Marzo 2023: Modelli Live (per esperti)
Moderatori: erboss, MeteoLive, jackfrost
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Queste configurazioni, in passato spesso e volentieri sono durate settimane. Se l'hp non si spinge troppo a est, per il centrosud si riaprirebbe una lunga fase molto piovosa.Rio ha scritto:Hai detto bene!Tirseno ha scritto:Io sinceramente non vedo grossi cambiamenti nell'andamento generale nella I decade di aprile, con correnti dominanti sempre dai quadranti settentrionali.Rio ha scritto:Buongiorno ragazzi.
Già si dice poco...
Ma non vi siete stancati a dire sempre le solite frasi?
Direi non è bello!
Dite ad esempio; ma che.. ci sarà uno Scand + nella prima decade
Almeno si discute e variamo i vari post!
Saluti
HP già ben solida tra il vicino atlantico e l'Iberia, purtroppo almeno 300 km + a est di quello che servirebbe.
D'altronde le settimanali di ECM parlano chiaro
Va tutto sui balcani ed in piccola parte sull'Adriatico centrale, come è tipico quando le correnti sono da NE.
E vi assicuro, soprattutto per le prime due settimane, le settimanali ECMWF ci prendono come un cecchino.
Per l'angolo Piemontese si spera, per venerdì 31 Marzo!
Ma non possiamo fossilizzarci, anche con tutte le ragioni del mondo.
Ricordandoci che è un TD Nazionale.
saluti
Per contro, per il nord si dovrebbe riconfermare una nuova fase anticiclonica a cui si aggiungeranno frequenti episodi di foen. Il tutto potrebbe durare anche gran parte di aprile. È importante seguire gli aggiornamenti nelle prossime settimane
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ecm e ukmo in prospettiva diversissimi dagli altri, chi prenderà uno schiaffone? speriamo gli altri.............
in ogni caso ecm non poteva confermare il run seratle sarebbe stato trobbo bello per essere vero, però non vede HP perenne in europa... in ogni caso le ens ecm sembravano quelle di gfs per cui purtroppo penso che la cantonata la stia prendendo l'europeo
in ogni caso ecm non poteva confermare il run seratle sarebbe stato trobbo bello per essere vero, però non vede HP perenne in europa... in ogni caso le ens ecm sembravano quelle di gfs per cui purtroppo penso che la cantonata la stia prendendo l'europeo
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Mai in vita mia mi sarei aspettato una tale situazione, una situazione letteralmente bloccata senza alcuna via d'uscita a oltranza.Matteo TV ha scritto:poi orribile
E chi vi scrive era pessimista sia in termini di incremento termico ( più veloce perfino delle mie aspettative) e sia in termini di diminutio dell'apporto idrico e delle giornate con precipitazioni.
Ma un tale tunnel infinito e un tale sconvolgimento barico capace di protrarsi - ad oggi e per ora- per due anni, con un TOTALE BLOCCO degli ingressi in grado di far piovere bene in Piemonte e in discreta parte del nordovest... ecco... così neanche nei miei peggiori incubi.
E a chi obietta (lasciamo poi stare chi ci taccia di "lamentismo" perchè neanche è in grado di capire la piaga che stiamo vivendo) che per ragioni orografiche è normale che Piemonte e parte degli angoli nordoccidentali rimangano sempre sottovento, vorrei ricordare:
a) Torino aveva in passato una media vicina ai 900 mm all'anno di pioggia, più di tante zone d'Italia, quindi tanto normale che rimanesse sempre sottovento non è
b) il Piemonte ospita-va alcuni tra i territori più piovosi della Penisola: nell'Alto Piemonte, da Domodossola in su, e negli angoli più sudoccidentali prossimi alla Liguria, non di rado si superavano i 2000 mm all'anno, cosa che in alcune annate faceva sì che fossero tra le aree più umide d'Europa
c) il Piemonte era tra le regioni con più frequenti alluvioni su vasta scala (quindi non le alluvioni lampo devastanti ma circoscritte degli ultimi anni in diverse zone d'Italia) e nei periodi più perturbati, capitava che i fiumi di mezza regione andassero in piena
d) la grande dinamicità barica del passato faceva sì che alcune volte la regione rimanesse sottovento (con alcuni periodi di secca), ma altrettante che fosse tra le maggiori beneficiarie di acqua della Penisola
In conclusione, a chi continua a pensare o scrivere frasi del tipo " ma a pensarci bene, il vero miracolo è che in Piemonte in passato piovesse", faccio notare la sua ignoranza e quanto non si renda conto dell'incredibile cambiamento in atto, e consiglierei lui di farsi un giro per la regione, ammirando quanta acqua, quanti fiumi, quanti laghi, quanti ghiacciai e quanto verde caratterizzano il suo paesaggio, plastica dimostrazione di un clima che per secoli - millenni - ha favorito una tale esplosione della natura, ma che oggi, e a una velocità allarmante e inquietante, ne sta rapidamente trasfigurando i connotati.
Ed è solo il principio