00:00 13 Maggio 2013

In che modo un’anomalia fredda alle alte latitudini influenza il tempo europeo?

Qual'è il settore del nostro emisfero dove attualmente le temperature si mantengono su valori freddi? Può tale anomalia influenzare il tempo europeo?

Il tempo instabile e perturbato che caratterizza l’atmosfera di queste settimane, trova spiegazione nella presenza di una vasta anomalia fredda che occupa diverse zone del grande nord, raggiungendo picchi considerevoli. Alcuni dei settori interessati si trovano ancora adesso a fare i conti con temperature di quasi 4 gradi inferiori alla media del periodo.

Questo settore risulta pressappoco collocato a cavallo tra l’oceano Atlantico settentrionale (Groenlandia e l’Islanda direttamente interessate) ed il nord del Canada. Questa porzione di territorio sperimenta ancora temperature assai inferiori alla media del periodo, favorendo tra l’altro una attività fuori dalla norma delle depressioni presenti alle medie latitudini.

Sotto questo punto di vista la nostra primavera fresca e tormentata, trova in parte spiegazione proprio dalla presenza di questa anomalia. Aria più fredda della norma favorisce infatti un’attività ciclonica decisamente fuori dalle righe, con un tipo di tempo che ancora adesso risulta contraddistinto dal basso geopotenziale e da una reiterata difficoltà a risalire verso nord da parte delle fasce subtropicali. Questa particolare situazione favorisce tra l’altro una frontogenesi (produzione di perturbazioni) superiore al normale, regalando maggiori chance di pioggia per le aree direttamente interessate dal flusso.

Tale situazione sarà destinata a persistere ancora per 20-30 giorni, quando l’ulteriore avanzamento stagionale farà rientrare almeno in parte le forti anomalie negative ancora presenti su questo lembo di emisfero, favorendo una minore attività delle depressioni sul comparto europeo occidentale. Una maggiore stabilizzazione del tempo potrà a quel punto intervenire non solo su Mediterraneo ed Europa orientale, ma anche sul nostro Paese.

 

Autore : William Demasi