00:00 21 Marzo 2001

I temporali di calore

Comincia la stagione dei temporali. Vediamo di analizzarne insieme le principali tipologie. In MeteoLive school troverete poi tante altre informazioni utili.

E’ ormai stagione di temporali.
MeteoLive vi darà oggi qualche informazione sui temporali di calore. Essi si originano da una termica, pacchetti d’aria calda che si sollevano dal terreno trasformandosi in nube. I temporali di calore trovano condizioni ideali per svilupparsi allorché la ripartizione della pressione al suolo diventa livellata, quando ad esempio un anticiclone si indebolisce.
L’atmosfera dev’essere dunque instabile e l’aria sufficientemente umida.

L’attività termica risulta particolarmente elevata nel pomeriggio ma qualora ci fosse molta instabilità i temporali si potrebbero formare in qualsiasi ora del giorno, anche in piena notte.

La parte di nube formata dai cristalli di ghiaccio tende ad espandersi lateralmente a formare l’incudine, tipico segno dell’attività temporalesca. Questa espansione avviene a livello della tropopausa che funge da inversione termica. Il temporale di calore dura in media 30-60 minuti e non determina cambiamenti su vasta scala della situazione meterologica.

La nube tende a dissolversi nel corso della notte e la temperatura subisce un calo solo nelle zone interessate dalle precipitazioni.

Durante la stagione calda, la quota dello zero termico rappresenta un indicatore abbastanza affidabile per lo sviluppo delle termiche.

In caso di densa foschia la termica é meno forte perché parte dell’irraggiamento viene riflesso nell’atmosfera.

Negli stati di livellamento pressorio, i venti orizzontali non sono troppo forti e non disturbano di regola lo sviluppo verticale dei cumuli.

La parte più alta della nube si carica poi di energia positiva, quella inferiore di energia negativa, fino a produrre una scarica interna alla nube.
Autore : Redazione