Si, 31 ottobre 2002, vissuto in prima persona.ventomoderato ha scritto:ti riferisci al 30 ottobre 2002 ?Occhionero Fabio ha scritto:Salve a tutti. E' vero che a Valdivia (Cile) nel 1960 la magnitudo è stata pari a 9.5, ma nei sismi deve essere valutata anche la profondità (ipocentro); mi risulta che a Valdivia la profondità sia pari a 33 Km circa; tra l'altro per noi molisani oggi , come ieri per gli amici umbro-marchigiani-reatini, è una triste ricorrenza di cui si vedono ancora le ferite.
Terremoto e tsunami in turchia - 30/10/2020
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tra l altro mi ricordo che l anno dopo giocarono l.amichevole italia Irlanda del nord a Campobasso per omaggiare le vittimeOcchionero Fabio ha scritto:Si, 31 ottobre 2002, vissuto in prima persona.ventomoderato ha scritto:ti riferisci al 30 ottobre 2002 ?Occhionero Fabio ha scritto:Salve a tutti. E' vero che a Valdivia (Cile) nel 1960 la magnitudo è stata pari a 9.5, ma nei sismi deve essere valutata anche la profondità (ipocentro); mi risulta che a Valdivia la profondità sia pari a 33 Km circa; tra l'altro per noi molisani oggi , come ieri per gli amici umbro-marchigiani-reatini, è una triste ricorrenza di cui si vedono ancora le ferite.
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Si, bravissimo a ricordarti!ventomoderato ha scritto:tra l altro mi ricordo che l anno dopo giocarono l.amichevole italia Irlanda del nord a Campobasso per omaggiare le vittimeOcchionero Fabio ha scritto:Si, 31 ottobre 2002, vissuto in prima persona.ventomoderato ha scritto: ti riferisci al 30 ottobre 2002 ?
Ciao Fabio,Occhionero Fabio ha scritto:Salve a tutti. E' vero che a Valdivia (Cile) nel 1960 la magnitudo è stata pari a 9.5, ma nei sismi deve essere valutata anche la profondità (ipocentro); mi risulta che a Valdivia la profondità sia pari a 33 Km circa; tra l'altro per noi molisani oggi , come ieri per gli amici umbro-marchigiani-reatini, è una triste ricorrenza di cui si vedono ancora le ferite.
se ti riferisci al risentimento in superficie e ai possibili danni alle infrastrutture hai ragione: in caso di ipocentro profondo (diciamo da 30 km in giù) il terremoto verrà risentito in una vasta area ma i danni in superficie saranno limitati; il contrario avviene per terremoti superficiali (entro i primi 30 km) con risentimenti localizzati nell'area epicentrale e maggiori danni in superficie. Facendo riferimento ai tragici eventi del 2002, le scosse del 31 ottobre mattina e del 1 novembre pomeriggio ebbero un ipocentro intorno ai 20 km, tipici di quel settore del Molise.
Se ti riferisci alla magnitudo, essa è indipendente (in prima approssimazione) dalla profondità ipocentrale, nel senso che viene calcolata dall'analisi del sismogramma e relative frequenze delle varie onde presenti e rappresenta una stima dell'energia rilasciata dal terremoto (le due grandezze sono correlate). Ci sono vari tipi di magnitudo (Ml, Mb, Ms) e ognuna fornisce valori diversi per lo stesso terremoto in quanto ognuna si riferisce a particolari frequenze presenti in differenti parti del sismogramma. All'INGV usiamo la Ml (magnitudo locale o Richter) che è disponibile in pochi minuti, al fine di poterne comunicare il valore al DPC. Inoltre, le varie magnitudo "saturano" a valori differenti le une dalle altre, risultando (in genere) inadeguate per magnitudo elevate (diciamo oltre 7). Per terremoti oltre tale magnitudo si usa la magnitudo momento (Mw) che si calcola sull’intero sismogramma ed è più rappresentativa della grandezza del terremoto; infatti si ottiene a partire dalla stima delle caratteristiche geometriche della faglia, ovvero della sua superficie totale e dello scorrimento lungo il piano di faglia.
Ciao
Luca
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io mi ricordo praticamente quasi tutte le gare della nazionale. La federazione ha spesso organizzato amichevoli in caso di terremoti o alluvioni. Con avversari spesso modestiOcchionero Fabio ha scritto:Si, bravissimo a ricordarti!ventomoderato ha scritto:tra l altro mi ricordo che l anno dopo giocarono l.amichevole italia Irlanda del nord a Campobasso per omaggiare le vittimeOcchionero Fabio ha scritto: Si, 31 ottobre 2002, vissuto in prima persona.
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Buonasera Luca, io mi riferivo al risentimento superficiale connesso ad eventuali danni strutturali in quanto ingegnere civile con particolare riferimento alle strutture a muratura portante ed in subordine alle strutture portanti in conglomerato cementizio armato; le nostre costruzioni nella maggiore percentuale sono costituite da queste tipologie costruttive, tralasciando quelle a tipologia mista ( legno-muratura, acciaio -c.a. ecc.).luca 67 ha scritto:Ciao Fabio,Occhionero Fabio ha scritto:Salve a tutti. E' vero che a Valdivia (Cile) nel 1960 la magnitudo è stata pari a 9.5, ma nei sismi deve essere valutata anche la profondità (ipocentro); mi risulta che a Valdivia la profondità sia pari a 33 Km circa; tra l'altro per noi molisani oggi , come ieri per gli amici umbro-marchigiani-reatini, è una triste ricorrenza di cui si vedono ancora le ferite.
se ti riferisci al risentimento in superficie e ai possibili danni alle infrastrutture hai ragione: in caso di ipocentro profondo (diciamo da 30 km in giù) il terremoto verrà risentito in una vasta area ma i danni in superficie saranno limitati; il contrario avviene per terremoti superficiali (entro i primi 30 km) con risentimenti localizzati nell'area epicentrale e maggiori danni in superficie. Facendo riferimento ai tragici eventi del 2002, le scosse del 31 ottobre mattina e del 1 novembre pomeriggio ebbero un ipocentro intorno ai 20 km, tipici di quel settore del Molise.
Se ti riferisci alla magnitudo, essa è indipendente (in prima approssimazione) dalla profondità ipocentrale, nel senso che viene calcolata dall'analisi del sismogramma e relative frequenze delle varie onde presenti e rappresenta una stima dell'energia rilasciata dal terremoto (le due grandezze sono correlate). Ci sono vari tipi di magnitudo (Ml, Mb, Ms) e ognuna fornisce valori diversi per lo stesso terremoto in quanto ognuna si riferisce a particolari frequenze presenti in differenti parti del sismogramma. All'INGV usiamo la Ml (magnitudo locale o Richter) che è disponibile in pochi minuti, al fine di poterne comunicare il valore al DPC. Inoltre, le varie magnitudo "saturano" a valori differenti le une dalle altre, risultando (in genere) inadeguate per magnitudo elevate (diciamo oltre 7). Per terremoti oltre tale magnitudo si usa la magnitudo momento (Mw) che si calcola sull’intero sismogramma ed è più rappresentativa della grandezza del terremoto; infatti si ottiene a partire dalla stima delle caratteristiche geometriche della faglia, ovvero della sua superficie totale e dello scorrimento lungo il piano di faglia.
Ciao
Luca
Ottima la tua disamina tecnica e sinceramente non conoscevo tutti questi tipi di magnitudo; noi nel calcolo antisismico invece dobbiamo avere l'accelerazione sismica del luogo in base alla N.T. del 2018, in base alla quale i programmi ci forniscono l'armatura necessaria se parliamo di c.a.); questa accelerazione, fornitaci e calcolata ufficialmente dai geologi di fiducia, è legata come funzione matematica a vari parametri non ultimo la statistica intesa come tempi di ritorno di un sisma violento ( per quello che so).
Grazie