00:00 25 Novembre 2008

Quanta NEVE in arrivo sulle Alpi nel weekend!

Altra abbondante passata nevosa sull'arco alpino, per la gioia degli operatori turistici che potranno contare su una stagione sciistica prolungata e florida.

Archiviata la marginale passata della perturbazione nord-africana prevista per venerdì, ecco sopraggiungere domenica un sistema nuvoloso ben più organizzato che investirà in modo massiccio gran parte del centro-nord. L’attenzione va sicuramente focalizzata sul comparto alpino che, date temperature ancora basse, potrà assistere a nevicate estese ed abbondanti fino a quote relativamente modeste.

Iniziamo dai versanti meridionali delle Marittime dove, a fronte di una quota neve più elevata rispetto agli altri settori (1200m circa), si assisterà ad accumuli molto importanti, anche dell’ordine di 25-30 centimetri di spessore ogni 6 ore nella giornata di domenica.

Lungo i versanti padani il limite delle nevicate nel frattempo si allungherà a tratti fino al piano sul cuneese ma gli accumuli più importanti sono senz’altro attesi oltre i 600-800m. I fiocchi bianchi tenderanno a concentrarsi su limiti via via più elevati man mano che si viaggia lungo l’arco alpino.

Così la precipitazione nevosa assumerà caratteristiche significative sul resto del Piemonte e in valle d’Aosta intorno a 600-700 metri ma con quota neve in progressivo rialzo verso gli 800-1000m. Discorso analogo per i settori lombardo-veneti, con la neve attesa inizialmente tra 600-800m, abbondante al di sopra dei 900-1000m ma in rialzo verso i 1000-1100m ad iniziare dalle Prealpi.

Dopo una partenza che vedrà liniziale discesa del manto bianco tra 600 e 800m, si manterrà a quote poste intorno agli 800-1000m il limite delle nevicate in Trentino e in Alto Adige, anche se su quest’ultimo settore regionale le precipitazioni assumeranno caratteristiche nel complesso meno abbondanti.

La pioggia d’altro canto arriverà invece a lambire i declivi montuosi fin verso i 1200-1400m a ridosso delle Alpi Carniche e Giulie. Questo a causa della non sottovalutabile influenza delle correnti meridionali più miti di recente scorrimento adriatico.
Autore : Luca Angelini