00:00 6 Febbraio 2012

Piemonte vs Sicilia, quasi 30 gradi di differenza!

Il nord al gelo, il centro sotto la neve e l'estremo sud sotto aria più tiepida. Perchè questa differenza? E' tutto normale?

 Oggi come non mai negli ultimi anni tornano in mente le analisi portate a termine durante il super gelo del gennaio 1985 ed ecco che si scoprono incredibili analogie. Il nord a secco ma sotto temperature glaciali, il centro e l’Adriatico sotto la neve e il sud con temperature relativamente miti. Il video sotto proposto, riferito alla celebre previsione del Generale Andrea Baroni, sembra quasi un’analisi attuale.

Ora, ci chiediamo se sia normale tutto questo; ebbene la risposta è affermativa. La massa di aria gelida messasi in moto dalle sterminate pianure siberiane, una volta giunta sull’Europa, si è trovata a contrastare con le ben più miti acque del Mediterraneo da una parte e da quelle dell’Atlantico dall’altra.

Lungo queste linee di contrasto sono andate sviluppandosi ciclogenesi (approfondimento di minimi di pressione) e relative frontogenesi (formazione di perturbazioni). D’altra parte proprio le perturbazioni identificano quei settori dove sono venute a contatto le masse d’aria di diversa natura con il blocco duro siberiano che ha fatto da contenimento, costringendo le masse d’aria miti mediterranee ad arretrare progressivamente.

Questo contenimento genera l’esasperazione netti contrasti su distanze molto contenute. L’Italia, essendo proiettata nel bel mezzo del Mediterraneo, risente in modo particolare di questa enorme differenza termica. Può così accadere che i valori minimi della notte possono far registrare qualcosa come -19°C a Mondovi, comune in provincia di Cuneo e 10 gradi a Palermo, ben 29 gradi di salto. Le facce opposte della stessa medaglia, oggi come 27 anni fa.

 

Autore : Luca Angelini