120 mila anni di clima sulle Alpi

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120 mila anni di clima sulle Alpi

Messaggio da GiulianoPhoto »

Vi invito a vedere questo splendido video circa l'evoluzione dei ghiacciai alpini negli ultimi 120 mila anni, ossia nel periodo della glaciazione Wurm.
Guardatelo su una bel monitor, possibilmente 4K.


https://vimeo.com/322189870


Facciamo un riassunto storico:

Prima della glaciazione Wurm, nel periodo interglaciale denominato RISS-WURM, durato tra 135 mila e 120 mila anni fa sulle Alpi e in tutta Europa il clima era molto più caldo dell'attuale: i carotaggi effettuati sul Monte Rosa confermano che solo nelle cime più alte (ben oltre i 4000m vi era ghiaccio).

In tutta Europa il clima era caldo e umido con estese foreste, in Inghilterra del sud sono state trovate resti fossili di scimmie, ippopotami, elefanti e Leoni.
Nel centro/sud italia si estendeva una rigogliosa foresta subtropicale mentre al nord Italia nell'attuale pianura padana vi erano immense paludi popolate da rettili di vario tipo, uccelli e anfibi.

Ma attorno a 120 mila anni fa tutto cambia.

Le temperature 120 mila anni fa erano circa su valori paragonabili al XX secolo ma dopo inizia la lenta e inesorabile discesa che nel giro di qualche migliaio di anni porterà i termometri di 6/7 gradi inferiori alle medie attuali causando l'avanzamento delle nevi perenni fin verso i 1700/2200m di quota.
L'uomo preistorico attraversa lo stretto di Bering e raggiunge le americhe grazie all'abbassamento degli oceani.

80 mila anni fa le temperature sulle Alpi tornano a salire con un breve periodo interglaciale della durata di circa 10/15 mila anni, in cui si assiste ad un arretramento dei ghiacciai: tuttavia le temperature rimasero ben al di sotto delle medie attuali, con scarti fino a 5 gradi inferiori.
E' il periodo in cui proliferano le comunità di uomo di Neanderthal e si diffonde in modo più capillare l'homo Sapiens nel continente asiatico.
Sulle Alpi il clima è rigido ma non particolarmente umido e le nevicate sono piuttosto scarse, il limite delle nevi perenni oscilla tra i 2200 e i 2700m

60 mila anni fa le temperature tornano a scendere, stavolta ancora di più.
50 mila anni fa le temperature medie sono di 10 gradi inferiori alle attuali e questo periodo sarà dominato da un clima estremamente secco, che non permetterà grossi accumuli nevosi e pertanto i ghiacci subiranno una estensione più contenuta, In italia settentrionale nelle pianure sub alpine non vi è praticamente vegetazione, è una steppa freddissima con temperature invernali anche inferiori ai -30.
Le isole maggiori sono dominate da immense foreste di conifere e il mar Mediterraneo è 80/100m più basso ma non siamo ancora all'apice della glaciazione.
L'uomo sapiens compie le grandi migrazioni del paleolitico, conquistando nuovi territori in Asia e America del sud, inizia a modellare l'argilla e creare oggetti di uso comune, vestiti in pelliccia e perfeziona l'uso delle armi da caccia per abbattere i grandi mammiferi che prosperano nelle pianure Europee fredde e sconfinate, prive di vegetazione.

Dopo circa 20 mila anni di temperature oscillanti tra i 7 e i 12 gradi inferiori rispetto a quelle attuali, con conseguente oscillazione di 1000m di quota del limite delle nevi perenni, assistiamo ad una nuova violenta recrudescenza del freddo tra i 27 mila e i 22 mila anni fa in cui la glaciazione raggiunge l'apice con temperature di ben 14 gradi inferiori rispetto a quelle attuali.

L'espansione glaciale è alimentata anche da un clima più umido e molto più nevoso, specialmente nel semestre "caldo" mentre l'inverno è secchissimo e gelido dominato spesso da immensi anticicloni termici.
I fronti dei ghiacciai vallivi conquistano la pianura Padana con uno spessore nelle valli fino a 400/500m formando le colline moreniche piemontesi, lombarde e i grandi laghi subalpini.

Nel nord delle Alpi i ghiacciai sono immensi e raggiungono, nella massima espansione, l'attuale Monaco, Zurigo e Berna.
L'uomo Sapiens si concentra in medio oriente, dove il clima è più mite, per dare poi inizio nei millenni a seguire alle grandi civiltà. Il livello degli oceani è 120m più basso dell'attuale e il mar Adriatico inizia in Puglia.
I ghiacci artici raggiungono la loro massima espansione fino a lambire Londra e l'olanda mentre in Nord America raggiungono gli attuali stati dell'Illinois e Maine.

In questo periodo di massima glaciazione il clima della pianura padana era paragonabile a quello che c'è attualmente a 2000/2300m, il limite delle nevi perenni era a anche inferiore ai 1500m e lo spessore dei ghiacciai sulle Alpi poteva raggiungere in alcuni punti oltre 1km.

Passeggiando in estate nella zona dell'attuale Torino o Milano avremmo visto una infinita tundra puntellata da qualche conifera isolata e diversi laghetti, sullo sfondo montagne coperte da imponenti calotte di ghiaccio ed enormi ghiacciai vallivi che sfociavano sulla pianura.
UN paesaggio molto simile a quello che attualmente potremmo vedere in Alaska orientale.
La fauna era composta da animali come il rinoceronte lanoso, il bisonte europeo, il cervalce, il leone delle caverne, il mammuth, ecc.. tutti ad oggi ovviamente estinti.

Circa 17 mila anni fa il clima inizia a cambiare lentamente verso un riscaldamento, portando le temperature globali dai 14 ai 7 gradi inferiori alle medie di oggi, gli oceani tornano a crescere di 50/70m e i fronti dei ghiacciai sulle Alpi arretrano di diversi KM ritirandosi nelle valli oltre i 1000m, il limite delle nevi perenni sale a 2500m. Un riscaldamento sempre più progressivo fino a 14 mila anni fa con appena -3 gradi inferiore alla media attuale, un piccolo optimum climatico di circa 1500 anni ma seguito da un colpo di coda che riporterà le temperature medie globali fino a 7 gradi inferiore a quello attuale causando una nuova brusca espansione glaciale della durata di altri quasi 1000 anni.

9500 anni fa finisce l'era glaciale e le temperature risalgono verso i valori attuali permettendo al Neolitico di affermarsi, l'uomo finalmente ha un clima consono all'agricoltura e allo sviluppo della civiltà.


Fonti:

Meteoswiss
Enciclopedia Treccani
Wikipedia
Modello climatico elaborato da Julien Seguinot
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