La Piccola Era Glaciale

Discussioni meteorologiche sul tempo previsto nei prossimi giorni ma anche climatologia e discussioni sui run dei vari modelli: è la stanza principale, quella più affollata e seguita.

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robert
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Messaggio da robert »

Occhionero Fabio ha scritto:
robert ha scritto:
Occhionero Fabio ha scritto:Ciao, scrivo qui per non intasare: tutto quanto hai affermato è indubbiamente vero nel senso che piccole fluttuazioni ci sono anche negli ultimi 150 anni, ma se vedi il delta finale (scarto) da un grafico qualsiasi (certificato) non potrai non notare quanto affermato nel mio precedente dal 1880 circa.
PS i geologi e paleoclimatologi stabiliscono la data 8.800 AC (se vuoi ti cito la fonte, non so se posso farlo per regolamento del presente forum)come fine dell'ultima glaciazione per convenzione; nel senso che hanno preso l'anno in cui presumibilmente la calotta glaciale scandinava si disuniva.
Ciao , i dati piu affidabili a livello Globale anche con supporto dei dati satellitari iniziano dal 1979

dal 1880 iniziano in modo sistematico i dati a livello globale , anche se in quel periodo non risulterebbe una adeguata copertura a livello globale

i dati globali mostrano periodi climatici ultra decennale mediamente piu 'caldi e meno caldi ' esempio il riscaldamento tra il 1910 e 1945 , e' vero che ci sono stati alcuni inverni molto freddi tipo il 1929 e 1942
ma risultano anche annate ben piu calde rispetto al precedente periodo

tra il 1946 e 1976 , invece , c'e stata una diminuzione della temperatura media globale con annate mediamente piu fresche e stagioni invernali piu fredde in particolare negli anni '60
ed estati ben piu fresche e piovose in particolare negli anni '70

dal 1977 trend al rialzo , warming trend
con annate piu calde in particolare in questo primo ventennio del XXI sec.
a livello globale il 2016 il piu caldo

Evidente il rilevante riscaldamento degli Oceani tra gli anni '80 e 2000
Buongiorno, è vero che i dati sono più veritieri dal 1880, ma ritengo anche molto attendibili anche quelli dal 18.000 A.C. ad oggi in quanto i metodi utilizzati (non solo il radiocarbonio o lo studio statistico dell'accrescimento degli anelli negli alberi) sono molto attendibili con riscontri molto plausibili. Altrimenti come fanno i geologi e climatologi a ricostruire il clima sulla terra nelle epoche più remote?
Paleoclimatologia , ricostruzione climatica

http://2.bp.blogspot.com/-x5QHg9hJPjk/V ... otemps.png
Occhionero Fabio
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Messaggio da Occhionero Fabio »

robert ha scritto:
Occhionero Fabio ha scritto:
robert ha scritto: Ciao , i dati piu affidabili a livello Globale anche con supporto dei dati satellitari iniziano dal 1979

dal 1880 iniziano in modo sistematico i dati a livello globale , anche se in quel periodo non risulterebbe una adeguata copertura a livello globale

i dati globali mostrano periodi climatici ultra decennale mediamente piu 'caldi e meno caldi ' esempio il riscaldamento tra il 1910 e 1945 , e' vero che ci sono stati alcuni inverni molto freddi tipo il 1929 e 1942
ma risultano anche annate ben piu calde rispetto al precedente periodo


tra il 1946 e 1976 , invece , c'e stata una diminuzione della temperatura media globale con annate mediamente piu fresche e stagioni invernali piu fredde in particolare negli anni '60
ed estati ben piu fresche e piovose in particolare negli anni '70

dal 1977 trend al rialzo , warming trend
con annate piu calde in particolare in questo primo ventennio del XXI sec.
a livello globale il 2016 il piu caldo

Evidente il rilevante riscaldamento degli Oceani tra gli anni '80 e 2000
Buongiorno, è vero che i dati sono più veritieri dal 1880, ma ritengo anche molto attendibili anche quelli dal 18.000 A.C. ad oggi in quanto i metodi utilizzati (non solo il radiocarbonio o lo studio statistico dell'accrescimento degli anelli negli alberi) sono molto attendibili con riscontri molto plausibili. Altrimenti come fanno i geologi e climatologi a ricostruire il clima sulla terra nelle epoche più remote?
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Ciao, grafico molto eloquente e grafica molto bella con colori diversi.
robert
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Messaggio da robert »

Un periodo con caratteristiche e fenomenologia invernale tipicamente da Piccola Era Glaciale c'e stato tra il 1884 e 1909 , con eventi gelidi invernali di portata storica ( in seguito alla forte eruzione del Krakatoa del 1883 )

esempio l inverno del 1893 risulta in assoluto il piu freddo per nord Emisfero dal 1860

il periodo tra il 1884 e 1909 al nord Italia , Milano , Torino , Bologna ,Venezia , il numero medio di gg. con neve era tra i 9 e 13 gg.
Occhionero Fabio
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Messaggio da Occhionero Fabio »

robert ha scritto:Un periodo con caratteristiche e fenomenologia invernale tipicamente da Piccola Era Glaciale c'e stato tra il 1884 e 1909 , con eventi gelidi invernali di portata storica ( in seguito alla forte eruzione del Krakatoa del 1883 )

esempio l inverno del 1893 risulta in assoluto il piu freddo per nord Emisfero dal 1860

il periodo tra il 1884 e 1909 al nord Italia , Milano , Torino , Bologna ,Venezia , il numero medio di gg. con neve era tra i 9 e 13 gg.
Ciao Robert; in effetti il KraKatoa ha condizionato molto alcuni inverni successivi alla sua eruzione forse più del Tambora che a parte l'estate del 1816 (a proposito ho letto che in Francia la temperatura media di Luglio 1816 è stata 4°C inferiore alle medie del periodo) ha fatto svanire i suoi effetti. Relazionami se sbaglio.
robert
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Messaggio da robert »

Occhionero Fabio ha scritto:
robert ha scritto:Un periodo con caratteristiche e fenomenologia invernale tipicamente da Piccola Era Glaciale c'e stato tra il 1884 e 1909 , con eventi gelidi invernali di portata storica ( in seguito alla forte eruzione del Krakatoa del 1883 )

esempio l inverno del 1893 risulta in assoluto il piu freddo per nord Emisfero dal 1860

il periodo tra il 1884 e 1909 al nord Italia , Milano , Torino , Bologna ,Venezia , il numero medio di gg. con neve era tra i 9 e 13 gg.
Ciao Robert; in effetti il KraKatoa ha condizionato molto alcuni inverni successivi alla sua eruzione forse più del Tambora che a parte l'estate del 1816 (a proposito ho letto che in Francia la temperatura media di Luglio 1816 è stata 4°C inferiore alle medie del periodo) ha fatto svanire i suoi effetti. Relazionami se sbaglio.
Ciao Fabio , questo periodo tra il 1884 e 1909 e' stato condizionato da una concomitanza di fattori , alta attivita Vulcanica , Oceani piu freddi , in contesto di bassa attivita' Solare
Tra le piu intense eruzioni vulcaniche , il Krakatoa del 1883 , l eruzione del M. Pelee del 1902

Questa fase climatica tra il 1884 e 1909 con una serie di inverni freddi e nevosi ha delle affinita con un altro periodo altrettanto nevoso il trentennio 1801/1830 , con un numero medio di gg. con neve elevato , concomitante bassa attivita Solare minimo Dalton
L eruzione del Tambora del 1815 , in seguito un annata fresca del 1816 e un estate tra le piu fredde non solo in Europa , anche negli States dove risultano nevicate a quote molto basse collinari durante l estate del 1816 negli States nord orientali
Ultima modifica di robert il dom dic 06, 2020 3:03 pm, modificato 1 volta in totale.
Occhionero Fabio
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Messaggio da Occhionero Fabio »

robert ha scritto:
Occhionero Fabio ha scritto:
robert ha scritto:Un periodo con caratteristiche e fenomenologia invernale tipicamente da Piccola Era Glaciale c'e stato tra il 1884 e 1909 , con eventi gelidi invernali di portata storica ( in seguito alla forte eruzione del Krakatoa del 1883 )

esempio l inverno del 1893 risulta in assoluto il piu freddo per nord Emisfero dal 1860

il periodo tra il 1884 e 1909 al nord Italia , Milano , Torino , Bologna ,Venezia , il numero medio di gg. con neve era tra i 9 e 13 gg.
Ciao Robert; in effetti il KraKatoa ha condizionato molto alcuni inverni successivi alla sua eruzione forse più del Tambora che a parte l'estate del 1816 (a proposito ho letto che in Francia la temperatura media di Luglio 1816 è stata 4°C inferiore alle medie del periodo) ha fatto svanire i suoi effetti. Relazionami se sbaglio.
Ciao Fabio , questo periodo tra il 1884 e 1909 e' stato condizionato da una concomitanza di fattori , alta attivita Vulcanica , Oceani piu freddi , in contesto di bassa attivita' Solare
Tra le piu intense eruzioni vulcaniche , il Krakatoa del 1883 , l eruzione del M. Pelee del 1906

Questa fase climatica tra il 1884 e 1909 con una serie di inverni freddi e nevosi ha delle affinita con un altro periodo altrettanto nevoso il trentennio 1801/1830 , con un numero medio di gg. con neve elevato , concomitante bassa attivita Solare minimo Dalton
L eruzione del Tambora del 1815 , in seguito un annata fresca del 1816 e un estate tra le piu fredde non solo in Europa , anche negli States dove risultano nevicate a quote molto basse collinari durante l estate del 1816 negli States nord orientali
Grazie Robert. Tra l'altro ho letto che negli States in quell'estate 1816 i raccolti andarono persi, ma ho anche visto una mappa delle temperature estive in Europa dove nella zona degli Urali in tutta la loro lunghezza la T media di luglio è stata addirittura di 2°C superiore alla media. Questo testimonia anche la complessità dello studio del clima e le difficoltà nella sua ricostruzione in maniera univoca.
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Occhionero Fabio ha scritto:
robert ha scritto:
Occhionero Fabio ha scritto: Ciao Robert; in effetti il KraKatoa ha condizionato molto alcuni inverni successivi alla sua eruzione forse più del Tambora che a parte l'estate del 1816 (a proposito ho letto che in Francia la temperatura media di Luglio 1816 è stata 4°C inferiore alle medie del periodo) ha fatto svanire i suoi effetti. Relazionami se sbaglio.
Ciao Fabio , questo periodo tra il 1884 e 1909 e' stato condizionato da una concomitanza di fattori , alta attivita Vulcanica , Oceani piu freddi , in contesto di bassa attivita' Solare
Tra le piu intense eruzioni vulcaniche , il Krakatoa del 1883 , l eruzione del M. Pelee del 1902

Questa fase climatica tra il 1884 e 1909 con una serie di inverni freddi e nevosi ha delle affinita con un altro periodo altrettanto nevoso il trentennio 1801/1830 , con un numero medio di gg. con neve elevato , concomitante bassa attivita Solare minimo Dalton
L eruzione del Tambora del 1815 , in seguito un annata fresca del 1816 e un estate tra le piu fredde non solo in Europa , anche negli States dove risultano nevicate a quote molto basse collinari durante l estate del 1816 negli States nord orientali
correzione precedente commento , l eruzione del M. Pelee nel 1902
Ultima modifica di robert il dom dic 06, 2020 3:46 pm, modificato 1 volta in totale.
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Occhionero Fabio ha scritto:
robert ha scritto:
Occhionero Fabio ha scritto: Ciao Robert; in effetti il KraKatoa ha condizionato molto alcuni inverni successivi alla sua eruzione forse più del Tambora che a parte l'estate del 1816 (a proposito ho letto che in Francia la temperatura media di Luglio 1816 è stata 4°C inferiore alle medie del periodo) ha fatto svanire i suoi effetti. Relazionami se sbaglio.
Ciao Fabio , questo periodo tra il 1884 e 1909 e' stato condizionato da una concomitanza di fattori , alta attivita Vulcanica , Oceani piu freddi , in contesto di bassa attivita' Solare
Tra le piu intense eruzioni vulcaniche , il Krakatoa del 1883 , l eruzione del M. Pelee del 1902

Questa fase climatica tra il 1884 e 1909 con una serie di inverni freddi e nevosi ha delle affinita con un altro periodo altrettanto nevoso il trentennio 1801/1830 , con un numero medio di gg. con neve elevato , concomitante bassa attivita Solare minimo Dalton
L eruzione del Tambora del 1815 , in seguito un annata fresca del 1816 e un estate tra le piu fredde non solo in Europa , anche negli States dove risultano nevicate a quote molto basse collinari durante l estate del 1816 negli States nord orientali
dai NOAA dal 1856 , il periodo tra il 1884 e 1912 Oceani piu freddi , inverno 1893 tipico da PEG come anche il freddo autunno 1912
robert
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Occhionero Fabio ha scritto:
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Occhionero Fabio ha scritto: Ciao Robert; in effetti il KraKatoa ha condizionato molto alcuni inverni successivi alla sua eruzione forse più del Tambora che a parte l'estate del 1816 (a proposito ho letto che in Francia la temperatura media di Luglio 1816 è stata 4°C inferiore alle medie del periodo) ha fatto svanire i suoi effetti. Relazionami se sbaglio.
Ciao Fabio , questo periodo tra il 1884 e 1909 e' stato condizionato da una concomitanza di fattori , alta attivita Vulcanica , Oceani piu freddi , in contesto di bassa attivita' Solare
Tra le piu intense eruzioni vulcaniche , il Krakatoa del 1883 , l eruzione del M. Pelee del 1906

Questa fase climatica tra il 1884 e 1909 con una serie di inverni freddi e nevosi ha delle affinita con un altro periodo altrettanto nevoso il trentennio 1801/1830 , con un numero medio di gg. con neve elevato , concomitante bassa attivita Solare minimo Dalton
L eruzione del Tambora del 1815 , in seguito un annata fresca del 1816 e un estate tra le piu fredde non solo in Europa , anche negli States dove risultano nevicate a quote molto basse collinari durante l estate del 1816 negli States nord orientali
Grazie Robert. Tra l'altro ho letto che negli States in quell'estate 1816 i raccolti andarono persi, ma ho anche visto una mappa delle temperature estive in Europa dove nella zona degli Urali in tutta la loro lunghezza la T media di luglio è stata addirittura di 2°C superiore alla media. Questo testimonia anche la complessità dello studio del clima e le difficoltà nella sua ricostruzione in maniera univoca.
Ciao Fabio , infatti anche durante la PEG si alternavano periodi piu freddi e miti/caldi ma in un contesto climatico mediamente piu fresco di oltre - 1 C. inferiore la media attuale
Occhionero Fabio
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Messaggio da Occhionero Fabio »

robert ha scritto:
Occhionero Fabio ha scritto:
robert ha scritto: Ciao Fabio , questo periodo tra il 1884 e 1909 e' stato condizionato da una concomitanza di fattori , alta attivita Vulcanica , Oceani piu freddi , in contesto di bassa attivita' Solare
Tra le piu intense eruzioni vulcaniche , il Krakatoa del 1883 , l eruzione del M. Pelee del 1906


Questa fase climatica tra il 1884 e 1909 con una serie di inverni freddi e nevosi ha delle affinita con un altro periodo altrettanto nevoso il trentennio 1801/1830 , con un numero medio di gg. con neve elevato , concomitante bassa attivita Solare minimo Dalton
L eruzione del Tambora del 1815 , in seguito un annata fresca del 1816 e un estate tra le piu fredde non solo in Europa , anche negli States dove risultano nevicate a quote molto basse collinari durante l estate del 1816 negli States nord orientali
Grazie Robert. Tra l'altro ho letto che negli States in quell'estate 1816 i raccolti andarono persi, ma ho anche visto una mappa delle temperature estive in Europa dove nella zona degli Urali in tutta la loro lunghezza la T media di luglio è stata addirittura di 2°C superiore alla media. Questo testimonia anche la complessità dello studio del clima e le difficoltà nella sua ricostruzione in maniera univoca.
Ciao Fabio , infatti anche durante la PEG si alternavano periodi piu freddi e miti/caldi ma in un contesto climatico mediamente piu fresco di oltre - 1 C. inferiore la media attuale
Ciao, visto che siamo in tema ho letto che alcuni scienziati russi (anche accreditati) affermano che stiamo andando incontro ad una nuova breve PEG di cui tra pochi inverni ne avremo già i sentori, ma sinceramente non ho capito su quali basi scientifiche si basino. Confidando sulla tua preparazione in materia vorrei sapere cosa ne pensi, quando avrai tempo naturalmente.
robert
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Occhionero Fabio ha scritto:
robert ha scritto:
Occhionero Fabio ha scritto: Grazie Robert. Tra l'altro ho letto che negli States in quell'estate 1816 i raccolti andarono persi, ma ho anche visto una mappa delle temperature estive in Europa dove nella zona degli Urali in tutta la loro lunghezza la T media di luglio è stata addirittura di 2°C superiore alla media. Questo testimonia anche la complessità dello studio del clima e le difficoltà nella sua ricostruzione in maniera univoca.
Ciao Fabio , infatti anche durante la PEG si alternavano periodi piu freddi e miti/caldi ma in un contesto climatico mediamente piu fresco di oltre - 1 C. inferiore la media attuale
Ciao, visto che siamo in tema ho letto che alcuni scienziati russi (anche accreditati) affermano che stiamo andando incontro ad una nuova breve PEG di cui tra pochi inverni ne avremo già i sentori, ma sinceramente non ho capito su quali basi scientifiche si basino. Confidando sulla tua preparazione in materia vorrei sapere cosa ne pensi, quando avrai tempo naturalmente.
Ciao , forse gli scienziati astrofisici si basano su fasi Solari ultra secolari ,
l' alta attivita Solare del XX secolo e il conseguente riscaldamento tra il XX e XXI sec. C' e una certa correlazione tra l alta attivita Solare tra il 1976 e 1996 e' l incremento degli eventi El Nino , riscaldamento degli Oceani tra gli anni '80 e 2000 . L aumento della temperatura precede l incremento della CO2 in atmosfera

La storia indica periodi climatici piu caldi e meno caldi , a differenza che adesso si e' aggiunto il fattore antropico , fase inedita rispetto al passato esempio il caldo periodo Medievale che precede la PEG ,

fattore antropico con maggiori emissioni di gas serra in atmosfera cui alterano il trend climatico ,
ma il clima non si puo controllare perche come mostra la storia eventi geologici e astronomici come in passato possono influire in futuro nei cambiamenti climatici
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Messaggio da Occhionero Fabio »

Ciao Robert e grazie. Probabilmente la spiegazione è quindi in correlazione al minimo solare, sull'articolo non c'erano scritte le motivazioni di tali scienziati.
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Messaggio da giulys »

Da un interessante sito francese:

"La Vague de froid du mois de décembre 1879 (Pour plus de détails sur cet événement, CLIQUEZ ICI): La vague de froid de décembre 1879 fait partie des plus importantes jamais enregistrées en France depuis plusieurs siècles. Un froid glacial venu de Russie déferle sur la France à partir du 2 décembre, jusqu’au 28. A Paris, la température moyenne de ce mois atteint - 8° alors qu’elle est normalement de +5°. Le thermomètre affiche d’ailleurs un record absolu dans la matinée du 10 décembre avec - 24° au parc Montsouris et - 26° à St Maur. Il fait par ailleurs - 28° ? Orléans, - 30° ? Nancy et - 33° à Langres (Haute-Marne). L’épaisse couche de neige tombée dans la bassin de la Seine préserve la plupart des récoltes, hormis la vigne et les arbres fruitiers. Pratiquement tous les cours d’eau de France gèlent et la glace atteint des épaisseurs jamais mesurées. Le midi est tout de même beaucoup moins touché par ces froids extrêmes."

Ovvero:
L'ondata di freddo del mese di dicembre 1879: L'ondata di freddo di dicembre 1879 fa parte delle più importanti mai registrate in Francia da parecchi secoli. Un freddo glaciale venuto dalla Russia si rovescia sulla Francia a partire dal 2 dicembre, fino al 28.
A Parigi la temperatura media di questo mese raggiunge i -8°, quando normalmente è di +5°. Il termometro stabilisce d'altronde un record assoluto nella mattinata del 10 dicembre con -24° al parco Montsouris e -26° a St. Maur. Fa addirittura -28° a Orleans e -30° a Nancy e -33° Langres(Alta Marna). Lo spesso strato di neve caduta nel bacino della Senna protegge la maggior parte dei raccolti, eccetto le vigne e gli alberi da frutta. Praticamente tutti i corsi d'acqua della Francia gelano ed il ghiaccio raggiunge spessori mai misurati. Il sud è molto meno intereesato da questo freddo estremo.
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Messaggio da neve a 0 gradi »

giulys ha scritto:Da un interessante sito francese:

"La Vague de froid du mois de décembre 1879 (Pour plus de détails sur cet événement, CLIQUEZ ICI): La vague de froid de décembre 1879 fait partie des plus importantes jamais enregistrées en France depuis plusieurs siècles. Un froid glacial venu de Russie déferle sur la France à partir du 2 décembre, jusqu’au 28. A Paris, la température moyenne de ce mois atteint - 8° alors qu’elle est normalement de +5°. Le thermomètre affiche d’ailleurs un record absolu dans la matinée du 10 décembre avec - 24° au parc Montsouris et - 26° à St Maur. Il fait par ailleurs - 28° ? Orléans, - 30° ? Nancy et - 33° à Langres (Haute-Marne). L’épaisse couche de neige tombée dans la bassin de la Seine préserve la plupart des récoltes, hormis la vigne et les arbres fruitiers. Pratiquement tous les cours d’eau de France gèlent et la glace atteint des épaisseurs jamais mesurées. Le midi est tout de même beaucoup moins touché par ces froids extrêmes."

Ovvero:
L'ondata di freddo del mese di dicembre 1879: L'ondata di freddo di dicembre 1879 fa parte delle più importanti mai registrate in Francia da parecchi secoli. Un freddo glaciale venuto dalla Russia si rovescia sulla Francia a partire dal 2 dicembre, fino al 28.
A Parigi la temperatura media di questo mese raggiunge i -8°, quando normalmente è di +5°. Il termometro stabilisce d'altronde un record assoluto nella mattinata del 10 dicembre con -24° al parco Montsouris e -26° a St. Maur. Fa addirittura -28° a Orleans e -30° a Nancy e -33° Langres(Alta Marna). Lo spesso strato di neve caduta nel bacino della Senna protegge la maggior parte dei raccolti, eccetto le vigne e gli alberi da frutta. Praticamente tutti i corsi d'acqua della Francia gelano ed il ghiaccio raggiunge spessori mai misurati. Il sud è molto meno intereesato da questo freddo estremo.
al nord italia sicuro ci saranno stati dei - 35..chissà che cuscino in pp.
robert
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Messaggio da robert »

giulys ha scritto:Da un interessante sito francese:

"La Vague de froid du mois de décembre 1879 (Pour plus de détails sur cet événement, CLIQUEZ ICI): La vague de froid de décembre 1879 fait partie des plus importantes jamais enregistrées en France depuis plusieurs siècles. Un froid glacial venu de Russie déferle sur la France à partir du 2 décembre, jusqu’au 28. A Paris, la température moyenne de ce mois atteint - 8° alors qu’elle est normalement de +5°. Le thermomètre affiche d’ailleurs un record absolu dans la matinée du 10 décembre avec - 24° au parc Montsouris et - 26° à St Maur. Il fait par ailleurs - 28° ? Orléans, - 30° ? Nancy et - 33° à Langres (Haute-Marne). L’épaisse couche de neige tombée dans la bassin de la Seine préserve la plupart des récoltes, hormis la vigne et les arbres fruitiers. Pratiquement tous les cours d’eau de France gèlent et la glace atteint des épaisseurs jamais mesurées. Le midi est tout de même beaucoup moins touché par ces froids extrêmes."

Ovvero:
L'ondata di freddo del mese di dicembre 1879: L'ondata di freddo di dicembre 1879 fa parte delle più importanti mai registrate in Francia da parecchi secoli. Un freddo glaciale venuto dalla Russia si rovescia sulla Francia a partire dal 2 dicembre, fino al 28.
A Parigi la temperatura media di questo mese raggiunge i -8°, quando normalmente è di +5°. Il termometro stabilisce d'altronde un record assoluto nella mattinata del 10 dicembre con -24° al parco Montsouris e -26° a St. Maur. Fa addirittura -28° a Orleans e -30° a Nancy e -33° Langres(Alta Marna). Lo spesso strato di neve caduta nel bacino della Senna protegge la maggior parte dei raccolti, eccetto le vigne e gli alberi da frutta. Praticamente tutti i corsi d'acqua della Francia gelano ed il ghiaccio raggiunge spessori mai misurati. Il sud è molto meno intereesato da questo freddo estremo.
mese di dicembre 1879 molto freddo in Europa ,

in Italia dicembre 1879 risulta il piu freddo in assoluto dal 1860

nella prima meta' del 1800 un mese di dicembre piu freddo/gelido e molto nevoso e' stato dicembre 1829 che risulterebbe in assoluto il piu freddo in Italia dal 1800
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