Monitoraggio vps e possibili ripercussioni circolatorie.

Discussioni meteorologiche sul tempo previsto nei prossimi giorni ma anche climatologia e discussioni sui run dei vari modelli: è la stanza principale, quella più affollata e seguita.

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picchio70
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Messaggio da picchio70 »

pioggiofilo ha scritto:Purtroppo Picchio nel nord del Piemonte non si è vista alcuna precipitazione come ormai avviene da un anno e mezzo, magari il nord avesse ricevuto tanta acqua e neve come hai premesso...
Ciao, si ho letto che alcune zone , e non solo l'alto Piemonte, hanno ricevuto poco.
Ho descritto un quadro medio generale e non essendo questo il TD idoneo
per le diversificazione settoriali nella distribuzione dei mm, ho sommariamente
commentato la barica avutesi.
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Centro nord con buone precipitazione e nevicate anche abbondanti.
gemi65
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Messaggio da gemi65 »

picchio70 ha scritto:
pioggiofilo ha scritto:Purtroppo Picchio nel nord del Piemonte non si è vista alcuna precipitazione come ormai avviene da un anno e mezzo, magari il nord avesse ricevuto tanta acqua e neve come hai premesso...
Ciao, si ho letto che alcune zone , e non solo l'alto Piemonte, hanno ricevuto poco.
Ho descritto un quadro medio generale e non essendo questo il TD idoneo
per le diversificazione settoriali nella distribuzione dei mm, ho sommariamente
commentato la barica avutesi.
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Centro nord con buone precipitazione e nevicate anche abbondanti.
PS: il periodo descritto non c'entra nulla con le dinamiche di stw
Giova ripeterlo per chi non avesse compreso in primis l'autore del td
Gabriele_2021
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Messaggio da Gabriele_2021 »

Ciao gemi
se hai tempo e voglia di leggere quello he ho scritto ieri su questo td, capirai che in realtà c'è stata un interazione s t nelle vicende meteo attuali e future
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Rio
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Messaggio da Rio »

Ciao @gemi, dice bene @Gabriele

Un evento di stratwarming, al suo secondo impulso, comporta un indebolimento del vortice polare stratosferico ed anche un effetto S-T, ovvero una interferenza strato-troposfera.

Una volta che il segnale raggiunge la superficie la risposta circolatoria è veloce.

Siamo però in presenza di un displacement (vortice coricato su di un lato a tutte le quote), la dinamica è più laboriosa e gli impulsi stratosferici probabilmente saranno a ondate.

Ora vorrei ricordare ancora: stratwarming=ondata di gelo non è sempre verificata, dipende dal tipo di stratwarming, dal periodo in cui avviene e da come è disposto il jet stream.

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Link >> https://stratobserve.com/anom_ts_diags
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Messaggio da picchio70 »

picchio70 ha scritto:Proiezioni bariche e termiche che escludono ogni tentativo
di velleità fredde. Lo scombussolamento indotto dall'ese warm
sta avendo ripercussioni non idonee al Mediterraneo , si ferma all'Europa centrale,
e questo presuppone un lag di riequilibrio termodinamico .
Vedono un flusso occidentale da teso a poco ondulato a spazzolare
il nord e le alpi, dove nelle fasi di curvatura più accentuata di avrebbero
possibilità di piogge anche tirreniche , ed al contempo richiami caldi.
Conferme
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A mio avviso rimane sempre possibile un colpo dalle caratteristiche invernali
alla risoluzione del pattern in atto , ma siccome occorre del tempo ,
meglio ed eventualmente riparlarne più in là.
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picchio70
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Messaggio da picchio70 »

Buongiorno,
poche variazioni rispetto a quanto già discusso riguardo il medio termine.
Gli effetti s t non si dimostrano favorevoli al Mediterraneo
per dipolo troppo estremo negativo con moto antizonale esasperato.
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Il quadro medio offre poche possibilità di interessamento a scapito di un flusso
medio alto verso la middle Europa / atlantico.

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Quindi, come si accennava già nei precedenti interventi,
dovremmo aspettare un riequilibrio polare che presenta e presenterà ancora
un dipolo siberiano , seppur nel long EC mostra segnali di travaso .

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Se dovessimo assistere ad un nuovo AD+ allora salirebbero le quotazione
per uno scand + con apertura artica a carattere meridiano

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Per ora si nota una dorsale atlantica superiore con un avvallamento superiore sull'Europa porta venti freddi del nord verso l'Europa occidentale e richiami caldi più a est.
Quindi resta al momento probabile un promotorio sub tropicale
come discusso addietro nelle tendenze suo forecast.
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picchio70
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Messaggio da picchio70 »

Molto evidente il rintocco AO NAO Nam - e touch down troposferico
dell'ese warm.
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michele57
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Messaggio da michele57 »

Mi sento in dovere di ringraziare i vari "Picchio", "Gabriele 21"per le loro analisi legate soprattutto alle manovre stratosferiche e altro.
Un lavoro impegnativo che è servito anche a far conoscere a tanti forumisti nozioni che magari non erano conosciute.
Allo stesso tempo, non posso che ribadire che purtroppo le conseguenzialità troposferiche non sempre hanno portato a quello che in parte ci veniva proposto. Non perchè era errate le analisi, bensì la meteorologia funziona così.
Ormai certe letterature didattiche elaborate anche da grandi scienziati, non sempre portano a quello che poi la realtà ci dimostra.
Se ci aggiungiamo che la ns. penisola resta in un posizione alquanto ibrida, il risultato non resta che quello che portiamo avanti tutti gli anni.
"Picchio" sa bene come la penso in tal senso.
Cmq. ancora complimenti e un saluto a "Rio" che mi sembra molto vicino ai miei...pensieri!!!
Ultima modifica di michele57 il ven mar 03, 2023 7:32 pm, modificato 1 volta in totale.
michele57
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Messaggio da michele57 »

michele57 ha scritto:Mi sento in dovere di ringraziare i vari "Picchio", "Gabriele 21"per le loro analisi legate soprattutto alle manovre stratosferiche e altro.
Un lavoro impegnativo che è servito anche a far conoscere a tanti forumisti nozioni che magari non erano conosciute.
Allo stesso tempo, non posso che ribadire che purtroppo le conseguenzialità troposferiche non sempre hanno portato a quello che in parte ci veniva proposto. Non perchè era errate le analisi, bensì la meteorologia funziona così.
Ormai certe letterature didattiche elaborate anche da grandi scienziati, non sempre portano a quello che poi la realtà ci dimostra.
Se ci aggiungiamo che la ns. penisola resta in un posizione alquanto ibrida, il risultato non resta che quello che portiamo avanti tutti gli anni.
"Picchio" sa bene come la penso in tal senso.
Cmq. ancora complimenti e un saluto a "Rio" che mi sembra molto vicino ai miei...pensieri!!!
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Messaggio da picchio70 »

Buongiorno,
poche novità evolutivi nel prossimo medio futuro
riguardo alla circolazione che interesserà il Mediterraneo.
Siamo in piena fase s t ese warm con nam negativo touch down troposferico
ma che ha avuto riscontri poco congeniali per le basse latitudini mediterranee.
Un dipolo esasperato siberiano innesca un moto antizonale che traghetterà le masse d'aria fredda in discesa dal polo verso l'Europa centrale in direzione atlantico.
Freddo e nevicate interesseranno l'Europa centrale e UK
per fronte polare medio alto.
Caratteristica questa che negli ultimi anni si sta ripresentando con frequenza,
responsabile anche della forte diminuzione delle precipitazioni nel Mediterraneo.
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Dopodiché avevamo messo in conto già da diversi giorni , la possibilità
che un cuneo sub tropicale potesse affacciarsi sul Mediterraneo , visto il
fronte polare mantenersi alto e la distribuzione delle figure pressorie che continuano
a mostrare un nord america sgombero da vorticita' polari che tenderanno
a trovare centralità anche per nuove ripercussioni stratosferiche in virtù di un vps
in nuovo rinforzo riducendo notevolmente un Fw anticipato.
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Assenza del ramo canadese che influirà sulle condizioni dinamiche dell'alta
atlantica condizionata dalle vorticita' nord atlantiche con quiescenza della prima onda .
Probabilmente la fase mjo in forte uscita 8 e verso le fasi 1/2 con notevole aumento
della velocità angolare.

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Dinamica che al contempo potrebbe dare nuova linfa all'alta atlantica verso la fine seconda decade con ripresa di scambi meridiani con caratteristiche più centrali.
Ma queste sono labili proiezioni che devono necessariamente trovare
riscontro modellistico, mentre con molta più certezza il Mediterraneo
vedrà condizioni miti e piuttosto stabili nei prossimi giorni
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Messaggio da picchio70 »

Forecast di EC che vedono sempre una prevalenza di rischio
sub tropicale in anti blocco.
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Messaggio da picchio70 »

Abbastanza evidente il cambio marcia barico
che abbiamo avuto tra le prima due decadi di febbraio .
Confronto barico/termico/pluvio.
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E gli esiti dei due momenti easternlies, dapprima in AD+ e poi in AD - con split
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Messaggio da picchio70 »

Buongiorno,
aggiornamenti che non si discostano da ciò che abbiamo già evidenziato
nei precedenti interventi.
Il riscaldamento stratosferico che si è concretizzato nell'ultimo periodo, sta' caratterizzando anche la circolazione troposferica attraverso la redistribuzione
delle figure bariche che di fatto sta rimodulando i flussi e il movimento delle masse d’aria.
Tutto questo perché le vicende stratosferiche si stanno trasferendo in basso
attraverso due figure dominanti, un vpt coricato un euro asia ed un blocco
groenlandese.
In questo processo evolutivo, nei prossimi giorni vedremo all’opera un anticiclone di blocco sulla Groenlandia ed il lobo principale del Vortice Polare sull’Eurasia.
Come già detto, gli effetti s t non avranno ripercussioni fredde nel Mediterraneo
in quanto la discesa di masse d'aria polare si dividerà in due tronconi, il primo
gelido verso l'Europa settentrionale, il secondo freddo verso l'Europa centrale ,
con un fronte polare medio alto in direzione e moto antizonale verso il
vicino atlantico richiamato dal contatto delle linee di flusso
con le residue vorticita' canadesi.
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Per il mediterraneo invece non si prevedono eventi o fase instabili significative,
anzi proprio un virtù del flusso secondario, saranno le correnti miti
a prendere il sopravvento stimolate dal js abbastanza teso con scarse possibilità
di curvature cicloniche.
Quindi si manifesta ancora la difficoltà di fronti atlantici organizzati
di entrare franchi nel Mediterraneo , con uniche possibilità precipitative dettate
da sbarramenti orografici alpini, soprattutto di confine, e appenninici .
Anzi saremo a rischio richiamo sub tropicale con mitezza diffusa sul territorio
con conseguenze nefaste per il manto nevoso alpino ed appenninico.
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Questo perché il vortice polare cerca di trovare equilibrio termodinamico dopo
lo scombussolamento indotto dall'ese warm , trovando centralità
attraverso le vorticita' che si andranno a collocare verso la Scandinavia
in un scand - allungando rami polari in atlantico stimolando la risposta sub tropicale.
Solo in seconda decade potremmo sperare di sfruttare questo cuneo
per scivoli nord atlantici, ma, se troppo centrato , esporrebbe il nord
a correnti favoniche ad aggravare ancor di più le già critiche condizioni idriche.
Mjo in forte magnitudo in fase 8 ma in uscita 1/2
che aumenterà la velocità angolare .
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Rio
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Messaggio da Rio »

Buongiorno ragazzi, rilascio un altro stralcio della storia.... Il passaggio dall'inverno alla primavera produce la scomparsa del vortice polare, in questo periodo di cambiamento stagionale, il riscaldamento radiativo della stratosfera collabora con le Onde di Rossby dalla troposfera nella decelerazione del flusso da Ovest tipica dell'inverno.

Se questo vento è forte, la variabilità del vento zonale durante la transizione stagionale è grande, in modo che il vento zonale a 10hPa e 50hPa spesso superi i 5m/s. Dovremo controllare la linea critica 0 del vento mentre scende da 10hPa a 50hPa.

Se il vortice è debole possiamo vedere il riscaldamento finale circa 6 o 7 giorni prima, e se il vortice è forte è circa 4 o 10 giorni dopo.

I venti forti impiegano più tempo a rallentare il vortice polare rispetto a quando il vortice polare è debole, ma come osserviamo nelle uscite dei modelli il vento da ovest è già all'interno della linea critica 0. Ciò indica teoricamente che la data di un possibile evento di riscaldamento finale non dovrebbe essere successiva al 15 aprile.

20 giorni prima del riscaldamento finale, la stratosfera extratropicale è dominata da un vortice polare con venti occidentali. Dovremmo vedere anomalie positive nella zona extratropicale e anomalie negative nelle regioni subtropicali.

Qui potremmo osservare questa teoria, (anche se debolmente soddisfatta) come sulla verticale del 75 al 60 º N abbiamo residui di venti da ovest, e la parte extratropicale alle latitudini da 30º a 60º N fino alla gamma di 70hpa ci sono residui di venti occidentali.

Vediamo la partenza dei venti per il giorno 15-3-23

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Dal 24-3-23 la situazione non è cambiata quasi nulla.

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Quando arriva il momento del collasso del vortice, queste anomalie positive si indeboliranno rapidamente e diventeranno anomalie negative, apparendo di 1 vedere nella stratosfera superiore e poi scendendo verso il basso fino a raggiungere la superficie il giorno 0 (o giorno dell'evento).

Anche la troposfera subirà un marcato rallentamento del vento zonale, e nei successivi 20 giorni dell'evento, i venti a media e alta latitudine si indeboliranno immediatamente e appariranno aree con venti orientali, linea critica 0 del vento, scenderanno dalla parte superiore della stratosfera alla stratosfera inferiore.

Ci sono i primi riscaldamenti finali che sono simili al riscaldamento stratosferico di metà inverno, ma la differenza è il cambiamento del vento verso est a 50 hPa.

Ci sono autori che dicono che l'onda n-2 è la più efficace per un riscaldamento finale.

E altri dicono che l'amplificazione dell'onda n-1 prima del riscaldamento finale è la ragione principale del rallentamento troposferico, mentre nella stratosfera questa onda si indebolisce.


I riscaldamenti finali tardivi mostrano che le onde planetarie sono solitamente assenti nella stratosfera superiore e media.
Qui osserviamo le ampiezze delle onde n1 e dell'onda n2, a 10hPa l'onda n1 ha denti di sega, che suggeriscono un'attività un po’ irregolare, e l'onda n2 è KO, e non possiamo contare su di essa.

La decelerazione del vento zonale della troposfera è per lo più attribuita all'ampiezza dell'onda troposferica n1 prima del riscaldamento finale, a volte se questa onda è debole, la circolazione residua può essere confinata solo nella troposfera superiore.

Qui osserviamo poca attività nell'onda n2, l'onda n1 mostra una strana struttura di voler salire e non essere in grado di riprovare. Secondo l'immagine a dente di sega, la parte superiore del vortice polare è per metà annullata dall'attività precedente che le onde hanno esercitato su di esso ed è in una buona posizione per l'onda N1 per scaricare la sua energia e finirla.

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Se ricordiamo la teoria dell'attività delle onde, è meglio scendere a 100hpa, un livello che ci informa della vera attività delle onde. Dal momento che quell'area mostra meglio la sua attività.

Vediamo che verso la fine di marzo l'onda 1 diminuisce la sua ampiezza e l'onda n2 prende il sopravvento, questo ci mostra quanto sia complicato stabilire teorie esatte sugli eventi stratosferici, sarà necessario concludere se assisteremo a un riscaldamento finale anticipato o tardivo, al momento i modelli si estendono fino al 25 marzo.

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Ora osserviamo come si evolve il vortice polare a partire dal' 11-3-23, la parte superiore si stacca formando una mezzaluna, segnale che assisteremo ad un riscaldamento finale per spostamento del vortice.

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Entro il giorno 12-3-23 si osserva una disconnessione tra la stratosfera inferiore e media e la sua parte superiore.

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Entro il giorno 13 cambia aspetto, la formazione di un piccolo imbuto nella parte inferiore

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Per il giorno 15 continuiamo quasi come il giorno 13, con una forte disconnessione, perché la parte superiore raggiunge solo da 1 a 20hPa, e disconnessa fino a 20hpa

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Nell'output di questo modello si osserva questa disconnessione, e nella colonna di destra, aspect ratio, vediamo che la palla inferiore non raggiunge il punto 2, che indica che c'è uno spostamento del vortice polare

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Giorno 17-3-23 sembra voler collegare la colonna del vortice,

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Ma come indica questo modello è qualcosa di evidente, la parte inferiore rimane a 20hPa e la parte superiore scende a malapena a 3 hPa, la colonna a destra osserviamo come tra 20 e 30hPa è sul numero 2, questo ci dice che quella parte del vortice è divisa.

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Per il giorno 20-3-23 è come un desiderio e non raggiungere la connessione tra la colonna del vortice

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Quello che abbiamo visto in precedenza il 17 non culmina in questa partenza il 20-3-23

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Il 24-3-23 sembra abbastanza evidente che il vortice non sarà ricomposto

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Vedremo nei prossimi giorni cosa ci mostreranno i modelli.


Continua.....
Ultima modifica di Rio il dom mar 12, 2023 12:24 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da Rio »

Per quanto riguarda le temperature vediamo che il 15 marzo c'è un riscaldamento sopra la verticale di 60ºN nella stratosfera superiore, ma tra 80º e 90º N è un po’ più freddo.

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Per il 17 sta mostrando un aumento della temperatura debole nel 90 ° N

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Il 24-3-23 vediamo già -30 ºC nella stratosfera superiore sopra 90º N

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Continua...
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