Global Warming: una realtà accertata, quanto sappiamo su effetti e conseguenze?

Discussioni meteorologiche sul tempo previsto nei prossimi giorni ma anche climatologia e discussioni sui run dei vari modelli: è la stanza principale, quella più affollata e seguita.

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iniestas
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Messaggio da iniestas »

airsnow ha scritto:
iniestas ha scritto: Completamente d'accordo con te The Hurricane
Oltretutto basta vedere cos'è Roma oggi...Ho portato mio figlio a scuola con la macchina (ogni tanto mi tocca usarla) e il mix pioggia sciopero dei mezzi pubblici è stato devastante, strade bloccate, file di macchine ovunque..
Le auto elettriche stanno avendo bassissima diffusione, io stesso avevo pensato ad uno switch, ma il meccanico mi ha sconsigliato, oltretutto ho una euro 6 e sulle euro 6 sono stati fatti errori assurdi visto che inquinano molto poco
Per i prossimi anni non cambierà molto, non ci sarà nessun pass e tanto meno esplosione di mobilità green, semmai qualche blocco alla circolazione in più se aumentano le pmi
In questo momento c'è crisi anche nel settore automotive, finché non si esce dalla pandemia ogni preoccupazione "green" è secondaria, la gente difficilmente userà incentivi per comprarsi una incognita, semmai qualcuno si orienta sull'ibrido ma parliamo di una nicchia
Tra 3- 4 anni si rifarà il punto della situazione, diciamo che sarebbe già tanto uno svecchiamento del parco macchine, mettendo definitivamente in soffitta i veicoli più inquinanti e già questo è un risultato difficile specie di questi tempi.

Infine ogni cambiamento necessita di una catena di produzione che è fatta di robot ma ancora principalmente di uomini che hanno problemi quotidiani, la logistica è spesso carente, quando si scopre una tecnologia prima che essa diventi diffusiva ci vogliono anni e anni e il tutto deve essere accompagnato da una strategia di investimenti a lungo termine….in caso contrario si vive alla giornata, toppe e bonus, ma il sistema produttivo rimane quello di prima..
guardate con il bonus bici che è successo, l'intera filiera delle bici (in Italia ma anche in Europa) è andata in tilt, ve ne sarete accorti se volevate comprarvi una bici nei mesi scorsi, addirittura si va su prenotazione di mesi, come se una mountain bike discata fosse diventata una Ferrari Modena.
Questa è la realtà!
Per questo secondo me sarà molto importante potenziare i mezzi pubblici e sopratutto estendere le linee metropolitane già esistenti nelle grandi città almeno a tutto l’hinterland e anche alle zone con più pendolari. Non so a Roma ma qui i mezzi funzionano discretamente, certo dipende dalle tratte, però autobus(per quanto riguarda Novara) e metro(atm per milano) sono tutto sommato efficienti. Un’ottima proposta per la mia zona infatti è il prolungamento della linea M5 lilla da Settimo fino a Magenta(che è praticamente al confine con il Piemonte in un’area molto abitata da pendolari).
Certamente
Ci sono zona come la tua ma anche molte altre (specie al centri nord) dove i mezzi funzionano
Purtroppo se si fa eccezione forse per Milano nei grandi centri urbani i problemi ci stanno, per Roma poi il discorso è proprio a parte ed è un problema endemico strutturale non risolvibile i pochi anni
A mio avviso va bene anche il ricorso alla mobilità sostenibile e muoversi con bici e monopattini, ma la cosa deve essere regolamentata, non come succede qui a Roma che ormai ti ritrovi i monopattini quasi dentro il portone di casa o li lasciano in mezzo ala strada o sui marciapiedi, etc
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airsnow
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Messaggio da airsnow »

iniestas ha scritto:
Certamente
Ci sono zona come la tua ma anche molte altre (specie al centri nord) dove i mezzi funzionano
Purtroppo se si fa eccezione forse per Milano nei grandi centri urbani i problemi ci stanno, per Roma poi il discorso è proprio a parte ed è un problema endemico strutturale non risolvibile i pochi anni
A mio avviso va bene anche il ricorso alla mobilità sostenibile e muoversi con bici e monopattini, ma la cosa deve essere regolamentata, non come succede qui a Roma che ormai ti ritrovi i monopattini quasi dentro il portone di casa o li lasciano in mezzo ala strada o sui marciapiedi, etc
Concordo con te, bici e monopattini per snellire un po’ il traffico ed emettere meno pmi sono cosa buona, però come dici andrebbero regolamentati meglio e andrebbero creati appositi depositi per evitare abbandoni in luoghi non consoni(sopratutto nelle grandi città dove ce ne sono molti di più). Questo problema l’ho potuto riscontrare anche io la scorsa estate a Milano e forse in modo maggiore anche a Torino, qui a Novara e nei piccoli comuni attorno non sussiste questo problema non essendoci servizi di sharing ma soltanto monopattini e bici private.
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Alessandro(Foiano)
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Messaggio da Alessandro(Foiano) »

Generatori diesel per le colonnine elettriche :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:


https://twitter.com/FrankWi74044551/sta ... 4724353025
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Alessandro(Foiano)
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Messaggio da Alessandro(Foiano) »

Ecco cosa è successo negli USA in Texas in particolare "profondo gelo":

https://chrismartzweather.com/2021/03/0 ... ep-freeze/
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Alessandro(Foiano)
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Messaggio da Alessandro(Foiano) »

Sordatino ha scritto:
Alessandro(Foiano) ha scritto:
GiulianoPhoto ha scritto: In realtà il grafico che hai messo non dimostra un bel nulla sull'incidenza dei cambiamenti climatici rispetto alla popolazione e al territorio. :D

Il grafico che hai postato rispecchia principalmente il trasferimento di buona parte della popolazione dalle zone rurali a quelle cittadine specialmente nel mondo asiatico.

Riprova, sarai più fortunato. :wink:
io non riprovo nulla, io mi attengo ai dati e invece tu sei gia a n°2 affermazioni senza alcun tipo di dato.

E'evidente a tutti gli utenti che tu il dibattito lo costruisci senza dati. Io non lo costruisco proprio e lo leggo semplicemente condividendolo.
Cosa c'azzecca l'andamento della mortalità con gli eventi meteo estremi quando sappiamo perfettamente che le capacità tecnologiche di previsione e intervento di oggi non sono - per fortuna - quelle del 1920?

Mutatis mutandis, sarebbe come sostenere che oggi cadono pochissimi aerei di linea a causa di condimeteo avverse rispetto a qualche decennio fa perché negli ultimi sessant'anni le condimeteo sono andate via via globalmente e costantemente migliorando: forse nel frattempo è arrivato il radar meteo e la strumentazione di volo è stata enormemente implementata?

Mi dispiace per l'OT, che chiudo, ma di fronte alla presunzione e maleducazione di chi invita altri utenti a stare zitti facendosi forte di argomentazioni capziose e dati inconferenti è difficile se non impossibile tacere.
e come si quantificherebbero le catastrofi? son curioso di saperlo.
GiulianoPhoto ha scritto:
Alessandro, quello che sto semplicemente cercando di farti capire è che ci sono tante altre connessioni con il GW, il grafico che hai postato è derivato dall'industrializzazione e dal miglioramento delle abitazioni per una enorme parte di popolazione mondiale, rendendola meno vulnerabile ..ma... C'è tutto un altro insieme di conseguenze derivate dal riscaldamento globale, che si vanno a sommare ad altri problemi come l'esplosione demografica e altre crisi ambientali molto serie..

Visto che stimo la tua voglia di informazione, qui c'è altro tanto altro materiale da cui puoi attingere informazioni.

https://www.ipcc.ch/srocc/

Chiudo definitivamente l'OT e mi scuso con i moderatori.
perché il livello del mare è salito e i ghiacciai hanno cominciato a ritirarsi da ben più di un centinaio di anni, molto prima che le emissioni umane divenissero significative?

gli eventi pluviometrici estremi tendono ad diminuire nelle fasi climatiche calde (Pinna, 2020; Diodato et al., 2019; )

Pinna S., 2019. Il cambiamento climatico – la religione del XXI secolo, 160 pp.

Diodato et al., 2019. A millennium-long reconstruction of damaging hydrological events across Italy. Nature, Scientific reports 2019

un gruppo di ricerca dell’Università di Torino (Libertino et al., 2019) riferito a oltre 5000 stazioni per il periodo 1915-2015 e a trend per intervalli da 1 a 24 ore. Dai risultati emerge che la grande maggioranza delle stazioni presenta trend non significativi. Più nello specifico, a seconda degli intervalli (1, 3, 6, 12 e 24 ore), l’86-91% delle stazioni non ha trend, il 4-7% ha trend significativo crescente e il 5-7% ha trend significativo decrescente. Il titolo del lavoro rende di per se stesso ragione dei risultati ottenuti: “Evidence for increasing rainfall extremes remains elusive at large spatial scales: the case of Italy”

Libertino A., Ganora D., Claps P., 2019. Evidence for increasing rainfall extremes remains elusive at large spatial scales: the case of Italy, Geophysical Research Letters, 10.1029/2019GL083371
Lupo Silano
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Messaggio da Lupo Silano »

Ho letto che l'uomo nel 2020 non può influenzare il clima.
100 anni fa.

https://www.focus.it/ambiente/natura/cl ... e-pandemia
Sordatino
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Messaggio da Sordatino »

Alessandro(Foiano) ha scritto:
Sordatino ha scritto:
Alessandro(Foiano) ha scritto: io non riprovo nulla, io mi attengo ai dati e invece tu sei gia a n°2 affermazioni senza alcun tipo di dato.

E'evidente a tutti gli utenti che tu il dibattito lo costruisci senza dati. Io non lo costruisco proprio e lo leggo semplicemente condividendolo.
Cosa c'azzecca l'andamento della mortalità con gli eventi meteo estremi quando sappiamo perfettamente che le capacità tecnologiche di previsione e intervento di oggi non sono - per fortuna - quelle del 1920?

Mutatis mutandis, sarebbe come sostenere che oggi cadono pochissimi aerei di linea a causa di condimeteo avverse rispetto a qualche decennio fa perché negli ultimi sessant'anni le condimeteo sono andate via via globalmente e costantemente migliorando: forse nel frattempo è arrivato il radar meteo e la strumentazione di volo è stata enormemente implementata?

Mi dispiace per l'OT, che chiudo, ma di fronte alla presunzione e maleducazione di chi invita altri utenti a stare zitti facendosi forte di argomentazioni capziose e dati inconferenti è difficile se non impossibile tacere.
e come si quantificherebbero le catastrofi? son curioso di saperlo.
GiulianoPhoto ha scritto:
Alessandro, quello che sto semplicemente cercando di farti capire è che ci sono tante altre connessioni con il GW, il grafico che hai postato è derivato dall'industrializzazione e dal miglioramento delle abitazioni per una enorme parte di popolazione mondiale, rendendola meno vulnerabile ..ma... C'è tutto un altro insieme di conseguenze derivate dal riscaldamento globale, che si vanno a sommare ad altri problemi come l'esplosione demografica e altre crisi ambientali molto serie..

Visto che stimo la tua voglia di informazione, qui c'è altro tanto altro materiale da cui puoi attingere informazioni.

https://www.ipcc.ch/srocc/

Chiudo definitivamente l'OT e mi scuso con i moderatori.
perché il livello del mare è salito e i ghiacciai hanno cominciato a ritirarsi da ben più di un centinaio di anni, molto prima che le emissioni umane divenissero significative?

gli eventi pluviometrici estremi tendono ad diminuire nelle fasi climatiche calde (Pinna, 2020; Diodato et al., 2019; )

Pinna S., 2019. Il cambiamento climatico – la religione del XXI secolo, 160 pp.

Diodato et al., 2019. A millennium-long reconstruction of damaging hydrological events across Italy. Nature, Scientific reports 2019

un gruppo di ricerca dell’Università di Torino (Libertino et al., 2019) riferito a oltre 5000 stazioni per il periodo 1915-2015 e a trend per intervalli da 1 a 24 ore. Dai risultati emerge che la grande maggioranza delle stazioni presenta trend non significativi. Più nello specifico, a seconda degli intervalli (1, 3, 6, 12 e 24 ore), l’86-91% delle stazioni non ha trend, il 4-7% ha trend significativo crescente e il 5-7% ha trend significativo decrescente. Il titolo del lavoro rende di per se stesso ragione dei risultati ottenuti: “Evidence for increasing rainfall extremes remains elusive at large spatial scales: the case of Italy”

Libertino A., Ganora D., Claps P., 2019. Evidence for increasing rainfall extremes remains elusive at large spatial scales: the case of Italy, Geophysical Research Letters, 10.1029/2019GL083371
Foiano le catastrofi puoi “quantificarle” come ti pare, ma l’uso che fai di quel grafico è arbitrario e opportunistico siccome totalmente sconnesso dall’argomento in discussione, ossia la meteo.

I fattori per cui la mortalità in occasione degli eventi estremi è andata calando in quel modo vanno dallo spostamento della popolazione da zone rurali ad aree urbane (come osservato da Giuliano) sino al miglioramento radicale delle previsioni, che permette ad esempio di evacuare aree densamente popolate prima che un uragano faccia landfall.

Non certo un calo dei fenomeni estremi.

Anche perché ricorrendo alla deduzione indiretta come hai fatto tu, si potrebbe opinare che la situazione fenomeni estremi negli ultimi cento anni si è notevolmente aggravata già solo sulla scorta dei loro effetti sul territorio (quante altre volte nel corso di questo secolo c’è stata una perdita di alberi tanto consistente come in occasione della tempesta Vaia?).

Se posso permettermi un suggerimento dal basso della mia ignoranza, dato che questo inverno ti ho visto toppare miseramente quando hai vaticinato con ostentata sicurezza neve fin sulle coste della mia regione (ho letto almeno due volte dichiarazioni forti del tipo “questa è neve a ladispoli” con annessa sinottica a troppe ore per fare un’affermazione di quel tipo) lascia perdere le tue crociate trumpiane sui massimi sistemi e riparti dalle basi, belli i grafici belle le tue carte “speciali” ed esclusive bello tutto, ma un po’ più di piedi per terra non guasterebbero.
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Alessandro(Foiano)
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Messaggio da Alessandro(Foiano) »

Sordatino ha scritto:
Alessandro(Foiano) ha scritto:
Sordatino ha scritto: Cosa c'azzecca l'andamento della mortalità con gli eventi meteo estremi quando sappiamo perfettamente che le capacità tecnologiche di previsione e intervento di oggi non sono - per fortuna - quelle del 1920?

Mutatis mutandis, sarebbe come sostenere che oggi cadono pochissimi aerei di linea a causa di condimeteo avverse rispetto a qualche decennio fa perché negli ultimi sessant'anni le condimeteo sono andate via via globalmente e costantemente migliorando: forse nel frattempo è arrivato il radar meteo e la strumentazione di volo è stata enormemente implementata?

Mi dispiace per l'OT, che chiudo, ma di fronte alla presunzione e maleducazione di chi invita altri utenti a stare zitti facendosi forte di argomentazioni capziose e dati inconferenti è difficile se non impossibile tacere.
e come si quantificherebbero le catastrofi? son curioso di saperlo.
GiulianoPhoto ha scritto:
Alessandro, quello che sto semplicemente cercando di farti capire è che ci sono tante altre connessioni con il GW, il grafico che hai postato è derivato dall'industrializzazione e dal miglioramento delle abitazioni per una enorme parte di popolazione mondiale, rendendola meno vulnerabile ..ma... C'è tutto un altro insieme di conseguenze derivate dal riscaldamento globale, che si vanno a sommare ad altri problemi come l'esplosione demografica e altre crisi ambientali molto serie..

Visto che stimo la tua voglia di informazione, qui c'è altro tanto altro materiale da cui puoi attingere informazioni.

https://www.ipcc.ch/srocc/

Chiudo definitivamente l'OT e mi scuso con i moderatori.
perché il livello del mare è salito e i ghiacciai hanno cominciato a ritirarsi da ben più di un centinaio di anni, molto prima che le emissioni umane divenissero significative?

gli eventi pluviometrici estremi tendono ad diminuire nelle fasi climatiche calde (Pinna, 2020; Diodato et al., 2019; )

Pinna S., 2019. Il cambiamento climatico – la religione del XXI secolo, 160 pp.

Diodato et al., 2019. A millennium-long reconstruction of damaging hydrological events across Italy. Nature, Scientific reports 2019

un gruppo di ricerca dell’Università di Torino (Libertino et al., 2019) riferito a oltre 5000 stazioni per il periodo 1915-2015 e a trend per intervalli da 1 a 24 ore. Dai risultati emerge che la grande maggioranza delle stazioni presenta trend non significativi. Più nello specifico, a seconda degli intervalli (1, 3, 6, 12 e 24 ore), l’86-91% delle stazioni non ha trend, il 4-7% ha trend significativo crescente e il 5-7% ha trend significativo decrescente. Il titolo del lavoro rende di per se stesso ragione dei risultati ottenuti: “Evidence for increasing rainfall extremes remains elusive at large spatial scales: the case of Italy”

Libertino A., Ganora D., Claps P., 2019. Evidence for increasing rainfall extremes remains elusive at large spatial scales: the case of Italy, Geophysical Research Letters, 10.1029/2019GL083371
Foiano le catastrofi puoi “quantificarle” come ti pare, ma l’uso che fai di quel grafico è arbitrario e opportunistico siccome totalmente sconnesso dall’argomento in discussione, ossia la meteo.
Credo tu sappia il GW agomento di discussione riguarda il parametro meteo temperatura. Certo che il clima è differente dalla meteo.
Sordatino ha scritto: I fattori per cui la mortalità in occasione degli eventi estremi è andata calando in quel modo vanno dallo spostamento della popolazione da zone rurali ad aree urbane (come osservato da Giuliano) sino al miglioramento radicale delle previsioni, che permette ad esempio di evacuare aree densamente popolate prima che un uragano faccia landfall.

Non certo un calo dei fenomeni estremi.
io ho postato in questa discussione e in quello che hai quotao tanti studi e pubblicazioni. Di certo stai facendo cherry picking e hai iniziato a parlare di uragani...sei fuori argomento visto che hai quotato quello che scrivo e rispondi divagando a quello che scrivo.
Sordatino ha scritto: Anche perché ricorrendo alla deduzione indiretta come hai fatto tu, si potrebbe opinare che la situazione fenomeni estremi negli ultimi cento anni si è notevolmente aggravata già solo sulla scorta dei loro effetti sul territorio (quante altre volte nel corso di questo secolo c’è stata una perdita di alberi tanto consistente come in occasione della tempesta Vaia?).
quale sarebbe la deduzione indiretta? Le informazioni e il monitoraggio del territorio sono oggi più capillari. Bisognerebbe dimostrare che qualcosa del genere non sia mai accaduta.
In Europa invece non è affatto tra le distruzioni peggiori che gli esperti ricordino. Vent’anni fa, nel 1999, le tempeste Lothar e Martin tra il 24 e il 28 dicembre attraversarono Francia Belgio e Germania e schiantarono addirittura 240 milioni di metri cubi di foreste. “Nell’Europa centrale questo genere di tempeste è ormai abbastanza comune ed è la causa di circa il 50% dei danni alle foreste negli ultimi 100 anni”, racconta Giorgio Vacchiano, ricercatore dell’Università Statale di Milano.
Sordatino ha scritto: Se posso permettermi un suggerimento dal basso della mia ignoranza, dato che questo inverno ti ho visto toppare miseramente quando hai vaticinato con ostentata sicurezza neve fin sulle coste della mia regione (ho letto almeno due volte dichiarazioni forti del tipo “questa è neve a ladispoli” con annessa sinottica a troppe ore per fare un’affermazione di quel tipo) lascia perdere le tue crociate trumpiane sui massimi sistemi e riparti dalle basi, belli i grafici belle le tue carte “speciali” ed esclusive bello tutto, ma un po’ più di piedi per terra non guasterebbero.
I modelli fanno previsioni, e le previsioni non sono certezze, credo che tutti capiscano la differenza tra possibilità e realizzazione, altrimenti non vedrei postare spaghi e grafici di previsione, che sanno anche i bamini che vengono stravolte il giorno prima. Di sicuro se ho scrito certe cose era corredato dalle possbilità di un modello..."con questa perturbazione modellistica è neve" probabilmente hai frainteso volutamente per dimostrare le tue tesi astruse di ciò che si scrive. Un pò di umiltà nel giudicare ti farebbe bene invece che immaginare sempre i pensieri degli altri e trasformarli in previsioni certe.
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Messaggio da gemi65 »

https://www.meteolive.it/news/In-primo- ... tampare-e-far-leggere-ai-bambini-/49701/
Non solo ai bambini...
Sordatino
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Messaggio da Sordatino »

Foiano Foiano, prima tiri fuori i grafici sugli eventi meteo estremi e poi mi accusi di cherry picking perchè parlo di uragani? Ma fai sul serio?

Di quello che è successo in Germania mi interessa relativamente, così come quando abbiamo discusso di ghiacciai ti ribadisco che io guardo solo ed esclusivamente a quel che sta accadendo a casa nostra, forse non sono stato chiaro in quell'occasione quindi repetita juvant.

Quanto alle tue previsioni, prendo atto del fatto che hai dismesso i panni del bastian contrario che preconizza neve sulle coste laziali (!) a distanze impervie (!!) e che ora vesti quelli innocenti della povera vittima che si è limitata a postare emissioni dei modelli come tutti, evidentemente l'umiltà e la modestia che caratterizzano solitamente i tuoi interventi e che tutto il forum apprezza debbono avermi tratto in inganno.
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Messaggio da setra85 »

:?:
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Alessandro(Foiano)
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Messaggio da Alessandro(Foiano) »

Sordatino ha scritto:Foiano Foiano, prima tiri fuori i grafici sugli eventi meteo estremi e poi mi accusi di cherry picking perchè parlo di uragani? Ma fai sul serio?
Era solo per attenersi all'argomento "catastrofe".
Io apporto dati e studi, tu?
Se vuoi parlare di uragani è ben noto a chi legge pubblicazioni scientifiche che la frequenza e la forza degli stessi è la stessa nei secoli se non in declino:

https://link.springer.com/article/10.10 ... 21-03028-w

https://rogerpielkejr.substack.com/p/a- ... ce=twitter

Immagine


Immagine
Sordatino ha scritto: Di quello che è successo in Germania mi interessa relativamente, così come quando abbiamo discusso di ghiacciai ti ribadisco che io guardo solo ed esclusivamente a quel che sta accadendo a casa nostra, forse non sono stato chiaro in quell'occasione quindi repetita juvant.
allora andiamo ad approfondire quello che è successo in Italia con VAIA:

https://www.corriere.it/cronache/18_nov ... resh_ce-cp

"Vale per l’Altopiano dei Sette Comuni, spiega Marco Borghetti, uno dei massimi esperti italiani, docente di silvicoltura ed ecologia forestale, ma vale anche per gran parte dei boschi demoliti: «È bellissimo l’abete rosso. Bellissimo. È un albero che può arrivare a 48 metri d’altezza ma riesce a crescere, grazie a radici che non affondano troppo, anche su “suoli sottili”, rocciosi, con poco spessore. Non ha le radici del larice, però. E quando viene giù, magari in un bosco molto folto e poco curato o addirittura lasciato a se stesso da anni, può abbattere uno sull’altro i pecci più vicini. È un problema, aver troppi abeti rossi, tutti abeti rossi». "
Sordatino ha scritto: Quanto alle tue previsioni, prendo atto del fatto che hai dismesso i panni del bastian contrario che preconizza neve sulle coste laziali (!) a distanze impervie (!!) e che ora vesti quelli innocenti della povera vittima che si è limitata a postare emissioni dei modelli come tutti, evidentemente l'umiltà e la modestia che caratterizzano solitamente i tuoi interventi e che tutto il forum apprezza debbono avermi tratto in inganno.
Sordatino non so a cosa ti riferisci perchè non quoti nulla del diagramma spaghi nevoso di wetterzentrale e le distanze impervie per la neve sai meglio di me che ci sono anche a solo 24 ore...sul live dei modelli si post quello che i modelli prevedono, non dovrebe esserti difficile ricordarlo visto che sei esperto più di me.
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Messaggio da setra85 »

:wink:
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Messaggio da Sordatino »

Oooooh perfetto ennesimo grafico per dimostrarci che hai ragione, bravissimo, anche io con Google non me la cavo male però:

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Questione abeti rossi: sapevo della problematica essendo fra l'altro andato a constatare il disastro di persona, ma vogliamo dirlo quanti anni avevano gli alberi venuti giù?

Ebbene gli alberi avevano 100 anni, e prima ce n'erano altri che, a quanto risulta dalle cronache, sono stati abbattuti non da/per condimeteo avverse, ma a causa della guerra (lo dice anche l'articolo da te richiamato).

Ergo, almeno negli ultimi 100 anni – ma probabilmente anche qualcosa in più - non ci sono verosimilmente state sulle Alpi tempeste connotate dalle caratteristiche di Vaia.

Questo non implica che sia colpa dell'uomo cattivo e/o una riprova dell'esistenza dell'AGW, per carità, ma di certo non lo derubricherei a normale episodio meteo, no?

Eccole le previsioni di neve sulle coste laziali:

Immagine

Prima la butti lì, poi ti viene fatto presente che l’ufficiale dice altro e solo a quel punto precisi che era uno spago random (circostanza non esattamente palmare per chi non si intende di meteo e ci legge solo per capire se a Roma nevica - e credimi, è un sacco di gente). Ma quindi la strada è corta a 24 o a 144 ore?

Io non sono più preparato di nessuno, sono anzi un fra i meno preparati del forum, ma quando toppo non ho problemi a fare ammenda e, nonostante alcuni episodi incresciosi nei quali sono rimasto coinvolto in passato e per i quali ho chiesto - e chiedo ancora - scusa, se posso evito di interloquire con gli altri trattandoli come se fossero delle capre ignoranti (o peggio intimando loro di tacere) facendomi forte di dati il più delle volte accuratamente selezionati solo ed esclusivamente per avere ragione.

Ti saluto, buona prosecuzione
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Messaggio da Alessandro(Foiano) »

Sordatino ha scritto:Oooooh perfetto ennesimo grafico per dimostrarci che hai ragione, bravissimo, anche io con Google non me la cavo male però:

Immagine
ma non voglio avere nessuna ragione io ho postato un grafico sulla forza e su il landfall con due fonti linkate, tu google con il numero senza sapere come è stato definito. Deve rimanere un mistero di Google?
Sordatino ha scritto: Questione abeti rossi: sapevo della problematica essendo fra l'altro andato a constatare il disastro di persona, ma vogliamo dirlo quanti anni avevano gli alberi venuti giù?

Ebbene gli alberi avevano 100 anni, e prima ce n'erano altri che, a quanto risulta dalle cronache, sono stati abbattuti non da/per condimeteo avverse, ma a causa della guerra (lo dice anche l'articolo da te richiamato).

Ergo, almeno negli ultimi 100 anni – ma probabilmente anche qualcosa in più - non ci sono verosimilmente state sulle Alpi tempeste connotate dalle caratteristiche di Vaia.

Questo non implica che sia colpa dell'uomo cattivo e/o una riprova dell'esistenza dell'AGW, per carità, ma di certo non lo derubricherei a normale episodio meteo, no?
nessuno ha derubricato nulla, ho già scritto che i troppi abeti rossi (anche di 48 metri) hanno provocato una massa franosa che andata ad abbattere i pecci secolari. Infatti l'esperto in questione dell'articolo consiglia il larice tra gli abeti rossi che ha radici più forti.
Sordatino ha scritto: Eccole le previsioni di neve sulle coste laziali:

Immagine

Prima la butti lì, poi ti viene fatto presente che l’ufficiale dice altro e solo a quel punto precisi che era uno spago random (circostanza non esattamente palmare per chi non si intende di meteo e ci legge solo per capire se a Roma nevica - e credimi, è un sacco di gente). Ma quindi la strada è corta a 24 o a 144 ore?

Io non sono più preparato di nessuno, sono anzi un fra i meno preparati del forum, ma quando toppo non ho problemi a fare ammenda e, nonostante alcuni episodi incresciosi nei quali sono rimasto coinvolto in passato e per i quali ho chiesto - e chiedo ancora - scusa, se posso evito di interloquire con gli altri trattandoli come se fossero delle capre ignoranti (o peggio intimando loro di tacere) facendomi forte di dati il più delle volte accuratamente selezionati solo ed esclusivamente per avere ragione.

Ti saluto, buona prosecuzione
io credo che tutti sappiano che le possibilità che mostrano i modelli siano solo delle possibiltà. Se invece ti ostini a pensare che abbia postato una possibilità perchè per me era una certezza, allora puoi divertirti a rivangare tutti i post degli utenti con le mappe da loro postate e non avverate. Che senso ha su Live modelli o su possibilità di neve mostrate dai modelli a Ladispoli?

con cotesto criterio di valutazione e fraintendimento dei post secondo te nessuno dovrebbe più postare una mappa di previsione di qualunque modello LAM o GM(tra l'altro specificando sempre che è il modello che mostra le possibilità e non un analisi dell'utente che è una cosa scontata ma diventa pesante specificare sempre che è un cluster che mostra una particolare possibilità solo per fare contento l'utente Sordatino, no?).
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