Situazione innevamento sulle Alpi
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- Monesimo88
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Riporto post precedente.
Rispetto al 17 settembre 2020, le perdite di spessore glaciale alle cinque paline ablatometriche erano le seguenti:
sito n. 1: -78 cm
sito n. 2: -155 cm
sito n. 3: -224 cm
sito n. 4: -202 cm
sito n. 6: -205 cm
Mi viene da pensare che, per salvare i ghiacciai, siano necessarie estati 'umane' e non intervalli Ottobre-Maggio abbastanza nevosi.
Il 2020 ha conosciuto una terribile siccità invernale e primaverile, ma se oggi siamo 1-2 metri sotto il 2020, vuol dire che la colpa è dell'Estate troppo calda!
Rispetto al 17 settembre 2020, le perdite di spessore glaciale alle cinque paline ablatometriche erano le seguenti:
sito n. 1: -78 cm
sito n. 2: -155 cm
sito n. 3: -224 cm
sito n. 4: -202 cm
sito n. 6: -205 cm
Mi viene da pensare che, per salvare i ghiacciai, siano necessarie estati 'umane' e non intervalli Ottobre-Maggio abbastanza nevosi.
Il 2020 ha conosciuto una terribile siccità invernale e primaverile, ma se oggi siamo 1-2 metri sotto il 2020, vuol dire che la colpa è dell'Estate troppo calda!
- lities
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Prima spolverata stagionale dai 2400 metri
https://nivolet.panomax.com/
https://ceresolereale.panomax.com/
https://www.rifugiogastaldi.com/info-ut ... m-e-meteo/
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Report esemplare della drammatica deglaciazione delle nostre Alpi dovute al cambiamento climatico
https://sulletraccedeighiacciai.com/dia ... on-ce-piu/
https://sulletraccedeighiacciai.com/dia ... er-sempre/
Osservando bene un frame si evince la storia climatica del ghiacciaio dell'Aletsch e delle sue fluttuazioni, potrebbe essere ai minimi degli ultimi 2000 anni considerando che si ritirerà ancora di molto.
Interessante ascoltare nel video il fatto che con le ATTUALI temperature i ghiacciai sono ancora molto sovradimensionati e si stanno adattando al clima moderno con tempi attorno ai 30/40 anni.
Se la temperatura dovesse aumentare ancora di 1,5/2 gradi (entro il 2050) potremmo assistere nel 2100 alla quasi totale de glaciazione del comparto alpino sotto i 4000/4200m
https://sulletraccedeighiacciai.com/dia ... on-ce-piu/
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Osservando bene un frame si evince la storia climatica del ghiacciaio dell'Aletsch e delle sue fluttuazioni, potrebbe essere ai minimi degli ultimi 2000 anni considerando che si ritirerà ancora di molto.
Interessante ascoltare nel video il fatto che con le ATTUALI temperature i ghiacciai sono ancora molto sovradimensionati e si stanno adattando al clima moderno con tempi attorno ai 30/40 anni.
Se la temperatura dovesse aumentare ancora di 1,5/2 gradi (entro il 2050) potremmo assistere nel 2100 alla quasi totale de glaciazione del comparto alpino sotto i 4000/4200m
Spettacolare Giuliano, grazieGiulianoPhoto ha scritto:Report esemplare della drammatica deglaciazione delle nostre Alpi dovute al cambiamento climatico
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Osservando bene un frame si evince la storia climatica del ghiacciaio dell'Aletsch e delle sue fluttuazioni, potrebbe essere ai minimi degli ultimi 2000 anni considerando che si ritirerà ancora di molto.
Interessante ascoltare nel video il fatto che con le ATTUALI temperature i ghiacciai sono ancora molto sovradimensionati e si stanno adattando al clima moderno con tempi attorno ai 30/40 anni.
Se la temperatura dovesse aumentare ancora di 1,5/2 gradi (entro il 2050) potremmo assistere nel 2100 alla quasi totale de glaciazione del comparto alpino sotto i 4000/4200m
- giulys
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Super interessante, dei raffronti da brivido.GiulianoPhoto ha scritto:Report esemplare della drammatica deglaciazione delle nostre Alpi dovute al cambiamento climatico
https://sulletraccedeighiacciai.com/dia ... on-ce-piu/
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Osservando bene un frame si evince la storia climatica del ghiacciaio dell'Aletsch e delle sue fluttuazioni, potrebbe essere ai minimi degli ultimi 2000 anni considerando che si ritirerà ancora di molto.
Interessante ascoltare nel video il fatto che con le ATTUALI temperature i ghiacciai sono ancora molto sovradimensionati e si stanno adattando al clima moderno con tempi attorno ai 30/40 anni.
Se la temperatura dovesse aumentare ancora di 1,5/2 gradi (entro il 2050) potremmo assistere nel 2100 alla quasi totale de glaciazione del comparto alpino sotto i 4000/4200m
- GiulianoPhoto
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Molto interessante secondo me anche la corrispondenza storica con le fluttuazioni del ghiacciaio dell'Aletsch come testimone del clima passato.
- tra il 1000 e il 550 AC fase di espansione glaciale moderata e molto graduale ma che effettivamente portò a una contrazione della popolazione nel nord Europa (celtica e germanica) verso il più mite mediterraneo a contatto con i popoli fenici, greci e persiani con aumento della loro popolazione., specialmente nell'area balcanica e nel mediterraneo orientale
- tra il 500 AC e il 300 DC lungo periodo mite e stabile, senza grosse oscillazioni termiche, che favorì l'espansione dell'impero romano con la possibilità di muoversi tra i passi alpini più facilmente, agricoltura prospera e possibile anche in buona parte dei paesi nordici.
- Tra il 250 e 650 DC crisi climatica europea con intenso raffreddamento, migrazione dei popoli verso il sud Europa con le ripetute invasioni barbariche mosse anche dai cattivi raccolti e dal clima sempre più inclemente del nord.
- tra il 700 e il 1100 poche testimonianze storiche come si evince dalla foto ma conferma la forte oscillazione climatica con un optimum climatico nell'alto medioevo ma di breve durata seguita però raffreddamenti repentini di qualche decennio.
- tra il 1200 e il 1300 la popolazione in Europa aumenta sensibilmente grazie al clima più mite e stabile, le testimonianze storiche confermano un secolo di raccolti buoni che sfamano la popolazione, grandi produzioni di cereali e sviluppo dei commerci in tutto il mondo di allora
- tra il 1300 e il 1400 il clima diventa di colpo molto più rigido e darà inizio alla PEG con tempo pessimo in tutta Europa, freddo, inondazioni, aumento dei ghiacciai e cattivi raccolti che causeranno grandi carestie che unite alle ripetute epidemie di peste porteranno alla morte il 30/40% della popolazione europea.
- tra il 1400 e il 1850 PEG piena, con qualche fase più mite ma decisamente più fredda dell'attuale, popolazione europea che nel corso degli anni ha avuto modo di adattarsi e crescere.
- tra il 1860 e il 1990 fase di riscaldamento importante.
- tra il 1990 e oggi accelerazione del riscaldamento verso i valori massimi del periodo interglaciale. ossia degli ultimi 12 mila anni.
- tra il 1000 e il 550 AC fase di espansione glaciale moderata e molto graduale ma che effettivamente portò a una contrazione della popolazione nel nord Europa (celtica e germanica) verso il più mite mediterraneo a contatto con i popoli fenici, greci e persiani con aumento della loro popolazione., specialmente nell'area balcanica e nel mediterraneo orientale
- tra il 500 AC e il 300 DC lungo periodo mite e stabile, senza grosse oscillazioni termiche, che favorì l'espansione dell'impero romano con la possibilità di muoversi tra i passi alpini più facilmente, agricoltura prospera e possibile anche in buona parte dei paesi nordici.
- Tra il 250 e 650 DC crisi climatica europea con intenso raffreddamento, migrazione dei popoli verso il sud Europa con le ripetute invasioni barbariche mosse anche dai cattivi raccolti e dal clima sempre più inclemente del nord.
- tra il 700 e il 1100 poche testimonianze storiche come si evince dalla foto ma conferma la forte oscillazione climatica con un optimum climatico nell'alto medioevo ma di breve durata seguita però raffreddamenti repentini di qualche decennio.
- tra il 1200 e il 1300 la popolazione in Europa aumenta sensibilmente grazie al clima più mite e stabile, le testimonianze storiche confermano un secolo di raccolti buoni che sfamano la popolazione, grandi produzioni di cereali e sviluppo dei commerci in tutto il mondo di allora
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- tra il 1400 e il 1850 PEG piena, con qualche fase più mite ma decisamente più fredda dell'attuale, popolazione europea che nel corso degli anni ha avuto modo di adattarsi e crescere.
- tra il 1860 e il 1990 fase di riscaldamento importante.
- tra il 1990 e oggi accelerazione del riscaldamento verso i valori massimi del periodo interglaciale. ossia degli ultimi 12 mila anni.
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- giulys
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Porto anch'io il mio contributo fotografico.
Ecco il Gorner visto dai pressi della Monte Rosa Hutte ad agosto 1971.
Notare l'abbigliamento molto casual, utilizzato anche per salire in cima al Dom a 4545 mt.
Una marmotta domestica nei pressi del rifugio
Il Monte Rosa ed in particolare il Lyskam visto dalla cima del Rimpfischorn (mt 4199) il 8/8/1971
Per quanto riguarda il Glacier Blanc ed il Glacier Noir ho parecchio foto negli ultimi 20 anni, ma al momento metto solo queste di agosto 2015
Uno sguardo verso il Glacier Noir
In vista del Glacier Blanc
La lingua terminale nel 2015
In questo punto, nel 1972/74 (non ricordo l'anno esatto) avevo ancora attraversato la linga terminale del ghiacciaio per una larghezza di almeno 200/300 mt, mentre adesso sarà distante 1 km
Il punto in cui si inizia a salire sul ghiacciaio
A spasso sul ghiacciaio
Il sentiero che dal ghiaccaio sale ai 3170 mt del rifurgio des Ecrins (quando ci andai negli anni 70 il ghiacciaio doveva essere almeno 30 metri più alto)
La Barre des Ecrins nella luce del tramonto, vista dal rifugio des Ecrins
Ecco il Gorner visto dai pressi della Monte Rosa Hutte ad agosto 1971.
Notare l'abbigliamento molto casual, utilizzato anche per salire in cima al Dom a 4545 mt.
Una marmotta domestica nei pressi del rifugio
Il Monte Rosa ed in particolare il Lyskam visto dalla cima del Rimpfischorn (mt 4199) il 8/8/1971
Per quanto riguarda il Glacier Blanc ed il Glacier Noir ho parecchio foto negli ultimi 20 anni, ma al momento metto solo queste di agosto 2015
Uno sguardo verso il Glacier Noir
In vista del Glacier Blanc
La lingua terminale nel 2015
In questo punto, nel 1972/74 (non ricordo l'anno esatto) avevo ancora attraversato la linga terminale del ghiacciaio per una larghezza di almeno 200/300 mt, mentre adesso sarà distante 1 km
Il punto in cui si inizia a salire sul ghiacciaio
A spasso sul ghiacciaio
Il sentiero che dal ghiaccaio sale ai 3170 mt del rifurgio des Ecrins (quando ci andai negli anni 70 il ghiacciaio doveva essere almeno 30 metri più alto)
La Barre des Ecrins nella luce del tramonto, vista dal rifugio des Ecrins
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