Climi Nazioni Europee

Discussioni meteorologiche sul tempo previsto nei prossimi giorni ma anche climatologia e discussioni sui run dei vari modelli: è la stanza principale, quella più affollata e seguita.

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TURCHIA

In Turchia vi è una notevole varietà di climi, con spiccate differenze tra le diverse zone, e anche con alcuni microclimi determinati dall'esposizione dei versanti o delle coste.
Le zone costiere hanno un clima generalmente mite, ma quelle del Mar Nero sono più fredde di quelle del Mar Mediterraneo. Le zone interne hanno un clima continentale, con inverno freddo e nevoso ed estate calda e secca.

L'estate è secca e soleggiata in tutto il Paese, tranne sulle coste del nord-est. In tutte le zone interne e centro-meridionali i mesi più secchi sono luglio, agosto e settembre.

Nella zona di Istanbul e Bursa, nella piccola porzione della Turchia europea e nella zona al di là del Mare di Marmara e degli Stretti di Bosforo e Dardanelli, il clima si può definire mediterraneo di transizione, con inverni relativamente freddi, ed estati calde e abbastanza afose.

A Istanbul la media di gennaio è intorno a 6 °C, ma quando prevalgono le correnti dalla dalla penisola balcanica o dalla Russia ci possono essere alcune giornate fredde e piovose, e persino la neve (a Istanbul si verificano mediamente 15 giorni con neve all'anno, da dicembre a marzo). L'estate, in cui le medie intorno ai 24,5 °C a luglio e agosto, è la stagione meno piovosa e agosto è il mese più secco, mentre autunno e inverno sono le stagioni più piovose.
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UNGHERIA

Il clima dell'Ungheria è di tipo continentale, con inverni freddi ed estati calde. Le stagioni intermedie sono miti, ma con possibili sbalzi di temperatura, soprattutto in primavera.

Le precipitazioni non sono abbondanti, ma sono distribuite nel corso dell'anno. Durante l'inverno, le precipitazioni sono abbastanza frequenti, e avvengono spesso sotto forma di neve o nevischio, mentre da maggio ad agosto avvengono soprattutto sotto forma di temporale nel pomeriggio.
Le differenze climatiche tra le diverse zone sono contenute, anche se il clima è leggermente più continentale nelle città orientali (v. Miskolc, Debrecen), mentre nel sud (v. Pécs, Seghedino) l'inverno è leggermente meno freddo.
Sulle sponde del lago Balaton, grande ma non molto profondo, ci si può aspettare un tempo meno grigio e un po' meno freddo in inverno, tranne durante le ondate di gelo, mentre in estate le brezze temperano un po' il caldo. In estate, la gente fa il bagno nel lago.

L'Ungheria è in gran parte un Paese pianeggiante, occupato dalla Grande pianura ungherese (Alföld), tuttavia, nell'ovest e nel nord, troviamo delle colline e basse montagne. Nell'ovest, al confine con l'Austria, abbiamo l'Alpokalja, che di fatto è la parte più orientale delle Alpi; il punto più alto, nella Koszegi Landscape Protection Area è l'Írott-ko, a 882 metri.
Nel nord-ovest troviamo poi le Montagne del Transdanubio. A nord del lago Balaton, in inverno è possibile sciare nell'Intersport Síaréna Eplény. A nord-ovest di Budapest troviamo i Monti di Visegrád e i Monti Pilis.
Nel nord-est abbiamo invece i Rilievi precarpatici settentrionali, dove troviamo la cima più alta dell'Ungheria, il monte Kékes, alto 1.014 metri.

Durante l'inverno, da dicembre a febbraio, sono frequenti i cieli grigi, le foschie e le nebbie. Le nevicate non sono abbondanti ma sono abbastanza frequenti. Qualche volta, le masse d'aria fredda provenienti dalla Russia possono abbassare la temperatura di parecchi gradi, fino a -20 °C nei momenti peggiori.

L'estate, da giugno ad agosto, è calda e soleggiata, anche se sono abbastanza frequenti i temporali pomeridiani. A volte, le masse d'aria calda da sud possono portare ondate di caldo che durano qualche giorno, con valori molto elevati, anche oltre i 35 gradi, in genere a luglio e ad agosto, ma qualche volta anche a giugno e settembre. D'altro canto, anche in questa stagione può passare qualche perturbazione atlantica, che può portare un po' di nuvolosità, fresco e pioggia.
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GRECIA

Il clima della Grecia è mediterraneo sulle coste e sulle isole, con inverni miti e piovosi ed estati calde e soleggiate. Le città settentrionali, nelle zone interne di Epiro, Macedonia e Tessaglia, hanno un clima leggermente continentale, con inverni abbastanza freddi, durante i quali le masse d'aria provenienti da nord possono portare anche neve e gelo, ed estati molto calde (a volte torride), e soleggiate. Infine, nelle zone montuose del nord, gli inverni sono freddi e nevosi, mentre in estate possono scoppiare dei temporali nel pomeriggio.

Sulle coste centro-meridionali e sulle isole, dal clima tipicamente mediterraneo, l'inverno è mite e abbastanza piovoso. Le piogge sono più abbondanti sulle coste esposte ad ovest, nelle isole Ionie e nelle isole a ridosso della Turchia (Dodecaneso).

Le temperature invernali in Grecia diminuiscono progressivamente man mano che si procede verso nord: la temperatura media di gennaio va dai 12,5 °C di Iraklion (Creta), ai 9,5 °C di Atene, ai 5,5 °C di Salonicco (Thessaloniki).
A volte la Grecia è investita dalle masse di aria fredda provenienti dal nord Europa o dalla Russia: in questi casi la temperatura diminuisce notevolmente anche nelle zone dal clima mite, e può comparire la neve nelle zone di pianura più settentrionali (v. Salonicco), e a volte anche in quelle centrali. Ad Atene, che in genere presenta inverni miti (con temperature simili a quelle di città dell'Italia meridionale come Bari o Napoli), durante questi brevi periodi fa freddo e piove, e in occasione delle ondate di freddo più intense può persino nevicare.

Nelle isole, in questa stagione soffia spesso il vento; le precipitazioni si verificano spesso di notte e nel primo mattino. Nelle isole le nevicate sono rare, e in genere si verificano soltanto in quelle settentrionali (Samotracia e Thassos nel Mar di Tracia, e a volte anche nelle Sporadi e nell'Eubea), durante le ondate di freddo più intense.

La primavera è una stagione piacevole e soleggiata in gran parte della Grecia. Le giornate con pioggia diventano progressivamente meno frequenti. Tuttavia, nelle zone settentrionali e in quelle montuose, a partire dal mese di maggio si verificano dei temporali pomeridiani.
Inoltre, a maggio, nell'Egeo inizia anche a soffiare il meltemi (detto anche etesio), un vento che soffia, da nord o nord-est, durante la bella stagione.

L'estate in Grecia è calda e soleggiata, come accade normalmente nei Paesi dal clima mediterraneo. Anche se la Grecia non è protetta dall'anticiclone delle Azzorre, il tempo risulta essere costantemente soleggiato, tanto che il soleggiamento medio è persino superiore a quello dell'Italia.
Soltanto al nord e sulle zone montuose, dove il sole è comunque frequente, vi sono a volte dei temporali pomeridiani, soprattutto in giugno (in luglio e agosto essi sono un po' più rari). Naturalmente nelle zone montuose la temperatura diminuisce con il crescere della quota, soprattutto di notte.
Mentre nelle isole e lungo le coste il caldo è temperato dalle brezze, nel continente, soprattutto nelle zone interne e nelle grandi città, il caldo è molto intenso.

In estate, sull'Egeo (in particolare nelle Cicladi) e il Bosforo soffia ricorrentemente il meltemi, un vento settentrionale che soffia soprattutto nei periodi più caldi (luglio-agosto), e, anche se il tempo è bello, può rendere il mare pericoloso. Questo vento può soffiare per periodi da due a quattro giorni, ma a volte per settimane intere. L'etesio è dovuto alla differenza di pressione tra il Mediterraneo occidentale, dove in estate si instaura un'alta pressione, e il Mediterraneo orientale e il Medio Oriente, dove si forma una depressione termica, dovuta all'eccezionale riscaldamento dell'altopiano iranico e dei deserti mediorientali. Per questo motivo, questi venti non possono essere considerati come semplici brezze, e possono essere insistenti e fastidiosi.

L'autunno in Grecia è abbastanza tardivo, tanto che a settembre il tempo è in genere ancora tipicamente estivo, soprattutto al sud e nelle isole, e si mantiene mite anche a novembre (tranne che nelle zone montuose). Tuttavia, a partire da ottobre, cominciano le piogge; nello stesso tempo cessa di soffiare il meltemi.
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UCRAINA

In gran parte dell'Ucraina il clima è continentale, con inverni gelidi, ed estati che diventano progressivamente più calde man mano che si procede verso sud. La zona più meridionale, che si affaccia sul Mar Nero, ha un clima leggermente più mite in inverno, ma non si può parlare di clima mediterraneo (l'inverno è comunque freddo) se non nella costa meridionale della Crimea (v. Yalta).
Le precipitazioni in Ucraina sono abbastanza frequenti tutto l'anno, ma non sono abbondanti in gran parte del Paese, dal momento che oscillano tra i 500 e i 600 millimetri annui nella vasta regione pianeggiante e collinare interna. La stagione più piovosa è l'estate, per via dei temporali che si possono generare nel pomeriggio. L'inverno comunque non è secco, perché le precipitazioni, anche se non sono abbondanti, sono abbastanza frequenti, e cadono spesso sotto forma di nevischio.

Nella regione del Mar Nero le precipitazioni sono ancora più scarse, scendendo al di sotto dei 500 millimetri, dal momento che i temporali estivi sono più rari. L'unica zona abbastanza piovosa è quella occidentale, nella zona dei Carpazi, dove si possono raggiungere i 1.200 mm annui (oltre alla ristretta area dei Monti di Crimea, dove si raggiungono i 1.000 mm). Vi è anche una piccola zona di pianura ad ovest dei Carpazi, dove le precipitazioni superano i 700 mm annui.
Il sole in Ucraina brilla raramente in inverno, soprattutto nelle zone interne, dove prevalgono i cieli grigi, mentre in estate brilla spesso, soprattutto lungo le coste del Mar Nero.
L'Ucraina è un vasto Paese (con una superficie di 603.700 km² è il secondo in Europa), costituito in gran parte da pianure (ad est) e colline (ad ovest). L'unica zona montuosa di una certa importanta è quella occidentale, a sud di Leopoli, dove si trova un lembo dei già menzionati Carpazi (Carpazi orientali esterni), che culminano nel monte Hoverla (2.061 metri). Qui la temperatura naturalmente diminuisce con la quota, soprattutto in estate, perché comunque in inverno l'aria fredda che giace nei bassi strati determina un'inversione termica e preserva il freddo in pianura. Invece in estate in montagna sono più frequenti e più abbondanti i temporali.
Un'altra zona montuosa, per quanto meno estesa, è rappresentata dai già menzionati Monti di Crimea, il cui punto più alto è il monte Roman-Koš (1.545 metri).

L'inverno è gelido in gran parte dell'Ucraina: le temperature medie sono inferiori allo zero, tranne nelle zone più riparate della Crimea. Procedendo verso sud, la temperatura aumenta un po', ma rimane sotto lo zero nelle zone interne. La neve ricopre Kiev per circa 80 giorni all'anno (erano un centinaio nel trentennio precedente, quando il clima era più freddo e la media di gennaio era di -5,5 °C).

I periodi più freddi sono quelli in cui staziona l'anticiclone russo-siberiano; in queste situazioni la temperatura può scendere fino a -30 °C, e anche più giù. Negli ultimi decenni la temperatura media invernale è aumentata di alcuni gradi rispetto ai decenni precedenti, soprattutto nelle zone interne. Ciò non toglie che non siano ancora possibili dei periodi di grande freddo, solo che oggi sono più rari e meno duraturi che un tempo.

In primavera le temperature e il soleggiamento aumentano rapidamente. A marzo si ha il disgelo nelle zone continentali, con possibili difficoltà di spostamento nelle strade extraurbane; ad aprile si alternano i primi tepori a improvvisi ritorni del freddo, con nevicate e gelate tardive; a maggio le temperature sono in genere già piacevoli.

L'estate in Ucraina è calda e abbastanza soleggiata, con possibili temporali, più probabili al centro-nord. Le temperature massime a luglio sono di 25 °C nell'estremo nord (v. Chernihiv), di 26 °C nel nord (v. Kiev), e arrivano a 27/28 °C nel sud (v. Dnipro) e sulla costa del Mar Nero (v. Odessa). L'estate nelle coste del Mar Nero, soprattutto in Crimea, assomiglia a quella delle coste nord del Mediterraneo (Costa Azzurra, Liguria), anche se le piogge sono un po' più frequenti, dato che ci sono 5 o 6 giorni di pioggia al mese.
Le regioni continentali, anche se hanno una temperatura media più bassa rispetto a quelle meridionali affacciate sul mare (perché a volte sono interessate dal passaggio di perturbazioni atlantiche o dalla discesa di aria fresca da nord), sono comunque esposte a delle ondate di caldo, che durano qualche giorno, con punte di caldo di 35 gradi o più.

In autunno le temperature diminuiscono rapidamente. Settembre è ancora un mese piacevole nella zona del Mar Nero, con massime intorno ai 23 gradi, mentre è già fresco al nord, con massime intorno ai 18/19 °C. Le prime giornate fredde, con le prime nevicate al centro-nord, si possono registrare già ad ottobre, la svolta si ha comunque a novembre quando comincia a fare freddo in tutto il Paese, e il soleggiamento diventa scarso.
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MACEDONIA

Nella Repubblica di Macedonia (chiamata Macedonia del Nord dal 2019), il clima è freddo d'inverno e caldo d'estate. La continentalità del clima è data dal fatto che il Paese non ha sbocco sul mare, e in più è separato dai mari Adriatico ed Egeo da catene montuose. Le città principali si trovano a quote collinari, spesso in valli che esaltano il freddo invernale, che tende a ristagnare nei bassi strati, ma anche il caldo estivo. Come sappiamo la penisola balcanica è esposta alle ondate di freddo da nord, e la Macedonia non fa eccezione. Il vento che soffia da nord-ovest nella valle del Vardar è detto Vardarac, un equivalente un po' meno violento della Bora.

Il clima diventa più mite solo nell'estremo lembo sud-orientale, nei pressi del lago Dojran, dove sorgono città come Gevgelija e Valandovo, e diventa quasi mediterraneo, perché ci si trova a sud delle catene montuose che isolano il Paese dal mare.
Gevgelija, sul fiume Vardar, in estate è caldissima, ed è una delle città più calde d'Europa: temperature di 40 °C non sono poi così rare. In inverno è in genere abbastanza mite, ma a volte ci possono essere periodi molto freddi, in cui la temperatura scende fino a -10 °C. Da sud-est, dalla Grecia, può soffiare un vento caldo detto Jug.
Nelle zone di alta montagna (in particolare nei monti Šar a nord-ovest e nei monti Baba a sud-ovest che superano i 2.500 metri), diventa naturalmente più freddo, con nevicate abbondanti in inverno, e temporali pomeridiani in estate. In genere, a parità di altitudine, le temperature invernali sono simili a quelle delle Alpi, piuttosto che degli Appennini.
Le precipitazioni non sono abbondanti nelle valli, dove si attestano sui 500 millimetri annui, mentre diventano un po' più abbondanti col crescere della quota. In genere le due stagioni più piovose sono la primavera avanzata e l'autunno, mentre l'inverno e l'estate sono relativamente secchi.

L'inverno in Macedonia è in generale freddo, anche se la temperatura varia con la quota. La temperatura media di gennaio supera, sia pur di poco, lo zero nelle località poste alle quote più basse. Il tempo invernale non è sempre stabile: ai periodi di calma, in cui l'aria fredda giace nei bassi strati, si alternano giornate miti, in cui riescono a penetrare le masse d'aria dal Mediterraneo, e periodi caratterizzati da intense irruzioni fredde, in cui la temperatura può scendere fino a -20 °C.

L'estate è decisamente calda nelle valli e nelle località situate alle quote più basse (come ad esempio a Skopje), dove le temperature massime sono normalmente intorno ai 31/31,5 gradi. L'escursione termica è elevata e l'umidità è contenuta, per cui le notti sono in genere fresche, ma le giornate possono essere torride, con punte di 40 °C. Il sole è frequente e le piogge, abbastanza rare, avvengono sotto forma di temporale.

A Skopje, la capitale, che si trova nel nord, a 250 metri di quota, la temperatura media va da 0 gradi a gennaio a 22,5 °C a luglio e agosto
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GIBILTERRA

Il clima di Gibilterra, piccolo territorio del Regno Unito a sud della Spagna, è mediterraneo, con inverni miti e piovosi ed estati calde e soleggiate.
Tuttavia, per la sua posizione sullo stretto omonimo e per la presenza della Rocca (un promontorio alto 426 metri), ha un microclima particolare, umido e ventoso, protetto sia dal gran freddo che dal gran caldo.
La temperatura media del mese più freddo (gennaio) è di 13,6 °C, quella del mese più caldo (agosto) è di 24,6 °C.

Le precipitazioni ammontano a quasi 800 millimetri l'anno, ed hanno un andamento mediterraneo, infatti sono più abbondanti da novembre a febbraio, quando sono uguali o superiori a 100 millimetri al mese (e in alcuni anni sono risultate decisamente abbondanti), mentre diventano molto rare in estate.

Il vento soffia di frequente: nel semestre freddo arriva da ovest insieme alle perturbazioni, mentre in primavera e in estate, nei periodi di bel tempo, soffia il levante, un vento moderato o forte che aumenta la propria velocità incanalandosi nello stretto. A volte, il vento crea una nuvola caratteristica sopra la Rocca di Gibilterra, che insiste soprattutto nella parte centrale della città, e può anche riversarsi in parte nei bassi strati, generando la nebbia.

L'inverno a Gibilterra va da dicembre a febbraio, è mite, ed è caratterizzato da periodi soleggiati, ma anche periodi di maltempo, con vento e pioggia. Le piogge in alcuni anni possono essere particolarmente forti, o frequenti.
La sua posizione meridionale, e per giunta in una penisola circondata dal mare, fa sì che sia abbastanza al riparo dal freddo. Nelle notti più fredde dell'anno, la temperatura scende in genere fino a 5/6 °C. Comunque, nel gennaio 1978 arrivò a 0 gradi. Più tardi, è arrivata a 1,5 °C nel gennaio 1985, e a 1 °C nel gennaio 2005.

La primavera, da marzo a metà giugno, è mite, e gradualmente meno piovosa e più soleggiata. A marzo, e a volte nella prima metà di aprile, vi possono essere ancora piogge abbondanti. A maggio e giugno, con l'arrivo del bel tempo, spesso si forma la nuvola caratteristica sopra la rocca, così che il tempo rimane fresco e umido.

L'estate, da metà giugno a metà settembre, è calda e soleggiata, ma meno che nel sud della Spagna. In genere le temperature non sono molto elevate, e rimangono al di sotto dei 30 gradi; l'aria è umida e c'è il soffio delle brezze, a volte sostenute. Ancora a luglio, e più raramente ad agosto, vi possono essere giornate un po' fresche e nuvolose, con massime sui 25/27 gradi.
E' comunque possibile che il vento dall'Africa porti alcune giornate particolarmente calde, con massime sui 35 gradi. Nel luglio 1994 la temperatura arrivò addirittura a 40,5 °C, mentre nel luglio 2015 è arrivata a 38 °C.

L'autunno, da metà settembre a novembre, è mite, e gradualmente più piovoso. A settembre vi sono molte giornate calde e soleggiate. A novembre, ma a volte anche ad ottobre, siamo ormai in pieno autunno, con un clima mite ma nuvoloso e piovoso.
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SLOVENIA

In Slovenia vi è una netta separazione tra la zona di pianura occidentale che si estende da Nova Gorica al nord dell'Istria, che ha un clima abbastanza mite, e le zone interne, che hanno un clima continentale (nelle colline, nel fondovalle e nella pianura orientale) o freddo (in alta montagna).
Le precipitazioni sono abbondanti nella zona occidentale della Slovenia, dove oscillano tra i 1.000 e i 1.500 millimetri annui in pianura e in collina, ma superano i 2.000 mm (e persino i 3.000 mm nei versanti più esposti) in montagna. Solo nelle colline e nelle pianure più orientali, le precipitazioni si fanno meno abbondanti e scendono al di sotto dei 900 millimetri.

La pianura occidentale della Slovenia che riceve l'influsso marittimo non è molto estesa, perché a una trentina di chilometri dalla costa vi è una catena montuosa che isola le zone interne dal mare. Questa zona pianeggiante a ridosso del mare ha un clima che si può definire mediterraneo di transizione. Infatti, l'inverno è abbastanza mite in località come Portorose (Portorož), Pirano (Piran), Isola (Izola), Capodistria (Koper), anche se non si può definire pienamente mediterraneo: la media di gennaio è intorno ai 5/6 °C.

Inoltre, questa zona è esposta ad un temibile vento: la temperatura subisce repentini cali quando fa la sua comparsa la bora, un vento freddo e rabbioso che soffia più spesso nel semestre freddo e può essere accompagnato dal cielo sereno (bora chiara), o più raramente da un tempo nuvoloso, con piogge o nevicate (bora scura). Le nevicate in questa zona sono rare e non sono in genere abbondanti, perché la bora viene dalle pianure dell'Est europeo, dove l'aria è secca.

L'estate nella pianura occidentale è calda, con medie intorno ai 23 °C, ma temperata dalle brezze. Le piogge sono frequenti tutto l'anno, e conoscono un massimo autunnale (da settembre a novembre), un minimo relativo invernale, e una ripresa tra tarda primavera ed estate. Questo non vuol dire che l'estate non sia soleggiata, ma bisogna mettere in conto qualche temporale pomeridiano, e anche qualche giorno in cui la coda di una perturbazione atlantica riesce ad arrivare fin qui, magari seguita da un po' di aria fredda che si presenta come bora.
Nonappena ci si inoltri nelle zone interne, si trovano le prime colline che bloccano l'influsso mite dell'Adriatico. Già a Postumia (Postojna), nelle colline del Carso a 533 metri sul livello del mare, l'inverno è freddo e nevoso, mentre l'estate può essere calda di giorno, ma con notti che permangono fresche. Le piogge sono abbondanti tutto l'anno, con una diminuzione relativa soltanto a gennaio, febbraio e luglio; in autunno, esse possono essere torrenziali.

Nelle località di alta montagna il clima diventa naturalmente più freddo. Le nevicate sono abbondanti soprattutto sulle montagne occidentali della Slovenia, sia sul settore alpino settentrionale, sia sul massiccio meridionale che non a caso è chiamato Monte Nevoso.
Lupo Silano
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Messaggio da Lupo Silano »

ventomoderato ha scritto:MALTA

Il clima maltese è di tipo mediterraneo-subtropicale secondo la classificazione dei climi di Köppen, con inverni molto miti e piovosi ed estati calde e secche, mitigate dalla brezza marina in prossimità della costa. A Malta sono rare grandi oscillazioni di temperatura. La temperatura media annua è di 19 °C, tra le più alte in Europa. Tra tutte le capitali europee, La Valletta ha gli inverni più miti, con massime che si attestano a 15-16 °C e minime che quasi mai scendono sotto i 10 °C. La temperatura minima mai registrata fu di 1,2 °C nel 1895, e la temperatura più elevata fu di 50 °C registrata nel 2014.

Le precipitazioni medie annue non raggiungono i 600 mm, rendendo l'approvvigionamento idrico un problema per le isole. Le precipitazioni nevose sono nulle, con l'eccezione di qualche fenomeno senza accumulo nel 1895, nel 1905, nel 1962 e nel 2014.

La temperatura media annua del mare è di 20 °C, che oscilla dai 16 °C di gennaio ai 26 °C del mese di agosto.

Con 3.000 ore di sole l'anno, l'arcipelago è uno tra i luoghi più assolati d'Europa.
Ottima i iniziativa di venticello di aprire questo td.
Era mia intenzione di fare qualcosa del genere.
Comunque non esiste una definizione scientifica condivisa di clima subtropicale.
Koppen al riguardo è molto vago e bisogna ricorrere alle classificazione di trewartha seppure anche in questo caso non arriviamo ad una classificazione univoca.
Bisogna infatti integrare i principi di quest'ultimo con ulteriori parametri.
In ogni caso è giustissima a mio avviso la definizione del clima di Malta come subtropicale mediterraneo.
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Messaggio da ventomoderato »

Lupo Silano ha scritto:
ventomoderato ha scritto:MALTA

Il clima maltese è di tipo mediterraneo-subtropicale secondo la classificazione dei climi di Köppen, con inverni molto miti e piovosi ed estati calde e secche, mitigate dalla brezza marina in prossimità della costa. A Malta sono rare grandi oscillazioni di temperatura. La temperatura media annua è di 19 °C, tra le più alte in Europa. Tra tutte le capitali europee, La Valletta ha gli inverni più miti, con massime che si attestano a 15-16 °C e minime che quasi mai scendono sotto i 10 °C. La temperatura minima mai registrata fu di 1,2 °C nel 1895, e la temperatura più elevata fu di 50 °C registrata nel 2014.

Le precipitazioni medie annue non raggiungono i 600 mm, rendendo l'approvvigionamento idrico un problema per le isole. Le precipitazioni nevose sono nulle, con l'eccezione di qualche fenomeno senza accumulo nel 1895, nel 1905, nel 1962 e nel 2014.

La temperatura media annua del mare è di 20 °C, che oscilla dai 16 °C di gennaio ai 26 °C del mese di agosto.

Con 3.000 ore di sole l'anno, l'arcipelago è uno tra i luoghi più assolati d'Europa.
Ottima i iniziativa di venticello di aprire questo td.
Era mia intenzione di fare qualcosa del genere.
Comunque non esiste una definizione scientifica condivisa di clima subtropicale.
Koppen al riguardo è molto vago e bisogna ricorrere alle classificazione di trewartha seppure anche in questo caso non arriviamo ad una classificazione univoca.
Bisogna infatti integrare i principi di quest'ultimo con ulteriori parametri.
In ogni caso è giustissima a mio avviso la definizione del clima di Malta come subtropicale mediterraneo.
è una guida per chi fa viaggi, per chi ha curiosità riguardo il clima di una certa nazione.
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BOSNIA ERZEGOVINA

Il clima della Bosnia ed Erzegovina è mediterraneo nel piccolo tratto di pianura a ridosso del mare (v. Mostar), diventa più freddo in tutta la fascia collinare e montuosa centro-occidentale, soprattutto a causa dell'altitudine (v. Sarajevo), mentre assume caratteristiche continentali, con inverni freddi ed estati calde, nella pianura settentrionale (v. Bihac, Tuzla).
Le ondate di freddo da nord e nord-est, tipiche della Penisola balcanica nei mesi invernali, si fanno sentire in gran parte della Bosnia con nevicate e gelate, mentre portano solo vento e un po' di freddo nella pianura di Mostar.
Le precipitazioni sono abbondanti in quasi tutta la Bosnia Erzegovina, tranne in alcune valli particolarmente riparate e nelle zone più settentrionali al confine con la Croazia.

Il Paese ha un tratto di mare molto breve, di circa 7 chilometri, per il resto il confine si trova a pochi chilometri dal mare, e le coste appartengono alla Croazia. La zona marittima ha un clima mediterraneo, mite (le temperature ricordano quelle della riviera ligure) ma molto piovoso in tutte le stagioni tranne l'estate.
A Neum, il mare Adriatico è più caldo in luglio e agosto, quando la temperatura è 24/25 °C, è ancora accettabile nel mese di settembre, quando la temperatura è di 23 °C, e un po' fresco nel mese di giugno, quando è ancora di circa 21 °C.

Alle spalle di questo tratto di mare si apre la pianura dove sorge la città di Mostar (ma anche Medjugorje, località meta di pellegrinaggi), che ha un clima mediterraneo di transizione, con inverni già un po' più freddi (a Mostar la media di gennaio è 5 gradi, in pratica come Firenze), ed estati calde (25 °C la media di luglio, anche qui siamo sui livelli del capoluogo toscano). In estate la posizione un po' chiusa rispetto al mare rende possibili giornate torride, con punte di 40 gradi.

Se si esclude la piccola regione vicino al mare, tutto il resto della Bosnia occidentale è costituito da zone collinari e montuose, essendo attraversata dalle Alpi Dinariche, per cui il clima diventa più freddo. Cominciamo dalle località poste a quote collinari.
A Livno, a una cinquantina di km dal mare, e a 700 metri s.l.m., la temperatura media di gennaio e febbraio è di 0 °C (per fare un paragone, nella fredda L'Aquila, posta alla stessa altitudine, siamo intorno a +2), e quella di luglio di 18 °C.

A Sarajevo, la capitale, posta a 120 chilometri dal mare e a 650 metri di quota, siamo già a -1 °C a gennaio, e a 19 a luglio e agosto. In inverno, durante le ondate di freddo la temperatura può scendere fino a -20 °C e anche più in basso, mentre in estate può fare a volte molto caldo, con punte intorno ai 35/37 gradi a luglio e agosto, anche se le notti permangono quasi sempre fresche.
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SERBIA

In Serbia il clima è moderatamente continentale, con inverni freddi ed estati calde.
Gli sbalzi termici sono notevoli, perché il Paese può essere interessato da masse d'aria fredda di origine siberiana, come da masse d'aria calda di origine mediterranea o persino africana.

Le precipitazioni hanno un andamento diverso a seconda delle zone, ma in quasi tutto il Paese giugno è un mese abbastanza piovoso, soprattutto per via dei temporali pomeridiani. I temporali cominciano a maggio, toccano il massimo a giugno, e poi diminuiscono a luglio e agosto, senza scomparire del tutto finché non termina l'estate.
Per il resto, in genere le regioni occidentali sono più piovose di quelle orientali. Nelle prime, sono piovosi (o nevosi) anche i mesi di novembre, dicembre e gennaio.
Le precipitazioni annue scendono al di sotto dei 600 millimetri nella Voivodina settentrionale, al confine con Ungheria e Romania; sono intorno ai 600 millimetri nella Serbia orientale, al confine con Romania e Bulgaria, e in quella meridionale; si attestano tra i 600 e i 700 mm nella Serbia centrale e a Belgrado; e infine superano i 700 mm nella Serbia occidentale.
In Kosovo le precipitazioni superano gli 800 mm nella zona occidentale (Pec, Prizren), mentre sono decisamente inferiori in quella orientale (Mitrovica, Priština), dove sono intorno ai 550/600 mm.
Nelle regioni di montagna, più piovose, le precipitazioni superano anche i 1.000 mm.
Agosto e settembre sono in genere i mese con meno giorni di pioggia.
In inverno, anche laddove le precipitazioni non sono abbondanti, la frequenza è comunque abbastanza elevata, il che significa che vi sono nevicate frequenti, anche se in genere non abbondanti.

L'inverno in Serbia è freddo. Alcuni periodi sono nuvolosi o anche nebbiosi, con temperature intorno allo zero, come accade spesso in Valpadana. La Serbia è però esposta ai venti freddi di origine artica o russa, che irrompono violentemente nel Paese, seguiti da intense gelate quando la massa d'aria gelida si adagia al suolo. In queste situazioni (che comunque un tempo erano più frequenti) la temperatura minima può scendere a fino -20 °C o al di sotto.
In altre occasioni, le masse d'aria mite di origine mediterranea riescono a penetrare nell'entroterra: in questi casi la temperatura diurna può superare i 10 gradi, soprattutto al centro-sud, e più raramente al nord.

La primavera è una stagione contrastata, in cui si alternano periodi miti a repentini ritorni del freddo, durante i quali si possono verificare nevicate tardive, a marzo ma a volte anche ad aprile.

L'estate è calda e abbastanza soleggiata, con escursioni termiche abbastanza pronunciate, e notti in genere fresche. Infatti, a luglio e agosto spesso la minima è intorno ai 15/17 gradi e la massima intorno ai 28/30 °C. Ma nei periodi, in genere brevi, in cui arrivano masse di aria calda di origine africana, la continentalità rende il caldo opprimente, con temperature che possono superare i 40 °C.

L'autunno non è molto piovoso, perché il grosso delle precipitazioni si scarica sul versante occidentale, nei paesi affacciati sull'Adriatico. Solo nelle zone più occidentali l'autunno diventa piovoso a novembre.
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SAN MARINO

Secondo la Classificazione dei climi di Köppen il clima è di tipo temperato con mancanza di una stagione asciutta e con estate molto calda (Cfa). Con il sistema dei climogrammi di Walter e Lieth si mette in rilievo, invece, un periodo di subaridità estiva di due mesi (luglio e agosto), tipico dei climi submediterranei. Il clima è mite, con estati calde e inverni freschi. Le precipitazioni nevose si registrano raramente nelle zone di minore altitudine, mentre nelle zone più elevate esse sono comuni ad ogni inverno, e in alcuni casi anche abbondanti. Le temperature in estate sono comprese in media tra 20 °C e 30 °C, con punte di 35 °C, in inverno tra 0 °C e +14 °C
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KOSOVO

Il clima del Kosovo è prevalentemente continentale, con estati calde e inverni freddi, essendo la regione limitata a sud dalle catene montuose delle Alpi albanesi settentrionali, e ad ovest dai monti Mokra Gora. Pertanto la presenza di queste due catene limita il transito sull'area dei sistemi meteorologici (perturbazioni) mediterranei, mantenendo il contenuto in umidità relativa piuttosto basso. Il Kosovo ha estati calde, con temperature massime oscillanti da 25 °C a 35 °C, e inverni freddi, da −15 °C a +5 °C.

Nelle principali città del Kosovo le temperature medie giornaliere oscillano tra −3 °C e +3 °C d'inverno. La temperatura più bassa mai registrata è stata di −25 °C. In estate, la temperatura media massima è di 27 °C, mentre la media minima è di 16 °C. La temperatura più alta registrata è stata di 43 °C.

Il vento non assume quasi mai valori di intensità notevole: la zona è caratterizzata da venti deboli di direzione variabile.

Le precipitazioni medie annuali variano tra 920 mm all'anno nell'area più occidentale e 610 mm all'anno in quella più orientale. I mesi più piovosi sono ottobre e dicembre, entrambi con circa 110 mm di precipitazione; invece i mesi meno piovosi sono luglio e agosto con circa 45 mm. I giorni di precipitazioni nevose sono mediamente 5 per ogni mese tra dicembre e marzo.
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ISOLE FAR OER

Alle isole Far Oer (o Faroe), territorio autonomo danese, il clima è freddo, umido e piovoso tutto l'anno. L'influenza dell'oceano riduce le differenze di temperatura tra la notte e il giorno, e tra l'inverno e l'estate. Il vento soffia moderato o forte tutto l'anno, ma le tempeste sono più probabili da ottobre a marzo.

Nella capitale, Tórshavn, la temperatura media passa da circa 3/4 gradi nel periodo dicembre-marzo, agli 11 gradi di agosto, che è il mese meno freddo. Siamo dunque a ridosso del clima subpolare, data l'estate fredda, anche se in inverno le medie rimangono sopra lo zero.

Le precipitazioni sono abbondanti: ben 1.300 millimetri l'anno, con un massimo in autunno e in inverno (si superano i 100 millimetri al mese da settembre a marzo), e un minimo relativo in primavera e in estate. I mesi meno piovosi sono maggio e giugno, quando comunque cadono 55/65 millimetri di pioggia al mese; nel periodo meno piovoso, da maggio ad agosto, comunque piove mediamente per 12/13 giorni al mese.

Il soleggiamento è scarso tutto l'anno, dato che il cielo è quasi sempre nuvoloso, ma è comunque relativamente migliore da aprile a luglio. Con meno di 900 ore di sole all'anno, le isole Far Oer sono il luogo meno soleggiato al mondo.
In compenso, vista l'elevata latitudine, le giornate sono lunghissime da maggio a luglio. All'incirca dal 5 maggio all'8 agosto si verificano le notti bianche, in cui non fa completamente buio neanche a mezzanotte. In inverno invece al maltempo si aggiungono le giornate brevissime, soprattutto da novembre a gennaio, quando regna il buio.

L'inverno è lungo, e di fatto va da metà novembre a metà aprile; come accennato non è gelido, ma il vento e l'umidità acuiscono la sensazione di freddo. Le piogge sono prevalenti anche in inverno, in compenso le nevicate e le gelate, in genere non intense, sono possibili per un lungo periodo, da ottobre ad aprile.
Nei giorni più freddi dell'anno, la temperatura scende in genere fino a -5 °C, e anche in questi casi, la massima sale sopra lo zero. Più raramente, una volta ogni qualche anno, ci può essere un periodo più freddo, che comunque dura pochi giorni, in cui la temperatura può scendere fino a -8/-9 °C, e questo può accadere anche a marzo.
Durante le ondate di freddo che colpiscono l'Europa, le isole Far Oer sono in genere interessate da un'alta pressione di origine subtropicale, che porta tempo mite e soleggiato. Ad esempio, a fine gennaio 1999 la temperatura arrivò a 10 °C, mentre una discesa di aria fredda dal polo nord portava temperature di -40 °C in Lapponia, e la neve fino alle regioni meridionali italiane.

In primavera fa freddo, e la temperatura aumenta molto lentamente: ancora a maggio la massima è di 9 gradi, però le giornate sono ormai molto lunghe.

L'estate è fredda o molto fresca, con temperature massime intorno ai 10/13 gradi. Comunque, ci possono essere anche delle giornate miti. Nei giorni più caldi dell'anno, la temperatura arriva in genere fino a 17/18 °C. I record del caldo sono di circa 20/22 gradi.

Nelle zone interne, vi sono colline su cui l'altitudine rende più probabili le nevicate, che si possono verificare anche in estate. Si dice che dalla cima dello Slættaratindur, a 880 metri di quota, sia possibile osservare il ghiacciaio islandese del Vatnajökull.
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NORVEGIA

La Norvegia ha un clima particolare, perché è un Paese nordico ma affacciato su un mare che è attraversato da una corrente calda, la Corrente del Golfo. Per questo il paese è meno freddo di quanto si potrebbe pensare, soprattutto lungo la costa occidentale. Certamente, data la posizione così a nord, non può essere un clima caldo, ma a questa latitudine in Canada ci sono gli orsi polari e in Siberia si battono i record del freddo. Comunque la Norvegia è un Paese molto esteso in latitudine, con una costa frastagliata, altipiani e catene montuose, per cui presenta diversi climi di cui occorre tenere conto.
Il mare (che si mantiene sui 5/6 gradi sopra lo zero anche in pieno inverno) riscalda il clima invernale, mentre rimane fresco in estate, riducendo l'escursione termica lungo le coste. Se si considera che in Norvegia praticamente non vi sono pianure, ma si ha subito un aumento della quota, con catene montuose o altipiani che bloccano o quantomeno ostacolano la penetrazione dell'aria marittima, ci si può rendere conto come queste caratteristiche da clima mite scompaiano non appena ci si inoltri verso l'interno.

Come accade nei Paesi nordici, il clima è segnato anche dalla lunghezza delle giornate. In inverno le giornate sono molto brevi anche al sud, e anche a causa del cielo spesso nuvoloso, il sole non si vede quasi mai, mentre al nord c'è addirittura la notte polare. In estate, invece, le giornate sono lunghissime, e al nord c'è il sole a mezzanotte.

La costa occidentale norvegese è la più esposta all'influenza marittima, ed ha un clima fresco e umido, caratterizzato dal continuo passaggio di perturbazioni, con nuvole, piogge e vento che predominano per tutto il corso dell'anno.

Durante l'inverno la temperatura rimane, sia pur di poco, sopra lo zero nella parte meridionale, così che Bergen, la seconda città del Paese, ha una temperatura media di gennaio di circa 2 gradi. Spesso cade una pioggerella costante e fredda.
Durante l'estate, il mare che in inverno portava l'aria mite, diventa una fonte di fresco, così che le temperature massime lungo la costa occidentale si attestano intorno ai 15 gradi, e le minime intorno ai 10 °C. Tuttavia basta inoltrarsi verso l'interno di qualche chilometro, che già si assiste ad un aumento della temperatura diurna, che può arrivare a 18/19 gradi, come accade già a Bergen e nelle altre località poste all'interno dei fiordi.

la città di Trondheim, posta all'interno di un fiordo grande e profondo che sfocia sulla costa occidentale, presenta una temperatura media di -2 °C a gennaio, e di 15 °C a luglio, e dunque rientra già nella zona a clima continentale, mentre lungo la costa occidentale alla stessa latitudine, a Kristiansund la media di gennaio è +1 °C (0/2), e la media di luglio 13 °C (11/15).

La costa settentrionale della Norvegia è un po' più fredda di quella occidentale, ed ha un clima subpolare oceanico, anche se un ramo della Corrente del Golfo arriva fin qui. Il risultato è che il mare aperto non gela neanche a queste latitudini, fatto unico al mondo.
Le temperature medie invernali, comunque, scendono sotto lo zero, e tendono a diminuire procedendo verso est: la temperatura media di gennaio e febbraio va dai -2 °C ad ovest ai -6 °C ad est.

A Capo Nord l'inverno presenta temperature simili a quelle di Oslo, anche se dura di più. Tuttavia, la costa settentrionale è abbastanza vicina al Polo ed è per questo esposta ai venti del nord, che possono essere rabbiosi soprattutto in inverno e in primavera. Ecco le temperature medie a Capo Nord.

Luglio e agosto, con una media intorno ai 10 gradi, oltre che i mesi meno freddi sono anche i più tranquilli, con il più basso rischio di vento. Oltre il Circolo Polare Artico si può ammirare il sole di mezzanotte intorno al solstizio d'estate (21 giugno), per un periodo tanto più lungo quanto più si procede verso nord. A Capo Nord il sole non tramonta mai da metà maggio a fine luglio.

Più a sud-ovest troviamo Tromsø, che non si trova esattamente sulla costa oceanica ma all'interno di un fiordo poco profondo, per cui la temperatura invernale è simile a quella di Capo Nord anche se la città si trova più a sud. In estate invece la temperatura è un po' più elevata (anche se fa comunque molto fresco).

La costa meridionale, esposta a sud-est, sullo Skagerrak che separa la Norvegia dalla Danimarca, ha un clima meno influenzato dall'oceano rispetto a quello della costa occidentale. Pertanto risulta, rispetto alla zona di Bergen, meno umido e piovoso, un po' più freddo d'inverno (con temperature medie intorno allo zero), e più caldo d'estate (con massime intorno ai 20 °C) quando il soggiorno è piacevole e si può sperare persino in un po' di sole.

Le zone interne della Norvegia hanno un clima continentale, con inverni gelidi e nevosi, ed estati miti. In genere il territorio interno è ricoperto di colline e alture, per cui col crescere della quota la temperatura può diminuire, fino ad arrivare, nelle zone più alte, ad un vero e proprio clima montano. La cima più alta in Norvegia è il monte Galdhøpiggen, alto 2.469 metri. Il limite delle nevi perenni in Norvegia è abbastanza basso, e si trova a circa 1.500 metri.
Nella zona centrale al confine con la Svezia, cioè la parte settentrionale dell'Hedmark e quella orientale del Sør-Trøndelag (v. Roros), troviamo caratteristiche continentali molto marcate, a causa della distanza dal mare, dell'appartenenza al versante orientale, e della quota, essendo questa zona dominata da un altopiano di altezza compresa tra i 500 e i 1.000 metri. Qui durante l'inverno la temperatura può scendere fino a -40 °C.

La parte sud-orientale della Norvegia ha un clima baltico-continentale: gli inverni sono gelidi, con temperature di qualche grado sotto lo zero e nevicate frequenti. Durante l'inverno, a volte riescono a penetrare anche qui le masse d'aria mite provenienti dall'Atlantico, così che può cadere la pioggia anziché la neve, mentre in altre occasioni le masse d'aria gelida proveniente dalla Russia possono portare un forte calo della temperatura, con punte minime di -25 °C. La temperatura media oscilla poi intorno allo zero a fine novembre e inizio marzo, ed è mite nei tre mesi estivi (giugno, luglio e agosto), con massime intorno ai 20/22 gradi. Le precipitazioni sono moderate e ben distribuite durante l'anno, con un massimo tra estate e autunno e un minimo in primavera.

Vi sono poi le isole nordiche.

L'isola di Jan Mayen, posta tra l'Oceano Atlantico e l'Oceano Artico, ha un clima subartico.

Più a nord troviamo le isole Svalbard, la parte più settentrionale della Norvegia, più fredde in inverno.


I record del freddo in Norvegia si sono registrati prima del 2000.
Nelle isole nordiche, il record del freddo è di -46 °C alle isole Svalbard, di -30 °C nell'isola degli Orsi, e di -28,5 °C a Jan Mayen.

Nella Norvegia continentale, come accennato il record del fredddo è di -51 °C in Lapponia, mentre è di -46 °C a Roros, nella parte fredda del centro, di -35 °C a nord di Oslo, di -26 °C a Trondheim e Oslo, di -25 °C sulla costa meridionale dello Skagerrak (v. Mandal, Kristiansand), di -19,5 °C a Bergen, e soltanto di -10 °C a Røstlandet, nelle Lofoten meridionali.
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