00:00 14 Marzo 2003

Un fine settimana movimentato: cosa fare, dove andare, come vestirsi?

Speciale Week-end: ecco i nostri consigli...

Il tempo non ci annoierà di certo nel week-end oramai alle porte.
Solo qualche ora ci separa infatti da un fine settimana che, in linea con quanto accaduto purtroppo spesso nel corso di questi ultimi due mesi, non sarà certo all’insegna del sole primaverile e del tepore tanto atteso.

Più volte infatti, durante quest’ultima stagione invernale – specie sulle regioni peninsulari – è accaduto che giorni feriali caratterizzati da tempo bello e stabile fossero seguiti da dei fine settimana freddi e piovosi (nevosi e non di rado ventosi sull’Appennino), spesso improponibili per gite fuori porta o sciate memorabili.

CENTRALI ADRIATICHE e ZONE INTERNE. Tornando a ciò che accadrà nelle prossime 24-48 ore, possiamo sintetizzare al massimo dicendo che le condizioni peggiori si avranno su Marche, Abruzzo, Molise e Gargano. Qui si registreranno i maggiori accumuli (discreti), che saranno nevosi già da quote collinari (300-400 metri), ma con frequenti sconfinamenti anche a quote più basse, mentre il sole giocherà il ruolo della semplice comparsa.
Le temperature saranno tra le più basse che si registreranno in Italia, ed il freddo tornerà a far parlare di sé.
Il tempo peggiore ce lo ritroveremo però SABATO, con qualche speranza in più per la domenica. Le precipitazioni dovrebbero interessare con maggiore insistenza il chietino, la Val di Sangro, il Parco d’Abruzzo, gran parte del Molise, il Matese, il Gargano, buona parte del foggiano e il Sub-Appennino Dauno, dove non è
esclusa la formazione di temporali. Tanto freddo e vento sostenuto, ma più basso rischio precipitazioni, per Sibillini, Reatino, teramano, Umbria orientale e Marsica.
Sconsigliata pertanto qualsiasi tipo di gita, che non sia finalizzata all’emozione di ritrovarsi di fronte all’ultima nevicata della stagione. Nel quale caso, armati di catene o pneumatici da neve, potrebbe rimanere fattibile una qualche uscita in auto verso le quote medie; ma un abbigliamento adeguato e soprattutto tanta prudenza rimangono la “condicio sine qua non” della giornata.
Le alternative rimangono davvero poche, e l’itineraio enogastronomico su aree prossime al litorale diventa la soluzione più logica e crediamo anche molto gradita.

SUD e SICILIA. Qualche nube in meno e qualche momento in più di sole, specie sul sabato, li ritroveremo al Sud. Non mancheranno però le piogge e le nevicate, anche se a macchia di leopardo, che mediamente si attesteranno sopra i 400 metri, senza escludere spruzzatine anche lungo il litorale.

Puglia e Basilicata dovrebbero risentire maggiormente dell’influsso delle correnti da nord-est. Pertanto, zone a maggior rischio rimangono le Murge con possibilità di neve, il già citato foggiano, gran parte della Lucania, e tutta l’area appenninica compresa tra il Sirino e l’Aspromonte, nonché l’intera fascia della Sicilia orientale. In particolare, sono previsti discreti accumuli nevosi sulla Sila, sui Nebrodi e sulle Madonìe. Sconfinamenti tirrenici su Irpinia, Cilento e Calabria occidentale sono tutt’altro che improbabili. Pertanto, l’instabilità e l’imprevedibilità sarà la caratteristica dominante del tempo di queste regioni, che rimarrà per lo più compromesso. Uniche ed isolate eccezioni potrebbero essere il trapanese, l’agrigentino ed il Golfo di Napoli, dove si potrà sfidare il classico cielo marzolino per delle uscite allo “scoperto”.
Per il resto, ci si dovrà adattare all’ultima sfuriata dell’inverno, escludendo la scampagnata primaverile o la prima tintarella di stagione dal ventaglio delle ipotesi per il week-end. Impermeabile ed ombrello potrebbero tornare molto utili, qualsiasi cosa si decida di fare. Musei, città d’arte ed itinerari gastronomici rimangono i nostri consigli più spassionati.

MEDIO ED ALTO TIRRENO, SARDEGNA. Tempo per lo più soleggiato. Addensamenti nelle zone interne di Umbria e Lazio, dove non sono da escludersi fenomeni isolati, specie in montagna. Sibillini, Reatino, Simbruini e Basso Lazio in genere potranno vedere locali rovesci. Qualche scroscio non è escluso su est Sardegna, dove più compatta risulterà la nuvolosità, specie nella giornata di sabato. Altrove cielo per lo più soleggiato, anche se sarà freddino e ventoso un po’ ovunque.
Il cappotto tornerà utile a chi deciderà di trascorrere all’aria aperta il week-end. Noi consigliamo zone attigue al litorale tirrenico, in quanto più basso sarà il rischio di precipitazioni. Pertanto, i laghi di Bracciano, di Bolsena e il Trasimeno rimangono soluzioni molto appetibili, unite magari ad itinerari di natura archeologica, culturale o enogastronomica. La domenica a Roma rimane in questi casi la regina delle soluzioni. Più svantaggiate rimangono le aree interne, dove freddo, vento e nuvoloni sconsiglieranno qualsiasi iniziativa. In Sardegna sarà bene guardarsi dalla zona occidentale dell’Isola.

NORD. Per il Nord, si tornerà ad un clima più consono a quelle che sono le medie del periodo; anzi, in molti casi le temperature torneranno al di sotto della norma. Tutto gioverà però agli operatori della stazioni sciistiche: le basse temperature dovrebbero garantire il buono stato della neve, mentre il cielo per lo più soleggiato che si avrà in montagna sarà il migliore invito per chiunque abbia voglia di cimentarsi con gli sci o con una semplice passeggiata in montagna. Oltretutto, la nebbia dovrebbe essere scalzata via, e le città dovrebbero tornare a respirare.
Unico neo per chi decidesse di rimanere per l’appunto in città (ma fino ad un certo punto), la nuvolosità da stau orografico che già da queste ore sta interessando la Bassa occidentale e larga parte dell’Emilia. Propio su queste zone (cuneese e Appennino Tosco-Emiliano in particolare) non escludiamo per stanotte e domani la possibilità di deboli fenomeni, nevosi a quote mediamente basse (400-500 metri).
Autore : Emanuele Latini