00:00 1 Giugno 2012

Fenomeni meteorologici, possono causare microsismi?

Non stiamo parlando di veri e propri terremoti ma di microsismi che possono avvenire sulla superficie terrestre per motivi legati all'andamento di alcuni fenomeni climatologici e meteorologici, violenti e non.

 Escludiamo a priori, semmai ci fosse ancora motivo di ribadirlo, che terremoti e fenomeni meteorologici abbiano un qualsiasi nesso. Dobbiamo però osservare che le vibrazioni del suolo non avvengono solamente per motivi geologici, ovvero per rilascio di energia elastica dal sottosuolo in conseguenza a scorrimenti di faglie (in questo caso si parla di terremoto), ma anche per l’impatto di alcuni fenomeni meteorologici dall’atmosfera verso il suolo (in questo caso si parla di microsismi).

Pensate ad esempio al rilascio di energia elastica a livello delle croste continentali dovuto alla fusione di vaste porzioni glaciali sulle calotte polari (Groenlandia, Antartide). Il peso della massa glaciale, venendo meno, causa un sollevamento della piattaforma continentale (impercettibile all’occhio umano) e origina una serie di microsismi. Il fenomeno è noto come "isostasia". In sostanza la piattaforma continentale, non più gravata dalle miliardi di tonnellate di ghiaccio, tende a galleggiare sul mantello litosferico per il principio di Archimede, lo stesso che ci tiene a galla quando ci tuffiamo in mare. 

Questo fenomeno crea rilascio di energia elastica che a sua volta provoca appunto microsismi.

Pensate che perfino le violente tempeste dell’oceano possono provocare microsismi lungo le linee di costa sulle quali si abbattono e ancora, pensate ad un fulmine che scocca su un punto della superficie terrestre: crea un onda d’urto nell’aria (tuono) ma anche attorno al punto di impatto (microsisma).

Perfino gli sbalzi della pressione atmosferica a grande scala possono provocare microsismi per un principio simile all’isostasia continentale. Qui però è il peso dell’aria a creare rilascio di energia elastica.

Insomma, come vedete la terra è tutt’altro che un materiale immobile e inerte, ma è una terra viva, animata da continue sollecitazioni da sopra e da sotto, una sorta di tavola da surf in equilibrio dinamico, sulla quale dobbiamo essere capaci di adattarci ai voleri della natura, sempre e comunque più grande e più potente di noi.

Autore : Luca Angelini