Dicembre 2019 - Modelli Live!
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Emisferiche Gefs molto migliorate nell'extralong con buoni movimenti.
Ufficiale invece da schifo.
Comunque speriamo in un blocco Atlantico decente
Ufficiale invece da schifo.
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Ultima modifica di Telecuscino il lun dic 16, 2019 7:21 am, modificato 1 volta in totale.
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In parole povere, la speranza degli amanti del freddo e della neve è che lo squilibrio generato dal peculiare assetto del VOS possa causarne la “rottura” ovvero la divisione un due lobi (split) sotto la spinta delle due onde planetarie, Aleutinica e Atlantica (azzorriana). Come accennato altre volte, nel concreto tale dinamica si tradurrebbe nella formazione di un potente anticiclone scandinavo, generato dalla risalita di calore verso le regioni polari dall’Atlantico alle diverse quote (forcing), da lì poi giungerebbero masse d’aria gelida dal settore continentale russo.
Ma come mai ora nel Mediterraneo ci sono continui richiami caldi sciroccali, in luogo di irruzione fredde da nord o nord est??
Ebbene, ci sono degli assetti duri a morire;
molto spesso, negli inverni passati, siano stati presenti affondi perturbati in Atlantico, con saccature molto pronunciati e risalite altopressorie nel Mediterraneo e in Europa.
Tale assetto è riassumibile tramite un indice denominato EA (East Atlantic). Quando è positivo, come ora fa più freddo della norma in Atlantico e più caldo in Europa (sebbene l’indice venga definito dalle anomalie di pressione precisiamolo).
Ma ora sembra che il segno si stia invertendo, Novembre è stato già significativo in merito e c’è un’altro indice importantissimo, che potrebbe tornare favorevole, la PDO (Pacific Decadal Oscillation), una variazione periodica delle anomalie di temperatura nel Pacifico settentrionale.
Anche in questo caso, quando tale indice è negativo, ovvero le acque del Pacifico sono più fredde del normale nel settore americano rispetto a quello asiatico, da noi ci sono periodi più favorevoli alle precipitazioni e al freddo (ancora il trentennio 50-80 ma anche a cavallo del 2010 con neve e pioggia negli anni 2008-2009-2010).
Ebbene, sembra che questo importantissimo parametro stia virando verso il neutro-negativo in questo inverno, dopo un fortissimo picco positivo.
Insomma, qualche segnale positivo c’è, se a questo aggiungiamo la MJO (Madden Julian Oscillation), da cui si può verificare al tendenza a blocchi altopressori nel Pacifico, che sta andando verso il settore 6-7, favorevoli a tale assetto, potremmo già ben sperare per l’inverno.
Alle quote tropsferiche inoltre l’AO vira verso il neutro negativo, anche questo segnale di un VPT non molto forte.
Insomma, da tutto il materiale mostrato si può dedurre la seguente linea di tendenza:
Il vortice Polare potrebbe indebolirsi nella parte centrale dell’inverno (fine anno) e, alle quote troposferiche, potrebbe prendere sempre più piede la tendenza alla formazione di blocchi altopressori in Atlantico (o anche in Scandinavia) con affondi perturbati pronunciati verso il continente europeo e il Mediterraneo, come è successo a Novembre ma con clima molto più freddo.
Questa, al momento, non può essere una certezza, ma una speranza supportata dall’andamento di molti indici.
Ma come mai ora nel Mediterraneo ci sono continui richiami caldi sciroccali, in luogo di irruzione fredde da nord o nord est??
Ebbene, ci sono degli assetti duri a morire;
molto spesso, negli inverni passati, siano stati presenti affondi perturbati in Atlantico, con saccature molto pronunciati e risalite altopressorie nel Mediterraneo e in Europa.
Tale assetto è riassumibile tramite un indice denominato EA (East Atlantic). Quando è positivo, come ora fa più freddo della norma in Atlantico e più caldo in Europa (sebbene l’indice venga definito dalle anomalie di pressione precisiamolo).
Ma ora sembra che il segno si stia invertendo, Novembre è stato già significativo in merito e c’è un’altro indice importantissimo, che potrebbe tornare favorevole, la PDO (Pacific Decadal Oscillation), una variazione periodica delle anomalie di temperatura nel Pacifico settentrionale.
Anche in questo caso, quando tale indice è negativo, ovvero le acque del Pacifico sono più fredde del normale nel settore americano rispetto a quello asiatico, da noi ci sono periodi più favorevoli alle precipitazioni e al freddo (ancora il trentennio 50-80 ma anche a cavallo del 2010 con neve e pioggia negli anni 2008-2009-2010).
Ebbene, sembra che questo importantissimo parametro stia virando verso il neutro-negativo in questo inverno, dopo un fortissimo picco positivo.
Insomma, qualche segnale positivo c’è, se a questo aggiungiamo la MJO (Madden Julian Oscillation), da cui si può verificare al tendenza a blocchi altopressori nel Pacifico, che sta andando verso il settore 6-7, favorevoli a tale assetto, potremmo già ben sperare per l’inverno.
Alle quote tropsferiche inoltre l’AO vira verso il neutro negativo, anche questo segnale di un VPT non molto forte.
Insomma, da tutto il materiale mostrato si può dedurre la seguente linea di tendenza:
Il vortice Polare potrebbe indebolirsi nella parte centrale dell’inverno (fine anno) e, alle quote troposferiche, potrebbe prendere sempre più piede la tendenza alla formazione di blocchi altopressori in Atlantico (o anche in Scandinavia) con affondi perturbati pronunciati verso il continente europeo e il Mediterraneo, come è successo a Novembre ma con clima molto più freddo.
Questa, al momento, non può essere una certezza, ma una speranza supportata dall’andamento di molti indici.
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se avete tempo leggete questo
http://www.climatemonitor.it/?p=52029
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Buongiorno, in pratica ci giochiamo il momento migliore dell'inverno nella prima metà di Gennaio e poi qualcosa alla fine di Febbraio, mi farebbe piacere avere le migliori chance nella parte più fredda dell'inverno.nevofilo80 ha scritto:se avete tempo leggete questo
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non direiducaneve ha scritto:Buongiorno, in pratica ci giochiamo il momento migliore dell'inverno nella prima metà di Gennaio e poi qualcosa alla fine di Febbraio, mi farebbe piacere avere le migliori chance nella parte più fredda dell'inverno.nevofilo80 ha scritto:se avete tempo leggete questo
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comunque se questa evoluzione trovasse conferma il prossimo inverno potrebbe essere piuttosto lungo.
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