Artico siberiano da record
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Artico siberiano da record
Riporto un interessante articolo circa il caldo record della Siberia di questi giorni.
In questi giorni all’interno del circolo polare Artico si stanno registrando temperature da capogiro.
A Verkhoyansk, in Siberia, per due giorni consecutivi la massima è stata di 38 °C, ben 18 gradi sopra la massima temperatura registrata in media nel mese di giugno negli ultimi 100 anni.
Questa ondata di calore in Artico permane ormai da mesi: già a maggio, in Russia, si registravano temperature record di 26 °C, e gli effetti cominciano a farsi evidenti: la stagione degli incendi è iniziata con un mese di anticipo, e sta interessando un’area 10 volte più grande della media. Anche l’enorme sversamento di diesel avvenuto a Norilsk qualche settimana fa (ben 20.000 tonnellate, vicino ad un enorme bacino di acqua dolce) è stato in parte dovuto al cedimento del permafrost su cui la piattaforma era posizionata, e che si sta sciogliendo più velocemente del solito, rendendo il terreno instabile. Anche l’estensione dei ghiacci artici sta mostrando una nuova riduzione record, con valori di molte settimane in anticipo rispetto a quelli soliti per la stagione.
Le ondate di calore non sono un fenomeno nuovo, e fanno parte della normale variabilità meteorologica. Ma (c’è sempre un ma), abbiamo molteplici evidenze del fatto che, in tutto il globo, la frequenza e la forza di tali ondate stia aumentando.
Questo è particolarmente evidente ai poli, che si stanno scaldando rispetto al resto del pianeta due volte più in fretta. Questo fenomeno, noto come amplificazione artica, era stato già postulato da Arrhenius nel suo lavoro del 1896, è dovuto ad una molteplicità di fattori. In parte, lo scioglimento dei ghiacci fa sì che le acque assorbano più calore, intrappolandolo a terra. Inoltre, la circolazione del calore e dell’energia dall’equatore verso i poli fa sì che questi ultimi “subiscano” anche una parte del riscaldamento che avviene a latitudini minori.
C’è un altro fattore che potrebbe stare esacerbando questa ondata di calore. Il lockdown che tutti noi stiamo vivendo ha prodotto un (temporaneo) calo delle emissioni. Questa riduzione non ha intaccato la nostra “riserva” di CO2 in atmosfera (che come abbiamo ripetuto spesso su questa pagina, ha vita molto lunga), per cui non c’è da sperare che ci tolga le castagne dal fuoco. Ma la riduzione delle emissioni ha anche prodotto una riduzione negli aerosol emessi da Asia e Europa, e che tendono ad essere trasportati verso le alte latitudini dalla circolazione generale. Questi aerosol hanno la capacità di riflettere parte della radiazione solare, e producono un raffreddamento che, negli scorsi decenni, ha in parte “mascherato” l’aumento delle temperature dovuto ai gas serra. È probabile quindi che tale riduzione negli aerosol abbia esacerbato l’ondata di caldo che si sta osservando.
Articolo a cura di Daniele Visioni
https://www.facebook.com/NextSolarStorm/
In questi giorni all’interno del circolo polare Artico si stanno registrando temperature da capogiro.
A Verkhoyansk, in Siberia, per due giorni consecutivi la massima è stata di 38 °C, ben 18 gradi sopra la massima temperatura registrata in media nel mese di giugno negli ultimi 100 anni.
Questa ondata di calore in Artico permane ormai da mesi: già a maggio, in Russia, si registravano temperature record di 26 °C, e gli effetti cominciano a farsi evidenti: la stagione degli incendi è iniziata con un mese di anticipo, e sta interessando un’area 10 volte più grande della media. Anche l’enorme sversamento di diesel avvenuto a Norilsk qualche settimana fa (ben 20.000 tonnellate, vicino ad un enorme bacino di acqua dolce) è stato in parte dovuto al cedimento del permafrost su cui la piattaforma era posizionata, e che si sta sciogliendo più velocemente del solito, rendendo il terreno instabile. Anche l’estensione dei ghiacci artici sta mostrando una nuova riduzione record, con valori di molte settimane in anticipo rispetto a quelli soliti per la stagione.
Le ondate di calore non sono un fenomeno nuovo, e fanno parte della normale variabilità meteorologica. Ma (c’è sempre un ma), abbiamo molteplici evidenze del fatto che, in tutto il globo, la frequenza e la forza di tali ondate stia aumentando.
Questo è particolarmente evidente ai poli, che si stanno scaldando rispetto al resto del pianeta due volte più in fretta. Questo fenomeno, noto come amplificazione artica, era stato già postulato da Arrhenius nel suo lavoro del 1896, è dovuto ad una molteplicità di fattori. In parte, lo scioglimento dei ghiacci fa sì che le acque assorbano più calore, intrappolandolo a terra. Inoltre, la circolazione del calore e dell’energia dall’equatore verso i poli fa sì che questi ultimi “subiscano” anche una parte del riscaldamento che avviene a latitudini minori.
C’è un altro fattore che potrebbe stare esacerbando questa ondata di calore. Il lockdown che tutti noi stiamo vivendo ha prodotto un (temporaneo) calo delle emissioni. Questa riduzione non ha intaccato la nostra “riserva” di CO2 in atmosfera (che come abbiamo ripetuto spesso su questa pagina, ha vita molto lunga), per cui non c’è da sperare che ci tolga le castagne dal fuoco. Ma la riduzione delle emissioni ha anche prodotto una riduzione negli aerosol emessi da Asia e Europa, e che tendono ad essere trasportati verso le alte latitudini dalla circolazione generale. Questi aerosol hanno la capacità di riflettere parte della radiazione solare, e producono un raffreddamento che, negli scorsi decenni, ha in parte “mascherato” l’aumento delle temperature dovuto ai gas serra. È probabile quindi che tale riduzione negli aerosol abbia esacerbato l’ondata di caldo che si sta osservando.
Articolo a cura di Daniele Visioni
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- picchio70
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Ogni anno dagli anni 2000 c'è sempre un record battuto.airsnow ha scritto:Che dire, ondata di caldo mostruosa e storica !!!
Sara un caso? Credo proprio di no, e potrebbe essere che venga ripetuto
negli anni a venire. La cosa piu negativa non è un episodio in quanto tale
ma la frequenza sempre piu ripetuta che anomalie artiche influenzano
negativamente l'inverno, specie europeo asia compresa.
Ritardo nella consueta formazione del vp e suo decentramento su Groenlandia
e canada, con relative conseguenze, canadian warming e chanches si riducono alla parte finale della stagione
L'eccezione potrà sempre esserci, ma di ciò si tratterebbe.
- Alessandro(Foiano)
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Ciao picchio, esatto la cosa più negativa è che questo trend di aumento termico ormai è inarrestabile e sempre più veloce sopratutto ai poli. Riguardo l’inverno è sempre un’incognita a causa dei numerosi fattori, per esempio nel 2008/9/10 l’hp delle Azzorre si posizionava su Groenlandia in pieno inverno favorendo poderose discese artiche nel mediterraneo con neve e grande inverno in quasi tutta Europa. Come mai in quegli anni si avevano grandi inverni nonostante il gw già imperante ? È stato un piccolo ciclo più freddo e favorevole al continente europeo ?picchio70 ha scritto:Ogni anno dagli anni 2000 c'è sempre un record battuto.airsnow ha scritto:Che dire, ondata di caldo mostruosa e storica !!!
Sara un caso? Credo proprio di no, e potrebbe essere che venga ripetuto
negli anni a venire. La cosa piu negativa non è un episodio in quanto tale
ma la frequenza sempre piu ripetuta che anomalie artiche influenzano
negativamente l'inverno, specie europeo asia compresa.
Ritardo nella consueta formazione del vp e suo decentramento su Groenlandia
e canada, con relative conseguenze, canadian warming e chanches si riducono alla parte finale della stagione
L'eccezione potrà sempre esserci, ma di ciò si tratterebbe.
Quello senza dubbio, la terra ha dei meccanismi che alla fine riequilibrano tutto e così sarà anche nel nostro caso con l’AGW. Farà sempre più caldo finché non evaporeranno prima i laghi poi i fiumi e infine gli oceani. L’acqua una volta evaporata si condenserà nelle nuvole e inizierà a piovere per tantissimi anni e questo causerà la diminuzione della temperatura globale. E da qui ricomincerebbe tutto il ciclo vitale.leo55 ha scritto:Prima o poi la natura cerca di riequilibrare il tutto secondo me.Non può continuare così.Certo noi nella nostra breve vita non si può vedere se ci sarà un ritorno alla normalità o no.
- Alessandro(Foiano)
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Re: Artico siberiano da record
articolo errato...la temperatura per ora è solo del 20 giugno non di altri giorni...GiulianoPhoto ha scritto:
A Verkhoyansk, in Siberia, per due giorni consecutivi la massima è stata di 38 °C,
http://www.ogimet.com/cgi-bin/gsynres?i ... 30&hora=18
- picchio70
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ciao, perché il gw non è una linea dritta, ma se guardi un segmento abbastanza lungo ti accorgi che all'interno di esso troverai un trendairsnow ha scritto:Ciao picchio, esatto la cosa più negativa è che questo trend di aumento termico ormai è inarrestabile e sempre più veloce sopratutto ai poli. Riguardo l’inverno è sempre un’incognita a causa dei numerosi fattori, per esempio nel 2008/9/10 l’hp delle Azzorre si posizionava su Groenlandia in pieno inverno favorendo poderose discese artiche nel mediterraneo con neve e grande inverno in quasi tutta Europa. Come mai in quegli anni si avevano grandi inverni nonostante il gw già imperante ? È stato un piccolo ciclo più freddo e favorevole al continente europeo ?picchio70 ha scritto:Ogni anno dagli anni 2000 c'è sempre un record battuto.airsnow ha scritto:Che dire, ondata di caldo mostruosa e storica !!!
Sara un caso? Credo proprio di no, e potrebbe essere che venga ripetuto
negli anni a venire. La cosa piu negativa non è un episodio in quanto tale
ma la frequenza sempre piu ripetuta che anomalie artiche influenzano
negativamente l'inverno, specie europeo asia compresa.
Ritardo nella consueta formazione del vp e suo decentramento su Groenlandia
e canada, con relative conseguenze, canadian warming e chanches si riducono alla parte finale della stagione
L'eccezione potrà sempre esserci, ma di ciò si tratterebbe.
verso l'alto e piccole eccezioni. L'azzorre verso la groenlandia? Con un vps
decentrato su canada te lo sogni. Poi considera che da molti anni abbiamo
strato fredda e tropo calda, mediamente in soldoni significa, occasioni ridottissime ma anche di notevole fattura, 1 botta e via, il resto anonimato.
Domanda (e senza polemica): dove é concentrato tutto questo surplus di ghiaccio e neve sul nord emisfero?Alessandro(Foiano) ha scritto:la massa di neve presente nel nord emisfero al 16 giugno 2020 è da record..quello non conta nulla?
é un record incredibile...
Perché chiaramente non lo é sul comparto euro asiatico.
Hai dei dati che mostrano degli accumoli tuttora esistenti e molto sopramedia oltre alla cartina già mostrata?
Grazie.
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Se il VP di decentra li niente da fare, Atlantico continuo di Lp.picchio70 ha scritto:ciao, perché il gw non è una linea dritta, ma se guardi un segmento abbastanza lungo ti accorgi che all'interno di esso troverai un trendairsnow ha scritto:Ciao picchio, esatto la cosa più negativa è che questo trend di aumento termico ormai è inarrestabile e sempre più veloce sopratutto ai poli. Riguardo l’inverno è sempre un’incognita a causa dei numerosi fattori, per esempio nel 2008/9/10 l’hp delle Azzorre si posizionava su Groenlandia in pieno inverno favorendo poderose discese artiche nel mediterraneo con neve e grande inverno in quasi tutta Europa. Come mai in quegli anni si avevano grandi inverni nonostante il gw già imperante ? È stato un piccolo ciclo più freddo e favorevole al continente europeo ?picchio70 ha scritto: Ogni anno dagli anni 2000 c'è sempre un record battuto.
Sara un caso? Credo proprio di no, e potrebbe essere che venga ripetuto
negli anni a venire. La cosa piu negativa non è un episodio in quanto tale
ma la frequenza sempre piu ripetuta che anomalie artiche influenzano
negativamente l'inverno, specie europeo asia compresa.
Ritardo nella consueta formazione del vp e suo decentramento su Groenlandia
e canada, con relative conseguenze, canadian warming e chanches si riducono alla parte finale della stagione
L'eccezione potrà sempre esserci, ma di ciò si tratterebbe.
verso l'alto e piccole eccezioni. L'azzorre verso la groenlandia? Con un vps
decentrato su canada te lo sogni. Poi considera che da molti anni abbiamo
strato fredda e tropo calda, mediamente in soldoni significa, occasioni ridottissime ma anche di notevole fattura, 1 botta e via, il resto anonimato.
Quest'anno che c'erano delle premesse come la Qbo- ovviamente quest'ultima sta virando in positivo per l'inverno prossimo... Ottimo..
..Ciao,ho letto che con Qbo+ si possono avere ondate di freddo solo se il ciclo solare è al suo massimo o prossimo ad esso?Telecuscino ha scritto:Se il VP di decentra li niente da fare, Atlantico continuo di Lp.picchio70 ha scritto:ciao, perché il gw non è una linea dritta, ma se guardi un segmento abbastanza lungo ti accorgi che all'interno di esso troverai un trendairsnow ha scritto: Ciao picchio, esatto la cosa più negativa è che questo trend di aumento termico ormai è inarrestabile e sempre più veloce sopratutto ai poli. Riguardo l’inverno è sempre un’incognita a causa dei numerosi fattori, per esempio nel 2008/9/10 l’hp delle Azzorre si posizionava su Groenlandia in pieno inverno favorendo poderose discese artiche nel mediterraneo con neve e grande inverno in quasi tutta Europa. Come mai in quegli anni si avevano grandi inverni nonostante il gw già imperante ? È stato un piccolo ciclo più freddo e favorevole al continente europeo ?
verso l'alto e piccole eccezioni. L'azzorre verso la groenlandia? Con un vps
decentrato su canada te lo sogni. Poi considera che da molti anni abbiamo
strato fredda e tropo calda, mediamente in soldoni significa, occasioni ridottissime ma anche di notevole fattura, 1 botta e via, il resto anonimato.
Quest'anno che c'erano delle premesse come la Qbo- ovviamente quest'ultima sta virando in positivo per l'inverno prossimo... Ottimo..
Penso e spero che qualche inverno, stagione e non botta, decente dovrà pure ritornare. Ormai è assente sul comparto europeo, sopratutto quello occidentale continuamente sotto hp Franco iberico, da almeno otto anni se non qualche botta o burian vario.picchio70 ha scritto:ciao, perché il gw non è una linea dritta, ma se guardi un segmento abbastanza lungo ti accorgi che all'interno di esso troverai un trendairsnow ha scritto:Ciao picchio, esatto la cosa più negativa è che questo trend di aumento termico ormai è inarrestabile e sempre più veloce sopratutto ai poli. Riguardo l’inverno è sempre un’incognita a causa dei numerosi fattori, per esempio nel 2008/9/10 l’hp delle Azzorre si posizionava su Groenlandia in pieno inverno favorendo poderose discese artiche nel mediterraneo con neve e grande inverno in quasi tutta Europa. Come mai in quegli anni si avevano grandi inverni nonostante il gw già imperante ? È stato un piccolo ciclo più freddo e favorevole al continente europeo ?picchio70 ha scritto: Ogni anno dagli anni 2000 c'è sempre un record battuto.
Sara un caso? Credo proprio di no, e potrebbe essere che venga ripetuto
negli anni a venire. La cosa piu negativa non è un episodio in quanto tale
ma la frequenza sempre piu ripetuta che anomalie artiche influenzano
negativamente l'inverno, specie europeo asia compresa.
Ritardo nella consueta formazione del vp e suo decentramento su Groenlandia
e canada, con relative conseguenze, canadian warming e chanches si riducono alla parte finale della stagione
L'eccezione potrà sempre esserci, ma di ciò si tratterebbe.
verso l'alto e piccole eccezioni. L'azzorre verso la groenlandia? Con un vps
decentrato su canada te lo sogni. Poi considera che da molti anni abbiamo
strato fredda e tropo calda, mediamente in soldoni significa, occasioni ridottissime ma anche di notevole fattura, 1 botta e via, il resto anonimato.