra lo spazio, l'atmosfera e la superficie terrestre. L'aumento dei livelli di gas serra nell'atmosfera sta causando un effetto di riscaldamento netto sul sistema climatico terrestre.
Molti di questi impatti si fanno già sentire all'attuale livello di riscaldamento, che è di circa 1,2 °C (2,2 °F). Il Gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici (IPCC) ha pubblicato una serie di rapporti che prevedono aumenti significativi di questi impatti poiché il riscaldamento continua a 1,5 °C (2,7 °F) e oltre. Il riscaldamento aggiuntivo aumenta anche il rischio di innescare soglie critiche chiamate punti di non ritorno . Rispondere a questi impatti implica sia la mitigazione che l' adattamento .La mitigazione – limitare il cambiamento climatico – consiste nel ridurre le emissioni di gas serra e rimuoverle dall'atmosfera.I metodi per raggiungere questo obiettivo includono lo sviluppo e la diffusione di fonti di energia a basse emissioni di carbonio come l'eolico e il solare, l' eliminazione graduale del carbone , una maggiore efficienza energetica e la conservazione delle foreste . L'adattamento consiste nell'adeguamento al clima attuale o previsto, ad esempio attraverso una migliore protezione della costa , una migliore gestione delle catastrofi , una colonizzazione assistita e lo sviluppo di colture più resistenti. L'adattamento da solo non può evitare il rischio di impatti "gravi, diffusi e irreversibili".
Il cambiamento climatico include sia il riscaldamento globale causato dalle emissioni di gas serra indotte dall'uomo, sia i conseguenti cambiamenti su larga scala nei modelli meteorologici. Sebbene ci siano stati precedenti periodi di cambiamento climatico , dalla metà del XX secolo gli esseri umani hanno avuto un impatto senza precedenti sul sistema climatico terrestre e hanno causato cambiamenti su scala globale. [2]

Il maggior fattore di riscaldamento è l' emissione di gas che creano un effetto serra , di cui oltre il 90% sono anidride carbonica ( CO
2) e metano . La combustione di combustibili fossili ( carbone , petrolio e gas naturale ) per il consumo di energia è la principale fonte di queste emissioni, con contributi aggiuntivi dall'agricoltura, dalla deforestazione e dalla produzione . La causa umana del cambiamento climatico non è contestata da nessun organismo scientifico di livello nazionale o internazionale. L' aumento della temperatura è accelerato o mitigato dai feedback climatici , come la perdita della copertura di neve e ghiaccio che riflette la luce solare , l'aumento del vapore acqueo (un gas serra stesso) e le modifichepozzi di carbonio terrestri e oceanici .
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