00:00 23 Ottobre 2013

Alla ricerca del primo freddo: guardate cosa potrebbe accadere ai primi di novembre

La corsa ufficiale del modello americano ci vede una significativa fase di freddo pre-invernale nella prima settimana di novembre. L'ipotesi è per il momento solo orientativa, dato che altre corse parallele propongono soluzioni divergenti. Vediamo nella sostanza cosa potrebbe accadere.

 Ottobre corre via e novembre si avvicina, con l’autunno che, tra un inciampo e l’altro, tenta di galoppare via verso il punto più alto della sua evoluzione meteo-climatica. Per ora, a parte una breve parentesi fredda a ottobre, il profilo termico sull’Italia si è quasi sempre mantenuto più mite della norma e allora ci chiediamo "quando arriveranno i primi freddi"?

La risposta potrebbe nascondersi tra le righe del modello americano, che per l’inizio di novembre ci vede una svolta significativa delle correnti portanti. Cosa potrebbe succedere per allora?

Intanto preme far notare che l’ipotesi del freddo è individuata da poche corse, quindi a livello probabilistico risulta di attendibilità medio-bassa (per ora), tuttavia tra queste corse c’è anche quella operativa, ovvero una delle più importanti del modello. Cosa ci propone questa corsa?

Ci disegna anzitutto un’innalzamento dell’anticiclone delle Azzorre lungo i meridiani orientali atlantici, con posa dei massimi fin sul Regno Unito. Siamo tra il primo novembre e il 3 novembre. Da questa manovra scatururebbe una prima pulsazione di aria fredda verso l’Italia. Da notare che questa prima pulsazione fredda, quantunque moderata, è prevista da diverse corse, quindi probabile fino al 55%.

A seguire, ovvero tra il 5 e l’8 novembre, l’alta pressione si ritirerebbe addirittura in pieno oceano. Dopo aver stimolato la costruzione di un primo corridoio di aria fredda sull’Europa, lascerebbe dunque carta bianca alla discesa di una vera e propria saccatura polare, tale da generare una seconda irruzione fredda.

Come detto sopra, questa secnda irruzione di aria fredda, quantunque severa a detta della corsa ufficiale del modello, risulta nel complesso un po’ incerta e quindi probabile al momento non più del 30-35%.

La soluzione? Per ora occorrerà attendere l’analisi da parte di altri modelli di nostro riferimento, questa sera vedremo ad esempio come la penserà il modello inglese, dopodichè elaboreremo il tutto in chiave probabilistica e vi forniremo in anteprima le risultanze con la risposta al quesito di partenza: "quando arriveranno i primi freddi?"

 

Autore : Luca Angelini