00:00 27 Giugno 2013

La perturbazione di giovedì notte: le Alpi tornano ad imbiancarsi

Un nucleo di aria fredda in arrivo dalle alte latitudini darà luogo a precipitazioni nevose soprattutto lungo i settori di confine, oltre che sul comparto dolomitico.

 L’estate è appena sbocciata e siamo ancora qui a parlare di neve. In effetti la sinottica ci suggerisce che lungo il letto delle correnti portanti, orientate dai quadranti nord-occidentali, si inserirà nella prossima notte (tra giovedì e venerdì) un nucleo di aria fredda per la stagione: -22°C alla quota di 5600 metri si fanno sentire.

Ecco dunque nella sera di giovedì sopraggiungere la perturbazione che introdurrà questa nuova massa d’aria, la cui struttura non può essere che instabile. Il rovesciamento dell’aria fredda per azione dei moti convettivi (temporali) sarà pertanto all’origine di nevicate lungo l’arco alpino tra la sera di giovedì e la mattina di venerdì, momento in cui l’aria fresca raggiungerà il suo apice sul nord Italia.

Domattina (venerdì) potremo ritrovare dunque spruzzate da "zucchero a velo"  le montagne valdostane e ossolane fin verso i 2000-2200 metri, le piemontesi occidentali fino a 2300-2500 metri, così come anche il settore prealpino lombardo-veneto.

Ma la neve riuscirà a scendere anche di più, come nel caso delle Alpi Retiche (guarda in diretta la situazione al Passo dello Stelvio meteolive.leonardo.it/webcam/displayWebcam/230/Stelvio+%282.757m%29), Altoatesine, dove potrà fioccare a tratti abbondantemente fin verso i 1900-2000 metri. Fiocchi fino a 2000-2200 metri invece sulle Dolomiti, fin verso i 2400-2500 metri sulle Alpi Giulie.

Attenzione: nella giornata di venerdì, l’ingresso dell’aria fresca anche sulle nostre regioni centrali potrà far abbassare temporaneamente il limite delle nevicate sul tratto appenninico centrale, in modo particolare al confine tra Lazio, Abruzzo e Molise, fin verso i 2400-2600 metri.

Autore : Luca Angelini