Climi Nazioni Europee

Discussioni meteorologiche sul tempo previsto nei prossimi giorni ma anche climatologia e discussioni sui run dei vari modelli: è la stanza principale, quella più affollata e seguita.

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Climi Nazioni Europee

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MOLDOVA

La Moldavia ha un clima continentale, con inverni molto freddi e nevosi ed estati calde. Dal momento che le correnti prevalenti sono quelle da nord e da ovest, la vicinanza al Mar Nero (che si trova a sud-est) non influisce più di tanto sul suo clima.
La Moldavia (o Moldova) è un Paese di lingua romena, che è stato fino al 1991 una repubblica sovietica (il termine Moldavia è infatti di origine russa).
Essendo un Paese piccolo e pianeggiante, il clima è abbastanza omogeneo, e le differenze sono in genere al massimo di un paio di gradi tra il nord e il sud. A volte comunque può capitare che possa nevicare al nord e non al sud.
Le precipitazioni in Moldavia non sono abbondanti, dal momento che si attestano sui 550 millimetri annui. La stagione in cui sono più frequenti è l'inverno, ma viste le basse temperature, non sono abbondanti, e avvengono per lo più sotto forma di nevischio. I mesi più piovosi sono giugno e luglio, più che altro per via dei temporali pomeridiani, ma i giorni di pioggia non sono più che in inverno; ad agosto, i temporali diventano meno probabili.

L'inverno in Moldavia è decisamente freddo, con temperature medie di gennaio intorno a -1,5 °C. Se a volte le masse d'aria mite e umida di origine mediterranea possono portare la temperatura sopra lo zero e far sciogliere la neve, in altre occasioni le masse d'aria gelida di origine artica o russa possono spingere la temperatura di parecchi gradi al di sotto dello zero, fino a -20 °C o anche meno. I record del freddo sono intorno ai -35 °C nel nord (vedi Balti, Soroca) e -30 °C a Chisinau.

L'estate in Moldova è calda. Nei due mesi più caldi (luglio e agosto), le minime sono intorno ai 15/16 gradi al nord e 16/17 °C al centro-sud (quindi le notti sono normalmente abbastanza fresche), e le massime sono intorno ai 26 gradi al nord e ai 27/28 °C al sud. Nel pomeriggio possono scoppiare dei temporali, soprattutto a giugno e luglio. Dunque, normalmente la temperatura è accettabile, ma a volte si possono verificare delle ondate di calore, che possono portare le temperature sui 35 gradi e oltre. A Chișinău il record del caldo è di 39 gradi.
Il soleggiamento è buono: circa 9/9,5 ore di sole al giorno da giugno ad agosto, il che significa che il sole non è sempre assicurato ma non manca.
Ogni tanto in estate si possono verificare delle alluvioni (come è accaduto nel 2008 o nel 2010, a luglio), soprattutto a causa delle piogge abbondanti che si possono verificare nella regione dei Carpazi e che poi gonfiano il fiume Nistro (o Dnestr) che nasce in quella catena montuosa, in Ucraina.

Le due stagioni intermedie sono abbastanza brevi ma piacevoli: a maggio e settembre si hanno minime intorno ai 12 gradi e massime intorno ai 22 °C. In primavera si alternano i primi tepori ai ritorni del freddo, con possibili rovesci di neve, soprattutto a marzo e all'inizio di aprile. In autunno, i primi giorni freddi si verificano nel mese di novembre, e talvolta a fine ottobre.

LETTONIA
Il clima della Lettonia, Paese pianeggiante affacciato sul Baltico, è gelido in inverno, e mite e abbastanza piovoso in estate. Le zone costiere sono un po' più temperate, ma anche più umide e ventose, mentre quelle orientali hanno un clima leggermente più continentale.
Sulla costa occidentale (v. Ventspils, Liepaja), le temperature medie sono appena sotto lo zero a gennaio e febbraio, e intorno ai 17,5 °C a luglio e agosto. Nelle zone interne, le temperature sono un po' più basse in inverno e un po' più elevate in estate.
Le precipitazioni non sono abbondanti, ma sono frequenti e ben distribuite nel corso dell'anno, e conoscono in termini di quantità un minimo nei primi mesi dell'anno. La costa è più piovosa delle zone interne.

L'inverno è freddo e grigio, con nevicate frequenti ma non in genere abbondanti. Le temperature medie non sono poi così basse sulla costa occidentale, essendo intorno a -1,5 °C a febbraio a Liepaja, e a -3 °C a Kolka (all'ingresso del Golfo di Riga), mentre scendono a -5 °C a Riga, e nelle zone interne scendono ulteriormente, tanto che a Daugavpils e Kraslava si arriva a -6 °C. In ogni caso, le temperature medie sono solo il risultato di situazioni diverse: le correnti occidentali di origine atlantica sono umide ma meno fredde, e possono far salire la temperatura di qualche grado sopra lo zero, mentre le masse d'aria gelida provenienti dalla Russia o dall'Artico possono abbassare la temperatura anche al di sotto dei -20 °C, con punte, nei momenti peggiori, di -35 °C.

La primavera in Lettonia arriva in ritardo: all'inizio di aprile, il Paese può essere ancora sotto la neve. Da metà aprile, le temperature diventano più clementi. A maggio può fare ancora freddo all'inizio del mese, ma la temperatura è destinata a salire nel corso del mese, superando anche i 20 gradi nei giorni più caldi.

L'estate, da giugno ad agosto, è una stagione mite nelle zone costiere, con massime intorno ai 18/21 °C, mentre diventa leggermente più calda nelle zone interne, dove si arriva a 20/22 gradi. L'estate è anche la stagione più piovosa, soprattutto nelle zone interne, dove possono scoppiare temporali pomeridiani. A volte, masse d'aria calda provenienti da sud-est possono far salire la temperatura, che può avvicinarsi ai 30 °C per qualche giorno.

In autunno, le piogge sono frequenti e il cielo è spesso grigio. La temperatura diminuisce gradualmente: ad ottobre fa già freddo e a novembre si verificano le prime nevicate.
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ARMENIA

In Armenia il clima è continentale, con inverni gelidi ed estati calde; in genere è poco piovoso. L'Armenia è un Paese montuoso, e solo una piccola porzione del territorio si trova al di sotto dei mille metri di quota, mentre non esistono zone pianeggianti: con l'aumentare della quota il clima non solo diventa più freddo, ma anche più piovoso (e nevoso in inverno), mentre alle quote meno elevate le piogge sono scarse e l'estate è torrida. La fascia più arida, dove si scende sotto i 300 millimetri annui, è quella occidentale, che comprende anche la capitale e si trova sotto i mille metri di quota.
In inverno predominano le masse d'aria fredda, che una volta raggiunto il Paese tendono a ristagnare nelle valli portando intense gelate; la primavera è una stagione contrastata, ed è quella che presenta le piogge più frequenti, anche se in genere non sono abbondanti dato che come detto il Paese è generalmente arido, quantomeno alle quote meno elevate. L'estate è secca e soleggiata, ma con qualche temporale pomeridiano in montagna.
Dalle montagne possono scendere nelle valli dei venti caldi tipo föhn, soprattutto in inverno e nelle mezze stagioni.

La capitale, Yerevan, si trova a 800 metri di quota, dunque alle quote più basse del Paese, ed ha una temperatura media di gennaio di -2,5 gradi, e di luglio di 26,5 °C, con massime di 34 °C, ma con punte di 40 °C. Dunque l'estate è molto calda nonostante la quota, anche se l'umidità è bassa e le brezze dalle montagne portano un po' di sollievo. L'inverno è invece molto freddo: nei momenti peggiori la minima può scendere fino a -15/20 °C, in un anno si contano un centinaio di giorni con minime sotto lo zero, e la neve anche se non è abbondante può ricoprire il suolo per intere settimane. In inverno le montagne sono innevate e gli abitanti della capitale vanno a sciare a Tsaghkadzor.

In un anno a Yerevan cadono appena 295 millimetri di pioggia (o neve), che è un livello semi-desertico, comunque il periodo più piovoso è la primavera, con 30/50 millimetri al mese, mentre il meno piovoso è l'estate, che naturalmente è anche soleggiata, qui come nel resto del Paese.

Il sole a Yerevan (e in generale in Armenia) non brilla molto spesso in inverno, mentre in estate le giornate sono normalmente soleggiate.
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ESTONIA

Il clima in Estonia è di tipo sub-continentale e, più in generale, temperato freddo (con inverni freddi ed estati relativamente calde).

Le zone costiere tendono ad avere un microclima maggiormente influenzato dal mare, con inverni molto freddi ed estati in cui si alternano brevi periodi di stabilità atmosferica, spesso accompagnata da caldo intenso, a fasi decisamente perturbate, con temperature decisamente fresche (a Tallinn durante lo stesso mese di luglio si possono registrare valori diurni di +10° con pioggia e di +32 °C con cielo sereno e afa moderata).

Infatti, sebbene in estate il territorio della repubblica estone presenti caratteri di relativa uniformità climatica, esistono comunque differenze nei regimi termici della fascia costiera e delle zone interne. Le acque del Baltico, spesso molto fredde fino all'inizio di giugno, garantiscono valori termici meno elevati alle zone litoranee, mentre verso la fine di settembre, quando nelle zone più lontane dal mare si possono verificare le prime sporadiche e lievi gelate, le acque marine esercitano un'azione termoregolatrice che ha come effetto quello di ridurre l'escursione termica diurna.

In definitiva, il clima estone si presenta meno vario rispetto a quello di paesi vicini come la Finlandia e la Svezia: infatti le isoterme delle temperature medie del mese più freddo (in genere febbraio) sono ovunque comprese tra -3 e -7 °C (-5,7 °C a Tallinn in febbraio), le ore di luce nel pieno dell'inverno sono pochissime (il paese lambisce il 60º parallelo Nord) e spesso il cielo rimane uniformemente grigio per lunghi periodi.

A questa tipologia di inverno rigido e molto lungo (i primi timidi segnali di disgelo si manifestano non di rado tra fine marzo e inizio aprile) e con temperature che permangono ininterrottamente sotto lo 0 °C per parecchie settimane, segue una primavera breve e relativamente luminosa (specie in maggio) e un'altrettanto breve estate in cui si alternano fasi con cielo sereno e temperature piuttosto elevate (a volte il caldo può essere intenso) e periodi instabili e particolarmente freschi (gran parte del paese ha isoterme di luglio comprese tra +16 °C e +17 °C, con valori medi diurni sui +20/+21 °C, anche se brevissimi periodi con massime diurne attorno ai +30 °C sono relativamente normali).

Dopo la metà d'agosto l'estate tende a declinare rapidamente e settembre è un mese già termicamente autunnale, seppure non di rado le giornate settembrine si presentino terse e luminose e le temperature diurne possano essere ancora molto gradevoli. Verso ottobre il clima estone assume le tipiche caratteristiche autunnali, con tempo prevalentemente perturbato, lunghi periodi di pioggia persistente, nebulosità intensa, mentre le temperature diurne iniziano a calare molto bruscamente mano a mano che si accorciano le giornate.

Dalla fine di ottobre cominciano a verificarsi, anche se non tutti gli anni, le prime avvezioni di aria artico-continentale, le prime nevicate e i primi periodi di gelo intenso, mentre novembre alterna fasi umide (clima autunnale) con temperature relativamente miti ad altre in cui si manifestano già le prime caratteristiche meteorologiche tipiche dell'inverno (pressione alta e livellata ma cieli spesso grigi, temperature molto basse). Dicembre è ormai un mese invernale a tutti gli effetti, con valori termici medi inferiori allo 0 °C su tutto il territorio estone (a Tallinn media giornaliera di -3,2 °C).

Le precipitazioni sono più abbondanti nella parte settentrionale del paese, ma in genere la piovosità annuale non è particolarmente elevata (in media 600–700 mm), ed è distribuita prevalentemente nei mesi estivi e all'inizio dell'autunno, gli inverni vedono invece precipitazioni complessivamente scarse e in forma quasi esclusivamente nevosa, in estate vi sono cambiamenti di tempo improvvisi e si possono formare anche violente trombe d'aria, specie sulle pianure interne, la mancanza di barriere montuose rende infatti particolarmente veloce il ricambio (e talvolta lo scontro) tra masse d'aria di diversa natura, può così capitare che, nel pieno del mese di luglio, a una massa d'aria calda, proveniente dall'Europa sud-orientale, subentrino correnti fresche pilotate dalle depressioni nord-atlantiche, causando temporali molto violenti.

La prima neve cade in genere a fine ottobre/inizio novembre e il suolo rimane innevato per 90-120 giorni l'anno nella parte centro-occidentale (da inizio dicembre a fine marzo) e fino a 150 giorni l'anno nel settore più orientale, verso il Lago dei Ciudi e il confine russo.

La capitale Tallinn ha queste temperature medie: gennaio -5,2 °C, febbraio -5,7 °C, aprile 2,9 °C, luglio 16,5 °C, ottobre 5,9 °C (anno 4,8 °C). L'escursione giornaliera è di circa 4 °C in novembre e 5 °C in dicembre/gennaio, mesi caratterizzati da insolazione minima e con l'astro molto basso (con le minime e massime spesso determinate più da avvezioni calde o fredde che non dal riscaldamento solare), per toccare i 9 °C in maggio e giugno, mesi in cui le giornate sono molto lunghe e si registra anche minore nuvolosità e piovosità. Infatti dei 565 mm/anno, ne cadono 72 in agosto e 71 in settembre (mesi più piovosi), 65 in luglio, 50 in giugno e 38 a maggio. I mesi più asciutti sono febbraio con 24 mm e marzo con 25. Le medie invernali dipendono molto dalla prevalenza della depressione d'Islanda e quindi delle correnti miti e umide occidentali, piuttosto che da quella dell'anticiclone russo-siberiano. Gennaio 2001 per esempio ha avuto una media di -1,2 °C, insolitamente mite, con un record di -9,0 °C, mentre a dicembre 2001 la media è stata di -7,1 °C, con un picco di -23,0 °C.

Tartu, lontana dal mare, nell'est del paese, è più continentale. Abbiamo questi valori: gennaio -5,7 °C, febbraio -5,9 °C, aprile 5,0 °C, luglio 16,7 °C, ottobre 6,6 °C, anno 5,5 °C. Nel luglio 2001 questa località ha fatto registrare una massima assoluta di 32,7 °C, contro i 28,1 °C di Tallinn, coi calori mitigati dal mare.

Ristna, estremità occidentale dell'isola di Hiiumaa, ha invece clima più marittimo, passando dai -2,7 °C di febbraio ai 16,4 °C di luglio. Altri valori: gennaio -2,4 °C, aprile 3,2 °C (si noti come in questo mese il mare ancora freddo mantenga la temperatura molto più bassa che a Tartu), ottobre 8,4 °C, media annua 6,5 °C. Il citato mite gennaio 2001 ha fatto registrare una media di 1,1 °C, ma anche nel freddo dicembre ci si è fermati a -1,7 °C, oltre 5 °C più che a Tallinn.

Nella vicina isola di Muhu cadono 515 mm/anno di precipitazioni, con regime pluviometrico identico a Tallinn (agosto e settembre più piovosi con 68 mm, seguiti da luglio con 59, febbraio e marzo più asciutti con 19 e 22 mm).
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MALTA

Il clima maltese è di tipo mediterraneo-subtropicale secondo la classificazione dei climi di Köppen, con inverni molto miti e piovosi ed estati calde e secche, mitigate dalla brezza marina in prossimità della costa. A Malta sono rare grandi oscillazioni di temperatura. La temperatura media annua è di 19 °C, tra le più alte in Europa. Tra tutte le capitali europee, La Valletta ha gli inverni più miti, con massime che si attestano a 15-16 °C e minime che quasi mai scendono sotto i 10 °C. La temperatura minima mai registrata fu di 1,2 °C nel 1895, e la temperatura più elevata fu di 50 °C registrata nel 2014.

Le precipitazioni medie annue non raggiungono i 600 mm, rendendo l'approvvigionamento idrico un problema per le isole. Le precipitazioni nevose sono nulle, con l'eccezione di qualche fenomeno senza accumulo nel 1895, nel 1905, nel 1962 e nel 2014.

La temperatura media annua del mare è di 20 °C, che oscilla dai 16 °C di gennaio ai 26 °C del mese di agosto.

Con 3.000 ore di sole l'anno, l'arcipelago è uno tra i luoghi più assolati d'Europa.
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ANDORRA

Il clima di Andorra secondo la Classificazione dei climi di Köppen è di tipo alpino nelle zone di alta montagna e continentale nelle zone più basse dei monti e nella valle del Valira e dei suoi affluenti minori. Il clima andorrano è caratterizzato da nevicate in inverno, con inverni molto freddi e rigidi e fresco d'estate; le nevicate possono essere abbondanti in alta montagna e la neve può permanere fino a maggio.
Le precipitazioni sono abbastanza frequenti, dato che per molti mesi all'anno passano le perturbazioni atlantiche, mentre in estate, quando prevale l'alta pressione e dunque il bel tempo, possono scoppiare dei temporali pomeridiani.
Le precipitazioni ammontano a circa 800 millimetri l'anno; le piogge sono ben distribuite nel corso dell'anno, anche se si registra un minimo relativo in inverno e all'inizio della primavera, mentre i mesi più piovosi sono maggio e giugno, a causa dei temporali pomeridiani che si cominciano a manifestare in questo periodo.
Il soleggiamento ad Andorra è buono in estate, quando le giornate soleggiate sono frequenti, mentre è sufficiente o appena discreto negli altri mesi, a causa del frequente passaggio delle perturbazioni.

La capitale, Andorra La Vella, si trova a 1.000 metri di quota, nella valle del Valira, in uno dei punti più bassi del Paese (il più basso corrisponde con il comune di Sant Julia de Loria, a 840 metri di quota, nel sud al confine con la Spagna). Qui il clima non è troppo freddo: la media di gennaio è di 2 gradi, quella di luglio e agosto di 19 °C. L'inverno è freddo ma non gelido, anche se le temperature notturne scendono abbastanza spesso di qualche grado sotto lo zero. I venti da nord si presentano sotto forma di Föhn, un vento caldo e secco che scende dalle montagne. Comunque, ogni tanto si possono verificare nevicate abbondanti e gelate intense.
L'estate è abbastanza calda di giorno, con massime sui 25 gradi, ma con umidità relativa non elevata, e con notti che permangono fresche. Nel pomeriggio può scoppiare qualche temporale.

A Soldeu, a 1.800 metri di quota, il clima è decisamente più freddo: la temperatura media passa da -3 °C a gennaio e febbraio a 12 °C a luglio e agosto. In un anno cadono 1.300 millimetri di pioggia (o neve, da novembre ad aprile), senza che vi sia una stagione secca, dato che in estate possono scoppiare anche qui dei temporali pomeridiani.
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LIECHTENSTEIN

Il clima è del tipo temperato fresco della foresta, con caratteristiche piuttosto continentali, nel bassopiano renano, mentre in montagna assume caratteristiche di clima di alta montagna, più freddo e ventoso (ma senza le inversioni termiche, frequenti in valle d'inverno), fortemente dipendente da altitudine ed esposizione.

Le precipitazioni sono comprese tra 900 e 1500 mm/anno, con apporti soprattutto estivi, quando non mancano belle e calde giornate di sole, ma numerosi sono i temporali, anche forti, sia orografici, sia frontali, quando aria fredda scende da ovest/nordovest a interrompere periodi di stabilità atmosferica, in cui non è raro nelle ore pomeridiane superare i 30° a fondovalle, specialmente se la matrice anticiclonica è di origine nordafricana.

Se nei mesi estivi si superano (dati riferiti a Vaduz, che riceve 969 mm/anno) i 100 mm (massimo di 135 in luglio) e settembre, con frequenti temporali ancora nella prima metà del mese, si avvicina a tale soglia, in tutto il periodo ottobre-aprile le precipitazioni sono intorno ai 50-60 mm/mese (minimo in febbraio, 48 mm), per salire a 91 in maggio. In tutto il periodo invernale è infatti frequente il transito di perturbazioni dalle medie latitudini, quindi i giorni con precipitazione sono parecchi, ma le basse temperature e la conseguente modesta convezione fanno si che gli accumuli di ogni singolo evento non siano abbondanti. La neve cade spesso in inverno, con circa metà delle precipitazioni nevose a Vaduz da dicembre a febbraio (qualche volta la Dama Bianca si vede anche in novembre e marzo), mentre oltre quota 2000 la neve è la norma da ottobre ad aprile e talvolta ancora in maggio. Le nevicate più abbondanti si hanno quando si instaurano le condizioni per lo stau su questo versante, ovvero con correnti da nordovest.

Il bassopiano renano è soggetto al fenomeno dell'inversione termica nel semestre freddo. Quando condizioni anticicloniche, con cieli sereni e calma di vento, si instaurano al seguito di una irruzione fredda, è così frequente avere minime sotto i -10°. La vallata è anche soggetta a repentini incrementi termici quando soffia il foehn, ovvero quando spirano venti sciroccali, quelli che portano la pioggia sul nostro versante alpino e prealpino, ma che si presentano secchi sul versante nordalpino, riscaldandosi fortemente nella discesa.
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ALBANIA

In Albania il clima è mediterraneo sulla costa, con inverni miti e piovosi ed estati calde e soleggiate, mentre diventa leggermente più continentale all'interno, risultando però freddo soltanto nelle zone di montagna.
Le precipitazioni ammontano a circa 1.000 millimetri l'anno sulla costa, e sono ancora più abbondanti nelle zone collinari e montuose esposte ad ovest e a sud, tanto che spesso superano i 2.000 mm l'anno. Le uniche zone riparate dove non piove molto sono le valli interne, come ad esempio quella di Korça, dove cadono circa 800 mm di pioggia all'anno. Lungo la costa e in pianura, il regime pluviometrico è di tipo mediterraneo, con un massimo di piovosità tra l'autunno e l'inverno e un minimo estivo. Invece, nelle zone montuose possono scoppiare dei temporali pomeridiani durante l'estate.
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LITUANIA

La Lituania, Paese pianeggiante affacciato sul Baltico, ha un clima semi-continentale, con inverni gelidi ed estati miti e abbastanza piovose.
Sulla costa, le temperature medie sono appena sotto lo zero a gennaio e febbraio, e intorno ai 18 °C a luglio e agosto. Nelle zone interne, le temperature sono un po' più basse in inverno e un po' più elevate in estate.

Le precipitazioni in Lituania sono frequenti tutto l'anno, ma conoscono in termini di quantità un minimo tra febbraio e aprile. La costa è più piovosa delle zone interne.

L'inverno è freddo e buio: le temperature sono spesso sotto lo zero, e paesaggi sono in genere innevati da dicembre a metà marzo. La temperatura diminuisce gradualmente man mano che si proceda verso l'interno: la media di gennaio e febbraio è intorno a -1 °C nelle località costiere (v. Klaipeda), diminuisce leggermente nelle zone centrali (v. Kaunas), e ulteriormente nella zona orientale, dove arriva a -4 °C (v. Vilnius, che dunque è la città più fredda della Lituania).
Le nevicate non sono abbondanti ma sono frequenti, e si presentano spesso sotto forma di un nevischio continuo. Le temperature oscillano comunque di parecchio a seconda della massa d'aria prevalente: quando prevalgono le correnti atlantiche, possono superare lo zero anche d'inverno, mentre quando prevalgono le correnti dalla Russia, si possono inabissare al di sotto dello zero anche di 20/30 gradi.

In primavera, la temperatura aumenta gradualmente e il clima rimane freddo per alcune settimane; aprile è in genere un mese freddo, che presenta, soprattutto nella prima metà, ancora il rischio di nevicate e gelate, mentre nella seconda metà sono possibili le prime avvezioni calde da sud. In genere le temperature diventano piacevoli in maniera stabile a partire da metà maggio.

L'estate, da giugno ad agosto, offre, oltre che giornate molto lunghe, temperature piacevoli, infatti le massime vanno dai 18/21 °C della costa, ai 21/23 °C delle zone interne. L'estate è però una stagione abbastanza piovosa.
Le temperature possono conoscere un notevole aumento quando soffiano le correnti calde dalle pianure più meridionali dell'Europa orientale: in questi casi si possono toccare i 25/30 gradi sulla costa e persino i 30/35 °C nelle zone interne. Questi periodi caldi però in genere durano pochi giorni.

L'autunno, se a settembre è ancora abbastanza piacevole, a partire da ottobre diventa grigio e piovoso, e man mano più freddo col passare delle settimane. Le prime nevicate in genere si hanno a fine ottobre o a novembre.
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MONTENEGRO

Il clima del Montenegro è mediterraneo sulle coste, con piogge abbondanti da settembre ad aprile, e progressivamente più continentale man mano che si procede verso l'interno, dove aumenta anche la quota, il che contribuisce a rendere più freddo il clima.
Le precipitazioni in Montenegro sono abbondanti, soprattutto sulla fascia costiera e nelle zone collinari e montuose che guardano verso il mare. Le piogge non sono molto frequenti, ma quando piove, piove molto. La stagione delle piogge è molto lunga e va da settembre ad aprile; a volte le piogge sono torrenziali. In certe zone del Montenegro si raggiungono i massimi quantitativi di pioggia di tutta l'Europa (v. ad esempio Cetinje). Nelle zone interne e montuose, poi, si aggiungono i temporali che si verificano in tarda primavera e in estate, più frequenti a maggio e giugno. Invece, sul litorale e a Podgorica almeno in estate c'è una pausa nelle precipitazioni, e i temporali pomeridiani sono rari.

Sulla costa il clima è mite, ma è piovoso in autunno e in inverno, mentre in estate è caldo e soleggiato, ma temperato dalle brezze. L'inverno è mite, con temperature medie di gennaio intorno ai 7/8 gradi, tuttavia, a volte delle masse d'aria fredda di origine russo-siberiana si gettano sul mare con un vento tipo tramontana, che abbassa la temperatura, ma in genere non porta nevicate, eccetto nelle zone ristrette in cui l'aria fredda riesce a penetrare tra i monti. Le Bocche di Cattaro (Kotor) sono riparate e miti, ma nella stagione fredda la temperatura si abbassa improvvisamente quando soffia il Levanac, vento freddo proveniente dalle zone interne.

Nella capitale, Podgorica, che si trova in pianura ma ad una certa distanza dal mare, il clima è mediterraneo, ma con un inverno un po' più freddo che sulla costa (la media di gennaio è di 5,5 gradi), e un'estate molto calda, con giornate spesso torride, e piogge abbondanti da ottobre a marzo.
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ISLANDA

L'Islanda ha un clima freddo e nuvoloso per gran parte dell'anno. Sicuramente è un Paese freddo a causa dell'elevata latitudine, che la espone ai venti freddi del Polo, ma è mitigato dalla corrente del Golfo e dalla presenza dell'oceano. Ne risulta un clima perennemente instabile, con sbalzi di temperatura e repentini cambiamenti del tempo, ma con una escursione termica contenuta tra notte e giorno e tra inverno ed estate. I periodi belli e soleggiati sono rari. La zona costiera più fredda è quella settentrionale, che non è raggiunta dalla corrente del Golfo.
Le precipitazioni sono più abbondanti sul versante meridionale, dove superano i 1.300 mm all'anno, e arrivano anche a 2.400 mm nelle zone più esposte (v. Vík í Mýrdal), mentre sulla costa settentrionale e sul versante nord dell'altopiano interno sono decisamente più scarse, tanto è vero che scendono al di sotto dei 500 millimetri, anche se sono ben distribuite nel corso dell'anno. Lungo la costa occidentale si registra una situazione intermedia, tanto che a Reykjavik cadono circa 800 mm di pioggia o neve all'anno. Sui versanti meridionali delle montagne più alte, le precipitazioni, che avvengono quasi sempre sotto forma di neve, possono superare i 4.000 mm l'anno.
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IRLANDA DEL NORD

Il clima dell'Irlanda del nord è oceanico, con inverni abbastanza freddi e piovosi, ed estati miti e relativamente piovose.
La regione è una nazione costitutiva del Regno Unito e occupa la parte nord-orientale dell'isola di Irlanda.
Le perturbazioni atlantiche si succedono senza sosta, determinando una rapida successione di annuvolamenti e schiarite, piogge o rovesci e successivi miglioramenti. Le giornate totalmente soleggiate sono rare: più facile che il tempo sia variabile o instabile, e tra una perturbazione e l'altra, più che il sereno ci si può aspettare una distesa di nubi che corrono nel cielo.
Il vento è frequente e vivace, anche se in genere è più forte tra la fine dell'autunno e l'inizio della primavera.
La pioggia è frequente, anche se non è molto abbondante, perché il grosso delle piogge si scarica sulle alture del Donegal, nella Repubblica d'Irlanda. Le precipitazioni ammontano a 850 mm l'anno a Derry, nel nord, e a 950 mm a Belfast, nel nord-est, mentre superano i 1.000 mm nell'ovest. La città meno piovosa è Armagh, nelle zone interne del sud, con 810 mm.

L'inverno, da dicembre a febbraio, è abbastanza freddo ma non gelido. Il cielo è però spesso nuvoloso, le piogge sono frequenti, e le depressioni più intense possono portare tempeste di vento. Le temperature notturne sono leggermente al di sopra dello zero; le massime sono di 7/8 °C.
Durante le giornate più miti, quando i venti soffiano da sud, la temperatura può arrivare a 13/15 gradi.
Le ondate di freddo sono rare, e sono soprattutto brevi, perché presto ricominciano a soffiare le correnti atlantiche. Nella maggior parte dei casi si hanno leggere gelate notturne quando capita una notte serena, e nulla più. La temperatura minima scende sotto lo zero, in genere di poco, per una ventina di giorni all'anno a Portrush (sulla costa settentrionale), per 25 giorni a Derry (vicino alla costa nord), per 30 giorni a Belfast (vicino alla costa nord-est), e per 50 giorni a Castlederg, nelle zone interne dell'ovest.
Anche la neve è abbastanza rara: mediamente cade per pochi giorni all'anno, e può anche non cadere mai per un intero inverno.
Tuttavia, occasionalmente ci può essere un'ondata di freddo più intensa del solito, in cui la temperatura può arrivare a -10 °C o anche al di sotto. I record del freddo sono stati registrati nel mese eccezionale di dicembre del 2010, quando la temperatura è scesa fino a -18,7 °C a Castlederg, un villaggio nell'ovest, a -15 °C all'aeroporto di Belfast, e a -12 °C a Derry e ad Armagh.
La gran parte della regione è pianeggiante, però vi sono anche delle colline, in particolare, i monti Sperrin nell'ovest, che arrivano fino a 678 metri, e le montagne di Mourne nel sud-est, che arrivano fino a 850 metri. Su queste colline le temperature sono un po' più basse che in pianura, per cui la neve, che in pianura è rara, qui diventa abbastanza frequente da novembre ad aprile.

La primavera, da marzo a maggio, inizialmente fredda, rimane molto fresca o fredda ancora ad aprile, e qualche volta a maggio. In compenso la primavera è la stagione (relativamente) meno piovosa e più soleggiata dell'anno.

In estate, da giugno ad agosto, le temperature sono fresche: le massime si attestano mediamente intorno ai 18/19 gradi. Le piogge sono frequenti anche in questa stagione.
Comunque, abbastanza raramente, ci possono essere periodi, in genere brevi, con un tempo soleggiato e con temperature piacevolmente calde, quando l'alta pressione delle Azzorre riesce ad arrivare da queste parti. In questi casi, la temperatura può raggiungere o superare i 25 gradi, anche se non raggiunge quasi mai i 30 °C.
Il record del caldo è di 31 °C, registrati presso il Lough Fea, nel centro, nell'agosto 1995, e a Garrison, nel sud-ovest, nel giugno 1976. Nel giugno 1995 si toccarono i 30 °C nel porto di Belfast, e nel luglio 1983 i 29,7 °C al castello di Stormont, sempre a Belfast.

L'autunno, da settembre a novembre, è nuvoloso e piovoso, con poco spazio per il sole.
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CIPRO

Il clima di Cipro è mediterraneo sulla costa, con inverni miti e piovosi ed estati calde e soleggiate, è mite ma con estate molto calda nella pianura interna dove sorge Nicosia, e diventa più freddo nelle zone montuose.

Lungo le coste, il clima è tipicamente mediterraneo, con temperature medie di gennaio intorno a 11/12 gradi, e piogge non abbondanti (ammontano a circa 350/400 millimetri l'anno in città come Larnaca e Limassol), la maggior parte delle quali cade da novembre a marzo, con un massimo a dicembre e gennaio. In inverno, periodi di maltempo, a volte anche un po' freddi, si alternano a periodi di bel tempo, in cui splende il sole. L'estate lungo le coste è lunga, dato che va da fine maggio a inizio ottobre, ed è molto calda e soleggiata, con umidità relativa abbastanza elevata, ma con l'afa temperata dal soffio costante delle brezze. In genere, lungo le coste di Cipro non piove mai per un lungo periodo che va da giugno a settembre, e il sole è una costante.

Nella pianura della Mesaoria, il clima invernale è ancora mite, ma è leggermente più freddo, dato che la temperatura media di gennaio è di 10 gradi, e in particolare le temperature notturne possono scendere più facilmente intorno allo zero. L'estate invece è molto calda: nella capitale, Nicosia, le massime a luglio e agosto si attestano normalmente sui 37 gradi. La presenza di un'area così calda fa di Cipro l'isola più calda del Mediterraneo. Durante le ondate di caldo africano, a Nicosia la temperatura può raggiungere o superare i 40 gradi, da maggio a ottobre.
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GALLES

In Galles, Paese appartenente al Regno Unito e affacciato sul mare d'Irlanda, il clima è oceanico, fresco, umido e nuvoloso per gran parte dell'anno.
Anche il vento soffia con frequenza.
Vi sono comunque delle differenze a seconda della zona. Le coste sono più miti, mentre le zone interne, dove si trovano colline e basse montagne, sono più fredde, e in inverno possono conoscere abbondanti nevicate.
Le precipitazioni sono abbondanti sulla costa sud-occidentale e nelle colline interne, dove superano i 1.500 millimetri all'anno, mentre scendono a 850-1.000 mm sulle restanti coste.
La neve è rara sulle coste, mentre diventa più frequente nelle colline interne. A Swansea, sulla costa meridionale, nevica in media per circa 10 giorni all'anno, che diventano 25 nelle colline interne, e più di 40 a Snowdonia.
In inverno, in genere la temperatura arriva a -5/-6 °C nelle giornate più fredde lungo le coste, e su valori più bassi nelle zone interne.
Tuttavia, ogni tanto ci possono essere delle ondate di freddo più intense del solito. Nel dicembre 2010, la temperatura è scesa fino a -17,5 °C a Llysdinam, nel Powys, ad est delle montagne, mentre nel gennaio 1940 scese addirittura fino a -23,3 °C a Rhayader, nella stessa zona.
In estate, la temperatura raggiunge raramente i 30 °C, e lo fa soltanto nelle giornate più calde.
Nell'agosto 1990 arrivò a 35 °C a Hawarden Bridge, a nord-est di Snowdonia e a breve distanza da Liverpool.

A Cardiff, la capitale, che si trova nel sud, nel canale di Bristol, la temperatura media va da 5,3 °C a gennaio a 17,4 °C a luglio. In estate è la città più calda del Galles.
Qui la temperatura ha toccato i -10,2 °C nel gennaio 1987 e i 33,5 °C nell'agosto 1990.
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LUSSEMBURGO

Il Lussemburgo, piccolo Paese tra Belgio, Francia e Germania, ha un clima moderatamente continentale, con inverni freddi ed estati miti e abbastanza piovose. L'influenza dell'Oceano Atlantico si fa sentire, ma l'altitudine, che varia tra i 250 metri dell'estremo sud e i 500 metri del nord, lo rende un po' più freddo rispetto alle zone pianeggianti, rendendo anche più frequenti le nevicate durante l'inverno.
Le precipitazioni sono abbastanza frequenti e relativamente abbondanti, attestandosi intorno ai 700 millimetri annui nel sud-est e intorno ai 900 mm nel sud-ovest, mentre nel nord collinare arrivano a 1.000 millimetri.

L'inverno, da dicembre a febbraio, è freddo e grigio. Nella capitale la temperatura media di gennaio e febbraio è appena sopra lo zero. Quando le correnti atlantiche si fanno più intense, vi possono essere giornate miti, anche se nuvolose e ventose. Quando invece prevalgono le correnti orientali di origine russa, la temperatura può scendere di parecchi gradi sotto lo zero.
La primavera, inizialmente fredda, diventa fresca e poi mite, tanto che nella capitale sono normali giornate con massime intorno ai 13 gradi ad aprile e intorno ai 18 °C a maggio. Comunque, il tempo è instabile, e se fino a metà maggio può fare ancora freddo, nella seconda metà di maggio, durante le belle giornate possono scoppiare dei temporali nel pomeriggio.
L'estate, da giugno ad agosto, è mite, con notti fresche (la temperatura minima oscilla intorno ai 13 gradi), e giornate piacevoli (le massime sono mediamente intorno ai 23 °C). Non mancano giornate fresche e piovose, quando giungono nel Lussemburgo le perturbazioni atlantiche, che però si alternano a giornate soleggiate e più calde. A volte si possono toccare i 30/32 °C, peraltro abbastanza raramente.
L'autunno in Lussemburgo è spesso grigio, umido e piovoso, soprattutto nella seconda parte, e a volte ventoso.
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FINLANDIA

Il clima della Finlandia è caratterizzato da un inverno lungo e gelido, e da un'estate breve, mite e abbastanza piovosa. Tra i paesi scandinavi la Finlandia è quello che ha il clima più freddo, a causa della vicinanza con la Russia.
In tutto il paese, le precipitazioni non sono molto abbondanti, e vanno dai 400 mm l'anno dell'estremo nord-est, ai 650 mm dell'est e del sud, ai 700 mm della punta sud-occidentale (v. Turku); comunque, esse sono abbastanza frequenti, e distribuite nel corso dell'anno.
I periodi più piovosi sono l'estate e l'autunno. Al centro-sud in genere agosto è un po' più piovoso di luglio. Il periodo meno piovoso (e nevoso) è quello che va da febbraio ad aprile. In inverno spesso cade un leggero nevischio, che magari non viene neanche conteggiato nelle statistiche (se non si raggiunge il millimetro di pioggia equivalente in un giorno).
La Finlandia è in gran parte un paese pianeggiante. Comunque, al nord si trovano delle colline, e nell'estremo nord-ovest, al confine con la Norvegia, anche un monte, Halti, alto 1.324 metri.

L'inverno è lungo e gelido in tutta la Finlandia. E' lungo quasi cinque mesi già ad Helsinki, che si trova pur sempre nella parte più meridionale del paese. Qui la temperatura rimane quasi in permanenza intorno o al di sotto dello zero da metà novembre a fine marzo.
Man mano che si procede verso nord e verso est, l'inverno si fa ancora più freddo e più lungo. I moltissimi laghi che si trovano in Finlandia sono ghiacciati, e a volte gela anche il mare (può gelare il Golfo di Botnia, ma anche il porto di Helsinki e la parte orientale del Golfo di Finlandia), e per consentire il traffico marittimo si deve ricorrere ai rompighiacci.

Il clima invernale può variare di molto a seconda delle situazioni meteorologiche: quando prevalgono le correnti provenienti dalla vicina Russia le temperature si inabissano sotto i -20 °C, mentre nei periodi in cui prevalgono le correnti atlantiche, la temperatura si attesta intorno allo zero. Durante i periodi più freddi la temperatura può scendere anche a -50 °C nell'estremo nord (Lapponia). Nel gennaio 1987 la temperatura arrivò a -36 °C anche nella "meridionale" Helsinki.

Il disgelo si ha in genere nel mese di aprile: all'inizio del mese nel sud della Finlandia, a fine mese in Lapponia. In autunno, la neve comincia a cadere nel mese di ottobre in Lapponia, e nel mese di novembre al sud.

Maggio e settembre sono due mesi di transizione, con temperature intorno allo zero, e gli unici mesi miti sono i tre mesi estivi, da giugno ad agosto, in cui può persino fare molto caldo durante il giorno. In questo periodo la vegetazione cresce rapidamente, per approfittare del breve periodo di tempo clemente, come pure le zanzare, che invadono letteralmente il paesaggio. In Lapponia le temperature diurne durante l'estate assomigliano a quelle resto della Finlandia (intorno ai 20 °C, con punte intorno ai 30 °C), mentre le notti permangono fresche o persino fredde, con minime in genere sotto i 10 °C.

In Lapponia, la parte più settentrionale della Finlandia, il clima è gelido per gran parte dell'anno, con un'estate breve e intensa. Qui l'inverno (che nei paesi nordici è la stagione in cui la temperatura rimane sotto lo zero) dura sette mesi, da ottobre ad aprile. Le giornate sono brevissime da novembre a gennaio, e a dicembre il sole, complice la copertura nuvolosa, non si vede praticamente mai.
L'estate è mite, con alcune giornate calde, mentre di notte può fare freddo. Luglio è il mese più caldo. In estate le giornate sono lunghissime, a giugno e luglio c'è il sole a mezzanotte, mentre ad agosto, anche se le giornate si cominciano ad accorciare, non fa mai completamente buio.
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