00:00 20 Marzo 2012

Nubifragi e inondazioni: fine dell’estate in Australia e Nuova Zelanda

Temporali, tornado e anche inondazioni. Questo il quadro complessivo della "rottura estiva" su Australia e Nuova Zelanda.

 In Italia si parla di "rottura estiva", ovvero quel periodo che solitamente si presenta a fine agosto quando i primi seri temporali alimentati da aria fresca in arrivo dalle alte latitudini, fanno scricchiolare la gran calura dell’estate. Ebbene qui ci troviamo dall’altra parte del mondo, nell’emisfero australe dove il mese di marzo corrisponde al nostro settembre.

La rottura estiva in Australia e Nuova Zelanda è arrivata in concomitanza con lo scoccare dell’autunno astronomico. La città di Townsville, che si trova nello stato australiano del Queensland (immagine qui sopra), un violentissimo temporale ha seminato distruzione, tanto che è stato dichiarato lo stato di emergenza: 60 edifici sono stati gravemente danneggiati, almeno 25 sono stati scoperchiati e 17mila case e negozi sono rimasti senza corrente elettrica.

Da segnalare anche gli episodi alluvionali occorsi nelle città di Mackay e Cairns per via della medesima ondata di maltempo. Il Queensland non è nuovo a questi violenti episodi di maltempo estivo. L’estate del 2011 si distinse in particolare per una serie quasi ininterrotta di nubifragi e grandinat record su gran parte dello Stato australiano.

Anche l’Isola del Nord, in Nuova Zelanda, si trova da giorni in difficoltà a causa di forti venti, temporali e inondazioni. In particolare ieri, lunedì 19 marzo, un violento nubifragio si è abbattuto sulla regione di Northland con venti di oltre 70 chilometri orari. Circa due mila case sono rimaste senza corrente e molte strade rimaste bloccate per alcune ore da alberi caduti, fango e acqua (seconda immagine).

Autore : Luca Angelini