Marzo 2023: Modelli Live (per esperti)

Discussioni meteorologiche sul tempo previsto nei prossimi giorni ma anche climatologia e discussioni sui run dei vari modelli: è la stanza principale, quella più affollata e seguita.

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Gio79
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Messaggio da Gio79 »

Fugace raffreddata a 144 ore

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Gio79
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Messaggio da Gio79 »

Fugacissima..

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trottolino
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Messaggio da trottolino »

Ottima ed ennesima passata fredda per il centro sud con abbondante neve sull'Appennino!! Si tornera' in inverno. Qualcuno dice veloce...
Siamo a fine Marzo, e' normale che durino 2/3 giorni!!!
Gio79
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Messaggio da Gio79 »

trottolino ha scritto:Ottima ed ennesima passata fredda per il centro sud con abbondante neve sull'Appennino!! Si tornera' in inverno. Qualcuno dice veloce...
Siamo a fine Marzo, e' normale che durino 2/3 giorni!!!
L’abbondante neve sull’Appennino non so dove la vedi sinceramente. Per il resto si passa dalla -4 alla +12 in 48 ore..se non e’ fugace questo..
Gabriele_2021
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Messaggio da Gabriele_2021 »

Buongiorno
Dopo la risoluzione dello split del VPT di inizio marzo, il mese è proseguito alternando rimonte anticicloniche cariche di aria mite a piccole flessioni del campo barico per il passaggio di rapidi e fugaci fronti freddi nord atlantici associati a minimi depressionari diretti verso i balcani. Questi ci hanno lambito più volte di striscio, comportando qualche precipitazione specie al centro sud, sporadiche o nulle al nord, mentre la disposizione che assumeva il getto ha scaturito diversi episodi di favonio al nord ovest contribuendo a seccare aria, terreni ed alimentare incendi boschivi. Da questa configurazione ne è conseguita un anomalia di gpt mediamente neutra nelle due decadi per l'area italica, mentre sotto il profilo termico è il nord che ha risentito maggiormente delle scaldate anticicloniche. Continua quindi la lunga fase siccitosa in molte zone di italia, che non trova ancora nessuno decisivo sblocco dalle vicende meteorologiche anche nel prossimo futuro. La storm track continua a scorrere oltralpe, accompagnata da un corposo ed inusuale flusso di umidità subtropicale in seno agli atmospheric river che rafforza l'abbondanza delle precipitazioni

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A causa dei riflessi dell'ampia magnitudo della MJO in fase 8, finora il jet stream sul pacifico è rimasto teso e piatto, tuttavia la progressione dell'onda convettiva verso l'indiano, concedono l'instaurazione di un pattern Nina like per un rallentamento e la ripresa di ondulazioni del getto, quindi di Rossby, in grado di smuovere la situazione anche in atlantico, grazie alla partenza di treni d'onda mobili. Spia di questo cambio di scenario è il calo del PNA su valori negativi a rappresentare la genesi e la persistenza di un hp a ridosso delle aleutine stimolato da ciclogenesi sul mar del giappone.
Attualmente l'approfondimento di una saccatura sulla west coast associata ad una corposa discesa fredda, indurrà la risposta di una cresta sugli usa sud orientali. Il getto in atlantico, fino a quel momento steso lungo i paralleli, verrebbe sollecitato da una depressione uscente da terranova, congiungendo il ridge azzorriano ad un'anomalia di gpt positiva sulla groenlandia. Il wave train approda sull'europa, le cui ondulazioni veicolerebbero un'importante quanto rapida avvezione di aria artica marittima ad interessare diverse nazioni, gettandosi, fin sul mediterraneo centrale, tra cui rientrerebbe anche l'italia.

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La dinamica trova buon accordo tra i GM significando un alta percentuale di realizzazione.
Si assisterebbe quindi ad un deciso e netto calo termico da nord a sud a inizio settimana, accompaganto da un rinforzo della ventilazione per un minimo che scivolerebbe rapidamente verso i balcani, lasciando, come sovente accade il nord ovest sotto venti favonici, per la protezione orografica fornita dalla catena alpina, ed in ombra pluviometrica anche in sardegna e sicilia
Il passaggio del fronte freddo attiverà una crescente instabilità in contrasto alla massa d'aria preesistente, con fenomeni che interesserebbero le alpi confinali, le regioni centrali ed il sud. Lo zero termico si abbasserebbe così come la quota neve, dove la dama bianca potrebbe fare la sua ultima comparsa anche sulla dorsale appenninica, fin verso quote collinari durante gli eventi più intensi e a quote molto basse sulle alpi di confine.

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Il contesto zonale in atlantico che si è venuto a creare post SSW, fotografato da un glaam positivo, consente il passaggio di qualche saccatura, ma in modo piuttosto fugace, lasciando spazio alla successiva rimonta anticiclonica da ovest sull'europa meridionale, raggiunta da masse d'aria subtropicali, ripristinando quel sopra media che sta lasciando la sua impronta nel primo mese primaverile.
Tuttavia c'è da segnalare un comune segnala da GEM, ECM e GFS, alquanto importante in termini di potenzialità pluviometriche che è ciò di cui abbiamo maggiormente bisogno. Sia i run di controllo che le ensemble accumunano un calo dei gpt in area mediterranea a inizio aprile. Emisfericamente si verificherebbe un travaso di vorticità positiva verso il lobo canadese coaudiuvato dalla pulsazione del ridge aleutinico nell'attivare nuove Rossby. In atlantico, l'azzorriano punterebbe verso nord innescando la discesa di una saccatura nel cuore dell'Europa.

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I cluster di ECM la contemplano, quello meno popolato anche con caratteri di reiterazione.
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I cluster di scenario medi per la prima settimana di aprile offrono diverse possibilità, sia di strisciate e sia di saccature più centrali
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InvernoPerfetto
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Messaggio da InvernoPerfetto »

buongiorno,

io non ho neanche più la forza di commentare la situazione per il mio Piemonte.

Oramai non esiste più una sola configurazione in grado di far piovere sulla mia regione. Anche la primavera 2023, un tempo stagione delle piogge, sta miseramente fallendo: e sarebbe la terza primavera consecutiva, per due anni di siccità che presto diverranno tre.

Si scrutano i modelli, e mai uno straccio di speranza: o hp dittatura, o irruzioni brevissime da nord che ci lasciano sottovento o saccature da ovest che non si ondulano e che arrivano già sfrangiate e debolissime.

Si dirà, ci sono ancora aprile e maggio, fino a 20 anni fa stagioni umide e da cascate d'acqua; ma la mia risposta è: non ha più senso guardare l'incedere delle stagioni del passato perchè il meccanismo si è inceppato semi-irreversibilmente (per i tempi umani)

Oramai l'unica cosa sensata è mitigare il danno e ripensare all'economia, perchè temo che questo sarà il nostro nuovo regime climatico
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matteo**
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Messaggio da matteo** »

InvernoPerfetto ha scritto:buongiorno,

io non ho neanche più la forza di commentare la situazione per il mio Piemonte.

Oramai non esiste più una sola configurazione in grado di far piovere sulla mia regione. Anche la primavera 2023, un tempo stagione delle piogge, sta miseramente fallendo: e sarebbe la terza primavera consecutiva, per due anni di siccità che presto diverranno tre.

Si scrutano i modelli, e mai uno straccio di speranza: o hp dittatura, o irruzioni brevissime da nord che ci lasciano sottovento o saccature da ovest che non si ondulano e che arrivano già sfrangiate e debolissime.

Si dirà, ci sono ancora aprile e maggio, fino a 20 anni fa stagioni umide e da cascate d'acqua; ma la mia risposta è: non ha più senso guardare l'incedere delle stagioni del passato perchè il meccanismo si è inceppato semi-irreversibilmente (per i tempi umani)

Oramai l'unica cosa sensata è mitigare il danno e ripensare all'economia, perchè temo che questo sarà il nostro nuovo regime climatico
Nessuno puo' saperlo
NESSUNO
Puo' anche essere un periodo di transizione, ma non si puo' assolutamente dire che sarà un nuovo regime climatico
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Rio
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Messaggio da Rio »

InvernoPerfetto ha scritto:buongiorno,

io non ho neanche più la forza di commentare la situazione per il mio Piemonte.

Oramai non esiste più una sola configurazione in grado di far piovere sulla mia regione. Anche la primavera 2023, un tempo stagione delle piogge, sta miseramente fallendo: e sarebbe la terza primavera consecutiva, per due anni di siccità che presto diverranno tre.

Si scrutano i modelli, e mai uno straccio di speranza: o hp dittatura, o irruzioni brevissime da nord che ci lasciano sottovento o saccature da ovest che non si ondulano e che arrivano già sfrangiate e debolissime.

Si dirà, ci sono ancora aprile e maggio, fino a 20 anni fa stagioni umide e da cascate d'acqua; ma la mia risposta è: non ha più senso guardare l'incedere delle stagioni del passato perchè il meccanismo si è inceppato semi-irreversibilmente (per i tempi umani)

Oramai l'unica cosa sensata è mitigare il danno e ripensare all'economia, perchè temo che questo sarà il nostro nuovo regime climatico
Ciao @Inverno,
le tue esternazioni sono plausibili e ti capisco!

Tanto tempo fa mi permisi si ribadire, che i regimi sono sfalsati, sia dall'inequivocabile aumento della temp. in genere, sia dallo scioglimento del ghiaccio e raffreddamento del N/ATL, con inevitabile goccia portoghese (o come la si vuol chiamare, richiamando l'hp africano) creando un evidente spostamento (del famigerato Azzorre ) che si è spostato piu ad ovest, con concausa, a mio modo di intendere, dello strappo del Jet Stream in quella zona nevralgica, che era a sostegno delle entrate perturbate atlantiche.

Dunque la tua riflessione su "inceppamentoto semi-irreversibilmente" la ritengo plausibile.
Come anche "andiamo avanti".

Ciao
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Rio
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Messaggio da Rio »

Intanto se entra meglio, cioè: sprofonda un po' di piu' (tempo c'è ne, ma forse sarà difficile, per la forza del rinforzo dell'hp) ci puo' regalare un bel siparietto.

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saluti
InvernoPerfetto
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Messaggio da InvernoPerfetto »

matteo** ha scritto:
InvernoPerfetto ha scritto:buongiorno,

io non ho neanche più la forza di commentare la situazione per il mio Piemonte.

Oramai non esiste più una sola configurazione in grado di far piovere sulla mia regione. Anche la primavera 2023, un tempo stagione delle piogge, sta miseramente fallendo: e sarebbe la terza primavera consecutiva, per due anni di siccità che presto diverranno tre.

Si scrutano i modelli, e mai uno straccio di speranza: o hp dittatura, o irruzioni brevissime da nord che ci lasciano sottovento o saccature da ovest che non si ondulano e che arrivano già sfrangiate e debolissime.

Si dirà, ci sono ancora aprile e maggio, fino a 20 anni fa stagioni umide e da cascate d'acqua; ma la mia risposta è: non ha più senso guardare l'incedere delle stagioni del passato perchè il meccanismo si è inceppato semi-irreversibilmente (per i tempi umani)

Oramai l'unica cosa sensata è mitigare il danno e ripensare all'economia, perchè temo che questo sarà il nostro nuovo regime climatico
Nessuno puo' saperlo
NESSUNO
Puo' anche essere un periodo di transizione, ma non si puo' assolutamente dire che sarà un nuovo regime climatico
Lo è già Matteo, lo è già.
Ce lo hai sotto i piedi, non te ne accorgi?

Naturalmente io sto parlando soprattutto per il mio Piemonte e non sto parlando di tempi geologici ma di tempi umani: il trend è iniziato 30 anni fa e si sta consolidando sempre di più... prima ci ha solo "preparati", e 30 anni, soprattutto considerando le prospettive future... sono ampiamente un nuovo regime per i tempi... umani.

Ma non ti accorgi anche tu che un territorio che vive oramai endemicamente a 2/3 gradi sopra le già recentissime medie ( qui fa molto più caldo rispetto alle medie del resto d'Italia) e che non vede attraversare sul proprio cielo più di 4 o 5 dignitose perturbazioni all'anno è un territorio climaticamente sconvolto?

In Piemonte si sta già ragionando in termini di olivi e avocado, innalzando sempre più spesso le quote delle vigne sopra gli 800/ 1000 metri e mutando i tempi di raccolta; si stanno moltiplicando le piantumazioni di palme o piante mediterranee nelle località di pianura e si sta ragionando come inventarsi nuovi modi per produrre riso, nuovi tipo di riso. Per tacere della stagione sciistica invernale, oramai quasi impossibile sotto i 1300 metri salvo pochi gg all'anno. E poi gli approvvigionamenti idrici: si stanno studiando i metodi israeliani e degli emirati per tentare di recuperare la poca acqua che cade, e quest'estate si predeve una stagione di razionamenti e autobotti ( già tredici i comuni piemontesi dove l'acqua arriva con questi mezzi).

Matteo, lo stai già vivendo il nuovo regime nel nostro Nordovest: negli ultimi 36 mesi, in ben 31 sono stati archiviate termiche ben sopra la norma; negli ultimi 12... tutti e 12! E oramai non si ragiona neanche più se saranno più caldi e più secchi della media: ma di quanto saranno di gran lunga più caldi e più secchi, e per più secchi intendo soprattutto il calo delle giornate piovose, perchè se poi in un temporale estivo ti fa 120 mm di pioggia, seguito però poi da altri 60 giorni secchi, capisci che non risolvi nulla.

Sta già accadendo Matteo...sta già accadendo.
E non promette di essere breve..
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matteo**
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Messaggio da matteo** »

Ma certo inverno, ma certo che lo vedo
E ho il rigetto!!!fa schifo sto clima ed è assurdo...
Intendevo che non possiamo sapere la durata e se sia permanente
Tutto qua
per il resto hai già detto tutto tu ed è la santa verità
Speriamo davvero cambi qualcosa
Speriamo :cry:
Metropolis
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Messaggio da Metropolis »

InvernoPerfetto ha scritto:
matteo** ha scritto:
InvernoPerfetto ha scritto:buongiorno,

io non ho neanche più la forza di commentare la situazione per il mio Piemonte.

Oramai non esiste più una sola configurazione in grado di far piovere sulla mia regione. Anche la primavera 2023, un tempo stagione delle piogge, sta miseramente fallendo: e sarebbe la terza primavera consecutiva, per due anni di siccità che presto diverranno tre.

Si scrutano i modelli, e mai uno straccio di speranza: o hp dittatura, o irruzioni brevissime da nord che ci lasciano sottovento o saccature da ovest che non si ondulano e che arrivano già sfrangiate e debolissime.

Si dirà, ci sono ancora aprile e maggio, fino a 20 anni fa stagioni umide e da cascate d'acqua; ma la mia risposta è: non ha più senso guardare l'incedere delle stagioni del passato perchè il meccanismo si è inceppato semi-irreversibilmente (per i tempi umani)

Oramai l'unica cosa sensata è mitigare il danno e ripensare all'economia, perchè temo che questo sarà il nostro nuovo regime climatico
Nessuno puo' saperlo
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Puo' anche essere un periodo di transizione, ma non si puo' assolutamente dire che sarà un nuovo regime climatico
Lo è già Matteo, lo è già.
Ce lo hai sotto i piedi, non te ne accorgi?

Naturalmente io sto parlando soprattutto per il mio Piemonte e non sto parlando di tempi geologici ma di tempi umani: il trend è iniziato 30 anni fa e si sta consolidando sempre di più... prima ci ha solo "preparati", e 30 anni, soprattutto considerando le prospettive future... sono ampiamente un nuovo regime per i tempi... umani.

Ma non ti accorgi anche tu che un territorio che vive oramai endemicamente a 2/3 gradi sopra le già recentissime medie ( qui fa molto più caldo rispetto alle medie del resto d'Italia) e che non vede attraversare sul proprio cielo più di 4 o 5 dignitose perturbazioni all'anno è un territorio climaticamente sconvolto?

In Piemonte si sta già ragionando in termini di olivi e avocado, innalzando sempre più spesso le quote delle vigne sopra gli 800/ 1000 metri e mutando i tempi di raccolta; si stanno moltiplicando le piantumazioni di palme o piante mediterranee nelle località di pianura e si sta ragionando come inventarsi nuovi modi per produrre riso, nuovi tipo di riso. Per tacere della stagione sciistica invernale, oramai quasi impossibile sotto i 1300 metri salvo pochi gg all'anno. E poi gli approvvigionamenti idrici: si stanno studiando i metodi israeliani e degli emirati per tentare di recuperare la poca acqua che cade, e quest'estate si predeve una stagione di razionamenti e autobotti ( già tredici i comuni piemontesi dove l'acqua arriva con questi mezzi).

Matteo, lo stai già vivendo il nuovo regime nel nostro Nordovest: negli ultimi 36 mesi, in ben 31 sono stati archiviate termiche ben sopra la norma; negli ultimi 12... tutti e 12! E oramai non si ragiona neanche più se saranno più caldi e più secchi della media: ma di quanto saranno di gran lunga più caldi e più secchi, e per più secchi intendo soprattutto il calo delle giornate piovose, perchè se poi in un temporale estivo ti fa 120 mm di pioggia, seguito però poi da altri 60 giorni secchi, capisci che non risolvi nulla.

Sta già accadendo Matteo...sta già accadendo.
E non promette di essere breve..
Comunque temperature e precipitazioni non sono necessariamente legati. Dove sta scritto che automaticamente più caldo significa più secco?
InvernoPerfetto
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Messaggio da InvernoPerfetto »

Metropolis ha scritto:
InvernoPerfetto ha scritto:
matteo** ha scritto: Nessuno puo' saperlo
NESSUNO
Puo' anche essere un periodo di transizione, ma non si puo' assolutamente dire che sarà un nuovo regime climatico
Lo è già Matteo, lo è già.
Ce lo hai sotto i piedi, non te ne accorgi?

Naturalmente io sto parlando soprattutto per il mio Piemonte e non sto parlando di tempi geologici ma di tempi umani: il trend è iniziato 30 anni fa e si sta consolidando sempre di più... prima ci ha solo "preparati", e 30 anni, soprattutto considerando le prospettive future... sono ampiamente un nuovo regime per i tempi... umani.

Ma non ti accorgi anche tu che un territorio che vive oramai endemicamente a 2/3 gradi sopra le già recentissime medie ( qui fa molto più caldo rispetto alle medie del resto d'Italia) e che non vede attraversare sul proprio cielo più di 4 o 5 dignitose perturbazioni all'anno è un territorio climaticamente sconvolto?

In Piemonte si sta già ragionando in termini di olivi e avocado, innalzando sempre più spesso le quote delle vigne sopra gli 800/ 1000 metri e mutando i tempi di raccolta; si stanno moltiplicando le piantumazioni di palme o piante mediterranee nelle località di pianura e si sta ragionando come inventarsi nuovi modi per produrre riso, nuovi tipo di riso. Per tacere della stagione sciistica invernale, oramai quasi impossibile sotto i 1300 metri salvo pochi gg all'anno. E poi gli approvvigionamenti idrici: si stanno studiando i metodi israeliani e degli emirati per tentare di recuperare la poca acqua che cade, e quest'estate si predeve una stagione di razionamenti e autobotti ( già tredici i comuni piemontesi dove l'acqua arriva con questi mezzi).

Matteo, lo stai già vivendo il nuovo regime nel nostro Nordovest: negli ultimi 36 mesi, in ben 31 sono stati archiviate termiche ben sopra la norma; negli ultimi 12... tutti e 12! E oramai non si ragiona neanche più se saranno più caldi e più secchi della media: ma di quanto saranno di gran lunga più caldi e più secchi, e per più secchi intendo soprattutto il calo delle giornate piovose, perchè se poi in un temporale estivo ti fa 120 mm di pioggia, seguito però poi da altri 60 giorni secchi, capisci che non risolvi nulla.

Sta già accadendo Matteo...sta già accadendo.
E non promette di essere breve..
Comunque temperature e precipitazioni non sono necessariamente legati. Dove sta scritto che automaticamente più caldo significa più secco?


Presto detto Metropolis: poiché noi non viviamo in Siberia o Alaska continentale, ove per 6/7 mesi l'anno è grazie a possenti anticiclonici termici che perdurano temperature molto basse; se alle nostre latitudini da marzo a novembre ( quindi 9 mesi abbondanti ) crollano le perturbazioni e le occasioni di tempo perturbato, con netta prevalenza di clima dominato da hp, per giunta hp spesso nordafricano, capirai bene che nell arco dell anno le medie termiche saranno sempre votate verso l alto e le precipitazioni verso il basso.

Questo ragionamento non vale solo per due mesi l anno ( dicembre e gennaio) e solo per la pianura padana dove al contrario è con le hp che fa più freddo. Però intanto stiamo parlando di due mesi contro dieci, inoltre anche le hp invernali degli ultimi anni portano termiche sopra la norma perché sempre meno accompagnate da nebbie fredde ma spesso scortare dal fhoen
Metropolis
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Messaggio da Metropolis »

InvernoPerfetto ha scritto:
Metropolis ha scritto:
InvernoPerfetto ha scritto: Lo è già Matteo, lo è già.
Ce lo hai sotto i piedi, non te ne accorgi?

Naturalmente io sto parlando soprattutto per il mio Piemonte e non sto parlando di tempi geologici ma di tempi umani: il trend è iniziato 30 anni fa e si sta consolidando sempre di più... prima ci ha solo "preparati", e 30 anni, soprattutto considerando le prospettive future... sono ampiamente un nuovo regime per i tempi... umani.

Ma non ti accorgi anche tu che un territorio che vive oramai endemicamente a 2/3 gradi sopra le già recentissime medie ( qui fa molto più caldo rispetto alle medie del resto d'Italia) e che non vede attraversare sul proprio cielo più di 4 o 5 dignitose perturbazioni all'anno è un territorio climaticamente sconvolto?

In Piemonte si sta già ragionando in termini di olivi e avocado, innalzando sempre più spesso le quote delle vigne sopra gli 800/ 1000 metri e mutando i tempi di raccolta; si stanno moltiplicando le piantumazioni di palme o piante mediterranee nelle località di pianura e si sta ragionando come inventarsi nuovi modi per produrre riso, nuovi tipo di riso. Per tacere della stagione sciistica invernale, oramai quasi impossibile sotto i 1300 metri salvo pochi gg all'anno. E poi gli approvvigionamenti idrici: si stanno studiando i metodi israeliani e degli emirati per tentare di recuperare la poca acqua che cade, e quest'estate si predeve una stagione di razionamenti e autobotti ( già tredici i comuni piemontesi dove l'acqua arriva con questi mezzi).

Matteo, lo stai già vivendo il nuovo regime nel nostro Nordovest: negli ultimi 36 mesi, in ben 31 sono stati archiviate termiche ben sopra la norma; negli ultimi 12... tutti e 12! E oramai non si ragiona neanche più se saranno più caldi e più secchi della media: ma di quanto saranno di gran lunga più caldi e più secchi, e per più secchi intendo soprattutto il calo delle giornate piovose, perchè se poi in un temporale estivo ti fa 120 mm di pioggia, seguito però poi da altri 60 giorni secchi, capisci che non risolvi nulla.

Sta già accadendo Matteo...sta già accadendo.
E non promette di essere breve..
Comunque temperature e precipitazioni non sono necessariamente legati. Dove sta scritto che automaticamente più caldo significa più secco?


Presto detto Metropolis: poiché noi non viviamo in Siberia o Alaska continentale, ove per 6/7 mesi l'anno è grazie a possenti anticiclonici termici che perdurano temperature molto basse; se alle nostre latitudini da marzo a novembre ( quindi 9 mesi abbondanti ) crollano le perturbazioni e le occasioni di tempo perturbato, con netta prevalenza di clima dominato da hp, per giunta hp spesso nordafricano, capirai bene che nell arco dell anno le medie termiche saranno sempre votate verso l alto e le precipitazioni verso il basso.

Questo ragionamento non vale solo per due mesi l anno ( dicembre e gennaio) e solo per la pianura padana dove al contrario è con le hp che fa più freddo. Però intanto stiamo parlando di due mesi contro dieci, inoltre anche le hp invernali degli ultimi anni portano termiche sopra la norma perché sempre meno accompagnate da nebbie fredde ma spesso scortare dal fhoen
Inverno 2013/2014 più caldo, ma non più siccitoso, anzi tutt’altro.
Che negli ultimi 2/3 anni ci sia stato un pattern penalizzante sia sotto il profilo termico che pluvio è indubbio. Che si vada verso un aumento delle medie delle temperature anche, ma che questo specifico pattern sia sempre quello in futuro non è assolutamente automatico.
Sordatino
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Messaggio da Sordatino »

Gio79 ha scritto:
trottolino ha scritto:Ottima ed ennesima passata fredda per il centro sud con abbondante neve sull'Appennino!! Si tornera' in inverno. Qualcuno dice veloce...
Siamo a fine Marzo, e' normale che durino 2/3 giorni!!!
L’abbondante neve sull’Appennino non so dove la vedi sinceramente. Per il resto si passa dalla -4 alla +12 in 48 ore..se non e’ fugace questo..
Non perderci nemmeno un secondo del tuo tempo, è solo un provocatore già definitivamente bannato e nuovamente registratosi con diverso nick solo per continuare a scrivere sciocchezze, siamo alla miseria umana.
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