L'Hp FrancoIberico si è presa l'Europa?

Discussioni meteorologiche sul tempo previsto nei prossimi giorni ma anche climatologia e discussioni sui run dei vari modelli: è la stanza principale, quella più affollata e seguita.

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InvernoPerfetto
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Messaggio da InvernoPerfetto »

the hurricane ha scritto:
InvernoPerfetto ha scritto:
Patagonia ha scritto: Anzitutto concedetemi una bella risata stracolma di sarcasmo rivolta ai catastrofisti che vent'anni orsono preannunciavano la - ovvia - desertificazione del sud Italia sull'onda del GW. Invece, sulla base del forse eccessivo ed ennesimo allarmismo attuale, circa la posizione assunta dall'HP azzorriano, queste zone sarebbero <b>invece</b> benedette dalle precipitazioni. La Natura ha trovato il modo per gabbare gli sciocchi. A noi tutti è sufficiente poter godere di un bene che ritenevamo ovvio avere sempre e comunque: l'acqua. Quando - sicuramente a breve - riavremo quanto ci basta di questa preziosa risorsa, il dibattito si riposizionerà su indici teleconnettivi e attività solare: certamente interessantissimi ma di scarsissimo impatto nell'arco temporale di decine di anni.

Ti chiedo se tu sia o meno un appassionato di meteo; qualora tu lo fossi, a questo punto ti domanderei ulteriormente: a tuo avviso, l'affermazione prepotente di un pattern meteoclimatico che ha cominciato a manifestarsi alla fine degli anni '80 e che è andato crescendo - pur con delle annate/stagioni in controtendenza - determinando in tempi recenti tratti semi-permanenti, a tuo avviso non è il "fatto" meteoclimatico più rilevante dell'ultimo quarto di secolo in Europa??

Ne parlano climatologi, metereologi, scienziati, forumisti, gestori dei siti meteo, fisici dell'atmosfera, agricoltori e semplici appassionati; le riviste meteo e gli opuscoli scientifici ne hanno discusso ampiamente; all'estero, dove il clima è un tema dibattuto seriamente ( soprattutto nel regno unito, in germania e negli Usa, ove hanno un problema simile - sebbene manifestatosi più di recente - con l'hp pacifico che da oramai un decennio sta sequestrando in modo anomalo il clima in un'ampia fascia che va dall'Alaska del sud alla california, passando per le coste occidentali del canada ).

Chiunque, in sostanza, nutra passione e sia dotato di relativa competenza meteoclimatica, non può non cogliere quanto queste profonde modifiche - che, lo ribadisco, non sono nate quest'anno ma disegnano un arco temporale già dignitoso, di 20/25/30 anni, con una fase parossistica attuale -
stiano modificando gli assetti del clima europeo.
Quindi come è possibile farsi una sonora risata? tutti idioti e catastrofisti gli analisti dei quattro angoli del Pianeta? e poi qui nessuno sta parlando di catastrofe, ma "semplicemente" di profondi mutamenti in atto

Ti farò 7 esempi molto chiari che danno l'idea - più di tante chiacchiere - di alcuni cambiamenti clamorosi in atto:

1) a londra, negli ultimi 25 anni, le giornate di sole sono aumentate del 29%
(https://www.weatheronline.co.uk/)

2)a parigi, dal 2000, le ondate di calore con massime sopra i 35 gradi sono cresciute del 55% ( http://www.meteofrance.fr/actualites/72 ... le-sud-est)

3) a Torino, la media nivometrica è scesa dai 50 cm del cinquantennio '40- '90 agli - oramai - 10 cm degli ultimissimi anni ( 17 cm dagli anni 2000 ma verso i 10 cm nell'ultimo quinquennio); e il numero di giornate di pioggia è sceso sotto le 30 unità annue ( > 5 mm) rispetto alle oltre 50 degli anni '70 ( nimbus: valentina accordon, mercalli, cat berro)

4) il numero delle annate siccitose con scarsissima presenza di neve sui Pirenei, Massiccio Francese, Alpi svizzere- italiane -francesi e Appennino settentrionale è passato da una proporzione di 1 a 4 a quella di 3 a 5

5) la pressione media degli ultimi 30 anni, in una macroarea che va dall'Olanda al Portogallo, passando per Francia, Inghilterra del sud, svizzera, norditalia è cresciuta di 5hpa, mentre si è abbassata la media dei geopotenziali delle azzorre.

6) il flusso medio delle perturbazioni atlantiche è salito di 3/5 gradi di latitudine verso nord; il numero delle perturbazioni proficue, in grado di determinare low genovesi nel mediterrano o passare dalla valle del rodano, è letteralmente crollata: negli ultimi 5 anni, con l'eccezione del 2018, non sono andate oltre le 3-4 l'anno. Ma la tendenza si era affermata con prepotenza dal 1988, cresciuta negli anni 90, in relativa pausa tra il 2008 e il 2013, e ora in fortissima ripresa

7) il numero di giornate totalmente secche o con precipitazioni inferiori ai 2 mm, in una gigantesca area che coinvolge metà europa ( grosso modo dalla Ruhr tedesca a Lisbona) è enormemente cresciuto ( dal 20 al 40%). Zone più colpite: Spagna centrale e orientale, Francia centro-meridionale, svizzera occidentale, Nordovest italiano (https://www.eea.europa.eu/it/themes/climate


Se tutto questo non ti - vi - bastasse, per meritare attenzione, per lo meno l'attenzione degli appassionati di clima, non so cosa dovrebbe succedere ancora per ammettere che si è al cospetto di un clima nuovo in europa
Ciao inverno, per la mia tesi magistrale mi sono occupato di studiare la variabilità dell'evoluzione dalla copertura nuvolosa totale in italia ed, in effetti, quello che riporti è corretto.

La copertura nuvolosa in Italia è diminuita in modo significativo su tutta l'Italia negli ultimi 70 anni e queste variazioni sono associate a cambiamenti della circolazione atmosferica su scala europea con un aumento medio dei geopotenziali. In modo particolare il cambiamento più intenso è avvenuto tra il 1951 e il 1985-1990 circa.
E tra queste due variabili ho visto che c'è una buona correlazione sia stagionale che annuale.

Settimana prossima, quando l'avrò discussa, aprirò un thread per mostrare i risultati ottenuti.

ottimo hurricane, la leggerò volentieri, come tutte le cose che scrivi
freddopungente
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Messaggio da freddopungente »

InvernoPerfetto ha scritto:

Ti chiedo se tu sia o meno un appassionato di meteo; qualora tu lo fossi, a questo punto ti domanderei ulteriormente: a tuo avviso, l'affermazione prepotente di un pattern meteoclimatico che ha cominciato a manifestarsi alla fine degli anni '80 e che è andato crescendo - pur con delle annate/stagioni in controtendenza - determinando in tempi recenti tratti semi-permanenti, a tuo avviso non è il "fatto" meteoclimatico più rilevante dell'ultimo quarto di secolo in Europa??

Ne parlano climatologi, metereologi, scienziati, forumisti, gestori dei siti meteo, fisici dell'atmosfera, agricoltori e semplici appassionati; le riviste meteo e gli opuscoli scientifici ne hanno discusso ampiamente; all'estero, dove il clima è un tema dibattuto seriamente ( soprattutto nel regno unito, in germania e negli Usa, ove hanno un problema simile - sebbene manifestatosi più di recente - con l'hp pacifico che da oramai un decennio sta sequestrando in modo anomalo il clima in un'ampia fascia che va dall'Alaska del sud alla california, passando per le coste occidentali del canada ).

Chiunque, in sostanza, nutra passione e sia dotato di relativa competenza meteoclimatica, non può non cogliere quanto queste profonde modifiche - che, lo ribadisco, non sono nate quest'anno ma disegnano un arco temporale già dignitoso, di 20/25/30 anni, con una fase parossistica attuale -
stiano modificando gli assetti del clima europeo.
Quindi come è possibile farsi una sonora risata? tutti idioti e catastrofisti gli analisti dei quattro angoli del Pianeta? e poi qui nessuno sta parlando di catastrofe, ma "semplicemente" di profondi mutamenti in atto

Ti farò 7 esempi molto chiari che danno l'idea - più di tante chiacchiere - di alcuni cambiamenti clamorosi in atto:

1) a londra, negli ultimi 25 anni, le giornate di sole sono aumentate del 29%
(https://www.weatheronline.co.uk/)

2)a parigi, dal 2000, le ondate di calore con massime sopra i 35 gradi sono cresciute del 55% ( http://www.meteofrance.fr/actualites/72 ... le-sud-est)

3) a Torino, la media nivometrica è scesa dai 50 cm del cinquantennio '40- '90 agli - oramai - 10 cm degli ultimissimi anni ( 17 cm dagli anni 2000 ma verso i 10 cm nell'ultimo quinquennio); e il numero di giornate di pioggia è sceso sotto le 30 unità annue ( > 5 mm) rispetto alle oltre 50 degli anni '70 ( nimbus: valentina accordon, mercalli, cat berro)

4) il numero delle annate siccitose con scarsissima presenza di neve sui Pirenei, Massiccio Francese, Alpi svizzere- italiane -francesi e Appennino settentrionale è passato da una proporzione di 1 a 4 a quella di 3 a 5

5) la pressione media degli ultimi 30 anni, in una macroarea che va dall'Olanda al Portogallo, passando per Francia, Inghilterra del sud, svizzera, norditalia è cresciuta di 5hpa, mentre si è abbassata la media dei geopotenziali delle azzorre.

6) il flusso medio delle perturbazioni atlantiche è salito di 3/5 gradi di latitudine verso nord; il numero delle perturbazioni proficue, in grado di determinare low genovesi nel mediterrano o passare dalla valle del rodano, è letteralmente crollata: negli ultimi 5 anni, con l'eccezione del 2018, non sono andate oltre le 3-4 l'anno. Ma la tendenza si era affermata con prepotenza dal 1988, cresciuta negli anni 90, in relativa pausa tra il 2008 e il 2013, e ora in fortissima ripresa

7) il numero di giornate totalmente secche o con precipitazioni inferiori ai 2 mm, in una gigantesca area che coinvolge metà europa ( grosso modo dalla Ruhr tedesca a Lisbona) è enormemente cresciuto ( dal 20 al 40%). Zone più colpite: Spagna centrale e orientale, Francia centro-meridionale, svizzera occidentale, Nordovest italiano (https://www.eea.europa.eu/it/themes/climate


Se tutto questo non ti - vi - bastasse, per meritare attenzione, per lo meno l'attenzione degli appassionati di clima, non so cosa dovrebbe succedere ancora per ammettere che si è al cospetto di un clima nuovo in europa
chapeau invernop.

intervento veramente importante e con dati alla mano incontestabili, che siano sbagliate alcune proiezioni fatte anni addietro nessuno lo mette in dubbio, ma giore per il solo fatto che il sud Italia non si sia desertificato, quando poi accade ciò che descrivi, lo trovo fuori luogo
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ducaneve
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Messaggio da ducaneve »

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Patagonia
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Messaggio da Patagonia »

freddopungente ha scritto:
InvernoPerfetto ha scritto:

Ti chiedo se tu sia o meno un appassionato di meteo; qualora tu lo fossi, a questo punto ti domanderei ulteriormente: a tuo avviso, l'affermazione prepotente di un pattern meteoclimatico che ha cominciato a manifestarsi alla fine degli anni '80 e che è andato crescendo - pur con delle annate/stagioni in controtendenza - determinando in tempi recenti tratti semi-permanenti, a tuo avviso non è il "fatto" meteoclimatico più rilevante dell'ultimo quarto di secolo in Europa??

Ne parlano climatologi, metereologi, scienziati, forumisti, gestori dei siti meteo, fisici dell'atmosfera, agricoltori e semplici appassionati; le riviste meteo e gli opuscoli scientifici ne hanno discusso ampiamente; all'estero, dove il clima è un tema dibattuto seriamente ( soprattutto nel regno unito, in germania e negli Usa, ove hanno un problema simile - sebbene manifestatosi più di recente - con l'hp pacifico che da oramai un decennio sta sequestrando in modo anomalo il clima in un'ampia fascia che va dall'Alaska del sud alla california, passando per le coste occidentali del canada ).

Chiunque, in sostanza, nutra passione e sia dotato di relativa competenza meteoclimatica, non può non cogliere quanto queste profonde modifiche - che, lo ribadisco, non sono nate quest'anno ma disegnano un arco temporale già dignitoso, di 20/25/30 anni, con una fase parossistica attuale -
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Ti farò 7 esempi molto chiari che danno l'idea - più di tante chiacchiere - di alcuni cambiamenti clamorosi in atto:

1) a londra, negli ultimi 25 anni, le giornate di sole sono aumentate del 29%
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2)a parigi, dal 2000, le ondate di calore con massime sopra i 35 gradi sono cresciute del 55% ( http://www.meteofrance.fr/actualites/72 ... le-sud-est)

3) a Torino, la media nivometrica è scesa dai 50 cm del cinquantennio '40- '90 agli - oramai - 10 cm degli ultimissimi anni ( 17 cm dagli anni 2000 ma verso i 10 cm nell'ultimo quinquennio); e il numero di giornate di pioggia è sceso sotto le 30 unità annue ( > 5 mm) rispetto alle oltre 50 degli anni '70 ( nimbus: valentina accordon, mercalli, cat berro)

4) il numero delle annate siccitose con scarsissima presenza di neve sui Pirenei, Massiccio Francese, Alpi svizzere- italiane -francesi e Appennino settentrionale è passato da una proporzione di 1 a 4 a quella di 3 a 5

5) la pressione media degli ultimi 30 anni, in una macroarea che va dall'Olanda al Portogallo, passando per Francia, Inghilterra del sud, svizzera, norditalia è cresciuta di 5hpa, mentre si è abbassata la media dei geopotenziali delle azzorre.

6) il flusso medio delle perturbazioni atlantiche è salito di 3/5 gradi di latitudine verso nord; il numero delle perturbazioni proficue, in grado di determinare low genovesi nel mediterrano o passare dalla valle del rodano, è letteralmente crollata: negli ultimi 5 anni, con l'eccezione del 2018, non sono andate oltre le 3-4 l'anno. Ma la tendenza si era affermata con prepotenza dal 1988, cresciuta negli anni 90, in relativa pausa tra il 2008 e il 2013, e ora in fortissima ripresa

7) il numero di giornate totalmente secche o con precipitazioni inferiori ai 2 mm, in una gigantesca area che coinvolge metà europa ( grosso modo dalla Ruhr tedesca a Lisbona) è enormemente cresciuto ( dal 20 al 40%). Zone più colpite: Spagna centrale e orientale, Francia centro-meridionale, svizzera occidentale, Nordovest italiano (https://www.eea.europa.eu/it/themes/climate


Se tutto questo non ti - vi - bastasse, per meritare attenzione, per lo meno l'attenzione degli appassionati di clima, non so cosa dovrebbe succedere ancora per ammettere che si è al cospetto di un clima nuovo in europa
chapeau invernop.

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InvernoPerfetto, non credevo e non intendevo provocare nessuno, né alcuna reazione accalorata. Il mio riferimento al "capovolgimento dello Stivale" è la conseguenza diretta della serie di anomalie pilotate dalla figura anticiclonica oggetto della discussione. Seguo il forum da quando nacque 20 anni orsono e studio per mio conto.

- Ricordo quando - una decina di anni fa - si rimpiangeva il defunto HP azzorriano che proteggeva le nostre estati rendendole più sopportabili e tra le cui fragili maglie si intrufolava aria fresca foriera di temporali frequenti e via dicendo, mentre di punto in bianco si scopre che ce l'abbiamo sul groppone e che per causa sua non piove più.
- Ricordo che sui libri di testo si indicava questa figura barica come semipermanente e che essa prende il nome dalle isole omonime sulle quali staziona (solo dagli inizi del 1900 ? E prima che succedeva ? Eravamo la succursale del Regno Unito ?).
I dati che riporti sono inconfutabili, ma sembra vogliano evidenziare una situazione che si sta manifestando con una rapidità e veemenza forse eccessive. Anzi, direi, proprio per questo sarebbe destinata ad evolvere verso forme altrettanto sorprendenti, tutte da studiare e se vuoi - da appassionati - anche da gustare.
Il fatto che l'HP azzorriano abbia trovato il parcheggio sbagliato, ovvero troppo a ridosso di una vasta area geografica ad alto impatto antropologico non significa nulla ! Per noi sì, certamente, ma per l'HP no. Intendo dire in definitiva che ciò a cui stiamo assistendo potrebbe non avrebbe nulla di anomalo, a meno che non riusciamo ad individuarne una causa (magari di origine antropica). Intendi forse riferirti ad una naturale conseguenza del GW in atto ?
Se il cambiamento è relativamente repentino le cause possono essere un paio: non di più. Sarebbe una delle rarissime eccezioni alla legge di Pareto.

Vi leggo con interesse
Monesimo988
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Messaggio da Monesimo988 »

Patagonia ha scritto:
freddopungente ha scritto:
InvernoPerfetto ha scritto:

Ti chiedo se tu sia o meno un appassionato di meteo; qualora tu lo fossi, a questo punto ti domanderei ulteriormente: a tuo avviso, l'affermazione prepotente di un pattern meteoclimatico che ha cominciato a manifestarsi alla fine degli anni '80 e che è andato crescendo - pur con delle annate/stagioni in controtendenza - determinando in tempi recenti tratti semi-permanenti, a tuo avviso non è il "fatto" meteoclimatico più rilevante dell'ultimo quarto di secolo in Europa??

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Chiunque, in sostanza, nutra passione e sia dotato di relativa competenza meteoclimatica, non può non cogliere quanto queste profonde modifiche - che, lo ribadisco, non sono nate quest'anno ma disegnano un arco temporale già dignitoso, di 20/25/30 anni, con una fase parossistica attuale -
stiano modificando gli assetti del clima europeo.
Quindi come è possibile farsi una sonora risata? tutti idioti e catastrofisti gli analisti dei quattro angoli del Pianeta? e poi qui nessuno sta parlando di catastrofe, ma "semplicemente" di profondi mutamenti in atto

Ti farò 7 esempi molto chiari che danno l'idea - più di tante chiacchiere - di alcuni cambiamenti clamorosi in atto:

1) a londra, negli ultimi 25 anni, le giornate di sole sono aumentate del 29%
(https://www.weatheronline.co.uk/)

2)a parigi, dal 2000, le ondate di calore con massime sopra i 35 gradi sono cresciute del 55% ( http://www.meteofrance.fr/actualites/72 ... le-sud-est)

3) a Torino, la media nivometrica è scesa dai 50 cm del cinquantennio '40- '90 agli - oramai - 10 cm degli ultimissimi anni ( 17 cm dagli anni 2000 ma verso i 10 cm nell'ultimo quinquennio); e il numero di giornate di pioggia è sceso sotto le 30 unità annue ( > 5 mm) rispetto alle oltre 50 degli anni '70 ( nimbus: valentina accordon, mercalli, cat berro)

4) il numero delle annate siccitose con scarsissima presenza di neve sui Pirenei, Massiccio Francese, Alpi svizzere- italiane -francesi e Appennino settentrionale è passato da una proporzione di 1 a 4 a quella di 3 a 5

5) la pressione media degli ultimi 30 anni, in una macroarea che va dall'Olanda al Portogallo, passando per Francia, Inghilterra del sud, svizzera, norditalia è cresciuta di 5hpa, mentre si è abbassata la media dei geopotenziali delle azzorre.

6) il flusso medio delle perturbazioni atlantiche è salito di 3/5 gradi di latitudine verso nord; il numero delle perturbazioni proficue, in grado di determinare low genovesi nel mediterrano o passare dalla valle del rodano, è letteralmente crollata: negli ultimi 5 anni, con l'eccezione del 2018, non sono andate oltre le 3-4 l'anno. Ma la tendenza si era affermata con prepotenza dal 1988, cresciuta negli anni 90, in relativa pausa tra il 2008 e il 2013, e ora in fortissima ripresa

7) il numero di giornate totalmente secche o con precipitazioni inferiori ai 2 mm, in una gigantesca area che coinvolge metà europa ( grosso modo dalla Ruhr tedesca a Lisbona) è enormemente cresciuto ( dal 20 al 40%). Zone più colpite: Spagna centrale e orientale, Francia centro-meridionale, svizzera occidentale, Nordovest italiano (https://www.eea.europa.eu/it/themes/climate


Se tutto questo non ti - vi - bastasse, per meritare attenzione, per lo meno l'attenzione degli appassionati di clima, non so cosa dovrebbe succedere ancora per ammettere che si è al cospetto di un clima nuovo in europa
chapeau invernop.

intervento veramente importante e con dati alla mano incontestabili, che siano sbagliate alcune proiezioni fatte anni addietro nessuno lo mette in dubbio, ma giore per il solo fatto che il sud Italia non si sia desertificato, quando poi accade ciò che descrivi, lo trovo fuori luogo
InvernoPerfetto, non credevo e non intendevo provocare nessuno, né alcuna reazione accalorata. Il mio riferimento al "capovolgimento dello Stivale" è la conseguenza diretta della serie di anomalie pilotate dalla figura anticiclonica oggetto della discussione. Seguo il forum da quando nacque 20 anni orsono e studio per mio conto.
- Ricordo quando - una decina di anni fa - si rimpiangeva il defunto HP azzorriano che proteggeva le nostre estati rendendole più sopportabili e tra le cui fragili maglie si intrufolava aria fresca foriera di temporali frequenti e via dicendo, mentre di punto in bianco si scopre che ce l'abbiamo sul groppone e che per causa sua non piove più.
- Ricordo che sui libri di testo si indicava questa figura barica come semipermanente e che essa prende il nome dalle isole omonime sulle quali staziona (solo dagli inizi del 1900 ? E prima che succedeva ? Eravamo la succursale del Regno Unito ?).
I dati che riporti sono inconfutabili, ma sembra vogliano evidenziare una situazione che si sta manifestando con una rapidità e veemenza forse eccessive. Anzi, direi, proprio per questo sarebbe destinata ad evolvere verso forme altrettanto sorprendenti, tutte da studiare e se vuoi - da appassionati - anche da gustare.
Il fatto che l'HP azzorriano abbia trovato il parcheggio sbagliato, ovvero troppo a ridosso di una vasta area geografica ad alto impatto antropologico non significa nulla ! Per noi sì, certamente, ma per l'HP no. Intendo dire in definitiva che ciò a cui stiamo assistendo potrebbe non avrebbe nulla di anomalo, a meno che non riusciamo ad individuarne una causa (magari di origine antropica). Intendi forse riferirti ad una naturale conseguenza del GW in atto ?
Se il cambiamento è relativamente repentino le cause possono essere un paio: non di più. Sarebbe una delle rarissime eccezioni alla legge di Pareto.

Vi leggo con interesse

E così, in un cambiamento drastico, avvenuto in così poco tempo che intere generazioni si sentono spaesate..NON VI SAREBBE NULLA DI ANOMALO Credo piuttosto che tali cambiamenti, se realmente fossero avvenuti anche nel passato, avrebbero lasciato il segno sui popoli (quantomeno nel XIX secolo). Non se ne parla, quindi il cambiamento è ANOMALO.
In questa sede non importa specificare se e dico SE il cambiamento seguirà rotte differenti nel futuro prossimo (più freddo/più umido), ma segnalare quanto ANOMALO sia e rimanga oltre ogni ragionevole, e ormai superato, dubbio.

Immagine

Questa immagine qui sopra (vedasi il link) denuncia (qualora gli effetti da soli non bastassero) l'ANOMALIA in atto. Un indice che su tutti è fondamentale nell'alternare siccità ad alluvioni sul Mediterraneo OCCIDENTALE, e ripeto OCCIDENTALE, è in segno positivo=siccitoso dal 1998 circa, tuttavia la fase attuale è iniziata 10 anni prima, nel 1988!! Ergo, poichè sappiamo che AMO è un'oscillazione piuttosto regolare allora entreremo in fase negativa solo nel lontano 2030, ma non sappiamo quanto durerà ancora la fase siccitosa intrapresa.



Immagine
Quest'altra immagine mostra quanto possa essere instabile il clima americano. Fasi PDO+ (siccità nel NW USA) e fasi PDO- (piogge nel NW USA) si alternano senza stabilità, così come il problema incendi/alluvioni in California.

Vorrei far notare che il GW ESISTE senza se e senza ma, e non pare avere origini dalle oscillazioni che conosciamo..
[/img]
Lupo Silano
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Messaggio da Lupo Silano »

il 1988.
è partito da lì.
io lo ricordo il 1988.
poi un crescendo.
saluti all'autore!
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Burian2012
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Messaggio da Burian2012 »

Sicuramente è un ciclo climatico favorevole al caldo ma non basta questo per descrivere e giustificare questo periodo davvero ANOMALO!

Secondo me questo riscaldamento terrestre così brusco e repentino ha una causa NATURALE e una causa ANTROPICA!

La prima è dovuta al fatto che nel corso del XX secolo e quindi durante il Novecento, si è avuto uno dei Massimi Solari più intensi in assoluto e questo si ripercuote ancora oggi sul clima nonostante la fase di Minimo Solare eccezionale di questi anni, ricordo che la Natura ha effetti che si presentano con inerzia rispetto al periodo di inizio.
Quindi è assodato che ci sono state una serie di concause naturali che hanno favorito questo ciclo tendenziale al caldo (SFI++, fasi di ENSO++, PDO+, EA++ ecc...) che poi sono tra loro collegate ad effetto "cascata"!

La seconda è quella più importante che secondo il mio punto di vista ha inciso di più ed è quella ANTROPICA cioè causata dall'uomo!

Nelle ere climatiche precedenti abbiamo assistito a fasi di riscaldamento e fasi di raffreddamento della temperatura terrestre ma non di questa intensità e velocità!

Le fasi di riscaldamento e raffreddamento naturali avevano un'evoluzione molto lenta e diluita durante i SECOLI, questa fase di riscaldamento ha avuto un exploit invece nel corso di pochi decenni facendo aumentare la temperatura media terrestre di diversi gradi in pochissimo tempo se si fa un paragone con le ere climatiche precedenti quando i riscaldamenti erano meno intensi e soprattutto più lenti.

E' ovvio che la componente umana sta incidendo per la maggior parte ma potremmo stare qui a parlare all'infinito delle cause del GW perdendo solo tempo visto che il cambiamento climatico è conclamato e riconosciuto da tutti ad eccezione dei negazionisti!

Io mi concentrerei sulle possibili soluzioni a tale problema che ci sono ma vengono nascoste (autovetture ad idrogeno o elettriche, a bio etilene) una produzione industriale più pulita, favorire l'estensione di aree verdi che assorbono anidrite carbonica (parte del riscaldamento è dovuto proprio al fatto che le aree verdi del nostro pianeta sono state fortemente ridotte in corrispondenza di una maggiore immissione di CO2 che è deleterio!) e cercare di limitare la popolazione terrestre che non è cosa impossibile e la Cina lo ha dimostrato da diversi anni a questa parte!

Dopo aver riconosciuto che non si può nascondere la polvere sotto il tappeto lo step successivo sarebbe quello di trovare ed APPLICARE (soprattutto) una soluzione a questo problema che fa parte della nostra quotidianità!
andreave
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Messaggio da andreave »

ciao inverno perfetto, direi che la tua esamina è stata PERFETTA...
Stefano1986
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Messaggio da Stefano1986 »

Molto interessante questo TD, che mi era sfuggito quando è stato aperto: ho riletto i messaggi tutti d'un fiato.
I numeri riportati da invernoperfetto fanno molto riflettere e spiegano il perché dei tanti cambiamenti che oggi vediamo.
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airsnow
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Iscritto il: ven mar 27, 2020 11:55 am
Località: Novara

Messaggio da airsnow »

andreave ha scritto:ciao inverno perfetto, direi che la tua esamina è stata PERFETTA...
Concordo inverno perfetto fa sempre disamine impeccabili, ma questa volta si è superato ! Complimenti :wink:
andreave
Messaggi: 14
Iscritto il: dom giu 21, 2020 10:23 pm
Località: VENEZIA

Messaggio da andreave »

da precisare che queste dinamiche circolatorie riguardano il periodo 2000/2014 e in minor misura il 2015/2019 per poi cambiare ulteriormente dato che da ottobre scorso almeno per il nostro mondo atlantico/europeo/mediterraneo la circolazione è tornata a essere prevalentemente ad alta zonalita' e credo che almeno fino ad ora gli effetti si sono visti..autunno atlantico con trenini di perturbazioni..inverno anticiclonico con qualche ondulazione..primavera con qualche scambio merdiaino ed estate ora dominata dall'estendersi Verso levante tentacolare dell'hp delle azzorre
setra85
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Iscritto il: dom ago 09, 2020 7:44 pm
Località: pozza di fassa

Re: L'Hp FrancoIberico si è presa l'Europa?

Messaggio da setra85 »

InvernoPerfetto ha scritto:Buonasera,

dopo anni di studi, monitoraggi, statische e osservazioni attente, mi prendo la responsabilità di affermare che il ciclo del nuovo clima che si è instaurato nei tempi contemporanei abbia assunto i caratteri di semi-endemicità ( per i tempi umani, non geoclimatici ovviamente)

Sia chiaro: nulla è per sempre, e cicli meteo-climatici si susseguono da sempre, talvolta mutando anche bruscamente e in senso contrario.

Ma il tema attuale, alle nostre latitudini e longitudini, non può non focalizzarsi sul radicarsi di un pattern meteoclimatico che sta mostrando le caratteristiche di una configurazione semi-permanente, in grado potenzialmente di orientare il nostro clima per decenni.

Sarò chiarissimo, andando subito al punto: l'Anticiclone delle Azzore non ha sempre caratterizzato il clima europeo in modo preponderante, determinandone il bello e il cattivo tempo. Se si analizzano alcune (potenziali) re-analisi del lontanissimo passato (con tutti i limiti del caso) si scopre che per lunghi tempi esso non ha sempre rappresentato il "cervello e il polmone" del clima europeo, e la sua figura rivestiva sì una certa importanza ma nè più nè meno di tante altre configurazioni bariche. Poi, a partire dai primi del Novecento, l'istaurarsi di pattern particolare, con un'imponente figura altopressoria con sede all'altezza delle isole Azzorre, ha cominciato a influenzare in maniera decisiva il clima europeo, determinandone le caratteristiche che avevamo imparato a conoscere.

Da un paio di decenni a questa parte ( qualcuno dice già tre), invece, il core di quello che in passato fu l'hp azzorriana è andato gradualmente spostandosi a est. Naturalmente, non è successo all'improvviso e alcune annate in controtendenza hanno fatto pensare - e faranno ancora pensare - che fossero solo sfortunate coincidenze ma... se si analizza, dalla fine degli anni '80, l'aumento medio dei gpt in europa occidentale e lo svuotamento degli stessi in sede azzorriana, non si potrà non cogliere un RADICALE MUTAMENTO delle caratteristiche, delle dinamiche, delle posizioni e della persistenza delle nuove hp in sede europea ( un problema analogo lo hanno, ma da qualche anno in meno, negli Usa e Canada occidentale).

La mia tesi, dunque, risulta abbastanza consequenziale, suffragata però da ricerche, osservazioni, articoli scientifici e meteo: l'ex hp azzorriano è divenuto franco-iberico, traslando, in circa 30 anni, di circa 1500 km verso est.
Badate bene che non è solo in virtù di questa "balorda" annata che elaboro queste considerazioni, e non è neanche la quantità media delle precipitazioni nelle aree più afflitte dai cambiamenti a portare queste conclusioni ( quantità medie appena più basse ma drastico calo dei giorni di pioggia e dell'ingresso delle perturbazioni);

quetse considerazioni sono frutto dello studio combinato tra analisi dei gpt (in crescita di circa 5 hpa negli ultimi 25 anni in europa occidentale e in calo di circa 5/10 hpa in sede azzorriana), drastico calo dei giorni di pioggia, drastico calo del numero di perturbazioni di genesi atlantica, aumento medio della latitudine dei fronti atlantici, maggiore invasività della cella di hadley.

In sostanza e in conclusione, il rischio che si stia vivendo un ciclo climatico nel quale, per ragioni difficili da comprendere ( agw, gw, cicli naturali, di tutto un pò?), abbia trasformato il semi-defunto anticiclone azzorriano nell'anticiclone franco-iberico, con tutte le conseguenze del caso ( che sempre più spesso stiamo sperimentando in europa) e dalla durata assolutamente imprevedibile ( potrebbe anche durare decenni e imporsi come fece il suo predecessor, sebbene con annate più fortunate di altre)...ecco... quel rischio... a mio avviso... sta divenendo - o è già divenuto - concreta realtà

G.

Grande analisi signor inverno perfetto, devo farle i miei complimenti !
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picchio70
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Messaggio da picchio70 »

manu73 ha scritto:
InvernoPerfetto ha scritto:
Wurm78 ha scritto:Le cose cambieranno, fidati, a partire dal 2025 massimo 2030 l'AMO muterà di segno, il ciclo PDO positivo finirà e virerà in negativo, quindi non ci sarà più o sarà di molto attenuata rispetto ad ora la predominanza dell'anticiclone franco-iberico. E comunque non credo che dipenda dall'AGW, forse nell'optimum medievale effettivamente c'era un forte anticiclone franco-iberico come configurazione media, o lo escluderesti?
effettivamente non escludo affatto che durante optimum climatico medievale la configurazione prevalente fosse l anticiclone francoiberico. Certo, se così fosse... visto che l optimum durò a lungo, non deporrebbe a favore di un rapido dissolvimento di questo ciclo in corso , che ha cominciato a imporsi dalla fine degli anni 80 e che sta mostrando ulteriori segnali di affermazione negli anni più recenti, sebbene con alcune annate ( ma più che annate, direi stagioni) in controtendenza. Se stessimo vivendo una replica dell' optimum medievale, ma con l aggravante dell agw, rischiamo di non uscirne più, perlomeno in un tempo relativo all' arco delle nostre vite
Questo è probabile.
Difficile ipotizzare che nel prossimo trentennio vi sia una rapida dissoluzione di pattern che mediamente hanno condizionato gran parte degli ultimi 30 anni ( eccezioni e varianti chiaramente ci sono, non è che ha fatto 30 anni di alta pressione dominante, ha fatto un trend sicuramente in crescita di certi domini pressori con performance in ulteriore crescita nell'ultimo decennio sui settori occidentali Europei).
Magari ci sarà un lento calo durante i prossimi 30 anni ma non è detto che il picco sia raggiunto...questo a mio avviso sarà determinante per l'immediato futuro...
Ciao, io molto vicino al pensiero di Manu.
Io la vedo cosi, poniamo il caso che tra 10 anni( ipotesi immaginaria)
si fermi il meccanismo che ha portato il costante aumento delle temperature
globali, cosa ne risentiremmo noi? Nulla, per tanti e tanti anni ancora.
Immaginate un masso che spinto da una forza rotoli per un pendio
e via via aumenti di velocità, talvolte rallentate da ostacoli occasionali,
e alla fine vada su un percorso di pianura o falsopiano. Prima di risentire
gli effetti del nuovo piano di rotolamento dovrà smaltire tutta l'energia
accumulata....
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Messaggio da Uomo di Langa »

picchio70 ha scritto:
manu73 ha scritto:
InvernoPerfetto ha scritto: effettivamente non escludo affatto che durante optimum climatico medievale la configurazione prevalente fosse l anticiclone francoiberico. Certo, se così fosse... visto che l optimum durò a lungo, non deporrebbe a favore di un rapido dissolvimento di questo ciclo in corso , che ha cominciato a imporsi dalla fine degli anni 80 e che sta mostrando ulteriori segnali di affermazione negli anni più recenti, sebbene con alcune annate ( ma più che annate, direi stagioni) in controtendenza. Se stessimo vivendo una replica dell' optimum medievale, ma con l aggravante dell agw, rischiamo di non uscirne più, perlomeno in un tempo relativo all' arco delle nostre vite
Questo è probabile.
Difficile ipotizzare che nel prossimo trentennio vi sia una rapida dissoluzione di pattern che mediamente hanno condizionato gran parte degli ultimi 30 anni ( eccezioni e varianti chiaramente ci sono, non è che ha fatto 30 anni di alta pressione dominante, ha fatto un trend sicuramente in crescita di certi domini pressori con performance in ulteriore crescita nell'ultimo decennio sui settori occidentali Europei).
Magari ci sarà un lento calo durante i prossimi 30 anni ma non è detto che il picco sia raggiunto...questo a mio avviso sarà determinante per l'immediato futuro...
Ciao, io molto vicino al pensiero di Manu.
Io la vedo cosi, poniamo il caso che tra 10 anni( ipotesi immaginaria)
si fermi il meccanismo che ha portato il costante aumento delle temperature
globali, cosa ne risentiremmo noi? Nulla, per tanti e tanti anni ancora.
Immaginate un masso che spinto da una forza rotoli per un pendio
e via via aumenti di velocità, talvolte rallentate da ostacoli occasionali,
e alla fine vada su un percorso di pianura o falsopiano. Prima di risentire
gli effetti del nuovo piano di rotolamento dovrà smaltire tutta l'energia
accumulata....
Senza contare il fatto che più una massa é pesante,più essa impiega tempo per fermarsi una volta raggiunto il piano non inclinato,quindi,considerato il fatto che noi stiamo parlando della Terra intera(o quasi,possiamo togliere l'equatore,pressoché indenne dal tutto),capiamo bene come potrebbero servire decenni per vederne gli effetti.
In soldoni,se ora cambiassero le cose,mediamente,chi ha intorno ai 50 anni,o meno di essi, potrebbe pensare di toccare con mano le novità,gli altri no.
setra85
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Messaggio da setra85 »

Uomo di Langa ha scritto:
picchio70 ha scritto:
manu73 ha scritto: Questo è probabile.
Difficile ipotizzare che nel prossimo trentennio vi sia una rapida dissoluzione di pattern che mediamente hanno condizionato gran parte degli ultimi 30 anni ( eccezioni e varianti chiaramente ci sono, non è che ha fatto 30 anni di alta pressione dominante, ha fatto un trend sicuramente in crescita di certi domini pressori con performance in ulteriore crescita nell'ultimo decennio sui settori occidentali Europei).
Magari ci sarà un lento calo durante i prossimi 30 anni ma non è detto che il picco sia raggiunto...questo a mio avviso sarà determinante per l'immediato futuro...
Ciao, io molto vicino al pensiero di Manu.
Io la vedo cosi, poniamo il caso che tra 10 anni( ipotesi immaginaria)
si fermi il meccanismo che ha portato il costante aumento delle temperature
globali, cosa ne risentiremmo noi? Nulla, per tanti e tanti anni ancora.
Immaginate un masso che spinto da una forza rotoli per un pendio
e via via aumenti di velocità, talvolte rallentate da ostacoli occasionali,
e alla fine vada su un percorso di pianura o falsopiano. Prima di risentire
gli effetti del nuovo piano di rotolamento dovrà smaltire tutta l'energia
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Senza contare il fatto che più una massa é pesante,più essa impiega tempo per fermarsi una volta raggiunto il piano non inclinato,quindi,considerato il fatto che noi stiamo parlando della Terra intera(o quasi,possiamo togliere l'equatore,pressoché indenne dal tutto),capiamo bene come potrebbero servire decenni per vederne gli effetti.
In soldoni,se ora cambiassero le cose,mediamente,chi ha intorno ai 50 anni,o meno di essi, potrebbe pensare di toccare con mano le novità,gli altri no.
Perdonatemi ma non ci ho capito niente
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