Global Warming: una realtà accertata, quanto sappiamo su effetti e conseguenze?

Discussioni meteorologiche sul tempo previsto nei prossimi giorni ma anche climatologia e discussioni sui run dei vari modelli: è la stanza principale, quella più affollata e seguita.

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Telecuscino
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Messaggio da Telecuscino »

Alessandro(Foiano) ha scritto:
Telecuscino ha scritto: Non cambierebbe nulla perchè ormai è già piú caldo e i feedback sono innescati per un bel po'.
Fonte? "Aprilaboccaeglidaifiato"?
Telecuscino ha scritto: Unica speranza è una inversione del bilancio Co2.
la CO2 è sinonimo di vita per noi e per la biosfera, quindi mi pare molto negativa come prospettiva.
Telecuscino ha scritto: In quel modo l'atmosfera perderebbe calore in tempi piú rapidi al netto di fattori che inizialmente ostacolerebbero il ritorno di periodi piú freddi
Il gas serra principale è l'H20 non la CO2.
L'atmosfera perderebbe calore in tempo rapidi con anomalie SST oceaniche negative.

Telecuscino ha scritto: : a breve termine ghiacciai e calotte non è che si riformerebbero subito.Direi che il primo decennio servirebbe per ingranare la marcia, anzi la retromarcia.
sì, se subito sugnifica meno di qualche anno. anceh il GW non è stato subito. :lol:
Fonte: hai mai studiato i ghiacciai e il loro funzionamento e relativo effetto albedo?
La Co2 non sarebbe fattore limitante per la vita se portato a valori preindustriali. Considera che durante l'ultima glaciazione era molto piú bassa.
Anche il metano è piú effettivo della Co2 ma le quantità sono minori.
E dimmi come raffredderesti gli oceani e perchè si sono scaldati cosí tanto ?
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Alessandro(Foiano)
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Messaggio da Alessandro(Foiano) »

the hurricane ha scritto: Beh l'8.5 è lo scenario più estremo, però se guardi l'andamento attuale delle emissioni è molto più vicino allo scenario 8.5 che agli altri scenari (vedi figura a dx che comprende tutte le emissioni di co2).
E sono le emissioni a generare il forcing radiativo usato per le previsioni climatiche.

Immagine

in futuro cambierà? si spera, ma non è così scontato.
Sicuramente l'8.5 è l'estremo, però, senza serie politiche di mitigazione, non ci troveremo molto sotto a quel scenario.
si infatti il modello funziona molto bene nello scenario politico e quindi nel prevedere le emissioni di CO2 strettamente collegate alla materia economica.
Sono strumenti di analisi nati per scopi molto diversi ripetto alla materia climatica. Chi produce scenari in base a modelli è consapevole di che cosa si tratta, e lo scrive: non sono previsioni (forecast), sono simulazioni in cui il ricercatore, come una sorta di deus ex machina (per quanto sulla base di ragionevoli ipotesi), decide come sarà il futuro stato del mondo per alcuni parametri assunti come esogeni (ad es. tasso di crescita della popolazione, sviluppo della tecnologia etc.) e poi ne deduce il futuro andamento di altri indicatori dello stato del mondo in base ad un modello (in genere più o meno deterministico).
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Alessandro(Foiano)
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Messaggio da Alessandro(Foiano) »

Telecuscino ha scritto: Fonte: hai mai studiato i ghiacciai e il loro funzionamento e relativo effetto albedo?
ma la superficie oceanica è il 70% della superficie terrestre, credo che l'evoluzione dei ghiacciai dipenda dal calore emesso dalla maggioranza della superficie terrestre e non dai soli ghiacciai che sono la minima parte della superficie terrestre.
Telecuscino ha scritto: La Co2 non sarebbe fattore limitante per la vita se portato a valori preindustriali.
da vedere visto che l'attuale vita beneficia di questa concentrazione di Co2 in atmosfera...bisognerebbe vedere quali siano i valori necessarii per l'attuale popolazione mondiale e per l'attuale biosfera..
Telecuscino ha scritto: Considera che durante l'ultima glaciazione era molto piú bassa.
l'ultima glaciazione è finita 12mila anni fa e c'erano sulla terra solo 7 milioni di persone o anche meno.
Telecuscino ha scritto: Anche il metano è piú effettivo della Co2 ma le quantità sono minori.
E dimmi come raffredderesti gli oceani e perchè si sono scaldati cosí tanto ?
di sicuro la circolazione termoalina è stata in favore di un riscaldamento degli oceani.

https://it.wikipedia.org/wiki/Circolazione_termoalina
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Messaggio da setra85 »

Alessandro(Foiano) ha scritto:
tempus140 ha scritto:Tanto per fare un'ipotesi, con un azzeramento totale e immediato delle emissioni di co2 ( non un semplice taglio del 20% entro 10 anni come proposto in certi convegni, ma del 100% o giù di lì e subito) potrebbero esserci ripercussioni immediate sul clima?
Sicuro che ci sarebbero ripercussioni negative su di noi e sulla nostra vita.

Per una riduzione significativa delle emissioni di CO2, non basta cambiare le abitudini sociali e personali (ad esempio: i trasporti), ma è necessario incidere in maniera strutturale sulle industrie e sulla produzione dell’energia.

Il modello sociale imposto prevederebbe l’isolamento sociale ed un uso massiccio delle tecnologie digitali e robotiche con la falsa promessa che queste tecnologie saranno rispettose dell’ambiente.
Esattamente
A livello di emissioni rilasciate dalle attività umane non si deve guardare ai trasporti ma quanto più alla produzione di energia elettrica indispensabile per lo stile di vita nostro e per la nostra sopravvivenza in natura
La produzione elettrica è in larga parte affidata a centrali termo elettriche
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Messaggio da gemi65 »

Bene così; ormai è un dato di fatto che c'è chi ostinatamente nega la realtà dando dei millantatori agli altri.
Tiriamo innanzi.
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the hurricane
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Messaggio da the hurricane »

Alessandro(Foiano) ha scritto:
the hurricane ha scritto: Beh l'8.5 è lo scenario più estremo, però se guardi l'andamento attuale delle emissioni è molto più vicino allo scenario 8.5 che agli altri scenari (vedi figura a dx che comprende tutte le emissioni di co2).
E sono le emissioni a generare il forcing radiativo usato per le previsioni climatiche.

Immagine

in futuro cambierà? si spera, ma non è così scontato.
Sicuramente l'8.5 è l'estremo, però, senza serie politiche di mitigazione, non ci troveremo molto sotto a quel scenario.
si infatti il modello funziona molto bene nello scenario politico e quindi nel prevedere le emissioni di CO2 strettamente collegate alla materia economica.
Sono strumenti di analisi nati per scopi molto diversi ripetto alla materia climatica. Chi produce scenari in base a modelli è consapevole di che cosa si tratta, e lo scrive: non sono previsioni (forecast), sono simulazioni in cui il ricercatore, come una sorta di deus ex machina (per quanto sulla base di ragionevoli ipotesi), decide come sarà il futuro stato del mondo per alcuni parametri assunti come esogeni (ad es. tasso di crescita della popolazione, sviluppo della tecnologia etc.) e poi ne deduce il futuro andamento di altri indicatori dello stato del mondo in base ad un modello (in genere più o meno deterministico).
Ovvio ed è per quello che vengono elaborati diversi scenari possibili.
In qualche modo è necessario stimare le emissioni future. Non sono la bibbia, però attualmente siamo solo leggermente più bassi rispetto allo scenario peggiore 8.5.
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Messaggio da Alessandro(Foiano) »

picchio70 ha scritto:Eloquente, a distanza di 100 anni
Immagine
ecco gli effetti e le conseguenze..altre foto di questo tipo su Vanilla Magazine:

https://www.vanillamagazine.it/7-inquit ... ll-artico/
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occhiobarico
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Messaggio da occhiobarico »

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Messaggio da Alessandro(Foiano) »

Temperature nel 1998 erano 0,37°C più fresche.
Quindi nel 2100 se il rateo di aumento rimanesse questo per ipotesi nel 2100 avremo circa 2°C in più rispetto al 1998....

https://data.giss.nasa.gov/gistemp/tabl ... s+dSST.txt
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Alessandro(Foiano)
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Messaggio da Alessandro(Foiano) »

Aumentano le concentrazioni di ozono alle alte latitudini, VP disturbato:

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Messaggio da NemboKi »

occhiobarico ha scritto:
Sembra ieri.... 8)
E' vero che oltre che essere due studi differenti hanno anche 20 anni di distanza l'uno dall'altro. Ad ogni buon conto , i 6 metri di aumento del livello medio marino, è una proiezione di quello che sta accadendo in una piccola parte dell'Antartide ,di due zone particolarmente sensibili allo scioglimento. Queste aree si stanno sciogliendo in grande stile per motivi molto piu geotermici che atmosferici. Infatti i ghiacci antartici non vivono la crisi che invece stà vivendo l'Artico. L'Artico è soggetto a ben piu grandi variazioni legate a molti piu aspetti. Molto dipende dalla distribuzione delle terre emerse che rendono l'Artico piu suscettibile a cambiamenti importanti delle correnti termoaline, che dovrebbero essere la causa principale legata a questo riscaldamento globale e tutt'oggi non sono ancora chiari i motivi. Con questo non voglio negare che l'antropismo sia esente da questo, benchè non esiste oggi nessuna prova scientifica che possa far valere una teoria piuttosto di un'altra. Il clima si muove attraverso cicli brevi inseriti in cicli anche molto lunghi . Per capirne i meccanismi occorre analizzare periodi lunghissimi , e questo non ci è possibile perchè mancano molti dati. Tuttavia possiamo grande fare delle ipotesi , ma troppo spesso la realtà si è dimostrata molto diversa da quella che era nelle previsioni di molti studi. Gli studi possono portarci a proiezioni di 100 anni, ma gli scienziati sanno molto bene che queste proiezioni, anche se sono il meglio che possiamo fare, hanno anche una attendibilità piuttosto bassa, proprio perchè , quello che ci sfugge , poco o tanto che sia, amplifica gli errori nel tempo inmaniera esponenziale. Un esempio lo abbiamo con i Grandi Modelli, che nonostante siano di anno in anno implementati con sempre piu dati, non riescono ancora ad avere una attendibilità accettabile gia dal medio termine, e stiamo parlando di pochi giorni. E' vero che 100 anni sono pochi inseriti in un periodo interglaciale , ma dire che fra 100 anni il mare si inalzeràdi 6 metri, trova il giusto spazio in un titolo di giornale, che poi è quello che la maggioranza delle persone leggono e dal quale traggono l'informazione .
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