00:00 17 Giugno 2013

Ondate di caldo, quali sono le più pericolose per la nostra salute?

L'indice di disagio è un buon tracciante del fastidio che il caldo può recare alle nostre condizioni fisiche, tuttavia altri elemeni risultano determinanti per la nostra salute.

Il caldo fa bene. Si, e come per tutte le cose, nella giusta dose. Ora, alla luce delle estati targate "nuovo millennio", le nostre giornate estive sono state più volte messe alla prova da ondate di caldo intense e ripetute, tali da avere ripercussioni addirittura sulla nostra salute.

Come tutti già sappiamo l’indice di disagio meteolive.leonardo.it/speciali/MAPPE/73/Indice-di-disagio-estivo/33057/ è un buon indicatore delle nostre peripezie da caldo, quando cioè la calura supera la giusta dose e inizia a darci fastidio.

L’indice di disagio, miscela ottenuta tenendo conto sia della temperatura, sia del tasso di umidità dell’aria, è tuttavia solo un elemento. Tanto per capirci: una o due sole giornate di caldo torrido (caldo secco, bassa umidità atmosferica), con temperature magari superiori ai 35 gradi hanno un impatto minimo sul nostro organismo, tale da risultare nel complesso più che sopportabili.

Lo stesso dicasi se gli stessi due giorni sono di caldo afoso (elevato tasso di umidità), con indice di disagio elevato, magari con temperatura percepita vicina ai 38 gradi.

Ora, mettiamo invece due, tre settimane di temperature con indice di disagio pari a soli 30-32 gradi. Obiettivamente sembrerebbe una situazione di caldo sopportabile, e così lo è in effetti, magari nei primi due o tre giorni. Ma dopo…

E’ proprio la durata del caldo, al limite del disagio fisico, che incide sul nostro stato di salute. Una perdita continua di sali minerali per intensa sudorazione, ulteriore affaticamento per stress da lavoro, sbalzi termici per passaggio continuo da ambienti condizionati alla temperatura esterna, sforzi fisici, ma soprattutto la soglia di tolleranza di ognuno di noi possono portarci rapidamente da uno stato di disagio ad uno che mette in pericolo la nostra salute.

Bambini, anziani, poi tutti gli altri. Questo è l’ordine delle persone che devono osservare opportune precauzioni in caso di ondate di caldo, in particolare quando queste ultime sono prolungate. L’indimenticata estate del 2003 mietette molte vittime in tutta Europa proprio per la persistente condizione di forte disagio dovuta a tre mesi di caldo oltre la soglia di sopportazione.

In definitiva: caldo ok, anche se intenso, pur se di breve durata. Attenzione però quando va per le lunghe…

Autore : Luca Angelini