00:00 11 Luglio 2012

Il forte temporale di martedì 10 luglio tra Piemonte e Lombardia

Un temporale con evidente rotazione mesociclonica si è formato nel pomeriggio di ieri a partire dalle Prealpi piemontesi occidentali. Il temporale ha attraversato la fascia piemontese compresa tra Borgo d'Ale, Santhià, Vercelli. Successivamente la rotazione del mesociclone all'interno del temporale ha fatto deviare la cella verso sud. All'ora del tramonto il temporale raggiungeva Pavia ancora accompagnato da fenomeni violenti.

A testimonianza di come questa estate il nord Italia si trovi perennemente nella sottile linea di confine che separa l’aria arroventata africana con quella ben più fresca e turbolenta atlantica è testimoniata dai continui temporali che quasi giornalmente si abbattono nella piana padana.

Una delle regioni più colpite dai fenomeni di quest’anno pare essere proprio il Piemonte. Diversi temporali, quasi tutti dalle caratteristiche supercellulari si abbattono infatti su questa regione dando luogo a fenomenologia intensa e vistosa.

La giornata di ieri, martedì 10 luglio non ha fatto eccezione. Un potente temporale si è sganciato dalla zona prealpina muovendosi velocemente verso est sud-est. Il temporale, complice l’elevato shear presente si è trasformato rapidamente in supercella la cui massima potenza si è manifestata nella zona di Vercelli.

Proprio nel vercellese le aree colpite dalla corrente discendente della supercella hanno assistito a forti precipitazioni ed alcune grandinate dalla dimensione dei chicchi quasi eccezionali per l’Italia. Chicchi di grandine della dimensione di palle da ping pong è caduta nella piccola località di Stroppiana (Vercelli) seminando panico e danneggiando parecchie auto.

Superata la zona di Vercelli il temporale ha perso energia solo temporaneamente. La deviazione del temporale verso sud provocata dalla rotazione della corrente convettiva al suo interno ha fatto si che il temporale in poco tempo raggiungesse la città di Pavia intensificandosi nuovamente. La città di Milano si è trovata quindi nella parte posteriore dell’intenso fenomeno atmosferico ricevendo scarse o nulle precipitazioni.

A tarda serata, dopo l’ora del tramonto il temporale ha perso nuovamente energia spostandosi ancora verso est, al confine tra Emilia Romagna e Veneto.

Le quattro fotografie qui mostrate immortalano la supercella da varie angolazioni riprese da diversi autori. In tutte le fotografie spicca la forma rotondeggiante alla base del temporale, diverse bande spiraleggianti che si avvolgono nelle pareti del cumulonembo testimoniando la rotazione di questa incredibile cella temporalesca!

In sequenza abbiamo la prima immagine ripresa da Andrea Griffa, la seconda immagine da Alessandro Piazza, la terza da Andrea Tritto.

La quarta ed ultima immagine mostra un’eccezionale chicco di grandine di dimensioni "statunitensi" fotografato da Fabio novella nei pressi di Stroppiana, Vercelli.

 

Autore : William Demasi