Primavera 2021 - monitoriamola
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Primavera 2021 - monitoriamola
Apro questo td per le temperature registrate da oggi fino al 31 maggio.
Ultima modifica di ventomoderato il lun mar 01, 2021 7:46 am, modificato 1 volta in totale.
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Benvenuta primavera!
La stagione si apre con un'intensa brinata a seguito dello sbuffo freddo in atto da ieri che, grazie alla serenità del cielo e alla calma di vento, ha consentito un risveglio bianco fino alle porte di Treia.
D'ora in avanti la parola d'ordine è: cercasi piogge primaverili.
Oggi 15° giorno consecutivo senza precipitazioni e la serie è destinata ad allungarsi ancora.
Intanto anche oggi, cielo sereno, calma di vento, pressione a livelli stratosferici.
La stagione si apre con un'intensa brinata a seguito dello sbuffo freddo in atto da ieri che, grazie alla serenità del cielo e alla calma di vento, ha consentito un risveglio bianco fino alle porte di Treia.
D'ora in avanti la parola d'ordine è: cercasi piogge primaverili.
Oggi 15° giorno consecutivo senza precipitazioni e la serie è destinata ad allungarsi ancora.
Intanto anche oggi, cielo sereno, calma di vento, pressione a livelli stratosferici.
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da venerdì termiche in calo anche causa maltempo. Nei ranghi più o meno dato che si andrà anche sotto la norma.lities ha scritto:Primo giorno di primavera che inizia con una giornata di sole accecante e lieve gelo notturno.
Si preannuncia un'altra settimana stabile e nettamente sopra le medie per la I decade di marzo, forse un rientro nei ranghi stagionali per domenica prossima tutto da verificare.
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Bgiorno,
termina astronomicamente l'inverno 20/21 e Torino archivia un +0,8 a livello stagionale sulla già calda 90-2020, e addirittura oltre +2,5 dalla 60-90, fascia climatica oramai da considerare anacronistica vista la rapidità del cambiamento climatico.
A determinare il surplus stagionale ci ha pensato quasi solo esclusivamente febbraio, con un gap dalle medie - già calde della 90-2020 - superiore ai 2 gradi ( che sarebbero quasi 4 dagli inverni pre anni '80), mentre gennaio aveva concluso quasi in media e dicembre appena sopra.
In conclusione, nonostante le potenzialità e un buon inizio dicembrino, inverno mediocre a Torino e piana torinese con rarissimo freddo vero e pochissima neve ( oramai consolidata sotto i 10 cm annui stagionali), inverno che al solito non si è fatto mancare gli over ventelli, appuntamento oramai divenuto endemico e più frequente delle nevicate. E in questa frase finale, c'è tutto il senso degli attuali cambiamenti climatici: stanno diventando più frequenti i 20 gradi invernali che le nevicate cittadine in quel di Torino. Una rivoluzione climatica cosi radicale da queste parti che se ce l'avessero predetta ancora alla fine degli anni '80 non ci avrebbe creduto nessuno
termina astronomicamente l'inverno 20/21 e Torino archivia un +0,8 a livello stagionale sulla già calda 90-2020, e addirittura oltre +2,5 dalla 60-90, fascia climatica oramai da considerare anacronistica vista la rapidità del cambiamento climatico.
A determinare il surplus stagionale ci ha pensato quasi solo esclusivamente febbraio, con un gap dalle medie - già calde della 90-2020 - superiore ai 2 gradi ( che sarebbero quasi 4 dagli inverni pre anni '80), mentre gennaio aveva concluso quasi in media e dicembre appena sopra.
In conclusione, nonostante le potenzialità e un buon inizio dicembrino, inverno mediocre a Torino e piana torinese con rarissimo freddo vero e pochissima neve ( oramai consolidata sotto i 10 cm annui stagionali), inverno che al solito non si è fatto mancare gli over ventelli, appuntamento oramai divenuto endemico e più frequente delle nevicate. E in questa frase finale, c'è tutto il senso degli attuali cambiamenti climatici: stanno diventando più frequenti i 20 gradi invernali che le nevicate cittadine in quel di Torino. Una rivoluzione climatica cosi radicale da queste parti che se ce l'avessero predetta ancora alla fine degli anni '80 non ci avrebbe creduto nessuno
- GiulianoPhoto
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Ci aggiungerei il DISGELO più precoce in montagna che io abbia memoria.InvernoPerfetto ha scritto:Bgiorno,
termina astronomicamente l'inverno 20/21 e Torino archivia un +0,8 a livello stagionale sulla già calda 90-2020, e addirittura oltre +2,5 dalla 60-90, fascia climatica oramai da considerare anacronistica vista la rapidità del cambiamento climatico.
A determinare il surplus stagionale ci ha pensato quasi solo esclusivamente febbraio, con un gap dalle medie - già calde della 90-2020 - superiore ai 2 gradi ( che sarebbero quasi 4 dagli inverni pre anni '80), mentre gennaio aveva concluso quasi in media e dicembre appena sopra.
In conclusione, nonostante le potenzialità e un buon inizio dicembrino, inverno mediocre a Torino e piana torinese con rarissimo freddo vero e pochissima neve ( oramai consolidata sotto i 10 cm annui stagionali), inverno che al solito non si è fatto mancare gli over ventelli, appuntamento oramai divenuto endemico e più frequente delle nevicate. E in questa frase finale, c'è tutto il senso degli attuali cambiamenti climatici: stanno diventando più frequenti i 20 gradi invernali che le nevicate cittadine in quel di Torino. Una rivoluzione climatica cosi radicale da queste parti che se ce l'avessero predetta ancora alla fine degli anni '80 non ci avrebbe creduto nessuno
MAI ho trovato morbida primaverile a fine febbraio oltre i 2000m, MAI.
Il manto nevoso, dove ancora ne resta è umido in tutto lo spessore, come ad aprile, penso sia un record considerando il sole ancora non troppo alto.
Qui sulle Alpi occidentali ormai non c'è più neve sotto i 2500m nelle zone a sud e sotto i 1500m a nord. Ampie chiazze di neve ventate rossastre rendono il paesaggio alpino triste e fotografa un cambiamento climatico ormai fuori controllo.
Come hai detto te fino agli anni 80 sarebbe stato impensabile un clima così. addirittura i ciliegi sono in fiore da qualche giorno in media montagna, con 45 giorni di anticipo.
- lities
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Quoto entrambi, qui febbraio scandaloso con +3.3° dalla media.GiulianoPhoto ha scritto:Ci aggiungerei il DISGELO più precoce in montagna che io abbia memoria.InvernoPerfetto ha scritto:Bgiorno,
termina astronomicamente l'inverno 20/21 e Torino archivia un +0,8 a livello stagionale sulla già calda 90-2020, e addirittura oltre +2,5 dalla 60-90, fascia climatica oramai da considerare anacronistica vista la rapidità del cambiamento climatico.
A determinare il surplus stagionale ci ha pensato quasi solo esclusivamente febbraio, con un gap dalle medie - già calde della 90-2020 - superiore ai 2 gradi ( che sarebbero quasi 4 dagli inverni pre anni '80), mentre gennaio aveva concluso quasi in media e dicembre appena sopra.
In conclusione, nonostante le potenzialità e un buon inizio dicembrino, inverno mediocre a Torino e piana torinese con rarissimo freddo vero e pochissima neve ( oramai consolidata sotto i 10 cm annui stagionali), inverno che al solito non si è fatto mancare gli over ventelli, appuntamento oramai divenuto endemico e più frequente delle nevicate. E in questa frase finale, c'è tutto il senso degli attuali cambiamenti climatici: stanno diventando più frequenti i 20 gradi invernali che le nevicate cittadine in quel di Torino. Una rivoluzione climatica cosi radicale da queste parti che se ce l'avessero predetta ancora alla fine degli anni '80 non ci avrebbe creduto nessuno
MAI ho trovato morbida primaverile a fine febbraio oltre i 2000m, MAI.
Il manto nevoso, dove ancora ne resta è umido in tutto lo spessore, come ad aprile, penso sia un record considerando il sole ancora non troppo alto.
Qui sulle Alpi occidentali ormai non c'è più neve sotto i 2500m nelle zone a sud e sotto i 1500m a nord. Ampie chiazze di neve ventate rossastre rendono il paesaggio alpino triste e fotografa un cambiamento climatico ormai fuori controllo.
Come hai detto te fino agli anni 80 sarebbe stato impensabile un clima così. addirittura i ciliegi sono in fiore da qualche giorno in media montagna, con 45 giorni di anticipo.
Febbraio 2021, 2020, 2019 i più caldi in assoluto.
Per fortuna qua la vegetazione sonnecchia ancora scongiurando eventuali gelate dannose.
L'anno scorso ad inizio marzo avevo già magnolia e forsizie in piena fioritura, ma si arrivava dall'inverno più caldo in assoluto.
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