The Science and the Politics of Climate Change

Discussioni meteorologiche sul tempo previsto nei prossimi giorni ma anche climatologia e discussioni sui run dei vari modelli: è la stanza principale, quella più affollata e seguita.

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SOLESPOTLESS
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Messaggio da SOLESPOTLESS »

Sordatino ha scritto:Ma non perdo nemmeno un secondo della mia vita a risponderti sulle scie chimiche, sei arrivato a quel punto in cui qualsiasi cosa io dicessi non riuscirei comunque a convincerti che sono una marea di sciocchezze inventate solo ed esclusivamente per assecondare pulsioni complottiste ed ottenere consenso politico, sei già irrecuperabile purtroppo.
Perfetto, quindi stai sostenendo con forza che l'uomo sia totalmente ininfluente sul clima e che pertanto non possa ad esempio modificare la direzione della corrente a getto condizionandola a farla assumere componente zonale od ondulatoria e, fattore decisivo, non possa intervenire sulla formazione o dissipazione delle nubi. Per cui, stai sereno con la CO2 prodotta dall'uomo, prendendo atto che sia la natura all'origine dei processi climatici, che lo siano l'attività solare nonchè le forze astronomiche e gravitazionali.
robert
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Messaggio da robert »

SOLESPOTLESS ha scritto:
Sordatino ha scritto:Mi spieghi come fai a credere a queste emerite stronzate?
Che l'uomo intenda cercare di controllare il clima è un fatto acclarato e documentato. A me interessa cercare di capire se questa volontà possa incidere anche solo nella percentuale dell'1%. Lo riterrei molto grave. La discussione non dovrebbere vertere sulla modificabilità o meno del clima ma sulla volontà di modificarlo da parte dell'uomo. Tu credi che non esista affatto questa volontà? Questa è la vera domanda. Ad ogni buon conto ti invito a guardare il video, non dura molto e a smontare le varie spiegazioni scientifiche. Dico davvero, tu, Robert, Picchio, Valeex e tutti gli altri. Il mio nick è, non a caso, solespotless. Per me la natura vince.. COMUNQUE.. sull'uomo. Aspetto che le smontiate queste stupidaggini, se lo sono e me lo auguro che lo siano.
Ciao Sunspotless ,
l attivita Antropica certamente puo alterare il Clima , ma non puo' controllare dinamiche molto piu grandi e complesse , Clima che e' governato da molteplici sistemi dinamici ;
atmosferiche , da cicli Oceanici , fattori Geologici esempio circa 80% dell attivita Vulcanica e' sottomarina , da dinamiche Astronomiche , e certamente dalla andamento dell attivita Solare ultra secolare , il Sole riscalda la Terra , il principale driver del sistema climatico

L attivita Antropica ha contribuito ad alterare questi meccanismi ; con il rilevante cambiamento dell uso del suolo , isole di calore urbano , la deforestazione , e l incremento delle emissioni gas serra di origine antropica .
Valex
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Messaggio da Valex »

Le scie chimiche sono un invenzione che si basa sull'ignoranza ( non offensivo ma ....latino : INGNORANTUM ..= NON -CONOSCERE..) delle persone ma anche di molti addetti non bisogna poi credere che tutti tutti, sia cosi' afferrati in materia di fisica & chimica.
FAKE PERCHE' : perche' basta osservare un aereo quando v'è bassa pressione in arrrivo C'E' LA "SCIA CHIMICA" !
Viceversa osservarlo in piena alta pressione .. ..NIENTE SCIA ! O tutt'al piu' scia brevissima dietro l'aereomobile.

Questo perche' con LOW pressure la scia di "condensa" ( perche' questo E' !! ) rimane in quanto l'aria s'avvita verso il suolo. Al contrario con HIGH pressure l'aria tende a salire verso l'alto per cui la condensa si disperde.

Pero' studiarlo un tot , e che diamine. .. .pure l'acqua calda ...
Valex
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Messaggio da Valex »

robert ha scritto:
SOLESPOTLESS ha scritto:
Sordatino ha scritto:Mi spieghi come fai a credere a queste emerite stronzate?
Che l'uomo intenda cercare di controllare il clima è un fatto acclarato e documentato. A me interessa cercare di capire se questa volontà possa incidere anche solo nella percentuale dell'1%. Lo riterrei molto grave. La discussione non dovrebbere vertere sulla modificabilità o meno del clima ma sulla volontà di modificarlo da parte dell'uomo. Tu credi che non esista affatto questa volontà? Questa è la vera domanda. Ad ogni buon conto ti invito a guardare il video, non dura molto e a smontare le varie spiegazioni scientifiche. Dico davvero, tu, Robert, Picchio, Valeex e tutti gli altri. Il mio nick è, non a caso, solespotless. Per me la natura vince.. COMUNQUE.. sull'uomo. Aspetto che le smontiate queste stupidaggini, se lo sono e me lo auguro che lo siano.
Ciao Sunspotless ,
l attivita Antropica certamente puo alterare il Clima , ma non puo' controllare dinamiche molto piu grandi e complesse , Clima che e' governato da molteplici sistemi dinamici ;
atmosferiche , da cicli Oceanici , fattori Geologici esempio circa 80% dell attivita Vulcanica e' sottomarina , da dinamiche Astronomiche , e certamente dalla andamento dell attivita Solare ultra secolare , il Sole riscalda la Terra , il principale driver del sistema climatico

L attivita Antropica ha contribuito ad alterare questi meccanismi ; con il rilevante cambiamento dell uso del suolo , isole di calore urbano , la deforestazione , e l incremento delle emissioni gas serra di origine antropica .
Caro Sunspotless , l'umo HA GIA' MODIFICATO IL CLIMA. Con le sue attivita' da oltre 50 anni, ed ora siamo ai limiti giunti tant'è che da solo puoi constatare come e questo è soltanto 1 tra i vari esempi dimostrabili , sia divenuto caldo il pianeta, come la fenomenologia si sia ESTREMIZZATA, di come la SICCITA' oramai c'attanagli in modo estremo, SEGNO INEQUIVOCABILE del riscaldamento GLOBALE a causa AGW e non d'altro. Purtroppo i "negatori" e/o mistificanti delle realta' sono presenti e tenacemente ancorati . .. .. . oramai ad uno .....spillo, per cosi' dire...

se leggi a ritroso son vent'anni e passa che parlano di raffreddamenti cospicui in programma , addirittura di ...."mini-ere-glaciali " ! Li aveva illusi proprio il ... ....SOLE!! Col suo minimo....ORA CONCLUSO.

e FIGURATI CHE NON SON BASTATI 10 ANNI di minimo a far calar d'un solo decimo la T° globale, immagina di quanto siamo in surpus...

L'effetto serra d'azione antropica e non altro, agisce come prevalente su ogni altro feedback che si possa considerare.

Pensa e rifletti su d'una sola affermazione che hai letto poco sopra ( non mia..) te la ripropongo = ...." il Sole è il principale driver del sistema" ..

correttissimo..., peccato che lo stesso pur essendo al minimo per ben 11 anni , non abbia influito IN ALCUN MODO a far scendere la T° del pianeta.

Rifletti Suns spotless ... . .. forse perche' il feedback ANTROPICO E' ALTISSIMO .. .?
pensaci bene ..e lascia perdere le dinamiche planetarie, vulcaniche ecc. ecc.

servono a confonderti le idee e a sviarti dalla realta' dei fatti piu' incontrovertibile che sia.
Sordatino
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Messaggio da Sordatino »

In attesa di poter leggere l'integrale, segnalo questo studio appena pubblicato

https://www.nature.com/articles/s41561- ... ticle-info

Codice: Seleziona tutto

Abstract

The Azores High is a persistent atmospheric high-pressure ridge over the North Atlantic surrounded by anticyclonic winds that steer rain-bearing weather systems and modulate the oceanic moisture transport to Europe. The areal extent of the Azores High thereby affects precipitation across western Europe, especially during winter. Here we use observations and ensemble climate model simulations to show that winters with an extremely large Azores High are significantly more common in the industrial era (since CE 1850) than in pre-industrial times, resulting in anomalously dry conditions across the western Mediterranean, including the Iberian Peninsula. Simulations of the past millennium indicate that the industrial-era expansion of the Azores High is unprecedented throughout the past millennium (since CE 850), consistent with precipitation proxy evidence from Portugal. Azores High expansion emerges after CE 1850 and strengthens into the twentieth century, consistent with anthropogenically driven warming.
robert
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Messaggio da robert »

..' Lo squilibrio di energia sulla Terra è la metrica più importante per misurare le dimensioni e gli effetti dei cambiamenti climatici,

secondo un nuovo studio
https://iopscience.iop.org/article/10.1 ... 295/ac6f74

pubblicato il 4 Luglio 2022 nel primo numero di ..' Environmental Research Climate '.., una nuova rivista ad accesso aperto.

Illustre studioso del ..' National Center of Atmospheric Research '..(NCAR) e il citato autore principale Kevin Trenberth insieme allo scienziato del clima e coautore Lijing Cheng hanno realizzato un nuovo inventario completo di tutte le varie fonti di calore in eccesso sulla Terra.

Ha studiato i cambiamenti energetici dell'atmosfera, dell'oceano, della terra e del ghiaccio come componenti del sistema climatico dal 2000 al 2019 e li ha confrontati con la radiazione nella parte superiore dell'atmosfera terrestre per trovare lo squilibrio.

"Lo squilibrio energetico netto viene calcolato osservando quanto calore viene assorbito dal Sole e quanto è in grado di irradiarsi nello spazio", spiega Trenberth, il cui articolo è stato pubblicato oggi, "non è ancora possibile misurare direttamente lo squilibrio , l'unico modo pratico per stimarlo è attraverso un inventario delle variazioni di energia".

Comprendere il guadagno netto di energia del sistema climatico da tutte le origini, quanta energia extra c'è e dove viene ridistribuita nel sistema Terra è fondamentale per informare e quindi affrontare la crisi climatica.

In precedenza, l'obiettivo della ricerca sul clima era l'aumento della temperatura superficiale media globale sulla Terra. Tuttavia, questo è solo uno dei risultati dello squilibrio energetico totale affrontato sulla Terra.

“Modellare lo squilibrio energetico della Terra è impegnativo e le osservazioni pertinenti e la loro sintesi necessitano di miglioramenti.

Capire come tutte le forme di energia sono distribuite in tutto il mondo e vengono sequestrate o irradiate nello spazio ci darà una migliore comprensione del nostro futuro", aggiunge Lijing Cheng, coautrice dello studio.

Informazioni sulla ricerca ambientale: clima

Ricerca ambientale: il clima è una rivista multidisciplinare ad accesso aperto dedicata ad affrontare importanti sfide riguardanti la scienza fisica e la valutazione dei sistemi climatici e dei cambiamenti globali in un modo che unisca gli sforzi relativi a impatto/rischi futuri, resilienza, mitigazione, adattamento, sicurezza e soluzioni nel senso più ampio.

Sono incoraggiate tutte le metodologie di ricerca che coprono in modo completo approcci qualitativi, quantitativi, sperimentali, teorici e applicati. '..
robert
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Messaggio da robert »

.." Londra, 23 settembre 2022 – Un importante scienziato del clima ha avvertito che il quadro del cambiamento climatico presentato nella narrativa dell'IPCC è semplicistico

In un nuovo documento di discussione , il professor Richard Lindzen del Massachusetts Institute of Technology (MIT) sottolinea che il quadro ufficiale, incentrato esclusivamente sull'anidride carbonica come agente riscaldante, diventa poco plausibile se applicato ai dettagli del sistema climatico.

https://www.thegwpf.org/content/uploads ... 4961da7cb1

Secondo Lindzen,
"Se hai intenzione di incolpare tutto sull'anidride carbonica, devi spiegare perché, su tutte le scale temporali, le temperature ai tropici sono estremamente stabili mentre quelle alle alte latitudini sono molto più variabili. La storia dell'IPCC è che piccole quantità di riscaldamento serra vicino a l'equatore è "amplificato" alle alte latitudini. Ma né la teoria né i dati supportano l'idea di amplificazione".

Invece, dice Lindzen, questo modello - di temperature tropicali stabili e fluttuanti alle alte latitudini - è principalmente una funzione dei processi naturali nell'atmosfera e negli oceani; in altre parole, i cambiamenti nelle correnti oceaniche e atmosferiche che trasportano il calore verso i poli mentre assorbono quantità variabili di calore dai tropici.

Questi cambiamenti nei trasporti interessano i tropici, ma non sono determinati dai tropici. "..
"Le variazioni della cosiddetta temperatura terrestre sono dovute principalmente alle variazioni della differenza di temperatura tra i tropici e i poli, almeno per cambiamenti importanti. Le variazioni della temperatura tropicale, che sono influenzate dai processi serra, sono un contributo minore. "..
Sordatino
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Messaggio da Sordatino »

A beneficio degli altri lettori e per completezza di informazione preciso che il Presidente di questa fondazione da cui proviene il contributo postato da Robert è Lord Nigel Lawson, già esponente conservatore britannico e Cancelliere dello scacchiere per la Tatcher.
robert
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Messaggio da robert »

.." In questo nuovo studio, gli scienziati hanno utilizzato il più grande database disponibile di ricostruzioni di temperature passate risalenti a 12.000 anni fa per studiare attentamente il modello geografico del cambiamento di temperatura durante l'Olocene.

Olivier Cartapanis e colleghi scoprono che, contrariamente a quanto si pensava in precedenza, non esiste un periodo caldo globalmente sincrono durante l'Olocene.

Invece, le temperature più calde si trovano in momenti diversi non solo nelle diverse regioni ma anche tra l'oceano e la terraferma. Questo mette in dubbio quanto siano significativi i confronti della temperatura media globale tra ricostruzioni e modelli.

Secondo l'autore principale Olivier Cartapanis, "i risultati sfidano il paradigma di un massimo termico dell'Olocene che si verifica contemporaneamente in tutto il mondo".

E, mentre la temperatura più calda è stata raggiunta tra 4.000 e 8.000 anni fa nell'Europa occidentale e nel nord America, la temperatura superficiale dell'oceano si è raffreddata da circa 10.000 anni fa a latitudini medio-alte ed è rimasta stabile ai tropici.

La variabilità regionale nei tempi della temperatura massima suggerisce che l'insolazione alle alte latitudini e l'estensione del ghiaccio hanno svolto ruoli importanti nel guidare i cambiamenti climatici durante l'Olocene.

Lukas Jonkers, coautore dello studio e ricercatore presso il MARUM – Center for Marine Environmental Sciences di Brema, in Germania, afferma “Perché gli ecosistemi e le persone non sperimentano la temperatura media della Terra, ma sono influenzati dai cambiamenti regionali e locali clima, i modelli devono interpretare correttamente i modelli spaziali e temporali del cambiamento climatico per guidare i responsabili politici”.

Pertanto, il nuovo lavoro di Cartapanis e colleghi presenta un chiaro obiettivo per i modelli climatici poiché la capacità del modello climatico di riprodurre le variazioni climatiche dell'Olocene nello spazio e nel tempo aumenterà la fiducia nelle loro proiezioni regionali del futuro cambiamento climatico.

MARUM produce conoscenze scientifiche fondamentali sul ruolo dell'oceano e del fondale oceanico nel sistema terrestre totale. La dinamica dell'oceano e del fondo oceanico ha un impatto significativo sull'intero sistema terrestre attraverso l'interazione di processi geologici, fisici, biologici e chimici.

Questi influenzano sia il clima che il ciclo globale del carbonio e creano sistemi biologici unici. MARUM è impegnata nella ricerca fondamentale e imparziale nell'interesse della società e dell'ambiente marino e in conformità con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Pubblica i suoi dati scientifici di qualità garantita e li rende pubblicamente disponibili. MARUM informa il pubblico sulle nuove scoperte nell'ambiente marino e fornisce conoscenze pratiche attraverso il suo dialogo con la società. "..

https://www.eurekalert.org/news-releases/966804
robert
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Messaggio da robert »

..“Sono analizzati i cambiamenti nell'atmosfera terrestre che influenzano la sua energia.

https://link.springer.com/article/10.11 ... 1X21030123

Vengono presentati i risultati dei programmi della NASA sul monitoraggio dell'anidride carbonica nell'atmosfera e sull'evoluzione della temperatura globale, nonché i dati sulle misurazioni dell'evoluzione della temperatura locale nel passato.

I processi di potere globale sono analizzati sulla base di informazioni contemporanee sia per: i processi naturali che quelli risultanti dall'attività umana.

Si considerano i canali di instaurazione di un equilibrio tra la variazione della massa di anidride carbonica atmosferica e quella della temperatura globale. Includono la diminuzione del tasso totale di fotosintesi a causa della deforestazione, della combustione di combustibili fossili e dell'effetto serra.

Sulla base delle informazioni attuali, è dimostrato che nessuno di questi canali spiega l'accumulo osservato di anidride carbonica nell'atmosfera.

È stata dimostrata l'incoerenza dei modelli climatologici delle variazioni della temperatura globale a seguito di un aumento della concentrazione di anidride carbonica, che sono alla base degli Accordi di Parigi sul clima.

L'uso di questi modelli si basa sul presupposto che gli spettri di anidride carbonica e molecole d'acqua non si sovrappongano, il che contraddice sia i dati risultanti dalle misurazioni con i programmi della NASA sia i calcoli basati sui parametri spettroscopici delle molecole dalla banca dati HITRAN.

Viene presentato il concetto di Pauling, che si basa sull'equilibrio termodinamico tra le molecole di CO2 atmosferiche libere nell'atmosfera e il carbonio legato sulla superficie terrestre.

Sulla base di questo concetto, viene mostrata la diversa natura dell'equilibrio passato e attuale. Pertanto, in passato, il processo più lento di ossidazione del carbonio legato sulla superficie terrestre era l'evaporazione delle molecole di anidride carbonica disciolte nell'oceano, mentre il processo limitante attualmente è l'ossidazione dei carbonati negli oceani"..
robert
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Messaggio da robert »

..' La Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) ha annunciato ufficialmente che gli Emirati Arabi Uniti ospiteranno la 28esima Conferenza delle parti (COP28) nel 2023.

La COP28 si terrà a Dubai il prossimo novembre 2023

Lo stato del Golfo, che si è arricchito in gran parte grazie alla produzione di petrolio, è tra i paesi con le più alte emissioni di gas serra pro capite a livello globale.

La COP28 si terrà all'Expo City Dubai, che secondo il governo vuole essere "un modello per distretti urbani innovativi" e un "hub tecnologico pulito e verde".

Il sito web Climate Action Tracker valuta gli obiettivi e le politiche degli Emirati Arabi Uniti come "altamente insufficienti", sebbene sia uno dei pochi paesi ad aver presentato impegni aggiornati prima della COP27.

CAT afferma che il paese è sulla buona strada per un aumento delle emissioni di almeno il 30% rispetto ai livelli del 2010 entro il 2030, nonostante gli obiettivi di ridurle.

ABU DHABI, 11 novembre 2021 - La Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) ha annunciato ufficialmente che gli Emirati Arabi Uniti ospiteranno la 28esima Conferenza delle parti (COP28) nel 2023.

La conferma dell'UNFCCC ha seguito l'approvazione unanime del Gruppo di nazioni dell'Asia Pacifico durante la COP26, dove quasi 200 paesi si sono riuniti per intraprendere un'azione concertata per limitare le emissioni globali di gas serra e unirsi contro il cambiamento climatico.

In risposta, Sua Altezza lo sceicco Abdullah bin Zayed Al Nahyan, ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, ha dichiarato: "Siamo lieti e onorati della decisione dell'UNFCCC di selezionare gli Emirati Arabi Uniti per ospitare la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici nel 2023 e impegnarci come una nazione a sostenere l'intera comunità internazionale nell'accelerare i nostri sforzi congiunti per superare la minaccia molto reale del cambiamento climatico '..

https://wam.ae/it/details/1395302991734
robert
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Messaggio da robert »

.." Il bilancio delle radiazioni della Terra nella parte superiore dell'atmosfera è controllato prevalentemente dai cambiamenti interni nella copertura nuvolosa.

Un calo dell'albedo - legato al calo della copertura nuvolosa - corrisponde a un aumento della radiazione a onde corte assorbita dalla Terra e quindi a un forzante climatico positivo.

https://www.researchgate.net/publicatio ... _Satellite

Più specificamente, una variazione dell'albedo terrestre di appena -0,01 corrisponde a un aumento di +3,4 W/m² della radiazione solare assorbita

Pertanto, anche piccole variazioni nell'albedo planetario sono sufficienti per innescare glaciazioni e deglaciazioni .

Un nuovo studio indica che l'albedo planetario è diminuito a un tasso di -0,002 per decennio dal 2001 al 2018, equivalente a circa +0,7 W/m² per decennio di forzatura climatica a onde corte.

https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10. ... .tb00466.x

Se consideriamo che ci vogliono presumibilmente 10 anni e 22 ppm di aumento di CO2 per produrre una forzatura superficiale totale di +0,2 W/m² per decennio ,

è ovvio che l'aumento della radiazione solare assorbita, modulato dai cambiamenti nell'albedo delle nubi, è stato il fattore di forzatura dominante che guida il riscaldamento negli ultimi decenni. "..

https://link.springer.com/article/10.10 ... 21-03858-9
robert
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Messaggio da robert »

..' In un nuovo articolo pubblicato sul Journal of Sustainable Development , Manheimer ( 2022 ) ,

https://ccsenet.org/journal/index.php/j ... ew/0/47745

riassume alcune delle prove della mancanza di correlazione tra CO2 e temperatura nel paleoclima mentre fa a pezzi l'affermazione secondo cui gli esseri umani stanno guidando un cambiamento climatico.

Circa 4000 anni fa il limite della crescita degli alberi nell'emisfero settentrionale si estendeva per 322 km (200 miglia) più a nord di quanto non faccia oggi, poiché allora faceva molto più caldo.

Durante il Medioevo i Vichinghi furono in grado di coltivare l'orzo per secoli. Oggi la Groenlandia è troppo fredda per coltivare questo raccolto.

I romani coltivavano uva da vino nel nord della Gran Bretagna, indicando che il clima era molto più caldo di oggi circa 2000 anni fa. Oggi i vigneti non possono prosperare a queste latitudini (a meno che non si utilizzino le nuove uve “ibride”, allevate per sopravvivere nei climi più freddi).

Osservando i grafici della paleo temperatura e della concentrazione di CO2 per le ultime centinaia di milioni di anni, si può affermare che non esiste "nessuna correlazione particolare tra CO2 e temperatura"..
robert
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Messaggio da robert »

.." Il vapore acqueo è il gas serra più abbondante sulla Terra.

È responsabile di circa la metà dell'effetto serra della Terra, il processo che si verifica quando i gas nell'atmosfera terrestre intrappolano il calore del Sole.
I gas serra mantengono vivibile il nostro pianeta. Senza di loro, la temperatura della superficie terrestre sarebbe di circa 59 gradi Fahrenheit (33 gradi Celsius) più fredda.

Il vapore acqueo è anche una parte fondamentale del ciclo dell'acqua terrestre: il percorso che tutta l'acqua segue mentre si muove intorno all'atmosfera terrestre, alla terra e all'oceano come acqua liquida, ghiaccio solido e vapore acqueo gassoso. "..

https://climate.nasa.gov/ask-nasa-clima ... se-effect/
Sordatino
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Messaggio da Sordatino »

Ciao Robert, grazie, mi permetto di integrare con questi passaggi, non vorrei che qualcuno leggendoti pensasse che l'AGW dipende dal vapore acqueo naturalmente presente in atmosfera :wink:
Some people mistakenly believe water vapor is the main driver of Earth’s current warming. But increased water vapor doesn’t cause global warming. Instead, it’s a consequence of it. Increased water vapor in the atmosphere amplifies the warming caused by other greenhouse gases.
"Alcune persone pensano, sbagliando, che il vapore acqueo è il principale fattore dell'attuale riscaldamento globale. Ma un aumento del vapore acqueo in atmosfera non provoca il riscaldamento globale. Al contrario, è una sua conseguenza. E l'aumento di vapore acqueo in atmosfera amplifica il riscaldamento dovuto agli altri gas serra".
Carbon Dioxide Is Still King
Carbon dioxide is responsible for a third of the total warming of Earth’s climate due to human-produced greenhouse gases. Small increases in its concentration have major effects. A key reason is the length of time carbon dioxide remains in the atmosphere.

Methane, carbon dioxide, and chlorofluorocarbons don’t condense, and they aren’t particularly chemically reactive or easily broken down by light in the troposphere. For these reasons, they remain in the atmosphere for anywhere from years to centuries or even longer, depending on the gas.
"Il Diossido di Carbonio [la Co2,n.d.r.] è ancora il Re
La Co2 è responsabile per un terzo del totale del riscaldamento globale causato da gas serra antropici. Piccoli aumenti nella sua concentrazione hanno effetti drastici. La causa è da rinvenire nel lungo periodo di persistenza in atmosfera. Metano, Co2 e clorofluorocarburi non condensano e non sono particolarmente reattivi chimicamente o scomposti dalla luce nella troposfera. Per tale motivo persistono in atmosfera da anni a secoli o anche di più, a seconda del gas"
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