Ciao, ho letto l'articolo dell'AGU.Daniele87 ha scritto:Scusa la tardiva risposta eccoti uno studio effettuato in UK e Giappone, due isole appunto, non condizionate da "vicini" se non dall'oceano stesso e mette in correlazione l'energia consumata con l'aumento delle temperatureSordatino ha scritto: Non ce la dicono ? Ad ogni modo, se hai trovato un'analisi comparativa attendibile (= pubblicata su riviste scientifiche, sottoposta a peer review e non smentita) fra stazioni in tutto il Mondo che dimostra come il warming sia solo l'effetto di vizi strumentali postala pure, così almeno ci facciamo un'idea.
Nel frattempo, per quanto può valere l'opinione di uno che ha poco chiari i concetti, ritengo che sia non solo legittimo, ma doveroso rilevare la T anche laddove vi è stata una progressiva antropizzazione anche per meglio comprendere il nostro impatto sul territorio e provare a mitigarlo.
https://agupubs.onlinelibrary.wiley.com ... 16EF000352
Qui sotto la mappa delle stazioni di rilevamento che vengono utilizzate per il calcolo della temperatura globale:
https://daac.ornl.gov/CLIMATE/guides/CDIAC_NDP41.html
Il 40% delle stazioni utilizzate ha più di 50 anni di operatività, un'enormità considerando quanto siamo aumentati e quanto abbiamo costruito e cementificato...attorno a queste stazioni!
P.S. Sordatino, dovresti smetterla secondo me di prendere per idiota o complottaro chi non la pensa come te. Nel mio piccolo non mi fermo alla notizia del TG, ma faccio qualche ricerca...e scopro che:
1- Il record di caldo in Sicilia è stato ufficializzato, ma ci sono stati in passato altri 4 rilevamenti di temperatura più caldi, 3 dei quali in Spagna, per citarne uno: https://www.thinkspain.com/news-spain/3 ... n-zaragoza
2- È già piovuto oltre i 3000 metri sulla calotta polare Artica, precisamente nel Giugno del 1950...
...ma la climate change propaganda continua...
Sicuramente è interessante, però lascia aperti molti interrogativi:
1) la correlazione non implica un rapporto di causa-effetto.
Per cui sicuramente questi risultati andrebbero modellizzati per capire se il calore prodotto dall'urbanizzazione sia in grado di spiegare la correlazione osservata.
Nello studio questo non è fatto e ci sono molte altre variabili che potrebbero influenzare i dati (ad esempio variazioni della circolazione atmosferica e oceanica).
2) L'uso di modelli climatici globali per previsioni locali non è granchè affidabile.
Non è un caso che attualmente, per questo tipo di studi locali, vengano usati modelli climatici regionali (RCM).
Per cui non mi stupisce che le proiezioni CMIP5 non abbiano un'altissima correlazione con i dati nazionali osservati.
3) L'articolo dice che le isole sono i luoghi più adatti per questo tipo di studi.
Siamo sicuri che sia effettivamente così?
La circolazione atmosferica non è chiusa in qualsiasi nazionee. le variazioni oceaniche hanno sicuramente una grande influenza sul clima delle nazioni oceaniche.
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