Statwarming: il grande equivoco

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InvernoPerfetto
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Statwarming: il grande equivoco

Messaggio da InvernoPerfetto »

buonasera,

Apro questo TD per avviare una finestra di dialogo in merito al grande equivoco che si instaura ogni dannatissimo inverno relativamente alla figura mistica del Riscaldamanto Stratosferico, detto anche "Stratwarmng" in lingua inglese.

Ora, non mi addentrerò nei dettagli scientifici del fenomeno e per varie ragioni: pur disponendo di discrete conoscenze infatti non posso certo definirmi un esperto in materia e in questo stesso forum vi sono persone molte più tecniche di me;
sul fenomeno aleggiano ancora molta incognite che dividono perfino gli scienziati;
il linguaggio esplicativo deve arrivare a tutti o a quasi tutti, altrimenti non si parla più di una chat di appassionati/competenti ma di un simposio di addetti ai lavori.

Ergo, la ragione che mi ha spinto ad aprire il topic è sostanzialmente legata a puntualizzare taluni elementi, alcuni dei quali perfino basilari ma che hanno l'obiettivo di "smontare" o ridimensionare una volta per tutte il fascino di questa figura "mitologica":

a) la statistica:
la percentuale di eventi favorevoli all'Europa frutto dello StratWarming è mediamente inferiore al 15-20%; in Italia, fazzoletto più piccolo, gli eventi favorevoli scendono sotto il 5-10%: se invece li riduciamo ancora ai nostri fazzoletti regionali legati ai microclimi della Penisola, la probabilità che uno riscaldamento stratosferico premi la nostra regione scende ben sotto il 5%.
In sostanza, considerando che un anno su due si verifica un Major Stratwarming, se un abitante di Milano, Roma o Palermo, dovesse vivere 80 anni, si godrebbe DUE o TRE VOLTE al massimo un grande evento legato a tale vicende.

b) geopolitica dei fenomeni:
per le ragioni legate alla dinamiche della corrente a getto e del Vortice polare, gli effetti "politici" dello Riscaldamento Stratosferico premiavano, premiano e premieranno molto più spesso il Nord America e l'Asia orientale: l'Europa, soprattutto l'Europa centro-occidentale, è spesso sul lato ascendente degli effetti stratosferici, con rimonte miti e stabilizzanti

c) sfida con lo Stratcooling: non c'è partita
Al contrario, quando la Stratosfera tende a raffreddarsi, la probabilità di condizionamento e di effetti nei bassi strati è assai più elevata e, sfruttando le dinamiche delle correnti atmosferiche, i risultati quasi sempre determinano spanciamenti e NAO ultrapositive in Europa

d) dialogo con la Troposfera: eterno mistero
Gli scienziati, quelli veri, non hanno ancora ben compreso le ragioni per cui a volta la stratosfera comunica e a volte se ne infischia della Troposfera. E' capitato difatti che mastodontici riscaldamenti stratosferici non abbiano stretto la mano alla troposfera, o al contrario tenui riscaldamenti abbiano inciso ad altitudini troposferiche. Ergo: permane il mistero

e) inverni normali senza aiutino
Molti episodi invernali degli inverni del passato sono sorti attraverso "banalissime" manovre troposferiche, soprattutto al Nord. Magari non erano eventi memorabili, ma tante nevicate, gran gelate o fasi sottomedia nascevano da fisiologiche sinottiche tipiche della stagione fredda

f) cambiamenti climatici
Infine, ultimo ma non per ultimo, la risalita della cella di Hadley, lo spostamento del core dell'Azzorriano verso est e del subtropocale verso nord hanno reso ancora più improbabile osservare risultati proficui nel vecchio continente e in italia, lasciando questi territori quasi sempre ai margini delle grandissime fenomenologie invernali

In conclusione, lasciamo allo Stratwarming ciò che è dello Stratwarming e diamo lui solo la giusta importanza, ben sapendo, o imparando a sapere, che non è da lui che dipendano le nostre fortune o i nostri malanni climatici, e che sopravvalutarlo ogni stramaledetto inverno non farebbe altro che illuderci e allontanarci dalla realtà.

Dibattito aperto....
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erboss
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Messaggio da erboss »

Beh sostanzialmente mi trovi d'accordo.
Però l'equivoco, come lo chiami tu, si instaura quando qualcuno (onestamente: non io e nemmeno gli esperti del forum) carica puntualmente tutte le aspettative di una stagione sul riscaldamento stratosferico che appunto avviene ogni anno.
Quando invece è sul reale condizionamento che bisognerebbe riflettere.
Poi oltre allo SW la lista volendo è ancora lunga e andrebbe estesa anche al NINO, NINA, e agli indici teleconnettivi e predittivi, NAM su tutti.
Mi permetto una metafora che però rende l'idea: io la vedo come accade con gli indici di borsa ed i promotori finanziari che promettono rendite facili, quando poi non esistono nè certezze nè guadagni privi di rischi.
Sta nell'esperienza di ciascuno saper interpretare tutti gli elementi in gioco.
Io nel mio piccolo mi tengo buone le mie osservazioni meteo fino a 4-5 gg.
Dopo è un campo minato.


Ciao
caroselliacci
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Messaggio da caroselliacci »

Le teleconnessioni non servono a nulla

Con ogni combinazione possibile, fa sempre e solo caldo a causa o dell'africano o dell'azzorriano

L'unica tlc che conta è la posizione della cella di Hadley, che è salita troppo a nord a causa di interventi antropici involontari (Co2) e volontari (manipolazioni varie)

I teleconnettivologi potrebbero cambiare mestiere in blocco, che è lo stesso
InvernoPerfetto
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Messaggio da InvernoPerfetto »

Vedo che l'argomento non scalda i cuori, forse perchè troppo distratti dal fantastico inverno che stiamo vivendo.

Ad ogni modo è un peccato non confrontarsi, poteva essere un'occasione per capirne di più
vignaiolo
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Messaggio da vignaiolo »

InvernoPerfetto ha scritto:Vedo che l'argomento non scalda i cuori, forse perchè troppo distratti dal fantastico inverno che stiamo vivendo.

Ad ogni modo è un peccato non confrontarsi, poteva essere un'occasione per capirne di più
Forse perché se ne sa troppo poco e quindi non si sa che scrivere
Forse queste mancanze sono anche alla base dell'idea che SW= gelo e neve in Europa e Italia su cui giocano molti siti meteo
InvernoPerfetto
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Messaggio da InvernoPerfetto »

vignaiolo ha scritto:
InvernoPerfetto ha scritto:Vedo che l'argomento non scalda i cuori, forse perchè troppo distratti dal fantastico inverno che stiamo vivendo.

Ad ogni modo è un peccato non confrontarsi, poteva essere un'occasione per capirne di più
Forse perché se ne sa troppo poco e quindi non si sa che scrivere
Forse queste mancanze sono anche alla base dell'idea che SW= gelo e neve in Europa e Italia su cui giocano molti siti meteo


Cinico ma plausibile.
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6Gennaio2017
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Messaggio da 6Gennaio2017 »

vignaiolo ha scritto:
InvernoPerfetto ha scritto:Vedo che l'argomento non scalda i cuori, forse perchè troppo distratti dal fantastico inverno che stiamo vivendo.

Ad ogni modo è un peccato non confrontarsi, poteva essere un'occasione per capirne di più
Forse perché se ne sa troppo poco e quindi non si sa che scrivere
Forse queste mancanze sono anche alla base dell'idea che SW= gelo e neve in Europa e Italia su cui giocano molti siti meteo
Ciao vignaiolo, e li chiami pure "siti meteo"? Sono pura immondizia, qualsiasi loro articolo è mistificato e trasfigurato in una veste indecente e anti- meteorologica. Sull'argomento del td, secondo me bisognerebbe indagare sul ruolo da spartiacque che fa la tropopausa, il limite comunicativo, perché è lì che molte volte si fermano i condizionamenti, certo è che condizionamenti però del NAM che sfondano +1,5 hanno possibilità nettamente maggiore di condizionare anche il vpt in dinamiche strato-tropo, accorpando le vorticitá alle alte latitudini con rinforzo delle mpv, chiudendo l'Europa centro-occidentale statisticamente sotto l'hp nella maggior parte dei casi, o al massimo in circolazioni secondarie non troppo consistenti legate a stirata zonale. Certo, non bisogna addossare solo agli ESE (Extreme Stratospheric Events) la causa della condizione europea centro occidentale in generale, ci sono anche altri elementi cone l'innalzamento della cella di Hadley. Argomento senza dubbio da indagare, sul quale anche chi "ha le mani in pasta" non si è ancora fatto una idea univoca.
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ducaneve
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Messaggio da ducaneve »

Ciao, mi limito a dire che nel decennio scorso almeno due grosse irruzioni gelide hanno invaso l'Italia per merito di uno stratwarming.
2012 ese warm displacement di tipo minor
2018 ese warm spilt
In entrambi i casi si sono abbattuti qualche record di gelo e neve, quindi solo nel decennio scorso almeno 2 eventi memorabili.
InvernoPerfetto
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Messaggio da InvernoPerfetto »

buongiorno,

ancora una volta, come un ciclo che si ripete all'infinito - Nietzsche parlava dell'"eterno ritorno" -, non appena l'inverno dà gravissimi e inequivocabili segnali di resa ( stagione oramai ridotta a dieci giorni su tre mesi quando va bene) , ecco che tecnici, longers ed appassionati di indici si buttano alla ricerca del riscaldamento stratosferico.

Ottima passione ed encomiabile ricerca per la disciplina, ma ribadisco il concetto che mi aveva indotto ad elencare i punti di apertura del mio posto: a mio avviso, esperienza, capacità osservativa, giusta ponderazione dei GM ( a loro volta da prendere con le pinze e coi tempi giusti) e determinismo calibrato svelano e sveleranno assai di più di quanto possano svelare le analisi dello StratWarming, quasi mai in grado di indicarci la diritta via. Anzi
Climater
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Messaggio da Climater »

caroselliacci ha scritto:Le teleconnessioni non servono a nulla

Con ogni combinazione possibile, fa sempre e solo caldo a causa o dell'africano o dell'azzorriano

L'unica tlc che conta è la posizione della cella di Hadley, che è salita troppo a nord a causa di interventi antropici involontari (Co2) e volontari (manipolazioni varie)

I teleconnettivologi potrebbero cambiare mestiere in blocco, che è lo stesso
D'accordo fino a ......sposarti ... se fossimo compatibili.
InvernoPerfetto
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Messaggio da InvernoPerfetto »

erboss ha scritto:Beh sostanzialmente mi trovi d'accordo.
Però l'equivoco, come lo chiami tu, si instaura quando qualcuno (onestamente: non io e nemmeno gli esperti del forum) carica puntualmente tutte le aspettative di una stagione sul riscaldamento stratosferico che appunto avviene ogni anno.
Quando invece è sul reale condizionamento che bisognerebbe riflettere.
Poi oltre allo SW la lista volendo è ancora lunga e andrebbe estesa anche al NINO, NINA, e agli indici teleconnettivi e predittivi, NAM su tutti.
Mi permetto una metafora che però rende l'idea: io la vedo come accade con gli indici di borsa ed i promotori finanziari che promettono rendite facili, quando poi non esistono nè certezze nè guadagni privi di rischi.
Sta nell'esperienza di ciascuno saper interpretare tutti gli elementi in gioco.
Io nel mio piccolo mi tengo buone le mie osservazioni meteo fino a 4-5 gg.
Dopo è un campo minato.


Ciao
Tornando sull'argomento Stratwarming, e realizzando che il peggioramento prossimo - ancora da inquadrare - sarà frutto di semplici manovre troposferiche e non figlio del riscaldamento delle alte sfere, ecco invece l'opinione - in soldoni - tratta da un altro sito meteo in merito alle conseguenze del nuovo impulso caldo che colpirà la stratosfera a fine mese:

"Nel secondo impulso legato alla seconda inversione invece aumentano le possibilità che ci sia un accoppiamento strato-troposfera dopo l'evento di split. Questo aspetto andrà verificato nei prossimi aggiornamenti perchè potrebbe avere ripercussioni nel mese di marzo attraverso un classico condizionamento da split del vortice polare stratosferico.


Le anomalie di geopotenziale a 500 hPa simulate dal modello Ecmwf nella settimana 13-20 marzo e 20-27 mostrano una evoluzione di un anticiclone in spostamento dalla Scandinavia alla Groenlandia, tipico da regime da NAO negativa. Questa non va ancora intesa come una previsione ma come lo scenario che ci attenderemmo nel caso di un evento da split del vortice polare. Questo scenario se fosse confermato si assocerebbe ad un mese di marzo molto dinamico"
InvernoPerfetto
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Messaggio da InvernoPerfetto »

https://www.meteolive.it/news/In-primo- ... me-/96678/


Nell'articolo pubblicato oggi - giovedi 2 marzo -, articolo per certi versi illuminante senza il corredo di sfilze di indici ai più indigesti, vi è in qualche modo una sintesi dei paradossi, degli equivoci e delle impossibilità predittive legate alle conseguenze degli Stratwarming.

In soldoni, sebbene troposfera e stratosfera sembrino davvero accoppiarsi
e nonostante si stia preparando un vero e proprio split con il ramo più aggressivo tentare di invadere - per una volta- il Vecchio Continente e non il Nord America, le conseguenze per l'Europa del sud e in parte per l'Europa occidentale potrebbero essere di segno opposto ( e qui non sarebbe la prima volta): aria calda, hp africane o, al più, blande correnti occidentali foriere di deboli e temporanei peggioramenti.

Questo per dire - e non mi stancherò mai di dirlo - che per discreta parte di mondo, e per l'Europa in particolare, e per il Mediterraneo ancora di più, ad oggi quando parliamo di Stratwarming... dal punto di vista meteoclimatico e dei suoi effetti non sappiamo ancora sostanzialmente tracciare alcuna linea generale

Siamo, insomma, ancora alle prime armi oppure, più onestamente, consapevoli che la maggior parte delle volte nessun effetto eclatante coinvolgerà i nostri territori, come statistica ci racconta.
gemi65
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Messaggio da gemi65 »

InvernoPerfetto ha scritto:https://www.meteolive.it/news/In-primo- ... me-/96678/


Nell'articolo pubblicato oggi - giovedi 2 marzo -, articolo per certi versi illuminante senza il corredo di sfilze di indici ai più indigesti, vi è in qualche modo una sintesi dei paradossi, degli equivoci e delle impossibilità predittive legate alle conseguenze degli Stratwarming.

In soldoni, sebbene troposfera e stratosfera sembrino davvero accoppiarsi
e nonostante si stia preparando un vero e proprio split con il ramo più aggressivo tentare di invadere - per una volta- il Vecchio Continente e non il Nord America, le conseguenze per l'Europa del sud e in parte per l'Europa occidentale potrebbero essere di segno opposto ( e qui non sarebbe la prima volta): aria calda, hp africane o, al più, blande correnti occidentali foriere di deboli e temporanei peggioramenti.

Questo per dire - e non mi stancherò mai di dirlo - che per discreta parte di mondo, e per l'Europa in particolare, e per il Mediterraneo ancora di più, ad oggi quando parliamo di Stratwarming... dal punto di vista meteoclimatico e dei suoi effetti non sappiamo ancora sostanzialmente tracciare alcuna linea generale

Siamo, insomma, ancora alle prime armi oppure, più onestamente, consapevoli che la maggior parte delle volte nessun effetto eclatante coinvolgerà i nostri territori, come statistica ci racconta.
Tanto tuonò che non piovve!
Completamente d'accordo con te.
Il 2018 fu una bella quanto breve eccezione.
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